PICCOLO TEATRO GRASSI DI MILANO
"IL SERVO CAPOLAVORO DI ABIEZIONE"
REGIA ANDREA RENZI E PIERPAOLO SEPE
Dal 17 al 25 novembre, al Piccolo Teatro Grassi, va in scena
Il servo - spietata rappresentazione delle sfumature che esistono in un
rapporto di dominio e dipendenza di un uomo su un altro uomo, nella Londra
degli anni Cinquanta - acuta analisi di una società ancora omofoba e classista
prima che il Sessantotto ne scardinasse le regole. Andrea Renzi e Pierpaolo
Sepe portano in scena il capolavoro di Robin Maugham sul morboso legame tra il
maggiordomo Barrett e il ricco avvocato londinese Tony.
Al centro del racconto, la vicenda di un rapporto di
dominazione e lenta assuefazione di un uomo su un altro uomo: Barrett è un
domestico, che prende servizio nella casa di Tony, ricco avvocato londinese.
Inizialmente il servo sembra assolvere con zelo il proprio incarico, arrivando
però, attraverso ambigui giochi psicologici, al rovesciamento dei ruoli
‘servo/padrone’. Nel rapporto perverso entrano in campo anche l'amico-testimone
della vicenda, Richard, la fidanzata di Tony, Sally, la nipote di Barrett, Vera,
e la misteriosa Mabel.
Il lavoro di Andrea Renzi e Pierpaolo Sepe parte
dall'adattamento teatrale che lo stesso Maugham realizzò nel 1958 ed evoca le
atmosfere del celebre film di Joseph Losey del 1963, con la sceneggiatura di
Harold Pinter. La traduzione è di Lorenzo Pavolini (che aveva già tradotto il
romanzo, nel 2000, per e\o) e che, nelle note, evidenzia: “nel racconto c’è
l’amicizia e la gioventù in tutta la sua ambigua e irrinunciabile forza, la
malinconia e la vitalità di una generazione che usciva dalla guerra, il legame
creato tra uomini che sono stati prima di tutto compagni di trincea, soldati, e
che ora tornano alla vita, alla città, al sesso, ai problemucci di sempre, il
tutto in un mondo sospeso tra ieri e oggi, alla metà del secolo, dove i
domestici sono servi, dove la Londra vittoriana non si è ancora sciolta nello
swinging, le prostitute hanno la pelle rovinata e sono il male, l’omosessualità
è fosteriana e la sensualità una perdizione. Barrett è un demonio”, continua
Pavolini, “che cresce dal fango della democrazia ed è pronto a prendere il
sopravvento contro l’aristocratico cadente, o per lo meno a guidarlo, a
costringerlo a una sommaria equiparazione dei costumi e dei gusti verso il
basso. Nel racconto di Maugham è l’ossessione erotica a decidere le cose. Il
servo del Novecento è un medico al capezzale delle antiche classi dominanti,
siano esse nobili o ricche borghesi. Il suo rimedio è velenoso: come per tante
patologie di origine sociale l’oblio, la rimozione, sono parte integrante del
disturbo e conducono al disastro”.
Secondo Andrea Renzi, “il lavoro degli attori si innesta
sulla drammaturgia scaturita dal romanzo, che tende a far emergere ciò che si
nasconde e pulsa, vitale e morboso, dietro ogni parola facendo vibrare il fondo
enigmatico dei singoli personaggi”.
“Nel meccanismo teatrale”, spiega Pierpaolo Sepe, “il servo
striscia. Si arrampica. Come un ragno tesse la sua tela dove fatalmente cadrà
la sua vittima. Una storia tetra, di lotta sociale feroce. Metafora di una
società che inventa ruoli e classi, il testo racconta la vendetta dei deboli e
perfidi ‘sfortunati’, costretti a servire altri uomini uguali a loro e,
nonostante ciò, depositari di un folle diritto”.
Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio)
dal 17 al 25 novembre 2018
Il servo
di Robin Maugham
traduzione di Lorenzo Pavolini
regia Andrea Renzi, Pierpaolo Sepe
con (in ordine di apparizione): Tony Laudadio (Richard
Merton), Federica Sandrini (Sally Grant),
Andrea Renzi (Tony Williams), Lino Musella (Les Barrett),
Maria Laila Fernandez (Vera / Mabel)
scene Francesco Ghisu
costumi Annapaola Brancia d’Apricena
disegno luci Cesare Accetta
aiuto regia Luisa Corcione, Simone Giustinelli
aiuto scenografo Christina Psoni
fotografa e assistente luci Laura Micciarelli
produzione Casa del Contemporaneo-Centro di Produzione \
Teatri Uniti \
Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale \ Napoli Teatro
Festival Italia (NTFI)
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e
venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Durata: 120 minuti con intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 -
www.piccoloteatro.org
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www.piccoloteatro.tv
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