TEATRO CARBONETTI DI BRONI (PV)
"IL RITRATTO DI DORIAN GRAY"
DI OSCAR WILDE
Un fine settimana ricco di appuntamenti
imperdibili al Teatro Carbonetti di Broni, spettacoli per tutti i
gusti e tutte le età.
Venerdì 16 febbraio 2018, ore 21.15,
IL RITRATTO DI DORIAN GRAY. Lo spettacolo viene proposto in matinèe
per le scuole sempre venerdì 16 febbraio alle ore 11:30. (per
informazioni: info@teatrocarbonetti.it)
Lo spettacolo è un atto unico
drammatico tratto dall’omonimo romanzo di Oscar Wilde, con Massimo
Cobelli, Marcello Poletti Gianni Sala, Manuela Tadini. Drammaturgia
e Regia Manuela Tadini
L’affascinante Dorian Gray viene
ritratto dal pittore Basil Hallward, amico di lunga data di Lord
Henry Wotton, il quale corromperà presto l’animo puro del bel
giovane, facendo in modo che la tela raffigurante la sua immagine
invecchi al suo posto, elargendo così a Dorian Gray una inattesa
immortalità. Ma da quel momento in poi, la sua vita non sarà tanto
felice come egli stesso sperava...
Dalle note di regia: la tentazione e la
conseguente corruzione degli aspetti etici che contraddistinguono
un’indole umana imperfetta, sono – da sempre – al centro di
opere letterarie , teatrali, liriche e cinematografiche. Tali
questioni morali, comunque siano esposte e raccontate, sono in gran
parte e per loro stessa natura irrisolvibili. Solo la giusta
coscienza dei singoli individui può indirizzare il proprio vivere
verso una correttezza d’intenti che sia il più possibile scevra da
meschini comportamenti. Dorian Gray rappresenta una perfetta metafora
sull’inarrestabile decadenza morale; nonostante possieda un animo
puro, paradossalmente, corromperà per primo chi da lungo tempo è
già traviato, in virtù della sua giovinezza e della sua
inconsapevole bellezza. Tali semplici ma essenziali elementi saranno
materia preziosa di scambio per una eterna esistenza, cui il
protagonista cederà ineluttabilmente. Questa versione teatrale del
romanzo di Oscar Wilde, è stata volutamente creata come un rebus di
un quesito senza tempo, dove sta a noi trovare la propria soluzione,
ammesso che si tratti di quella giusta. ( Manuela Tadini )
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