"AGGIUNGI POSTO A TAVOLA"
UNA DELLE COMMEDIE MUSICALI PIÙ' AMATE
REGIA DI GIANLUCA GUIDI
TEATRO BRANCACCIO DI ROMA
Torna dopo il successo della scorsa
stagione a Roma e in tutta italia AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA, una
delle più amate commedie musicali italiane che Alessandro Longobardi
ha riportato sulle scene in tutto il suo splendore. La commedia a
firma di Pietro Garinei e Sandro Giovannini è stata scritta con Jaja
Fiastri tutti e tre protagonisti insuperati di un’epoca leggendaria
per il teatro italiano. Le musiche, composte da Armando Trovajoli,
hanno incantato intere generazioni.
Gianluca Guidi cura la messa in scena
di questo spettacolo, avvalendosi di un eccellente cast creativo
composto dal mitico coreografo Gino Landi, assistito da Cristina
Arrò; dal direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di
Armando Trovajoli, che dirige l’orchestra dal vivo; dallo
scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale
di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia, con il
doppio girevole e la grande arca; dalla costumista Francesca Grossi
che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, sempre di
Coltellacci. Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno fonico
è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di
Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di
Mario Amodio, che fu il costruttore nella prima edizione e da Antonio
Dari per la parte meccanica; i costumi dalla Sartoria Brancaccio.
Nel cast artistico Gianluca Guidi,
erede legittimo del padre Johnny Dorelli protagonista della prima
edizione, come nel 2009 si conferma nel ruolo di Don Silvestro. Enzo
Garinei dopo ben 500 repliche come Sindaco Crispino, questa volta è
“La voce di Lassù”; Emy Bergamo, dopo l’interpretazione di
Rosetta in Rugantino e Adelina in E… se il tempo fosse un gambero?
è Consolazione. Crispino è interpretato da Marco Simeoli, che nella
quinta edizione aveva già recitato a fianco di Gianluca Guidi come
Toto, il cui ruolo viene oggi affidato al giovane e brillante Piero
Di Blasio.
Il ruolo di Clementina la giovanissima Camilla Nigro, Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi. L’ensemble è composto da 17 artisti, cantanti, ballerini.
La commedia musicale è prodotta da
Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni.
Dopo il successo ottenuto con Rapunzel il musical (2014), Sister act
il musical (2015), Peter Pan il musical (2016), L’ultima strega
(2016), E… se il tempo fosse un gambero? (2016), La Regina di
ghiaccio il musical (2017), Alessandro Longobardi conferma la qualità
e l’efficienza del polo produttivo coordinato da Carlo Buttò.
LA TRAMA
La storia, liberamente ispirata a
“After me the deluge” di David Forrest, narra le avventure di Don
Silvestro, parroco di un paesino di montagna, che riceve un giorno
un’inaspettata telefonata: Dio in persona lo incarica di costruire
una nuova arca per salvare se stesso e tutto il suo paese
dall’imminente secondo diluvio universale. Il giovane parroco,
aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, nonostante l’avido
sindaco Crispino che tenterà di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo
di Consolazione, donna di facili costumi, che metterà a dura prova
gli uomini del paese, ma che si innamorerà di Toto e accetterà di
sposarlo.
Giunto il momento di salire sull’arca,
un cardinale inviato da Roma convince la gente del paese a non
seguire Don Silvestro, accusandolo di pazzia, cosicché sull'arca,
sotto il diluvio, si ritrovano solo lui e Clementina, la giovane
figlia del sindaco da sempre perdutamente innamorata di lui. Il
giovane curato decide però di non abbandonare il suo paese e i suoi
amici e Dio, vedendo fallire il suo progetto, fa smettere il diluvio.
Per Brindare al lieto fine Don Silvestro aggiunge un posto a tavola
per… Lui!
NOTE DI REGIA
Aggiungi un Posto a Tavola!
Rimettere in scena Aggiungi un Posto a
Tavola!
Quando Alessandro Longobardi mi ha
chiesto di tentare questa impresa, devo dire, l’entusiasmo è
salito subito alle stelle; poi (un po’ come Don Silvestro che col
martello, guardando l’arca spalle al pubblico, dice “… va bene
farò da solo… da solo” per poi crollare su sé stesso) il senso
della realtà ha avuto la meglio. Il Teatro di Garinei &
Giovannini non è mai stato facile da riproporre, paradossalmente,
nemmeno per loro stessi. La genesi di numerosi spettacoli concepiti
dalla celeberrima coppia era sempre un perfetto mix di idee
autoriali, costruzione registica collaudata, team creativo
d’eccellenza, e, non ultimo, l’apporto interpretativo di veri e
propri mostri sacri del palcoscenico, testimoni ultimi di una
generazione attoriale e di una professione, ormai in via
d’estinzione.
Nel caso poi dello spettacolo in
“oggetto”, stiamo parlando di un successo planetario, allestito
in quasi ogni parte del mondo, fatto salvo solo il mercato
statunitense. Una Babele di linguaggi, attitudini attoriali, suoni,
costumi e luci… il tutto sotto le mure di un’arca pronta a
rifondare il mondo.
Personalmente ricordo, ovviamente, le molteplici versioni paterne (chissà cosa sarebbe stato Don Silvestro senza di lui), tra cui quella di Londra in cui lui si dimenticò per sei mesi di essere Johnny Dorelli, e divenne uno straordinario attore anglosassone… non l’ho mai più visto così diverso da se stesso e così straordinariamente bravo… ricordo ovviamente l’edizione del 2009/10 da me interpretata… e poi ricordo la prima al Sistina nel 1974 in cui si aprì il sipario la voce di Dio cominciò a parlare e dal palcoscenico arrivò un’ondata di profumi e note… e fu subito magia… che dura da ben 43 anni. Come fare per non tradirla?
Intanto il dovere di un regista
dovrebbe essere quello di non tradire gli autori… soprattutto
(visto il vantaggio che comporta) in casi ove la materia è
consolidata e soprattutto di comprovato successo.
Aggiungi un Posto a Tavola è una favola che parla d’amore, di accoglienza, di vita nuova da inventare e, possibilmente, migliorare, di esseri umani che hanno la possibilità di creare un mondo nuovo… e perché no? Anche di fede… minuscola per la scrittura ma assolutamente maiuscola se intesa come fiducia in se stessi, nel prossimo e nel futuro.
Devo ringraziare Alessandro Longobardi
per molteplici ragioni.
La prima, sorprendente: ha saputo
creare una “famiglia” teatrale, diretta dal sempre presente e
disponibile Carlo Buttò, che non ha pari nel mondo teatrale italiano
se non nell’ambito di acclamati Teatri Pubblici. Il livello di
professionalità altissimo che ho trovato nel Teatro Brancaccio mi ha
profondamente stupito e lasciato incredulo.
La seconda: l’investimento profuso
per questo spettacolo è gigantesco. Immagino difficile da sostenere
non fosse altro che psicologicamente.
Eppure a questa edizione di Aggiungi
non manca nulla, anzi vi è più di quanto un comune mortale
teatrante come me potesse immaginare. E senza aver fatto richieste
particolari: ho trovato tutto sul piatto servito e apparecchiato come
in un grande ristorante prelibato.
La terza: l’assoluta libertà di
scelta di cast che mi ha lasciato, a volte chiedendo spiegazioni, a
volte chiedendomi se fossi sicuro delle scelte fatte, a volte
dicendomi che non era profondamente d’accordo con me… ma mai, e
ripeto, MAI, una pressione nei miei confronti o ingerenze di
qualsiasi natura.
Ad affiancarlo in questa grande
“famiglia”
Ritrovo con piacere Gino Landi. Ultimo
artista e creatore capace di creare coreografie che raccontino la
storia con gli autori. Un caro amico che mi ha conosciuto nel 1974.
E che, a tutti i costi, ho pregato di fare parte di questo nuovo
viaggio dell’arca insieme alla sua preziosissima e meravigliosa
amica e assistente Cristina Arrò, anch’ella solista di una passata
edizione dello spettacolo.
Mi manca l’espressione, durante le
prove, di Armando Trovajoli. Il mondo conosce le sue musiche, le sue
colonne sonore, i suoi persistenti manuali di armonia in ogni misura
musicale che ha scritto ; io ho avuto la fortuna, in passato, di
poterne conoscere il senso dell’umorismo, l’eleganza persistente
e profonda in ogni singola nota che ha scritto. I suoi sguardi di
approvazione o di rimprovero. Ci ha lasciati però nelle mani di un
ottimo musicista: Maurizio Abeni. Suo ultimo assistente…
straordinario direttore musicale di questa edizione con una
meravigliosa orchestra dal vivo di sedici elementi; da lui diretta e
arrangiata. Al suo fianco Marco Bosco che, con passione e
professionalità, dirige le parti corali dello spettacolo.
Jaja Fiastri, amica da molti anni. Una
donna con un senso dell’umorismo senza pari applicato alla vita.
Sono felice di aver ricondiviso con lei questa avventura di sua
creazione.
Le scene di Giulio Coltellacci ricreate
e ricostruite su un progetto pieno di tranelli e difficoltà. In modo
mirabile da Lele Moreschi.
I costumi di Francesca Grossi sono
filologicamente quelli delle edizioni precedenti, ma nuovi, freschi e
pieni di vita anche appesi alle stampelle.
Il mio amico Umile Vainieri, compagno
di grandi battaglie teatrali, firma le luci e gli sono grato per il
rispetto che ogni volta dimostra nei miei confronti.
I nostri tecnici capitanati dal bravo
Gerardo Nigro, deliziosi e capaci… alcuni di loro (come me) facenti
parti del “Sindacato Figli d’Arte…
Enzo Garinei (un grande amico), Emy
Bergamo, Marco Simeoli, Camilla Nigro, Piero di Blasio e Francesca
Nunzi sono gli straordinari attori cantanti che danno vita ai
personaggi.
Un grazie alla “mia” Manuela
Scravaglieri, nel corpo di ballo della precedente edizione da me
recitata, diventata poi preziosa, insostituibile, assistente alla
regia… unica a cui concedo la possibilità di riprendermi sul
lavoro… perché…io non lo so ma lei si, ha sempre ragione…
Il mio lavoro lo giudicherà chi vedrà
lo spettacolo. Ma sono fiero e orgoglioso di quello che sto facendo.
Ai posteri l’opinione su di esso.
Con Rispetto e Stima dedicata a Pietro
e Sandro con i quali non ho mai avuto il piacere di lavorare.
Grazie
Gianluca Guidi
GIANLUCA GUIDI - Don Silvestro
EMY BERGAMO - Consolazione
MARCO SIMEOLI - Sindaco
Crispino
PIERO DI BLASIO - Toto
PIERO DI BLASIO - Toto
CAMILLA NIGRO - Clementina
FRANCESCA NUNZI - Ortensia
“LA VOCE DI LASSÚ” è di ENZO GARINEI
“LA VOCE DI LASSÚ” è di ENZO GARINEI
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
COMMEDIA MUSICALE DI GARINEI E
GIOVANNINI
SCRITTA CON JAJA FIASTRI
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
LIBERAMENTE ISPIRATA A “AFTER ME THE DELUGE” DI DAVID FORREST
MUSICHE DI ARMANDO TROVAJOLI
ESEGUITE CON ORCHESTRA DAL VIVO
ESEGUITE CON ORCHESTRA DAL VIVO
ENSEMBLE: GRETA ARDITI, ANTONIO
BALSAMO, VINCENZA BRINI
FRANCESCO CARAMIA, STEFANO DILAURO, NICOLAS ESPOSTO, MARTINA GABBRIELLI,
FRANCESCO CARAMIA, STEFANO DILAURO, NICOLAS ESPOSTO, MARTINA GABBRIELLI,
MARTA GIAMPAOLINO, GIAMPIERO GIARRI,
SIMONE GIOVANNINI,
FRANCESCA IANNÌ, FRANCESCO LAPPANO,
GIANLUCA PILLA, ARIANNA PROIETTI
ANNAMARIA RUSSO, ALESSANDRO SCHIESARO,
YLENIA TOCCO
SCENOGRAFIE - PROGETTO ORIGINALE GIULIO
COLTELLACCI
ADATTAMENTO SCENOGRAFICO GABRIELE
MORESCHI
COSTUMI - DISEGNI ORIGINALI GIULIO
COLTELLACCI
ADATTAMENTO FRANCESCA GROSSI
DISEGNO LUCI UMILE VAINIERI
DISEGNO FONICO EMANUELE CARLUCCI
DIRETTORE DI PRODUZIONE CARLO BUTTO’
SUPERVISIONE ARTISTICA ALESSANDRO
LONGOBARDI
COREOGRAFIE GINO LANDI
DIREZIONE MUSICALE MAURIZIO ABENI
REGIA ORIGINALE PIETRO GARINEI E SANDRO
GIOVANNINI
RIPRESA TEATRALE GIANLUCA GUIDI
UNA PRODUZIONE ALESSANDRO LONGOBARDI
PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI
PER OFFICINE DEL TEATRO ITALIANO IN COLLABORAZIONE CON VIOLA PRODUZIONI
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