NELL'AMBITO DI SPAZIO DEL RACCONTO
RASSEGNA DI DRAMMATURGIA CONTEMPORANEA
"UN ALT(R)O EVEREST"
TEATRO BRANCACCINO DI ROMA
dal giovedì al sabato ore 20.00;
domenica ore 18.45
Jim Davidson e Mike Price sono due
amici. Sono una cordata. Nel 1992 decidono di scalare... la loro
montagna: il Monte Rainier nello stato di Washington, Stati Uniti. Il
sogno di una vita, una vetta ambita da ogni scalatore, un passaggio
obbligatorio per chi, nato in America, vuole definirsi Alpinista.
“The Mountain” come la chiamano a Seattle. Ma le cose non sono
mai come ce le aspettiamo e quella scalata non sarà solo la
conquista di una vetta. Sarà un punto di non ritorno, un cammino
impensato dentro alle profondità del loro legame, un viaggio che
durerà ben più dei 4 giorni impiegati per raggiungere la cima.
“L’alt(r)o Everest” è una storia
vera, non è una storia famosa, da essa non è stato tratto nessun
film, ma potrebbe essere la storia di ognuno di noi. E forse lo è.
Proprio per la sua spietata semplicità. Una storia che racconta le
difficoltà e i passaggi obbligatori che la vita ci mette
davanti. Crepacci. Non possiamo voltarci dall’altra parte e non
possiamo giraci intorno ma solo attraversarli. Due amici, due vite,
due destini indissolubili.
Lo spettacolo è la naturale evoluzione
di (S)legati. Dopo (S)legati, infatti, abbiamo sentito la “chiamata”
e in qualche modo il “dovere” di continuare l’indagine così
ricca e fruttuosa, nata durante tutto il percorso nel circuito della
montagna.
Per farlo però non ci bastava una
semplice storia di alpinismo (in effetti, ne esistono a centinaia di
imprese e avventure tra la letteratura alpinistica). Avevamo bisogno
di una storia che potesse elevarsi a paradigma, che potesse, in
qualche modo, contenere le storie di tutti, anche di chi la montagna
non la frequenta o addirittura non la ama. Una storia che fosse, per
dirla in breve, universale. E l’abbiamo trovata: la storia di
Mike e Jim parla di qualcosa che tutti abbiamo conosciuto e con la
quale prima o poi dobbiamo fare i conti: la perdita, il lutto, la
mancanza... e assieme quel dialogo, silenzioso e profondo che
continuiamo ad avere con le persone che non sono più con noi ma che
in qualche modo... continuano ad essere con noi.
Siamo sicuri che non sia un caso se
abbiamo incontrato questa storia proprio ora. Gli ultimi due sono
stati anni dolorosi. Mamma Franca se ne è andata. Gli amici Sandro
e Marco se ne sono andati. Ne sentiamo la terribile mancanza... ma
siamo convinti che possiamo sentire la mancanza solo.... di chi è
presente.
(Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris)
Di e con Mattia Fabris e Jacopo
Bicocchi
scene Maria Spazzi
light designer Alessandro Verazzi
sound designer Silvia Laureti
scelte musicali Sandra Zoccolan
assistenti alla scenografia Erika
Giuliano e Marta Vianello
produzione ATIR Teatro Ringhiera in
collaborazione con NEXT 2016
BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 14,00 € + 1,50 € d. p.
card open 5 ingressi: 55 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i
punti vendita tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231
| botteghino@teatrobrancaccio.it
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