TEATRO FARAGGIANA DI NOVARA
"MOZART IL SOGNO DI UN CLOWN"
DI E CON GIUSEPPE CEDERNA
Dopo il successo di pubblico al Teatro
India di Roma, Giuseppe Cederna torna in scena giovedì 8 e venerdì
9 febbraio, alle ore 20.00, al Teatro Faraggiana di Novara (ingresso
a partire da 15 euro - Via dei Caccia 1/F, www.teatrofaraggiana.it)
con lo spettacolo “MOZART il sogno di un clown”, musiche di
Wolfgang Amadeus Mozart eseguite dal vivo dal pianista M° Sandro
D’Onofrio, di cui il nuovo disco “Mozart – Ritratto di un
genio” è già disponibile nei negozi tradizionali, in digital
download e su tutte le piattaforme streaming.
Questi i prossimi appuntamenti della
tournée: Teatro Faraggiana, Novara - 8-9 febbraio; Teatro Civico, La
Spezia - 19 febbraio; Teatro Comunale, Marmirolo - 17 marzo; Teatro
Biondo, Palermo - dal 23 marzo all’8 aprile; Teatro D’Annunzio,
Latina - 13 aprile; Teatro Miela, Trieste - dal 2 al 4 maggio.
"MOZART il sogno di un clown" è una co-produzione Art Up
Art e Teatro Franco Parenti.
«Dopo quasi trent’anni Wolfgang
Amadè è tornato a trovarmi. – commenta Giuseppe Cederna – Mi ha
chiesto di aiutarlo a ritrovare sé stesso. Di provarci almeno. Di
raccontare la mia e la sua storia. Di tornare, per amore suo, a fare
il clown come una volta. Ed eccomi qui.»
“MOZART il sogno di un clown” è un
monologo originale, un viaggio impervio ed esilarante tra la vita del
genio e il miracolo della sua musica. Il testo, scritto da Giuseppe
Cederna, é ispirato alla biografia “Mozart” di Wolfgang
Hildesheimer. A dar corpo e voce a Mozart, un attore e un pianista,
l’uno alter ego dell’altro in un continuo gioco di trasformazioni
e specchi. Ecco quindi l'enfant prodige perennemente in tournée per
le strade dissestate d'Europa; ecco le acrobazie e il talento per la
comicità fecale tramandatagli dalla mamma; ecco il virtuoso,
l'impareggiabile buffone, il Flauto Magico e il Don Giovanni. Le
umiliazioni, i successi, gli amori e i dolori che hanno segnato la
fulminante esistenza di quello che Wolfgang Hildesheimer ha definito:
«uno spirito indicibilmente grande, regalo immeritato per l'umanità
nel quale la natura ha prodotto un eccezionale, forse irripetibile,
ad ogni modo mai più ripetuto, capolavoro.»
GIUSEPPE CEDERNA debutta nel 1977 a
Piazza Navona come clown di strada. Nel ’78 fonda con Memo Dini la
compagnia Anfeclown dove si metterà in luce per una comicità
surreale e principalmente fisica. Conclusa la vena autarchica, in
teatro lo ricordiamo nel “Sogno di una notte d’estate” del
Teatro dell’Elfo, regia di Gabriele Salvatores; in “Amadeus” di
P. Shaffer a fianco di Umberto Orsini regia di Mario Missiroli; ne
“Il giardino dei ciliegi” di A. Cechov regia di Gabriele Lavia;
in “Puntila e il suo servo Matti” di B. Brecht regia di Pino
Micol; ne “La Febbre” di W. Shawn regia di Giorgio Gallione; ne
“Il grande viaggio” di Giuseppe Cederna e Francesco Niccolini;
dal 2015 ne “L’Ultima Estate dell’Europa”, spettacolo sulla
Prima Guerra Mondiale di Giuseppe Cederna e Augusto Golin, regia di
Ruggero Cara. Dal 2017 anche in “Da questa parte del mare” di
Gianmaria Testa, regia di Giorgio Gallione. Al suo impegno teatrale
alterna, dagli esordi, un’interessante attività cinematografica.
Premio Oscar con il film “Mediterraneo” di G. Salvatores nel 1991
nel cinema ha lavorato, tra gli altri, con Scola, Bellocchio,
Comencini, Monicelli, i fratelli Taviani, Soldini, Brizzi e Rob
Marshall. Ha pubblicato con Feltrinelli “Il Grande Viaggio”, un
pellegrinaggio alle sorgenti del Gange; “Piano Americano”,
lezioni di sopravvivenza nella giungla dorata di un set Hollywoodiano
e, con il fotografo Carlo Cerchioli, “Ticino, le voci del Fiume -
Excelsior 1881”.
Di e con
GIUSEPPE CEDERNA
Regia RUGGERO CARA - ELISABETH BOEKE
Musiche eseguite dal vivo
M° Sandro D’Onofrio
Scene Francesca Sforza
Costumi Alexandra Toesca
Luci Paolo Latini
Produzione Art Up Art/Teatro Franco
Parenti
www.artupart.com;
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