SALA UMBERTO DI ROMA
"APPUNTI DI VIAGGIO"
BIOGRAFIA IN MUSICA SCRITTO E DIRETTO
DA LINA SASTRI
Un racconto libero della vita artistica
di Lina Sastri, dal debutto in Masaniello alle prime esperienze
teatrali con Eduardo e Patroni Griffi, dal cinema alla musica,
all'invenzione del suo teatro musicale. E così, di volta in volta,
il racconto si anima di citazioni di prosa, da Filumena Marturano di
Eduardo a Pirandello a La casa di Ninetta della stessa attrice
autrice, ma si anima soprattutto di musica, da Assaje scritta da Pino
Daniele per il film Mi manda Picone alla Madonna de lu Carmine di
Roberto De Simone per spettacolo Masaniello, da Reginella cantata per
la prima volta a Cinecittà in una serata dedicata alla
commemorazione di Anna Magnani, a Maruzzella, da Gracias a la vida di
Violeta Parra ad Alfonsina y el mar, dal tango al bolero, alle
tammurriate popolari, dai classici napoletani ai brani inediti
scritti per lei dai nuovi compositori e autori napoletani.
Un viaggio nel teatro, nella musica e
nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, di
incontri indimenticabili con le eccellenze artistiche del nostro
paese, brani poetici e di drammaturgia di grandi autori e registi,
brani musicali della grande tradizione classica napoletana e
internazionale, tutto liberamente e semplicemente proposto da Lina
Sastri, accompagnata in scena dai suoi valentissimi musicisti pronti
a seguirla ad ogni invito o suggerimento musicale.
Un viaggio nell'anima che ogni sera si
rinnova liberamente, sull'onda dell'emozione, delle parole e della
musica.
Note di Lina Sastri
Era il 1976, una ragazzina di 17 anni,
timidissima e scontrosa, con tanta voglia di assoluto, e nessun
adattamento al compromesso della vita, quindi con un grande disagio
di vivere, vede per la prima volta il palcoscenico e sceglie di fare
l’attrice, fulminata da una vocazione annunciata già da quando era
piccolissima, e neanche sapeva che il teatro esistesse, ma ne
respirava il rito con il profumo di incenso di chiesa. Su quel palco
respira la libertà, e non ci pensa un attimo a lasciare la casa,
genitori, tutto, così…senza un soldo, senza una certezza, senza
niente, con una forza e una sfrontatezza che solo la giovinezza può
dare, per inseguire quel sogno di libertà e di assoluto, quell’aria
di vita che sentiva solo sul palcoscenico.
Ed è Masaniello di Armando Pugliese,
spettacolo di strada e di innovazione, sotto una tenda da circo,
spettacolo di parole, canto, musica, che la vede debuttare come una
piccola mendicante che inneggia, rabbiosa, alla giustizia,
rivolgendosi, in un inno scritto da Roberto De Simone, alla Madonna,
la Madonna nera del Carmine, quella madonna che poi tornerà spesso
nel suo percorso artistico.
E poi arriva il teatro, quello con il
sipario rosso di velluto, le regole della recitazione, un mondo
sconosciuto e misterioso, che l’avvolge e la terrorizza ma che
sempre la fa sentire se stessa, come mai le riesce nella vita.
Un salto… ed è attrice!
Patroni Griffi la sceglie e l’accoglie,
e lei, sconosciuta fa la prima donna in spettacoli di Goldoni,
Pirandello, Fassbinder, Dumas. E poi Eduardo, il grande Eduardo De
Filippo: un incontro del destino, timido all'inizio, come tutti i
grandi amori. Prima quasi una comparsa, poi una battuta, poi due, poi
una sostituzione, il destino che sempre decide, poi Natale in casa
Cupiello, e altro ancora. Un percorso che l’avrebbe portata anni
dopo a incontrare Luca De Filippo e ad interpretare con lui e la
regia di Francesco Rosi il difficile e bellissimo personaggio di
Filumena Marturano. E intanto il cinema, grande seduttore, arriva a
rubarla al teatro: Nanni Moretti, Gianfranco Mingozzi, fino a Nanny
Loy regista di quel Mi manda Picone, con Giancarlo Giannini che le
cambia la vita e la fa sentire veramente in una favola, nel mondo
dorato del cinema. Il primo David di Donatello, il primo Nastro
d'Argento e la musica di Pino Daniele che le scrive una canzone per
il film, prima ancora che il film uscisse al cinema quando nessuno la
conosceva ancora, se non come una giovane e promettente attrice di
teatro, quando, una sera, a Cinecittà, di nuovo è il destino a
decidere. Sostituisce qualcuno, lei, sconosciuta, in una serata
dedicata alla commemorazione della grande Anna Magnani, e la Magnani
– da lontano - la tiene a battesimo, fino ad interpretarla, poi, la
Magnani, nel film in celluloide di Carlo Lizzani. Quella sera le
viene chiesto di cantare una canzone napoletana che la Magnani amava
molto: Reginella.
Ecco, la musica è arrivata!
E canta per la prima volta canta una
canzone napoletana in pubblico e scopre che è bella quella musica
napoletana antica che lei da ragazzina un po’ commiserava quando la
sentiva cantare nel vicolo in cui era nata. E decide di cantare,
scegliendo fra tante, le canzoni che le ricordano qualcosa, quelle
che conosce intimamente, quelle che cantava sua madre, senza
impararle, perché le conosce con il cuore, con la voce, con l’anima,
perché fanno parte della sua vita, della sua infanzia, sono odori,
sapori, ricordi, visioni, sono la sua profonda identità. Arriva
anche il primo cd e sperimenta il ritmo, anche quello le appartiene,
come la melodia è della madre, il ritmo è suo padre, che va e che
viene dal Sud America portando nel vicolo dove è nata, nella piccola
casa napoletana dell’infanzia, il bolero, il fado, il mambo, il
tango. Di nuovo il teatro, la commedia musicale, da Medea di
Portamedina a Gilda Mignonette, e poi la tragedia, Medea, Elettra,
fino all'Opera da tre soldi e la casa di Bernarda Alba. E ancora il
cinema, che la premia con David di Donatello, dopo Mi panda Picone,
per Segreti Segreti di Giuseppe Bertolucci e L'Inchiesta di Damiano
Damiani, e le nominations per Celluloide di Carlo Lizzani, Vite
Strozzate di Ricky Tognazzi e molti altri. Fino a Baaria di Giuseppe
Tornatore, To Rome with Love di Woody Allen. E poi la musica che
sempre chiama, incanto antico, che si infila con forza nella sua vita
divisa ormai fra teatro cinema e musica. Ma cantare non le basta, ha
bisogno di farla diventare teatro quella musica. E così nascono
spettacoli di prosa, poesia, musica e danza, che immagina, scrive,
dirige e produce. La musica diventa teatro. Cuore mio è il primo
spettacolo, subito dopo Corpo celeste, Mese mariano dedicato a
Salvatore Di Giacomo e poi ancora Lina rossa, Linapolina e tanti
altri.
Lina Sastri
Con
Filippo D'Allio, chitarra
Gennaro Desiderio, violino
Salvatore Minale, percussioni
Gianni Minale, fiati
Salvatore Piedepalumbo, fisarmonica e
tastiere
Luigi Sigillo, contrabbasso
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA
VESUVIOTEATRO
TEATRO SALA UMBERTO
8 – 18 FEBBRAIO 2018
Via Della Mercede 50 06 6794753
w w w. s a l a u m b e r t o. com
martedì, giovedì e venerdì ore 21,
mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da 38€ a 28€
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