UMBERTO MARIANI
"FRAMMENTI DI BISANZIO"
MUSEO NAZIONALE DI RAVENNA
10 MAGGIO 2018, ORE 18

Così l’artista Umberto Mariani, nato
a Milano il 16 novembre del 1936, ha parlato della sua mostra
“Frammenti di Bisanzio” curata da Giovanni Granzotto e
organizzata da “Il Vittoriale degli Italiani” di Giordano Bruno
Guerri con la collaborazione della Galleria dell’Accademia di
Torino che verrà inaugurata il prossimo 10 maggio nelle sale del
Museo Nazionale di Ravenna.
«Ho trovato il mio panneggio
assimilabile a quello bizantino. Per questo ho intitolato la mostra
così. È un panneggio stilizzato, geometrizzato ma allo stesso tempo
plastico. Le mie pieghe non hanno nulla di veristico e di reale, si
avvolgono di forme e significati simbolici. Il panneggio è parte
integrante della storia dell’arte, è sempre stato presente. Dai
Greci fino alla fine del ‘700 e poi con me. Chi non ricorda il
panneggio mosso dal vento della Nike di Samotracia?».
Anche nella serie dei Piombi l'artista
fornisce un'idea stilizzata ed essenziale del soggetto. Forme più
meditate suggeriscono una lettura più pacata ed intima dell’opera.
«Proprio così, il panneggio ha perduto ogni forma veristica, si è
come cristallizzato in linee rette che sicuramente volgono ad
affermare una visione più idealistica, più simbolica».
La vita dell’artista, che per un
lungo periodo si è avvicinato alla Pop Art, diventando un esponente
di assoluto rilievo, è stata condizionata da un senso di ribellione
nei confronti della tradizione americana. Per questo, con le sue
opere aspira a ripresentare nel panorama artistico quei valori
spirituali che sono stati cancellati.
«Con orgoglio mi reputo partecipe e
co-protagonista del “Made in Italy”. Adesso nei lavori che faccio
voglio accomunare bellezza e bontà. Siamo purtroppo arrivati ad una
celebrazione semplicistica del consumismo, a scimmiottare altre
culture. Non avendo un passato, gli americani, adorano il presente e
noi europei ci siamo adeguati a questa regressione di civiltà. Un
fatto che fa ridere e anche piangere. Ci siamo adeguati alla cultura
americana. Senza storia, senza passato».
Mariani ha anche fortemente
condizionato la sua città natale con la sua arte: «La mia città,
fino agli anni Cinquanta, è stata sempre legata all’industria
pesante, emblema della modernità più progressista. Negli anni
Sessanta e Settanta cambia, divenendo la città della moda e del
design. Io, nelle mie creazioni, esprimo proprio questo cambiamento».
«Ospitare al Museo Nazionale di
Ravenna Umberto Mariani attraverso una scelta appropriata di sue
opere, rappresenta un ulteriore passo di approfondimento delle
profonde connessioni, non solo estetiche, che legano l’età
Tardoantica all’Arte Contemporanea» le parole della direttrice del
Museo Nazionale di Ravenna Emanuela Fiori.
«Il Vittoriale degli Italiani è
custode di memorie che Gabriele d’Annunzio ci ha lasciato perché
rimanessero come in un ‘Libro di pietre vive’», ha detto il suo
Presidente Giordano Bruno Guerri: «Siamo dunque orgogliosi di
collaborare con il Museo Nazionale di Ravenna, che svolge
magnificamente la stessa funzione, presentando le opere di Umberto
Mariani e il suo felice tentativo di collegare il passato e il
presente dell’arte: dunque il suo futuro».
«Costante fonte d’ispirazione per il
presente, archetipi ai quali rivolgersi, le forme simboliche
a-prospettiche dei mosaici bizantini rivivono con una ritrovata
volumetria nei drappeggi geometrici di Umberto Mariani che,
come in antico “celano le forme” e divengono protagonisti
assoluti dello spazio circostante. Drappeggi geometrici, declinati in
materiali diversi assumono nelle creazioni del maestro una valenza
d’infinito. Essi racchiudono nella propria eleganza l’idea del
bello, che è tensione costante verso l’armonia e la dignità,
valori fondamentali per l’uomo che la società contemporanea troppo
spesso tende a dimenticare» chiosa la Direttrice del Museo ravennate
Emanuela Fiori.
Saranno 50 le opere esposte al Museo
Nazionale di Ravenna dove si potrà apprezzare un connubio, una
sinergia tra Arte Antica e Arte Contemporanea. Le sculture e i
frammenti marmorei esposti nel Museo faranno da contraltare alle
opere “panneggiate” del Maestro Mariani. Inoltre, a ulteriore
dialogo con le opere del Maestro, saranno esposte alcune importanti
icone. Le opere del Maestro lombardo, le icone e la diretta visione
dei mosaici bizantini conservati nella Basilica di San Vitale
permetteranno un immediato parallelismo tra i vari modi di “fare
arte”.
Scheda Tecnica
Titolo mostra: “Umberto Mariani.
Frammenti di Bisanzio”
Opere: Umberto Mariani
A cura di: Giovanni Granzotto
Una mostra organizzata dal: Il
Vittoriale degli Italiani
In collaborazione con: Galleria
dell’Accademia di Torino
Inaugurazione: 10 maggio 2018 ore 18.00
Date: 11 maggio – 17 giugno
Luogo: Museo Nazionale di Ravenna, Via
San Vitale, 17
Info e orari: Museo Nazionale di
Ravenna 0544 543724
Nessun commento:
Posta un commento