WILCOCK FESTIVAL
ELIO PECORA RICORDA
JUAN RODOLFO WILCOCK
MODERA GIORGIO NISINI
Elio Pecora |
Il poeta Elio Pecora, grande amico di Rodolfo Wilcock, ne
racconta l'arte e soprattutto la caleidoscopica personalità venerdì 23 novembre
a Lubiano (ore 18, Palazzo Monaldeschi). A moderare l'incontro sarà lo
scrittore Giorgio Nisini, direttore scientifico del Festival organizzato dal
Comune con il sostegno della Regione Lazio, nella doppia occasione del quarantennale della morte e del centenario
della nascita dello scrittore, nato a Buenos Aires 17 aprile 1919 e morto a
Lubriano il 16 marzo 1978: lo stesso giorno del rapimento Moro.
Scrittore, ingegnere, traduttore, drammaturgo e giornalista,
Wilcock definiva la sua casa nella campagna laziale 'un regno', ed è così che
Elio Pecora lo ritrae: "Con un
ruscello sul fondo, forre, grotte, sentieri, viottoli, selve, rupi, un trono di
pietra nel mezzo di una radura dentro un abisso, una vigna che pencola nel
vuoto." Mentre "nella
pettegola e suscettibile società letteraria romana, verso quell’argentino
provvisto di tanti saperi, anche scientifici, a suo agio in almeno in quattro
lingue e in altrettante letterature, si passa negli anni – anche a causa dei
suoi giudizi taglienti e trasversali – dall’ammirazione alla diffidenza, fino
al fastidio e al rancore." (da Il libro degli amici - Neri Pozza, 2017)
"Poi ci fu la sua morte. - ricorda ancora Pecora - Mi
telefonò Laura Betti. L’aveva chiamata da Lubriano il maresciallo dei
carabinieri. Il nome dell’attrice era il solo noto al militare di quanti ne
conteneva la rubrica di Wilcock. I contadini amici l’avevano trovato nella sua
stanza, in terra, a portata di mano il flacone con le pillole per l’infarto.
Quel mattino, il 16 marzo 1978, l’automobile di Glauco era dal meccanico.
L’unica disposta ad accompagnarci con la sua vecchia Volkswagen fu Ornella,
moglie del pittore Colantoni. Sulla Salaria ci fermò la polizia. Quel mattino,
in via Fani, era stato rapito Aldo Moro. Giornali e televisioni non avrebbero
parlato d’altro. Nessuna notizia sarebbe apparsa della morte di Wilcock. Due
ore dopo eravamo a Lubriano. Non avevo visto un solo banco di fiori lungo tutto
il percorso. Qualche giorno dopo avrei desunto che l’uscita di Wilcock dalla
vita e dalla mia vita (se mai ne sarebbe uscito, ché questo scritto ancora
dimostra il contrario) comportava l’assenza di ogni distrazione e conforto. Lo
vidi, nella sua stanza, supino, sulla branda, acquietato. Le imposte della
finestra erano socchiuse, le spalancai. Dalla stanza vicina veniva una musica
terribile e meravigliosa. Riconobbi il Requiem di Mozart. In quella stanza
s’era chiuso Livio, figlio adottivo di Wilcock, che in quel modo, dietro quei
suoni e quelle voci, smaltiva la pena."
Rodolfo Wilcock |
Wilcock Festival continuerà fino al 17 aprile 2019. Il
comitato scientifico è formato da Manuel
Anselmi, Gian Maria Cervo, Roberto Deidier e Matteo Lefévre. Comitato
organizzativo: il sindaco Valentino Gasparri, Geraldine Meyer, Maurizio Misasi,
Carlo Quondam. Segretaria organizzativa: Monica Bartocci.
www.wilcockfestival.it
WILCOCK FESTIVAL
23 novembre 2018 ore 18- Lubriano Palazzo Monaldeschi
Ritratti di Wilcock: Elio Pecora ricorda Juan Rodolfo
Wilcock
6 aprile 2019 ore 18 - Lubriano Palazzo Monaldeschi
Ritratti di Wilcock: Dacia Maraini ricorda Juan Rodolfo
Wilcock
Dal 12 al 18 aprile 2019 - Lubriano
Scrittore in residenza: Ricardo Menéndez Salmón
17 aprile 2019 - Lubriano Palazzo Monaldeschi
Giornata di studi su Juan Rodolfo Wilcock
Con Natascia Cappa, Roberto Deidier, Andrea Gialloreto,
Valerio Magrelli,Giorgio Nisini e Giorgio Patrizi
Intermezzo: conversazione in pubblico con Ricardo Menéndez
Salmón. Intervista di Matteo Lefèvre
Juan Rodolfo Wilcock (Buenos Aires, 17 aprile 1919 –
Lubriano, 16 marzo 1978)
Libri pubblicati in lingua italiana:
• Il caos, Bompiani, 1960
• Fatti inquietanti, Bompiani, 1961; poi Adelphi, 1992
• Luoghi comuni, Il Saggiatore, 1961
• Teatro in prosa e versi, Bompiani, 1962
• Poesie spagnole, Guanda, 1963
• La parola morte, Einaudi, 1968
• Lo stereoscopio dei solitari, Adelphi, 1972, 1990
• La sinagoga degli iconoclasti, Adelphi, 1972, 1990
• Il tempio etrusco, Rizzoli, 1973
• I due allegri indiani, Adelphi, 1973, 2011
• Parsifal, Adelphi, 1974
• Italienisches Liederbuch 34 poesie d'amore, Rizzoli, 1974
• L'ingegnere, Rizzoli, 1975, L 'Editore, 1990
• Frau Teleprocu (In collaborazione con Francesco Fantasia),
Adelphi, 1976
• Il libro dei mostri, Adelphi, 1978
• Poesie, Adelphi, 1980, 1993, 1996
• L'abominevole donna delle nevi e altre commedie, Adelphi,
1982
• Le nozze di Hitler e Maria Antonietta nell'inferno (in
collaborazione con Francesco Fantasia), Lucarini, 1985
• Il reato di scrivere, Adelphi, 2010
Libri pubblicati in lingua spagnola
• Libro de poemas y canciones, Editorial Sudamericana, 1940.
• Ensayos de poesía lírica, Edición del autor, 1945.
• Persecución de las musas menores, Edición del autor, 1945.
• Paseo sentimental, Editorial Sudamericana, 1946.
• Los hermosos días, Emecé, 1946, 1998.
• Sexto, Emecé, 1953, 1999.
• Los traidores (en colaboración con Silvina Ocampo).
Losada, 1956; Ada Korn, 1988.
• El caos, Editorial Sudamericana, 1974, 2000.
• Poemas, Fundarte, Caracas, 1980.
• La sinagoga de los iconoclastas, Anagrama, Barcelona,
1981.
• El ingeniero, Losada, Buenos Aires, 1996.
• El estereoscopio de los solitarios, Sudamericana, Buenos
Aires, 1998.
• Hechos inquietantes, Sudamericana, Buenos Aires, 1998.
• El libro de los monstruos, Sudamericana, Buenos Aires,
1999.
• Los dos indios alegres, Sudamericana, Buenos Aires, 2001.
• El templo etrusco, Sudamericana, Buenos Aires, 2004.
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