"CARLO GAVAZZENI RICORDI.
IL SEGRETO DELLA LUCE"
PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA
“Le luci di Roma sono un’eterna
scuola. Che si può cogliere solo avendo del tempo e non avendone mai
abbastanza”. Così Carlo Gavazzeni Ricordi, celebre fotografo
milanese, ha introdotto la sua mostra “Il segreto della luce”,
curata da Valentina Bonomo, organizzata dal Parco Archeologico di
Ostia Antica con Il Cigno GG Edizioni – in collaborazione con
Gelmar – che verrà inaugurata il 28 febbraio nelle sale del Museo
Ostiense, all’interno dell’area archeologica di Ostia Antica.
“Si tratta di 18 immagini prive di
ancoraggi geografici e cronologici, sembrano proporre all'osservatore
di superare i riferimenti spazio/temporali per affidarsi al messaggio
custodito dalla luce cesellata da Carlo Gavazzeni. Una proposta
esoterica presentata vicino al marmo di statue, busti e ritratti
classici esposti nel Museo Ostiense", spiega Mariarosaria
Barbera, direttore del Parco Archeologico di Ostia Antica, "concrete
rappresentazioni di soggetti che, a millenni di distanza, continuano
a raccontare gesta capaci di plasmare la storia di Roma e del suo
porto antico aperto sul Mediterraneo”.
“Ho iniziato a venire a Roma a 5
anni, per un concerto di mio nonno a Santa Cecilia. Subito venni
folgorato dalla città. Un po’ come i musicisti russi, che sono
forse i più vicini a me nel sentire questo luogo. Il mio incontro
con Roma è stato decisivo, la città eterna e il miracolo della sua
luce mi hanno rapito; in ogni secondo brilla di una luce diversa, è
un continuo cambiare. E poi, Roma è unica anche per l’eterno riuso
della città, per la sua stratificazione”.
“Come molti artisti del passato,
Gavazzeni, ha preso in mano un tecnica consolidata” scrive Claudio
Strinati “e ne ha fatto uno strumento personale e in qualche modo
irripetibile. Il suo metodo di ripresa e di stampa è certamente
fotografico, ma l’artista non soltanto rappresenta immagini
manomesse dalle sue peculiari modalità di esposizione e di
illuminazione, ma predispone per l’osservatore eventi visivi che
non si capisce bene se confinino con il dominio della pittura, con
quello della grafica, con quello del disegno o, addirittura,
direttamente con quello della rappresentazione onirica”.
A segnare la sua vita, non solo la
città di Roma, ma anche, inevitabilmente anche la musica. Gianandrea
Gavazzeni, suo nonno, è stato direttore d’orchestra e compositore.
Sua madre, Madina Ricordi, discende direttamente dalla famiglia che
ha fondato l’omonima casa editrice musicale.
“Roma è la patria dell’anima
occidentale e probabilmente solo la musica, ad un certo punto, può
raccontare qualcosa dell’intimo e dell’anima profonda della città
eterna. E poi c’è la fotografia”.
“Il segreto della luce” racconta,
per intero, la storia dei luoghi, degli oggetti, delle persone, come
fosse un segreto quantico. È un excursus nell’amore, che si lega
alla città eterna ed ai sui monumenti che sono vivi.
Un’osservazione di Marco Di Capua
sulla serie Teatri di Invenzione, in occasione della mostra del 2012
al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, è stata: “Per
Gavazzeni la fotografia è lusso e flusso, una connessione ardita e
una congiunzione grandiosa tra gli elementi. Tutti, nessuno escluso”.
Dopo anni di ricerca, con l’uso del banco ottico e della pellicola,
l’artista crea le sue opere sperimentando, usando la chimica,
adoperando lo scanner, stampando le foto con una finitura
lunghissima. In un mondo caduco, passeggero e mutabile, il suo è un
tentativo di afferrare attraverso l’obiettivo lo spirito del tempo.
La curatrice della mostra “Il segreto
della luce”, Valentina Bonomo, in una recente intervista che sarà
pubblicata integralmente in catalogo, ha approfondito i vari stati
d’animo di Gavazzeni. I moti psicologici ed emozionali che lo hanno
condotto ad abbandonare la solida carriera da avvocato per
assecondare il suo furor artistico. Dall’incontro tra i due sono
emerse “profonde affinità”, tipiche degli animi eruditi.
Saranno 18 le opere esposte all’interno
del Parco Archeologico di Ostia Antica, tra cui spiccano Visioni
Fuggitive, Teatri d’Invenzione, scatti nati da una sessione
fotografica a Villa Medici in Roma – serie esposta nel 2012 prima
al Museo dell’Ermitage e poi al Museo di Architettura di Mosca –,
Roma Dimenticate, serie effettuata ai Fori Romani e Ritratto di Paolo
V, immagine scattata in Puglia in omaggio al suo grande amico Paolo
Vagheggi. Le opere saranno esposte tra le sculture rinvenute ad
Ostia, creando così un magnifico dialogo tra la scultura classica
romana e la fotografia contemporanea.
SCHEDA TECNICA
Titolo mostra: Il segreto della luce
Opere: Carlo Gavazzeni Ricordi
A cura di: Valentina Bonomo
Una mostra organizzata dal: Parco
Archeologico di Ostia Antica con Il Cigno GG Edizioni
In collaborazione con: Gelmar
Catalogo: Il Cigno GG Edizioni
Inaugurazione: 28 febbraio 2018 ore
18.00
Date: dal 1 marzo al 30 giugno 2018
Luogo: Parco Archeologico di Ostia
Antica, Via dei Romagnoli 717
Info e orari: 06 56358096
www.parcoarcheologicostiantica.it
Il Cigno GG Edizioni 06 6865493
redazione@ilcigno.org
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