TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
"LA PROVA"
PRIMA NAZIONALE
Fede dirige un’agenzia di comunicazione che sta partecipando
alla gara per aggiudicarsi un’importante
campagna contro la discriminazione femminile. Tina è la creativa chiamata per
fare la differenza su un argomento così delicato. Richiamarla è un rischio
perché lei, già collaboratrice della società, se n’era andata dopo una feroce
discussione in cui accusava Fede di averle rubato un’idea per un lavoro.
Mentre aspetta l’arrivo di Fede, Tina spiega a Edo,
amministratore dell’agenzia e suo ex compagno,
di non voler accettare la proposta di lavoro perché la sera precedente,
a cena, il capo ha avuto con lei un comportamento sgradevole: le ha accarezzato
una spalla…
Per Fede si è trattato solo di una carezza, per Tina invece
è stata una vera e propria avance, anzi una micro-aggressione. Neanche Lucy,
attuale fidanzata di Fede, riesce a credere del tutto alla versione del suo
compagno, anche se non ha mai potuto sopportare Tina.
È possibile provare che Fede in realtà è un predatore? È
possibile per lui dimostrare il contrario? E che cosa è successo davvero
l’ultima volta che Fede e Tina hanno lavorato insieme? E in auto durante il
primo appuntamento tra Fede e Lucy?
Dopo lo scandalo di abusi sessuali amplificato a livello
mondiale dal movimento #metoo, Bruno Fornasari, con la sua consueta ironia e una piccola dose di crudeltà, tocca uno dei
nervi più scoperti della società attuale ponendo domande scomode.
È davvero possibile, dopo millenni di evoluzione dell’homo
sapiens, pensare a un predatore senza complici? E quale miglior complice di chi
potrebbe condividere il tuo stesso destino e dovrebbe quindi avvisarti d’essere
una potenziale preda?
Uno squalo non si nutre di tutti i pesci che trova, col
pesce pilota vive in un rapporto simbiotico e di mutuo vantaggio. In tempi di
caccia al mostro, denunciare anche questo potrebbe essere un buon passo avanti
per sparigliare le carte e diventare tutti davvero “femministi”.
La prova è una commedia acida sul rischio di dover barattare
la verità per un po’ di felicità, uno spettacolo sulle opinioni confuse per
verità assolute e uno sguardo satirico sull’estenuante gioco di ruoli tra uomo
e donna.
Durata: 90 minuti
Dal 10 al 27 gennaio 2019-Teatro Filodrammatici di Milano
ORARI DI RAPPRESENTAZIONE: martedì, giovedì e sabato ore
21.00 | mercoledì e venerdì ore 19.30 | domenica ore 16,00
BIGLIETTI: Intero: 22.00 euro | ridotto convenzionati: 18.00
euro | ridotto under 30: 16 euro | ridotto over 65 e under 18: 11 euro | online
con prezzo dinamico: da 11 euro
Tommaso Amadio- Attore e regista diplomato all’Accademia dei
Filodrammatici nel 1999 e dal marzo 2008 co-direttore artistico del Teatro dei
Filodrammatici di Milano.
Bruno Fornasari -
Autore, regista e attore diplomato all’Accademia dei Filodrammatici.
Dal 2008 co-direttore artistico del Teatro Filodrammatici,
ha un’esperienza professionale trasversale, che va dalla prosa alla lirica, al
musical e al multimediale.
Orsetta Borghero - Inizia a lavorare in teatro come spalla
femminile di Pippo Santonasaso, per poi passare alle serie tv e al cinema con
Una mamma imperfetta, Via Massena 2, Un
amore di strega, La classe degli asini al fianco di Vanessa Incontrada, Come diventare
grandi nonostante i genitori al fianco di Margherita Buy, fino ad arrivare alle
serie di Maccio Capatonda The Generi. Oggi è al cinema con Beate assieme a
Donatella Finocchiaro e sul web con Educazione Cinica.
Eleonora Giovanardi - Diplomata alla scuola d’arte
drammatica Paolo Grassi di Milano,
lavora tra gli altri con il Piccolo Teatro ed ERT-Emilia Romagna Teatro.
Al percorso teatrale affianca nel 2013 l’esperienza televisiva con Crozza nel
Paese delle Meraviglie. Debutta sul grande schermo nel 2016 a fianco di Checco
Zalone nel film Quo Vado? Nello stesso anno esce nelle sale Natale a Londra che
la vede coprotagonista della coppia comica Lillo&Greg.
Emanuele Arrigazzi: Attore diplomato all’accademia dei
Filodrammatici ha lavorato tra gli altri con Bruno Fornasari. Verner Waas,
Nenad Prokic, Massimo Navone, Ugo Gregoretti,
Al cinema e in televisione ha lavorato con Pierfrancesco
Favino, Luca Barbareschi, Massimo Venier.
Come regista firma i suoi monologhi Groppi d’amore nella
scuraglia di Tiziano Scarpa, il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni, Tempi
maturi e Buoni propositi di Allegra de Mandato.
Collabora stabilmente con La casa degli Alfieri di Asti.
È direttore artistico del festival “Il borgo delle storie”
di Garbagna (AL).
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