"MR PUNTILLA E IL SUO SERVO MATTI"
DI BERTOLT BRECHT
TEATRO DELL'ELFO DI MILANO
Scritta nel 1940 a guerra da poco
iniziata, Pùntila e il suo servo Matti è una variante del Dottor
Jekyll e Mister Hyde (e per altri versi di Luci della città, a cui
Brecht si era probabilmente ispirato): il ricco possidente Pùntila è
infatti un personaggio a due volti, schizofrenico come il milionario
del film di Chaplin. Da sobrio è un tiranno che vessa i suoi
dipendenti, sfrutta i suoi operai e vuol dare la figlia Eva in moglie
a un diplomatico inetto e a caccia di dote, mentre, quando è
ubriaco, diventa amico di tutti e vuol far sposare Eva al suo autista
Matti, che tratta come un suo pari. Sfortunatamente le sbronze
passano sempre...
Una riflessione sulla compresenza del
bene e del male nell’animo umano, un’allegoria del capitalismo e
dei suoi sorrisi da caimano dove Karl Marx incontra suo fratello
Groucho. Ferdinando Bruni e Francesco Frongia hanno firmato il primo
Brecht interamente “made in Elfo”, riuscendo a esaltarne tutto il
potenziale comico e facendo emergere, con esiti spesso esilaranti, le
contraddizioni e le disuguaglianze sociali di un’epoca che, pur con
altri abiti e abitudini, somiglia nella sostanza alla nostra.
«Testo prescelto per quest’avventura
è Mr Pùntila e il suo servo Matti che da molto tempo non si vedeva
sulle nostre scene e che per la sua struttura e i temi che affronta è
sicuramente nelle corde del gruppo che ce ne dà un’interpretazione
per nulla ideologica, che ha il merito di risvegliare l’antica
anima circense dell’Elfo, il suo gusto per un grottesco venato di
inquieta malinconia, di spavalda provocazione, di piacere di stare in
scena sviluppando i meccanismi di un comico mai qualunquista, giocato
sulla parola e sul gesto, grazie anche a una traduzione (di
Ferdinando Bruni) fatta su misura».
Maria Grazia Gregori, l’Unità
«Il Pùntila di Bruni è un buffo
cialtrone alcolizzato, mai troppo duro, semmai incontrollabile come
tanti protagonisti dello pseudo capitalismo italiano, che magari
all'alcool preferiscono altre sostanze. Il Matti del bravo Luciano
Scarpa è un saggio che preferisce giocare col padrone piuttosto che
contestarlo. Vien da pensare che, forse, qui sia il nodo che lo
spettacolo denuncia: la tolleranza verso i padroni. "La dignità
– diceva più o meno Dario Fo – non è non aver padroni, ma
combattere il padrone": Matti preferisce assecondare e
manipolare il padrone, rimanendo comunque al suo posto. Però quando
si avventura nell'improbabile matrimonio con la figlia di Pùntila,
la viziata e capricciosa Eva (bravissima Elena Russo Arman) svela
l'impossibilità della "coppia mista": servi e padroni non
possono unirsi.
Il coro di popolane – Francesca
Turrini, Corinna Agustoni, Carolina Cametti e una geniale Ida
Marinelli, chiamate anche a più ruoli – dà un contraltare
spiccio, reale, al tempo stesso comico alla vicenda, scandita dai
bravi cartelli brechtiani e dalle songs incisive sulle musiche
originali di Paul Dessau».
Andrea Porcheddu, glistatigenerali.com
È la coralità diffusa la nota
dominante di questa pregevole versione che raggiunge il suo acme
nella festa di fidanzamento con banchetto della seconda parte,
nell’esposizione delle ricette gastronomiche alternate a quelle
ideologiche sulle differenze di classe. Il siparietto brechtiano, che
esibisce pantografata una banconota di Pùntila, non riesce a
separare gli attori da una platea speciale, partecipe, quasi protesa
verso il palcoscenico a prendersi una boccata di teatro invece dello
smog.
Rita Cirio, l’Espresso
Regia e scene Ferdinando Bruni e
Francesco Frongia
con Ferdinando Bruni, Luciano Scarpa,
Ida Marinelli, Elena Russo Arman, Corinna Agustoni, Luca Toracca,
Umberto Petranca, Nicola Stravalaci, Matteo De Mojana, Francesca
Turrini, Francesco Baldi, Carolina Cametti
musiche originali Paul Dessau,
arrangiamenti Matteo de Mojana
costumi Gianluca Falaschi, luci Nando
Frigerio, suono Giuseppe Marzoli
produzione Teatro dell’Elfo
Sala Shakespeare Teatro Elfo Puccini,
corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì / sabato ore 20.30,
domenica ore 16.00 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 –
biglietteria@elfo.org - Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17,
Martedì € 21,50 www.elfo.org
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