TERESA, MABILIA E GIOVANNI
"70 VOGLIA DI RIDERE C'E'"
IN COMPAGNIA DELLA FAMIGLIA
PIÙ' DIVERTENTE D'ITALIA
DAL 29 DICEMBRE 2018 AL 3 MARZO 2019
“Ringhiere che si snodano sui
ballatoi, scale consunte dal saliscendi di generazioni e generazioni,
ogni porta una stanza, spesso l'unica: il vicino è così vicino che
vive con te.
Il cortile è il regno dei povercrist
sopravvissuti alle guerre, alle carestie, alle immigrazioni, alle
industrie.
Ma il cortile è anche lo spazio vuoto,
è la camera più grande dove si vivono stagioni intere, anni,
generazioni, secoli, nascite, amori e tradimenti, gioie e angosce,
nozze e funerali, sorrisi e miracoli.
Fuori dal cortile, il muro di cinta di uno stabilimento, un muro di mattoni rossi, ancora muri e case, un condominio di sei piani che già chiamano il grattacielo: niente più litigi banali, le lenzuola stese sul filo, le pozzanghere, la ruggine dei corrimano.
Ma noi abbiamo resistito, la ringhiera
ci corre nell'anima.
Riflettori, prego: è di scena il
cortile lombardo.”
I LEGNANESI
70 anni che raccontano una storia, fatta di ringhiere che si snodano sui ballatoi, di vicini così vicini da avere la sensazione che vivano con te, dove si condividono gioie e preoccupazioni.
La ringhiera che corre nell’anima,
che non è “passato”, ma ormai è un modo di essere, dal 1949
quando Felice Musazzi e Tony Barlocco, metalmeccanici della Franco
Tosi insieme a Luigi Cavalleri, diedero vita all’oratorio di
Legnarello a questa esperienza ancora oggi unica, costretti da una
disposizione del Cardinale Schuster che vietava le rappresentazioni
teatrali promiscue, a far interpretare i ruoli femminili da uomini:
da qui ha origine la composizione esclusivamente maschile della
Compagnia.
Con il nuovo spettacolo, I LEGNANESI
festeggiano un anniversario importante, in cui passato e futuro si
legano per celebrare – naturalmente a teatro - tradizioni e risate
in compagnia della famiglia più divertente d’Italia! Sì,
d’Italia: chi avrebbe mai potuto immaginare, 70 anni fa, che il
dialetto lombardo potesse diventare vera e propria lingua universale,
capace addirittura di decifrare e comunicare trasformazioni sociali
in atto e di collezionare numeri da rockstar con oltre 160.000
spettatori ogni stagione (lo scorso anno è stato record a Milano con
più di 60.000 presenze al Teatro della Luna e ogni anno gli
spettacoli de I Legnanesi sono tra i 10 più visti nel nostro Paese).
“Siamo felici di festeggiare al
Teatro della Luna i 70 anni de I Legnanesi, simbolo di una tradizione
di teatro popolare che ha saputo rinnovarsi e crescere rimanendo
fedele alla sua storia. – dichiara Giancarlo Sarli A.D. di Forumnet
SpA – L’attesa crescente per il nuovo spettacolo e l’affetto
tangibile degli spettatori, di cui abbiamo quotidianamente
testimonianza, sono di buon auspicio per un 2019 da record da
trascorrere insieme”.
Dura da 70 anni questa favola “con i
piedi per terra”, fatta di lavoro di giorno e di evasione sul
palcoscenico la sera e nei weekend, interpreti della tradizione
teatrale italiana con un tuffo nel passato per ricordare (o
riscoprire) la cultura popolare e raccontare, nello stesso tempo,
storie di tutti i giorni attraverso una comicità pulita, dedicata
alla gente comune.
In occasione di questo anniversario,
l’Assessorato all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia,
riconoscendo il profondo contributo sociale e culturale de I
LEGNANESI, intraprende un percorso che si snoderà nella primavera
2019: «Lo straordinario traguardo dei 70 anni di teatro de I
Legnanesi è un anniversario da celebrare» – dichiara Stefano
Bruno Galli, Assessore all’Autonomia e Cultura di Regione
Lombardia. «È un’occasione per ringraziare una compagnia unica e
autentica, sapiente e popolare, generosa e appassionata. A I
Legnanesi – prosegue Stefano Bruno Galli – va riconosciuto il
merito di avere compiuto una missione sulla carta impossibile:
traghettare la ringhiera e la lingua lombarda nel nuovo millennio;
mantenere vivo e vivace, allegro e profondo quel luogo dell’anima
che è il cortile lombardo. La civiltà, perché tale era, della
cascina si configurava infatti come un laboratorio privilegiato di
socialità, nucleo essenziale di una più vasta comunità volontaria
territoriale, quale quella Lombarda. Per questo, Regione Lombardia
non si lascerà sfuggire l’occasione nel 2019 di ringraziare I
Legnanesi con una serie di iniziative che stiamo perfezionando».
Un trio collaudatissimo, quello
composto da Antonio Provasio (Teresa), Enrico Dalceri (Mabilia) e
Luigi Campisi (Giovanni), che con talento e una capacità unica di
tenere gli spettatori incollati alle poltrone, regalano risate senza
sosta portando in scena quelle che ormai sono vere e proprie
“maschere”, con un gioco di squadra perfetto, di grande
affiatamento. Personaggi resi più moderni, con una comicità
attuale, senza perdere mai di vista l’insegnamento originario di
Musazzi, con cui Provasio ha lavorato per nove anni, entrato
giovanissimo, appena maggiorenne, nella compagnia.
La Teresa di Antonio Provasio
(capocomico, regista e autore del testo), a tratti severa e un po’
bisbetica, con un patrimonio inesauribile di interiezioni e modi di
dire su cui non smette mai di lavorare, è una valanga inarrestabile
contro la “vittima prediletta”, il suo Giovanni, in particolare
con un intero campionario di battute vessatorie ai danni del marito,
tormentone creato da Musazzi con il leitmotiv del volerlo morto per
godersi la vedovanza.
In scena, con Luigi Campisi (che ha
diviso il palco con lo stesso Musazzi proprio in questo ruolo)
l’intesa è tale che il copione spesso lascia spazio a estemporanee
“variazioni sul tema” che fanno impazzire il pubblico. Il suo
Giovanni - giocando solo sulla mimica facciale - con un mugugno ben
assestato riesce a dire più che con mille parole. Enrico Dalceri,
oltre a trasformarsi in magnifica soubrette negli sfavillanti quadri
che omaggiano la rivista all’italiana, dà vita con maestria e
tempi comici impeccabili alla spumeggiante figlia Mabilia, ma cura
anche con altissima professionalità scene e costumi, le coreografie
insieme a Sofia Fusco e i momenti musicali insieme al Maestro Arnaldo
Ciato.
Insieme alla Famiglia Colombo, c’è
tutto il mondo del cortile (la Pinetta di Alberto Destrieri, la
Carmela di Maurizio Albè, la Fiorella di Mauro Quercia, e poi
Valerio Rondena, Giordano Fenocchio, Giovanni Mercuri, Franco
Cattaneo, Danilo Parini e la new entry Francesco Pellicini), ci sono
i giovanissimi boys spesso per la prima volta sul palco, ci sono le
maestranze tecniche, le sarte, la direzione artistica di Sandra
Musazzi e lo staff di produzione guidato da Enrico Barlocco: due
cognomi, i loro, che parlano di continuità, di impegno e di rispetto
di una grande storia.
Quello dei Legnanesi è un mondo
coloratissimo che prende vita ogni sera, una grande famiglia operosa
e generosa.
Depositari orgogliosi di un patrimonio
che si impegnano a valorizzare, di radici profonde da coltivare, I
LEGNANESI rappresentano un’iniezione di buon umore, una parentesi
divertente tra il grigiore quotidiano, un appuntamento immancabile
per gli spettatori più affezionati e una piacevolissima scoperta per
il nuovo pubblico che inizia a seguirli, incuriositi da un fenomeno
quanto mai attuale.
“Non ci dimentichiamo mai di
divertirci, facendo divertire, né di lasciare uno spunto di
riflessione. La Famiglia Colombo riesce anche a parlare di valori
veri, del gusto delle cose semplici, del calore di una famiglia.”
sottolinea Provasio a nome di tutta la Compagnia.
L’eredità di Musazzi e Barlocco pone
I LEGNANESI a fianco di Gilberto Govi e De Filippo, per la capacità
di dare voce a un sentimento popolare e alle trasformazioni sociali.
Musazzi, cantastorie delle
tragicommedie della famiglia Colombo, porta così, insieme a Tony
Barlocco, la Compagnia da Legnarello all’Odeon nel 1958, in un
successo crescente testimoniato anche da un ricchissimo archivio
fotografico storico, che vede i Legnanesi insieme a Federico Fellini,
Wanda Osiris, Rudolf Nurejev, Macario, Mariangela Melato, Walter
Chiari, Monica Vitti e tanti altri, applauditi anche da Luchino
Visconti e Giorgio Strehler e apprezzati da Arbasino – che li
paragonò a Brecht («Con I Legnanesi per la prima volta il
proletariato parla di sé, illustra con efficacia incomparabile i
conflitti (drammatici e talvolta ridicoli) tra la vecchia anima
popolare e le alienazioni più moderne») - e Flaiano.
I LEGNANESI oggi sono riusciti a
conquistare ed appassionare anche i più giovani, come testimoniato
dall’enorme seguito sui social network: il loro impegno
(riconosciuto anche da premi tra cui l’Ambrogino D’Oro e la Rosa
Camuna) spazia oltre il palcoscenico e abbraccia iniziative a
sostegno del territorio, attività di beneficenza e di formazione,
con l’obiettivo di continuare a trasmettere i valori fondanti alla
base delle tradizioni. Un rapporto diretto con il pubblico, che passa
anche da un fornitissimo merchandising, come solo le rockstar hanno,
perché il mondo dei Legnanesi e della Famiglia Colombo è fatto di
piccoli, ma inconfondibili, simboli.
IL NUOVO SPETTACOLO – “70 VOGLIA DI
RIDERE C’È”
Chi non ha mai sognato di diventare
ricco? Sembra che finalmente sia arrivato il momento della Famiglia
Colombo, che passa dal cortile dei “pover crist”, con i servizi
igienici divisi tra più di venti persone, ad una vita da vip. Fa
quasi impressione vedere i Colombo in abiti eleganti, in un bel mix
tra tradizione e attualità (con riferimenti alle scene più
esilaranti degli ultimi anni, che il pubblico più fedele
riconoscerà).
Con il prezioso contributo ai testi di
Mitia Del Brocco, capace di interpretare con gusto moderno la
tradizione dei Legnanesi, nel nuovo spettacolo saranno le
premonizioni di una misteriosa veggente Gitana, capace di vedere
passato, presente e futuro con una certa precisione, accompagnata da
un insolito assistente, a far respirare un’atmosfera di magia e
mistero nel cortile della famiglia Colombo e, proprio attraverso la
realizzazione dei sogni di Teresa, assisteremo ad un travolgente
cambio di vita dei tre protagonisti.
Ritornati al Nord dopo le trasferte
napoletane dello scorso capitolo della saga della Famiglia Colombo,
si inizierà come da tradizione dal cortile, dove per tutti è l’alba
di un nuovo giorno, mentre per Mabilia è la conclusione di una notte
brava con il nuovo fidanzato, un “archistar” arrivato dalla Cina,
specializzato in feng shui.
Nella seconda parte dello spettacolo,
il cortile lascerà spazio a un lussuoso appartamento nel quartiere
più “in” di Milano, con vista sul bosco verticale; entreremo
così con la Teresa (che farà girare la testa anche al vicino di
casa Fedez) nel mondo dello star system - tra un’ospitata nei
programmi tv che contano e una carriera da food blogger con la
pubblicazione di un libro di ricette di cucina povera (talmente
povera che il risotto con l’ossobuco è senza ossobuco!) - e
vedremo finalmente la Mabilia coronare il sogno di una vita intera,
essere ricca e viziata, ritrovando il Giovanni sempre più
bistrattato e poco considerato dalle due donne di casa.
Il cambiamento dei Colombo sarà
talmente irreale che ad un certo punto dello spettacolo il pubblico
si chiederà: “Sogno o son desto?” A proposito, quest’anno, I
LEGNANESI hanno in serbo una sorpresa per gli spettatori...
soprattutto per Teresa, che non sarà più alle prese con un solo
marito ma con ben due Giovanni!
Musiche, scenografie sfavillanti e
balletti meravigliosi faranno da cornice a questo grande spettacolo.
Una Mabilia “star di Legnano”, che ha bisogno solo di un palco e
dei riflettori per brillare come una stella del Varietà, è
protagonista dei quadri musicali sempre più scintillanti con una
pioggia di strass e cristalli su tutti i costumi, da quello dedicato
all’amato corpo degli Alpini (per ricordare la fine della “Grande
Guerra”, festeggiare il centesimo compleanno dell’Associazione
Nazionale Alpini - A.N.A. - fondata proprio a Milano l'8 luglio 1919
e i 70 anni del famosissimo Coro A.N.A. di Milano, fondato, proprio
come i Legnanesi, nel 1949 e per celebrare la novantaduesima Adunata
Nazionale Alpini che si svolgerà proprio a Milano il 10, 11 e 12
maggio 2019) al gran finale del primo tempo con un sapore operistico,
sulle note dell’Habanera di Bizet.
Eccezionalmente, all’anteprima al
Teatro della Luna, Enrico Dalceri ha chiesto l'intervento del Coro
A.N.A. di Milano per dare ancora più valore a questo quadro musicale
che celebra la tradizione e per regalare un momento davvero unico e
speciale nel suo genere.
Oltre due ore di risate senza sosta, in
cui si mettono alla berlina alcune mode e si prendono le distanze dal
successo facile. Il messaggio dei Legnanesi non cambia: godetevi la
vita, non correte dietro ai soldi. “Anche perché i soldi vanno più
veloci…” chiosa la Teresa. Una vita alla ribalta, tra autografi,
fan e obblighi non fa per lei che… alla fine preferisce sempre il
modesto ma autentico cortile, dove non serve l’ascensore, e l’amore
per il suo Giovanni.
Se tanta voglia d’amore c’è,
troviamo il momento giusto per dircelo, spegnendo per una volta il
cellulare e accendendo e aprendo il cuore.
Se “70 voglia di ridere c’è”,
allacciate le cinture di sicurezza e preparatevi ad essere travolti
ancora una volta dalle risate con I LEGNANESI!”.
Dopo le prime tappe del tour (che
prosegue fino a maggio 2019, con I LEGNANESI attesi a Gorizia,
Bolzano, Genova, Torino, e tante altre città – info
www.ilegnanesi.it), grande ritorno al Teatro della Luna di Milano,
dal 29 dicembre, pronti per brindare insieme al loro pubblico per
l’arrivo del nuovo anno con lo spettacolo speciale del 31 dicembre
con l’immancabile panettone; poi, il divertimento al Teatro della
Luna continua fino al 3 marzo 2019 per quasi 50 repliche.
“Ricurdevas, genti, che un popolo cal
ga minga da memoria, al ga minga da storia”.
TEATRO DELLA LUNA DI MILANO
Da MERCOLEDÌ a SABATO ore 20.45
(SABATO 5 GENNAIO 2019 ore 15.30)
DOMENICA ore 15.30 - LUNEDÌ 31
DICEMBRE 2018 ore 21 - MARTEDÌ 1 GENNAIO 2019 ORE 18
2 e 3 gennaio 2019 riposo
BIGLIETTI
in tutti i punti vendita
TicketOne, on line su www.ticketone.it e telefonicamente al numero
unico nazionale 892.101 (numero a pagamento) – riduzioni Under14
SETTORE
Poltronissima LUNA
€ 43,00 mercoledì e giovedì
€ 54,00 venerdì
€ 59,00 sabato e domenica
Poltronissima
€ 37,50 mercoledì e giovedì
€ 43,00 venerdì
€ 49,00 sabato e domenica
Prima Poltrona
€ 32,00 mercoledì e giovedì
€ 37,50 venerdì
€ 43,00 sabato e domenica
Seconda Poltrona
€ 26,00 mercoledì e giovedì
€ 32,00 venerdì
€ 37,50 sabato e domenica
SPECIALE SAN SILVESTRO
con spumante e panettone a fine
spettacolo per festeggiare la mezzanotte e l’arrivo del 2019
SETTORE
31 dicembre 2018
Poltronissima LUNA
€ 130,00
Poltronissima
€ 115,0
Prima Poltrona
€ 95,00
Prima Poltrona visibilità ridotta
€ 60,00
Seconda Poltrona
€ 79,00
Seconda Poltrona Visibilità ridotta
€ 55,00
Ufficio Gruppi minimo 10 persone
ufficiogruppi@teatrodellaluna.com
Tel. 02 48857.333
TEATRO DELLA LUNA
Via G. di Vittorio, 6 - 20090 Assago
(MI) M2 linea verde – fermata Milanofiori Forum
Tel. 02 48857.7516 -
www.teatrodellaluna.com
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