TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
"BEYOND FUKUYAMA FELICI-BUM-TA'!"
REGIA DI RENZO MARTINELLI
PRIMA NAZIONALE
Il 26 marzo debutta in prima nazionale,
presso il Teatro Filodrammatici di Milano, Beyond Fukuyama, la nuova
produzione di Teatro i. Il testo dell’austriaco Thomas Köck, in
scena per la prima volta in Italia, indaga, con una forma e un
linguaggio particolarmente originali, il rapporto tra umanità,
scienza e tecnologia traendo ironicamente spunto dalle teorie del
politologo Francis Fukuyama e immaginando un mondo del tutto
verosimile ma, al contempo, estremo.
In Beyond Fukuyama il team della
Dottorressa Phetka, direttrice dell’Istituto della Felicità, sta
cercando di individuare quale sia il "punto dell’esistenza
umana": che cosa realmente possa portare alla felicità,
appunto, e ad un futuro, quantificabile e controllabile.
È ovvio quindi che i dati raccolti
debbano rimanere segreti. Ma purtroppo così non sarà.
Con questo espediente drammaturgico,
l'autore, passando velocemente dall’assurdità del pensiero attuale
alla sua logica conclusione, con brillanti giochi di parole e un
eccezionale umorismo, si domanda quali utopie della vita ci possano
oggi rimanere per riuscire trovare l’"HAPPY END" della
nostra storia.
In scena cinque attori, con la
collaborazione del musicista e compositore Gianluca Misiti, in uno
spazio evocato più che rappresentato - dove il Fuori non è altro
che un deserto di senso – si troveranno faccia a faccia con un
futuro sempre più prossimo.
Un futuro che sembra non aver imparato
nulla, o ben poco, dal passato.
Lo spettacolo si pone all’interno di
un originale percorso di ricerca svolto da Teatro i che, da anni,
approfondisce produttivamente la nuova drammaturgia italiana e
straniera. Sarà in scena anche grazie al progetto europeo
Fabulamundi. Playwriting Europe – Beyond Borders?, una rete di
cooperazione che sostiene, promuove e divulga la drammaturgia
contemporanea in Europa. I partner di Fabulamundi sono quindici
divisi tra dieci paesi europei. Per l’Italia, Teatro i è partner
insieme a PAV (capofila) e Area06/Short Theatre Festival. Il progetto
ha ricevuto il Premio speciale Ubu 2017.
Note di regia – Renzo Martinelli
Francis Fukuyama è noto per essere
l'autore del saggio politico La fine della storia, pubblicato più di
vent’anni fa, nel 1992. Un saggio al contempo provocatorio e
lungimirante, in cui Fukuyama sosteneva che la diffusione delle
democrazie liberali, del capitalismo e, in generale, dello stile di
vita occidentale avrebbe determinato la conclusione dello sviluppo
socioculturale dell'umanità diventando la forma unica e definitiva
di governo nel mondo.
In effetti, ancora oggi, risuonano
nelle nostre orecchie dichiarazioni d’intenti non molto lontane da
questa sua previsione: che cosa significa “esportare la democrazia”
se non attuare un tentativo di omologazione a livello mondiale?
E se applicassimo questa teoria
all’intero genere umano, cosa accadrebbe? Che ne sarebbe, che ne è
oggi, dell’individualità? Che ne è stato della nostra memoria
storica? Esiste forse un cambiamento possibile?
Fukuyama, attraverso le parole di Köck,
sembra dirci di no.
In questo testo non troviamo personaggi
significativi né eroici, nulla vi è di epico in loro, ma solo masse
"parlanti" che si dissolvono in individui di per sé poco
significanti e figure allegoriche che hanno perso valore: "gli
anni '90", " il desiderio" e "la Storia"
(inevitabilmente con la S maiuscola) appaiono sul palco, nascono
dalle parole di un coro che non può fare altro che dar voce alle
“attese disattese” del nostro presente.
Quello a cui si assisterà è la
messinscena grottesca e inevitabilmente ridicola di un futuro che non
ha imparato nulla. Un coro distrutto, sfibrato, voci contrastanti e
personaggi in conflitto tra loro bloccati in un ostinato TUTTOCCHÈY,
in un meccanismo che è una formula matematica.
Sesso, soldi, lavoro sembrano i soli
ingredienti della felicità. Basta ricordarsi di tenere la bocca
chiusa.
Yes.
KEEP YOUR MOUTH SHUT!
Note di drammaturgia – Francesca
Garolla
Nella lingua di Köck risuona, forse
inevitabilmente, una tradizione di scrittura nord europea. Il gioco
di parole, l’alternarsi di forme drammatiche differenti, l’utilizzo
del coro, la costruzione di personaggi non personaggi, i riferimenti
ad un pensiero filosofico che si radica nel nostro presente sono
elementi sostanziali nella drammaturgia di grandi autori austriaci,
tra questi cito Elfriede Jelinek e Peter Handke.
A questa caratteristica l’autore
aggiunge anche una dimensione teatrale molto evidente, che si
distanzia, in parte, da forme post drammatiche per avvicinarsi a un
certo tipo di drammaturgia anglosassone, a tratti umoristica, legata
ad un plot e al suo svolgimento.
In questo senso è difficile collocare
Beyond Fukuyama in unico genere teatrale e in unica forma.
L’autore confonde lo spettatore,
mascherando con grande leggerezza una forte denuncia politica.
La critica ad una società, la nostra,
i cui membri non sono altro che pedine inconsapevoli.
Uomini e donne incapaci, inetti e per
questo pacificamente soddisfatti della loro mediocrità.
Uomini e donne del tutto immemori della
Storia che li ha preceduti e che, come sempre è accaduto, li
seppellirà.
Thomas Köck, autore e regista
teatrale, nasce in Austria nel 1986. Ha studiato Filosofia a Vienna e
all’Università libera di Berlino, nonché Scrittura scenica e
Cinematografia all’Università delle Arti di Berlino. È stato
assistente alla regia per Claudia Bosse ed editore per la casa
editrice tedesca Diaphanes. Il suo film documentario sulla guerra
civile in Libano è stato inserito nel programma “TALENTS” del
Film Festival di Berlino, e nominato per lo “Young Filmmaker’s
Prize” della Fondazione Bosch.
Köck ha anche ideato una serie di
letture ed eventi che hanno avuto luogo a Vienna, Berlino e Mannheim.
Le sue opere teatrali sono state pubblicate da Suhrkamp Verlag e
rappresentate in teatri come l’Akademietheater di Vienna, il Teatro
Thalia di Amburgo, il Ruhrfestspielen Recklinghausen, lo
Schauspielhaus di Vienna e il teatro Karlsruhe State.
Nel 2017 ha ottenuto il suo primo
riconoscimento come regista indipendente.
È stato scrittore in residenza al
National Theater di Mannheim e vincitore di premi quali “Else
Lasker-Schüler Prize”, “Austrian Theatre Alliance Playwriting
Prize”, “Thomas Bernhard Scholarship” e, più recentemente, il
“Kleist Prize” come drammaturgo emergente.
Assieme ad altri autori è anche stato
fondatore del blog ‘nazisundgoldmund.net’, che affronta il tema
della deriva a destra che sta coinvolgendo l’intera Europa.
Beyond Fukuyama
felici-bum-tà!
di Thomas Köck | traduzione di Adriano
Murelli
regia di Renzo Martinelli
regia di Renzo Martinelli
con Federica Carra, Mauro Milone,
Elisabetta Pogliani, Ulisse Romanò, Anna Sala
dramaturg Francesca Garolla
musica e suono Gianluca Misiti | luci
Mattia De Pace
assistenti alla regia Veronica
Franzosi, Tatjana Motta | costumi ValeriAura
foto di scena Max Cardelli
produzione Teatro i
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe – Beyond Borders?
nell’ambito di Fabulamundi. Playwriting Europe – Beyond Borders?
prima nazionale
Dal 26 al 31 marzo 2019 -Teatro
Filodrammatici di Milano
ORARI DI RAPPRESENTAZIONE: martedì,
giovedì e sabato ore 21.00 | mercoledì e venerdì ore 19.30 |
domenica ore 16,00
BIGLIETTI: Intero: 22.00 euro | ridotto
convenzionati: 18.00 euro | ridotto under 30: 16 euro | ridotto over
65 e under 18: 11 euro | online con prezzo dinamico: da 11 euro
www.teatrofilodrammatici.eu tel. 02
36727550
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