"PPP ULTIMO INVENTARIO
PRIMA DI LIQUIDAZIONE"
HOMMAGE A PIER PAOLO PASOLINI
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
I romanzi di Pier Paolo, un terreno
civile disseminato da andirivieni, spiazzamenti continui, cadute e
riprese tematiche, la discussione di un lavoro che trova l’unità
nel suo farsi, nei risentimenti di un IO spavaldo e insieme turbato.
Uno sguardo non lineare, privo di
fiction letteraria, attraverso la composizione di un cast
internazionale di performer, proverà a restituire il bisogno di
etica che Pasolini denunciava da quelle pagine congedate.
Ed è proprio in questo non finito
michelangiolesco che sta il cuore di un tempo, il nostro, così
turbato e letargico, pronto a cambiare direzione in un panorama privo
di ideali. Lingue e nazionalità differenti, saranno il collante per
questa frammentarietà, questo conteggio delle macerie, ma
soprattutto condivisione autentica sulle istanze che muovono le nuove
generazioni europee, impantanate in questo vischioso apparente
benessere propinato da uno Stato confuso.
Un appuntamento artistico, un impegno
per ricci/forte, in questo attuale medioevo culturale, inderogabile.
«Lo spettacolo sembra assumere un
ritmo e una sintassi piuttosto diversi dal solito, che potrebbero
addirittura “deludere” i fan del loro côtè più fracassone o
modaiolo. Qui i discorsi si fanno seri (e non necessariamente noiosi)
perché l’inventario che Ricci e Forte approntano è qualcosa che
riguarda indistintamente tutti: presi dalle parlate che si odono in
treno o dai giornali bon ton, sono i discorsi che tutti abbiamo nelle
orecchie o nello sguardo. Pubblicità televisive e scadenze sociali,
manie collettive e privatissime esagerazioni che costituiscono ormai
l’humus massivo di una degenerazione già arrivata al suo stadio
più avanzato.
Con sapienza contenuta e disinvolta,
Ricci e Forte ci conducono sulla spiaggia di Ostia, ma rovesciata
allegramente nel primo bagno fuori stagione delle ragazze, quasi
delle Ciangottini felliniane. E l’orrore del corpo schiacciato
dalla Giulietta viene anch’esso rovesciato negli pneumatici che
sono loro a macchiarsi passando sul corpo di Sartori infangato di
vernice. Eppure c’è voglia di energia positiva, come quando una
danza delle ragazze su una canzone tedesca d’epoca squarcia una
visione che vagheggia Bausch. E c’è voglia, se non di assolversi,
almeno di capirsi meglio in profondità. C’è un’infanzia
collettiva che è in qualche modo purezza: rispetto alla banalità
del male quotidiano dei nostri giorni, e come consapevolezza di
quella età felice e lontana in cui omologazione e globalizzazione
erano fantasmi lontani, pericoli incombenti, che nessuno poteva
immaginare si facessero assoluti; a parte PPP naturalmente.
Ora questa consapevolezza dell’oggi
sembra spingere Ricci e Forte a questa loro nuova fase teatrale:
lontana dagli eccessi esibiti, quasi pudica nello scoprire i ricordi.
Una fase che, come si diceva, potrà deludere qualche spettatore, ma
certo ritaglia agli autori una posizione di rispetto e onestà
teatrale che possono farsi patrimonio comune».
Gianfranco Capitta, il
manifesto
Dal 13 al 18 marzo – Sala
Shakepseare, Teatro Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33, Milano –
Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org -
Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50
www.elfo.org
ATTENZIONE all’orario degli
spettacoli: Martedì / sabato ore 21.30, domenica ore17.30
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