"DON GIOVANNI"
DI BINASCO UNA GRANDE FESTA DEL RACCONTO
PICCOLO TEATRO STREHLER
Giovedì 31 gennaio, al Chiostro di via Rovello,
incontro con la compagnia
Valerio Binasco torna a confrontarsi con un classico e
sceglie Molière per il suo primo spettacolo come direttore artistico del Teatro
Stabile di Torino, in scena al Piccolo Teatro Strehler dal 29 gennaio al 10
febbraio.
Don Giovanni è uno dei personaggi più frequentati dalla
letteratura: seduttore incallito, ateo, criminale, da Tirso de Molina fino a
Mozart ha attraversato la storia del pensiero occidentale.
Nella complessa figura che Molière tratteggia per proseguire
nel 1665, dopo Tartufo, la sua polemica contro i benpensanti e gli ipocriti,
Binasco legge «una grande festa del racconto», alla quale i classici
partecipano con la gioia di essere riletti alla luce del tempo trascorso.
La commedia, in cinque atti in prosa, è strutturata in modo
tale da far convergere tutte le scene sulla figura del protagonista. Il suo
libertinaggio non è che una declinazione estrema della ricerca di libertà:
anche nel momento in cui tale ricerca sfocia nell’ateismo e blasfemia non
contraddice mai la figura dell’eroe-criminale solitario, che orgogliosamente
osa portare la sua sfida anche contro Dio.
La difesa dei principi della religione e delle verità della
fede viene assunta da Sganarello, servitore ridicolo che svilisce gli argomenti
che tocca, inducendo a una caricaturale confusione tra religione e
superstizione. Neanche la figura del Convitato di pietra, così come il finale
morale imposto dalla tradizione, riescono a riequilibrare la propensione degli
spettatori verso l’immagine del libertino, immorale ed empio.
Con Gianluca Gobbi (Don Giovanni), Sergio Romano
(Sganarello), Fabrizio Contri (Don Luigi, La Statua del Commendatore), sono in
scena Vittorio Camarota, Marta Cortellazzo Wiel, Lucio De Francesco, Giordana
Faggiano, Elena Gigliotti, Fulvio Pepe, Ivan Zerbinati.
Con questo Don Giovanni ci allontaniamo dalla tradizione
recente che ci ha abituati, anche con allestimenti molto belli e paludati, a un
protagonista emaciato, pre-esistenzialista, malinconico e cerebrale, in linea
con le riletture novecentesche di Don Giovanni. Partendo proprio dal
protagonista ho deciso di lasciar perdere il Cavaliere Spagnoleggiante della
prima tradizione, così come la figura vampiresca e tardoromantica che fu cara
agli intellettuali del secolo scorso.
Cosa cerco? Cerco proprio Lui, il protagonista di questa
storia, come posso immaginare che sia stato prima che nascesse la sua leggenda
e la sua letteratura. Lo cerco nella vita più che nel testo. Se lo cerco nella
tradizione, Don Giovanni non c’è, c’è un fantasma letterario al suo posto. Se
lo cerco nella realtà che mi sta intorno, Don Giovanni è poco più di un
delinquente, un autentico delinquente, non un borghese che si atteggia. È il
risultato di un eccesso di desideri compulsivi e viziosi, che egli coltiva con
il preciso scopo di stare bene con se stesso, e non di autopunirsi in modo
estetico né di fare la rivoluzione culturale. Ma con una caratteristica in più,
che sembra però una caratteristica in meno, ma non lo è: la propria scarsa
consapevolezza di chi egli sia realmente nell’anima. Questo suo ‘non
percepirsi’ nel profondo, questo rifiuto a priori di considerare degno di
interesse la coscienza di sé, è una condizione psicologica molto contemporanea,
teatralmente interessante, poco indagata.
Valerio Binasco
L’incontro
Giovedì 31 gennaio 2019, ore 17, al Chiostro Nina Vinchi, la
compagnia del Don Giovanni diretto da Valerio Binasco incontra il pubblico per
parlare dei temi dello spettacolo e della messa in scena. Modera l'incontro
Anna Piletti.
Ingresso gratuito con prenotazione su www.piccoloteatro.org
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dal 29
gennaio al 10 febbraio 2019
Don Giovanni
di Molière
regia Valerio Binasco
con (in ordine alfabetico): Vittorio Camarota, Fabrizio
Contri, Marta Cortellazzo Wiel, Lucio De Francesco, Giordana Faggiano, Elena
Gigliotti, Gianluca Gobbi, Fulvio Pepe, Sergio Romano, Ivan Zerbinati
scene Guido Fiorato
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
assistente regia Nicola Pannelli
assistente scene Anna Varaldo
assistente costumi Silvia Brero
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Orari: martedì,
giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30;
domenica, ore 16. Lunedì riposo.
Durata: 2 ore e 5 minuti più un intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 0242411889 -
www.piccoloteatro.org
News, trailer, interviste ai protagonisti su
www.piccoloteatro.tv
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