PICCOLO TEATRO GRASSI DI MILANO
"LA DANA DUENDE"
DI PEDRO CALDERON DE LA BARCA
Al Teatro Grassi, dall’8 all’11
novembre, va in scena La dama duende di Pedro Calderón de la Barca.
Intrighi, equivoci, scambi di persona, travestimenti e amori
appassionati in una commedia che invita a riflettere sulla condizione
femminile nella Spagna del siglo de oro e che segna la prima volta
della Compañía Nacional de Teatro Clásico, diretta da Helena
Pimenta, al Piccolo.
Scritta da Pedro Calderón de la Barca
nel 1629, La dama duende (La donna fantasma) è una commedia del
genere “di cappa e spada”. La trama, ricca di colpi di scena, La
commedia ha per protagonista una giovane e bella vedova, Doña
Ángela, reclusa tra le pareti domestiche per il lutto, ma anche
perché il marito l’ha lasciata priva di mezzi.
Uscita di casa
velata e di nascosto dai fratelli, Don Juan e Don Luis, Ángela è
pedinata dallo stesso Luis, ignaro di stare seguendo la sorella.
Spaventata dall’inseguitore, Ángela attira l’attenzione di Don
Manuel, che incrocia la spada con Luis e rimane ferito. Riconosciuto
in Manuel un vecchio amico, Luis gli offre ospitalità per la
convalescenza. Tra Ángela e Manuel è amore a prima vista.
Approfittando del classico armadio a doppio ingresso tra la sua
stanza e quella dell’ospite, Ángela gli fa visita di notte,
terrorizzando il servitore Cosme, che la crede un fantasma....
«Dopo La vita è sogno e Il sindaco di
Zalamea testi di Calderón che ho già allestito al CNTC – spiega
Helena Pimenta, regista dello spettacolo e direttrice della Compañía
Nacional de Teatro Clasico di Madrid – affronto lo stesso autore da
un’altra prospettiva: quella comica. L’umorismo è il filtro
attraverso cui Calderón ci pone domande su questioni come la ricerca
della propria identità, lo scontro tra realtà e finzione, la scelta
tra essere e apparire (...) Le parole di Calderón, esilaranti e al
tempo stessi serissime, figlie del nostro lontano passato, ma
riferibili anche a un tempo più vicino – se non addirittura al
presente – richiamano la nostra attenzione su situazioni legate
alla condizione femminile, ai sentimenti, al tradimento, alla
libertà. L’umorismo ci aiuta a non avere paura di affrontarle».
«Nella nostra versione – racconta
Álvaro Tato, autore dell’adattamento – abbiamo inteso rispettare
la musicalità del verso calderoniano e al tempo stesso facilitare la
comprensione di costruzioni e termini oggi desueti. Opportuni
interventi lessicali e sintattici danno allo spettatore contemporaneo
un assaggio del suono “d’oro”, senza privarlo della
comprensione di ogni singola parola. La dama duende è un elemento
chiave del nostro patrimonio letterario, teatrale e culturale; è un
capolavoro che, come la sua protagonista, ci attira nella sua trama,
invitandoci ad essere quel che vogliamo e a inventare il nostro
destino».
«Lo spettacolo – dice Ignacio
García, che ha curato la selezione musicale – presenta una ricca
colonna sonora che attinge all’opera italiana. Donizzetti, Bellini,
Rossini, e soprattutto Verdi, si imposero nel substrato musicale ed
emozionale di varie generazioni che, in Traviata, Sonnambula e in
tanti altri titoli simili, lessero autentici esempi di eroismo; ma
soprattutto una nuova dimensione di eroina tragica, di donna padrona
del proprio destino, pur nel contesto di una cultura patriarcale. Il
parallelismo tra la nostra
donna fantasma, anche lei protagonista
della propria avventura, e questo universo culturale del melodramma
italiano costituisce una sorta di spina dorsale del tessuto sonoro
della regia».
Intorno allo spettacolo
In occasione di La dama duende, il
Piccolo Teatro, l’Instituto Cervantes e l’Università degli Studi
promuovono un ciclo di incontri per approfondire il lavoro, la storia
e il metodo della Compañia Nacional de Teatro Clásico che, nei suoi
quasi trent’anni di storia, ha realizzato più di 85 produzioni
messe in scena in tutto il territorio spagnolo, ma anche in altri
luoghi in Europa e America, contribuendo a diffondere il patrimonio
del teatro classico spagnolo. Un particolare sguardo, grazie a una
mostra e a un incontro dedicato, è rivolto al rapporto tra moda e
teatro.
Instituto Cervantes di Milano, via
Dante 12 (Sala Mostre) - fino al 26 ottobre, da lunedì a venerdì,
15–19
Mostra: Moda e Teatro Classico
Ingresso libero
Instituto Cervantes di Milano, via
Dante 12 (Sala Conferenze) - martedì 2 ottobre 2018, ore 18
La moda nel teatro
conversazione con Gianluca Sbicca
Chiostro Nina Vinchi, via Rovello 2 -
giovedì 8 novembre 2018, ore 17
Incontro con la compagnia e con la
regista Helena Pimenta
Ingresso con prenotazione su
www.piccoloteatro.org
Università degli Studi di Milano,
piazza sant’Alessandro 1 - venerdì 9 novembre 2018, ore 10.30
La Compagnia Nazionale di Teatro Classico, la sua storia e il modo di adattare i testi classici
con la regista Helena Pimenta
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
La Compagnia Nazionale di Teatro Classico, la sua storia e il modo di adattare i testi classici
con la regista Helena Pimenta
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 –
M1 Cordusio), dall’8 all’11 novembre 2018
La dama duende
di Pedro Calderón de la Barca, regia
Helena Pimenta, versione Álvaro Tato
video a cura di Álvaro Luna, maestro
d’armi Jesús Esperanza
consulente per la versione metrica
Vicente Fuentes, coreografia Nuria Castejón
selezione e adattamento delle musiche
Ignacio García
costumi Gabriela Salaverri, luci Juan
Gómez Cornejo, scene Esmeralda Díaz
con (in ordine di apparizione) Rafa
Castejón, Álvaro de Juan, Marta Poveda, David Boceta,
Fernando Trujilo, Joaquín Notario,
Nuria Gallardo, Cecilia Solaguren, Rosa Zaragoza
produzione CNTC– Compañia Nacional
de Teatro Clásico
in collaborazione con Instituto
Cervantes de Milán
Spettacolo in lingua spagnola con
sovratitoli in italiano (cura di Prescott Studio)
Orari: giovedì e sabato, ore 19.30;
venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16
Durata: 105 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 40 euro, balconata 32
euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889
- www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai
protagonisti su www.piccoloteatro.tv
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