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venerdì 26 aprile 2019


TEATRO COCCIA DI NOVARA
"LA TRAVIATA"
MUSICA DI GIUSEPPE  VERDI

Venerdì 3 maggio 2019 ore 20.30 – Turno A
Domenica 5 maggio 2019 ore 16.00 – Turno B
TRAMA
Atto I
Violetta Valery è una giovane cortigiana parigina, dedita al lusso e ai piaceri; il suo protettore, il barone Douphol, non le fa mancare nulla. La vita che conduce, però, non giova alla sua salute; è infatti ammalata di tisi. Una sera, per dimenticare la malattia che la affligge, invita i suoi amici a cena. E’ in quest’occasione che Gastone le presenta il suo amico Alfredo Germont, un giovane di buona famiglia che si è innamorato di lei. Dopo aver brindato allegramente (Libiamo ne’ lieti calici), la compagnia si trasferisce nella sala da ballo. Violetta ha un mancamento e si attarda qualche secondo; Alfredo le raccomanda di badare di più alla sua salute, e le confessa di amarla da quando lei gli è apparsa Un dì felice, eterea.
Violetta è sorpresa, dubita di poter corrispondere a questo sentimento; tuttavia non nega la sua amicizia al giovane; gli dona una camelia e gli dice di presentarsi da lei il giorno dopo, quando il fiore sarà appassito. Alfredo se ne va felice. Quando finisce la festa e Violetta rimane sola, ripensa alle parole di Alfredo e si chiede se anche per lei esista la possibilità di innamorarsi e cambiare vita; ma si risponde di no: tutto quello che può fare è vivere Sempre libera e dedicarsi al piacere. Tuttavia la voce dell’amore rieccheggia nei suoi pensieri, anche se lei la vuole respingere.

Atto II
Violetta e Alfredo si sono trasferiti nella casa di campagna di Violetta, lontano da Parigi. Qui vivono un’esistenza tranquilla, felici e innamorati. Violetta ha ormai cambiato vita per amore di Alfredo, e a lui sembra di toccare il cielo con un dito per la felicità (De’ miei bollenti spiriti). Tuttavia Violetta, per far fronte alle spese, deve vendere i suoi averi; quando lo scopre, Alfredo si vergogna e decide di partire per Parigi per onorare i debiti. Durante la sua assenza suo padre, Giorgio Germont, arriva in casa di Violetta e la accusa di dilapidare le sostanze del figlio. Violetta gli dimostra che non è così, e che è stata lei a provvedere alle spese vendendo i suoi averi. Germont capisce che Violetta prova dei sentimenti sinceri per il figlio, e che ormai ha cambiato vita. Tuttavia le chiede di fare un sacrificio: lasciare Alfredo per sempre, perché quel legame non è socialmente ammissibile; se continuano a vivere sotto lo stesso tetto, il matrimonio della sorella di Alfredo non si potrà celebrare; Violetta dovrà fare un sacrificio per questa giovane Pura siccome un angelo e per il bene di tutta la famiglia. Violetta è sconvolta all’idea di doversi separare per sempre da Alfredo, ma alla fine il vecchio genitore la convince. Violetta scrive una lettera in cui dice ad Alfredo di avere nostalgia della sua vita di prima e di aver deciso di tornare a Parigi; pur sapendo di attirarsene la rabbia e il disprezzo, per amore di Alfredo è pronta a compiere qualsiasi sacrificio.

Alfredo torna in casa proprio in quel momento, e si accorge che qualcosa di grave dev’essere successo. Ma Violetta nasconde le lacrime, dissimula la sua tristezza e si allontana da lui supplicandolo di amarla quanto lei lo ama (Amami, Alfredo!). Dopo aver letto il contenuto della lettera, Alfredo è fuori di sé dalla rabbia. Suo padre, che non si è allontanato, rientra in casa per consolarlo e per cercare di convincerlo a tornare a casa con lui, in Provenza, in seno alla sua famiglia (Di Provenza il mar, il suol). Ma Alfredo non lo sta nemmeno a sentire, tanto è deluso e furente. Venuto a sapere che Violetta si recherà quella sera stessa alla festa della sua amica Flora a Parigi, decide di raggiungerla lì.

Alfredo arriva alla festa di Flora; gli invitati si preparano a passare il tempo tra danze e divertimenti; alcune dame son vestite da zingarelle, alcuni signori da mattatori (Noi siamo zingarelle, È Piquillo un bel gagliardo). Violetta arriva accompagnata dal barone Douphol. Alfredo lo vince al gioco e incassa una grossa somma di denaro. Violetta lo chiama e lo supplica di andarsene: gli dice di essere innamorata del barone. Alfredo, ancora più arrabbiato, fa una scenata e le getta i soldi ai piedi, chiamando tutti a testimonio che lui l’ha pagata. Violetta sviene. Tutti gli invitati condannano questo gesto, anche suo padre, che nel frattempo li ha raggiunti alla festa. Violetta perdona Alfredo perché lui non può capire che lei si sta comportando così proprio perché lo ama (Alfredo, Alfredo, di questo core).

Atto III
Violetta giace a letto, ormai gravemente malata e sente che ormai le resta poco da vivere: dice addio a bei sogni del passato e invoca il perdono di Dio (Addio del passato). Giorgio Germont le ha scritto una lettera in cui le spiega che ha detto tutta la verità ad Alfredo: lo ha messo al corrente del sacrificio che lei ha fatto, e ora lui sta tornando a Parigi per chiederle perdono. Violetta si logora nell’attesa, il tempo sembra non passare mai. Infine Alfredo arriva, e nel rivederlo sente rinascere la speranza (Parigi, o cara); vorrebbe andare in Chiesa a ringraziare Dio, ma sviene; si rende conto che ormai sta morendo, proprio adesso che più che mai vorrebbe vivere (Gran Dio, morir sì giovane). Anche il padre di Alfredo, pentito di quello che ha fatto, fa in tempo a chiederle perdono prima che si spenga.

NOTE DI REGIA
La Traviata. Un'opera alla quale il pubblico novarese è da sempre affezionato, la più rappresentata al Teatro Coccia.
Forte sentimentalmente e di grande impatto.
Mi sono immaginato questa Traviata ambientata negli anni Sessanta del Novecento (cosa non nuova, dato che Verdi stesso nella prima rappresentazione la posticipò temporalmente). Nel pieno del boom economico, del benessere e della sempre crescente indipendenza femminile.
L'epoca de "La dolce vita", dell'emancipazione sessuale, della libertà.
A fare da sfondo alla vicenda non è Parigi, ma si intravedono Novara, il Teatro Coccia, la Piazza dei Martiri e il suo Castello. Una scelta che è un omaggio al teatro, alle maestranze che lavorano a questo allestimento e a tutte le persone che mandano avanti questo luogo e la sua importante storia.
Il teatro della nostra città che è stato e rimarrà sempre un punto fermo e linfa vitale della cultura italiana.
Così in questi luoghi si aggira Violetta Valèry, e insieme a lei viviamo il tormento, la solitudine, e la accompagniamo in questo percorso doloroso che la porta a morire abbandonata da tutti.
Sola, in presenza di allucinazioni o fantasmi del passato che tornano spesso nella mente, ma impalpabili, sottolineando ancora di più la desolazione che la circonda.
Alla fine, comunque, il suo morire è un non morire: la vedremo tornare al Teatro Coccia, alla sua città e quindi alla vita e all’arte, come in un gioco metateatrale dove tutto riparte da dove è iniziato, in maniera circolare.
Renato Bonajuto

MATTEO BELTRAMI - Direttore
Diplomato in violino al Conservatorio “N. Paganini” di Genova e in Direzione d’Orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, debutta a vent’anni come direttore a Genova eseguendo Il Trovatore di G. Verdi.
In oltre venti anni di carriera debutta quasi quaranta titoli operistici spaziando dal barocco a prime assolute di opere contemporanee dirigendo nella maggior parte dei teatri italiani (Teatro dell’Opera di Firenze, San Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Comunale di Bologna, Carlo Felice di Genova, Filarmonico di Verona, La Fenice di Venezia, Verdi di Trieste, Regio di Parma, Valli di Reggio Emilia, Bellini di Catania, Coccia di Novara, Civico di Vercelli, Sociale di Como, Fraschini di Pavia, Grande di Brescia, Ponchielli di Cremona, Comunale di Treviso, Sociale di Rovigo, Verdi di Pisa, Del Giglio di Lucca, Goldoni di Livorno, Alighieri di Ravenna, Politeama Greco di Lecce, Stabile di Potenza, Della Fortuna di Fano, Ventidio Basso di Ascoli Piceno, Dell’Aquila di Fermo, Pergolesi di Jesi, Ente De Carolis di Sassari, Dal Verme di Milano, Comunale di Vicenza, Festival della Valle d’Itria, Festival Verdi di Parma, Festival Puccini di Torre del Lago).
Non sono mancati prestigiosi impegni all’estero (Semperoper di Dresden, Staatsoper di Stuttgart, Aalto Theater di Essen, Orchestra Sinfonica di Goyania, Teatro Arriaga di Bilbao, Teatro dell’Opera di Montpellier, Festival Spoleto/Charleston (U.S.A.), Orchestra Filarmonica Nazionale Lettone, NWD Philarmonie, Orchestra Statale dell’Hermitage, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Staatsoper di Darmstadt, Staatsoper di Lubeck).
Docente dal 2007 al 2013 presso il Conservatorio di Musica di Potenza, è abitualmente invitato come membro della giuria in concorsi lirici.
Dal 2016 è direttore musicale del Teatro Coccia di Novara.
Tra i prossimi impegni Rigoletto di G. Verdi al New National Theatre di Tokyo, Nabucco di G. Verdi e Cenerentola di G. Rossini all’Opera di Amburgo, La favorita di G. Donizetti nei teatri comunali di Piacenza e al Teatro Regio di Parma, Tosca di G. Verdi al Teatro Pavarotti di Modena e Ernani di G. Verdi al Teatro Principal di Maiorca.

RENATO BONAJUTO - Regista
Nato a Novara nel 1979, ha iniziato la sua carriera di regista come assistente di Beppe De Tomasi affiancandolo nei più prestigiosi teatri del mondo con i più grandi nomi della lirica. Nel 2004 diventa assistente di Luciano Pavarotti nella produzione de La bohème di G. Puccini al Teatro della Fortuna di Fano.Ha al suo attivo oltre cento regie e quarantacinque titoli debuttati, vale ricordarne alcune come Il matrimonio segreto di D. Cimarosa e La traviata di G. Verdi al Teatro Arriaga di Bilbao, Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini al Teatro Coccia di Novara, Carmen di G. Bizet al Teatro della Fortuna di Fano, Rigoletto di G. Verdi al Teatro Goldoni di Livorno, La Sonnambula di V. Bellini e Il Trovatore di G. Verdi al Teatro Civico di Vercelli, Aida di G. Verdi allo stadio di San Siro di Milano, Pagliacci di R. Leoncavallo ad Ascoli Piceno.
Dal 2009 è ospite dei Festival estivi di Firenze (Opera Festival), Massa Marittima (Lirica in piazza), Sarzana (Spiros Argiris). Abitualmente presente in giurie di concorsi di canto internazionali, ha tenuto masterclass presso i conservatori di Potenza e Darfo Boario Terme, Cantiere lirico di Livorno, Opera studio LTL (circuito dei teatri toscani) e ha preparato i finalisti dei concorsi Spiros Argiris di Sarzana, Ritorna Vincitor di Ercolano, Gianluca Ricci di Cattolica e Magda Olivero di Milano. Nel 2006 cura e allestisce ad Asti la mostra “Mafalda Favero una donna, una voce”. Collabora con Pippo Baudo per riportare la Lirica in tv, nelle trasmissioni di Rai 1 “Tribute – Serata d’onore” (2009) e “Tour de chant” di Domenica-In (2010).
Nel 2012 allestisce assieme a Renato Bruson l’opera Falstaff di G. Verdi. Nel 2013 all’Opera di Stato di Istanbul mette in scena Der Schauspieldirektor di W. A. Mozart e Prima la musica e poi le parole di A. Salieri, inaugura la stagione lirica del Teatro Verdi di Pisa con La forza del destino di G. Verdi e al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno allestisce Un ballo in maschera di G. Verdi. Nel 2014 firma le regie di Pinocchio, opera lirica di N. Valli, al Teatro Verdi di Pisa in collaborazione col Festival Puccini di Torre del Lago, Tosca di G. Puccini al Teatro Goldoni di Livorno, Il barbiere di Siviglia all’Ente Luglio Musicale Trapanese, La traviata al Teatro Sociale di Mantova e Madama Butterfly di G. Puccini al Teatro Bonci di Cesena. Nel 2015 mette in scena Cendrillon di P. Viardot e Turandot di G. Puccini al Luglio Musicale Trapanese, La voix humaine di F. Poulenc con protagonista Tiziana Fabbricini al Festival Orizzonti di Chiusi. Inaugura la stagione lirica del Teatro Goldoni di Livorno con La traviata e mette in scena al Teatro Verdi di Pisa Il convitato di pietra di Giacomo Tritto. Nel 2016 inaugura il nuovo teatro Il Maggiore di Verbania con Madama Butterfly, che replica nel 2017 al Teatro Coccia di Novara; mette in scena La bohème di G. Puccini a Roma con Angela Gheorgiu, al Luglio Musicale Trapanese Cendrillon, La voix humaine, Falstaff di G. Verdi e l’Heure Espagnole di M. Ravel.
Nel 2017 firma le regie di Le nozze di Figaro di W. A. Mozart al Teatro Cilea di Reggio Calabria, Le voix humaine al Luglio Musicale Trapanese nel luglio e di Carmen di G. Verdi a Fuzhou ad ottobre all’interno del prestigioso Tang XianZu International Drama Festival. Nel 2018 allestisce La vedova allegra di F. Lehàr al Teatro Coccia di Novara (con Andrea Merli), Carmen al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Madama Butterfly e Norma di V. Bellini al Teatro Cilea di Reggio Calabria e Falstaff all’Opera di Stato di Istanbul.
Nel 2019 firma la regia di Il Barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma.
Tra i prossimi impegni Le convenienze ed inconvenienze teatrali di G. Donizetti al Municipale di Piacenza.


KLÁRA KOLONITS
Soprano lirico di coloratura nasce a Budapest dove si diploma presso l’Accademia di Musica “Franz Liszt”, entrando a far parte dell’ensemble del Teatro Csokonai di Debrecen.
Così debutta i suoi primi ruoli fra i quali: Nannetta in Falstaff di G. Verdi, Contessa ne Le Nozze di Figaro di W. A. Mozart, Olympia-Giulietta-Antonia ne Les Contes d’Hoffmann di J. Offenbach, Fiordiligi in Così fan tutte di W. A. Mozart e Regina della Notte in Il flauto magico di W. A. Mozart.
Dopo aver vinto una serie di prestigiosi concorsi, diventa solista dell’Opera di Stato Ungherese a Budapest.
Il suo repertorio comprende i ruoli di: Donna Anna (Don Giovanni, W. A. Mozart), Fiordiligi (Così fan tutte), Konstanze (Il Ratto dal Serraglio, W. A. Mozart, W. A. Mozart), Fauno (Ascanio in Alba), Regina della notte (Il flauto magico), Giulietta (I Capuleti e i Montecchi, V. Bellini), Norma, Lucia (Lucia di Lammermoor, G. Donizetti), Margherite (Gli Ugonotti, G. Meyerbeer), Violetta (La Traviata, G. Verdi), Odabella (Attila, G. Verdi), Luisa (Luisa Miller, G. Verdi), Beatrice (Beatrice di Tenda, V. Bellini), Lucrezia (Lucrezia Borgia G. Donizetti), Anna Bolena nell’opera omonima di G. Donizetti.
Ha inoltre un vasto repertorio concertistico.
Nel 2009, con l’etichetta Hunnia Records, è apparso il suo album delle Canzoni di F. Liszt, disco che le è valso nel 2010 il prestigioso premio Liszt.
Ha inoltre inciso con l’Hungarian Studio Orchestra, diretta dal Maestro Dániel Dinyés, l’album Bel Canto Reloaded pubblicato nel dicembre 2014 che contiene pagine prettamente belcantistiche fra le quali la scena completa della pazzia di Anna Bolena, la scena di Elvira de I Puritani di V. Bellini e la tanto difficile “Trionfai!” tratta dalla prima edizione del Macbeth di G. Verdi.
Nel 2013 e ancora nel 2018 ha ricevuto il titolo di Kammersängerin dell’Opera di Stato Ungherese a Budapest Reduce dai successi de Gli Ugonotti e di Lucia di Lammermoor al Teatro Erkel di Budapest, de La Traviata al Teatro di Cluj in Romania, questa estate terrà un recital di S. V. Rachmaninov e F. Liszt presso il Budapest Spring Festival ed in ottobre debutterà al Théâtre du Capitole di Toulouse nel ruolo di Norma protagonista dell’opera omonima di V. Bellini.

CARLOTTA VICHI
Si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, sua città natale, sotto la guida di Cristina Rubin. Partecipa inoltre a masterclass con Daniela Dessì e Fiorenza Cedolins.
Vincitrice di numerosi concorsi lirici tra cui: “Ottavio Ziino”, “Sarzana” e “Voci Verdiane” di Busseto.
Ha frequentato l’Accademia di Alto Perfezionamento per cantanti lirici della Fondazione Festival Puccini di Torre del Lago debuttando in Suor Angelica di G. Puccini (Zia Principessa).
Ha iniziato una brillante carriera cantando: La piccola volpe astuta (Lapak-cane) di L. Janacek al Teatro Regio di Torino; Il viaggio a Reims di G. Rossini (Maddalena) al Teatro Coccia di Novara; Cavalleria Rusticana di P. Mascagni (Mamma Lucia) al Teatro Goldoni di Livorno; Cenerentola di G. Rossini (Tisbe) al Teatro Regio di Torino; La bella dormente nel bosco di O. Respighi a San Pietroburgo; Rigoletto di G. Verdi (Giovanna) al Teatro Verdi di Busseto ed al Teatro Regio di Parma; Il trovatore di G. Verdi (Ines) al Festival Verdi di Parma; Die Zauberflöte di W. A. Mozart (Terza Dama) a Livorno, Pisa e Lucca; Madama Butterfly di G. Puccini (Suzuki) al Teatro 89 di Milano; Le nozze di Figaro di W. A. Mozart (Cherubino) al Kurtheater di Bad Ems ed al Kurhaus di Bad Schwalbach; I cinque frammenti di Saffo di L Dallapiccola alla Palazzina Liberty di Milano; La Wally di A. Catalani (Afra) a Reggio Emilia, Modena e Piacenza; Delitto e Dovere (Lady Gladys Windermere) di A. Colla al Festival dei Due Mondi di Spoleto ed al Coccia di Novara;; Adriana Lecouvreur (Madamigella Dangeville) di F. Cilea al Teatro Massimo di Palermo; Così fan tutte (Dorabella) di W. A. Mozart al Kurtheater di Bad Ems e al Kurhaus di Bad Schwalbach; Il tramonto di O. Respighi a San Pietroburgo; Nabucco (Fenena) al Teatro Grande di Pompei, al Kurtheater di Bad Ems e al Kurhaus di Bad Schwalbach; Siberia di U. Giordano a San Pietroburgo; La traviata di G. Verdi (Flora) al Teatro Grande di Pompei, al Kurtheater di Bad Ems, al Kurhaus di Bad Schwalbach, al Festival di Busseto.
Ha lavorato con importanti direttori d’orchestra quali: Jan Latham-König, Daniel Oren, Massimo Zanetti, Francesco Ivan Ciampa, Fabrizio Cassi, Valerio Galli, Matteo Beltrami, Speranza Scappucci, Giovanni Di Stefano, Sebastiano Rolli, Marco Alibrando e registi quali: Robert Carsen, Elisabetta Courir, Lindsay Kemp, Nicola Berloffa, Alessio Pizzech, Gianmaria Aliverta, Alessandro Talevi, Piero Maranghi, Arnaud Bernard, Ivan Stefanutti, Elisabetta Brusa.
Tra i suoi impegni recenti e futuri: La traviata (Flora) a Busseto, Bolzano, Piacenza, Modena, Reggio Emilia e Palermo; Lucia di Lammermoor (Alisa) di G. Donizetti al Teatro Carlo Felice di Genova (con incisone cd e dvd); Rigoletto al Teatro Regio di Torino, al Teatro Massimo di Palermo ed allo Sferisterio di Macerata; Cavalleria rusticana (Mamma Lucia) e Madama Butterfly (Suzuki) al Teatro Carlo Felice di Genova.

MARTA CALCATERRA
Laureata con il massimo dei voti in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Milano e diplomata in canto presso l’Istituto Musicale Peri di Reggio Emilia, attualmente si perfeziona con Luciana Serra. È stata vincitrice dei Concorsi Internazionali di Canto Cascinalirica, F. Alfano di Sanremo, “Primo palcoscenico” di Cesena.
In Italia si è esibita nei più importanti teatri tra i quali: Opera di Roma, Regio di Torino, Filarmonico di Verona, Opera di Firenze, i teatri lombardi del circuito As.Li.Co., il Valli di Reggio Emilia, Comunale di Modena, Chiabrera di Savona, Giglio di Lucca, Donizetti di Bergamo, Sociale di Rovigo, Petruzzelli di Bari, San Carlo di Napoli, Verdi di Trieste, Verdi di Padova, Carlo Felice di Genova, Festival di Martina Franca, etc.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con i seguenti direttori: M. De Bernard, E. Mazzola, D. Rustioni, V. Jurowski, F. M. Carminati, M. Beltrami, B. Brott, S. A. Reck, L. Maazel, B. Campanella, N. Santi, G. P. Bisanti, J. Bernacer, A. Sisillo, D. Smith, A. Casellati, A. Battistoni, R. Palumbo, e con registi quali F. Crivelli, Q. Conti, A. Cigni, D. Abbado, W. Pagliaro, H. De Ana, D. Livermore, F. Ozpetek, F. TIezzi, A. Bernard, L. Amato, V. Hewitt.
Tra i suoi ultimi impegni: Aida di G. Verdi al Petruzzelli di Bari, La vedova allegra di F. Lehàr al Verdi di Padova e al Teatro Coccia di Novara, Il barbiere di Siviglia di G. Rossini al Regio di Torino, La traviata di G. Verdi al San Carlo di Napoli, Il barbiere di Siviglia e Madama Butterfly di G. Puccini all’Opera di Genova e Rigoletto di G. Verdi al Petruzzelli di Bari (stagione 2018). Tra i prossimi impegni (2019): Aida al Teatro Carlo Felice di Genova, Simone Boccanegra di G. Verdi al Petruzzelli di Bari e La traviata al Teatro San Carlo di Napoli.

IVAN AYON RIVAS
Nato a Piura (Perú) nel 1993, ha studiato canto lirico sotto la guida della maestra María Eloisa Aguirre presso il Conservatorio Nazionale di Musica del Perú. Si è perfezionato con Juan Diego Florez, Ernesto Palacio, Vincenzo Scalera, Maurizio Colaccichi e Luigi Alva. Attualmente studia canto lirico sotto la guida del baritono Roberto Servile in Italia.
Nel 2013 vince il secondo premio al Concorso Nazionale Peruviano di Canto Lirico. Nel 2014 si esibisce inoltre in vari recital in Perù.
È finalista nel concorso internazionale di canto Lirici Spiros Argiris a Sarzana (La Spezia), ottenendo il quarto posto.
Nel novembre 2014 debutta al BASF di Ludwigshafen (Germania) con l’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano, nel concerto di beneficenza di Juan Diego Flórez, sotto la direzione del maestro Fabio Luisi.
Ha vinto la terza edizione del Concorso Internazionale di Canto “Premio Etta Limiti” nel novembre 2015.
Tra i suoi impegni recenti: Francesca da Rimini di S. Mercadante al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca diretta da Fabio Luisi, La bohème di G. Puccini a Torino, Venezia, Roma La traviata di G. Verdi a Reggio Emilia, Modena, Como, Bergamo, Brescia, Pavia, Macerata e Venezia, Un giorno di regno di G. Verdi a Martina Franca, Falstaff di G. Verdi a Torino, Il Corsaro di G. Verdi a Piacenza e Modena, La traviata di G. Verdi a Macerata, Firenze, Palermo e Tokyo, Rigoletto di G. Verdi a Firenze diretto da Fabio Luisi e a Palermo con la regia di John Turturro, poi a Roma diretto da Daniele Gatti e a Torino. Tra gli impegni futuri La bohème a Mosca, La traviata a Firenze e Tokyo, Il Corsaro a Varsavia, Giovanna d’Arco di G. Verdi a Bruxelles, Mefistofele di A- Boito a Stoccarda, Der Rosenkavalier di R. Strauss a Bruxelles.

ANGELO FIORE
Palermitano di origini, si diploma brillantemente al Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e successivamente frequenta il corso di alto perfezionamento stilistico interpretativo presso il Maggio Fiorentino e la Masterclass con Mirella Freni presso l’Accademia “Cubec” Mantova.
È vincitore di numerosi concorsi tra cui l’International Verdi Competition di Salsomaggiore Terme (Parma) e il Concorso Tita Ruffo dove si aggiudica anche il debutto del ruolo di Duca di Mantova a Livorno. Ha fatto inoltre parte della Fondazione Luciano Pavarotti esibendosi in numerosi concerti al Teatro City Center di New York, il Teatro Dal Verme di Milano e il Teatro Grande di Brescia.
Si è esibito nei ruoli di: Calaf (Turandot di G. Puccini) e Duca di Mantova in Rigoletto di G. Verdi presso il Festival Puccini di Torre del Lago, Cassio (Otello di G. Verdi) al Teatro Carlo Felice di Genova diretto da Andrea Battistoni con la regia di Davide Livermore, Pinkerton Junior (Junior Butterfly) presso il Festival Puccini di Torre del lago, opera contemporanea composta da S. Saegusa, che eseguirà anche in Giappone, Alfredo (Traviata di G. Verdi) al Teatro Goldoni di Livorno, Duca di Mantova al Teatro all’aperto Luglio Musicale Trapanese, Fritz Kobus (L’amico Fritz di P. Mascagni) nei Teatri di Piacenza, Ravenna e Modena diretto da Donato Renzetti con la regia di Leo Nucci, Pinkerton (Madama Butterfly di G. Puccini) ad Aarhus e Copenaghen.
Recentemente si è esibito in La bohème di G. Puccini al Lithuanian National Opera and Ballet Theatre, in Arrigo ne I vespri siciliani di G. Verdi all’OperFestival Gut Immling ed è stato recentemente impegnato in una nuova produzione di Les vépres siciliennes alla Bayerische Staatsoper di Monaco, diretto da Omer Welber.
In ottobre ha debuttato in Ernani di G. Verdi al Teatro alla Scala dove è stato impegnato anche ne La Traviata di G. Verdi e prossimamente in Masnadieri di G. Verdi. Prossimo anche il debutto in Attila di G. Verdi al teatro Lirico di Cagliari.

ALESSANDRO LUONGO
Uno dei baritoni più promettenti della sua generazione, ha già avuto modo di calcare alcuni fra i più importanti palcoscenici del mondo, fra i quali Teatro Real di Madrid, Teatro alla Scala, Théâtre des Champs-Élysées de Paris, Festival di Glyndebourne, Opera di Beijing, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Regio di Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Teatro di San Carlo, Filarmonico di Verona, Ravenna Festival, Teatro Carlo Felice di Genova.
Ha collaborato con prestigiosi direttori quali Riccardo Muti, Zubin Mehta, Fabio Luisi, Michele Mariotti, Seiji Ozawa, Bruno Campanella ed Evelino Pidò, e con registi come Pier Luigi Pizzi, Jean-Louis Grinda, Cristina Mazzavillani, Andrea De Rosa, Damiano Michieletto.
Nato a Pisa, ha iniziato lo studio del canto con la signora Fulvia Bertoli, per poi continuare a perfezionarsi col M° Marco Bargagna. Vincitore di svariati concorsi internazionali si segnalano il primo premio nel concorso As.Li.Co. nel 2005 e Spiros Argiris nel 2009.
Tra i molti ruoli principali che ha interpretato ricordiamo Belcore ne L’elisir d’amore di G. Donizetti a Glyndebourne e all’Opera di Roma, il Conte ne Le nozze di Figaro di W. A. Mozart all’Opera di Roma e all’NCPA Beijing, Figaro n Le nozze di Figaro al Petruzzelli di Bari, al San Carlo di Napoli e a Yokohama (diretto dal M° Muti), Don Giovanni di W. A. Mozart al Maggio Musicale Fiorentino (diretto dal M° Mehta), Germont ne La traviata di G. Verdi al Petruzzelli Bari, Malatesta nel Don Pasquale di G. Donizetti al Real di Madrid (diretto dal M° Muti) e Opera di Roma (diretto dal M° Campanella), Marcello ne La bohème di G. Puccini a Torre del Lago al Filarmonico di Verona al San Carlo di Napoli, Ford in Falstaff di G. Verdi al Maggio Musicale e al Carlo Felice di Genova, Figaro de Il barbiere di Siviglia di G. Rossini all’Opera di Roma (diretto dal M° Campanella).
La sua discografia include l’incisione di Roméo et Juliette di C. Gounod (Mercutio) dal Teatro Carlo Felice di Genova (cd DECCA).
Tra gli impegni più recenti: Miseria e nobiltà di M. Tutino al Carlo Felice di Genova, La bohème di G. Puccini al Teatro Real di Madrid e all’Opera di Roma, Il barbiere di Siviglia all’Opera di Firenze, Manon Lescaut di G. Puccini al San Carlo di Napoli, Le nozze di Figaro a Pechino, Palermo e Roma, Roméo et Juliette a Pechino, La bohème e Manon Lescaut (in tournée a Tokyo) con il Teatro dell’Opera di Roma, Don Giovanni di W. A. Mozart a Bologna, Lucia di Lammermoor di G. Donizetti a Pisa e Lucca, L’elisir d’amore in Omaha (U.S.A.), Lakmé in Oman.
Prossimamente canterà L’elisir d’amore a Madrid, La bohème in Mahon (Spagna).

BLAGOJ NACOSKI
Genovese d’adozione, il tenore macedone nasce a Skopje in una famiglia di musicisti. Comincia lo studio del canto sotto la guida di sua madre e successivamente in Italia, a Roma e a Firenze.
Nel febbraio 2003, fa il suo debutto con il ruolo di Arturo in Lucia di Lammermoor di G. Donizetti al Teatro dell’Opera di Roma, sotto la direzione del Maestro Daniel Oren e con la regia di Graham Vick. Successivamente canta il ruolo di Don Ottavio nel Don Giovanni di W. A. Mozart a Miskolc (Ungheria) a fianco di Renato Bruson nel ruolo del protagonista. Da quel momento intraprende la carriera internazionale cantando nei maggiori teatri italiani, quali la Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, San Carlo di Napoli, Regio di Parma, Carlo Felice di Genova, Verdi di Trieste, La Fenice di Venezia, Lirico di Cagliari, Petruzzelli di Bari, Macerata Opera Festival, Alighieri di Ravenna, Fraschini di Pavia, Rendano di Cosenza, e stranieri come la Opernhaus di Zurigo, Frankfurt Oper, Bayerische Staatsoper di Monaco, Staatsoper di Stoccarda, Théatre Royal de la Monnaie di Bruxelles, New York City Opera, Seattle Opera, Canadian Opera Company di Toronto, Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, New National Theater di Tokyo, Suntory Hall di Tokyo, Opera di Limoges, Teatro Municipal di San Paolo, Ryutopia Center Niigata, Teatro Solìs di Montevideo, Gran Theatre du Aix-En-Provence, Opera Nazionale Macedone di Skopje, Busan Cultural Centre, Opera Nazionale Polacca di Varsavia, Busan Cultural Center, Teatro Nazionale di Praga, Teatro Nazionale di Fiume, come anche il Festival di Salisburgo, Vilnius City Opera, Miskolc Opera Festival, Ohrid Summer Festival, Hallwyl Festival, Paphos Opera Festival ecc. esibendosi con grande successo soprattutto nei ruoli mozartiani come Ferrando (Così fan tutte), Don Ottavio (Don Giovanni), Tamino (Il flauto magico), Belmonte (Il ratto dal Serraglio), Alessandro (Il re pastore) Scipione (Il sogno di Scipione) inciso in DVD per la Deutsche Grammophon, nonché nei ruoli di Almaviva (Il barbiere di Siviglia, di G. Rossini), Lindoro (L’italiana in Algeri, G. Rossini), Don Narciso (Turco in Italia, G. Rossini), Don Ramiro (Cenerentola, G. Rossini), Ernesto (Don Pasquale, G. Donizetti), Nemorino (L’elisir d’amore, G. Donizetti) Fenton (Falstaff, G. Verdi), Lysander (Il sogno di una notte di mezz’estate, B. Britten), Peter Quint (Il giro di vite, B. Britten), Pescatore (I. F. Stravinsky, Le Rossignol), Golo (Genoveva, R. Schumann), Aedo (Marco Polo, D. Zanettovich – prima mondiale), Orfeo (Orpheé aux Enfers, J. Offenbach).
Oltre al repertorio operistico si dedica anche alla liederistica e alla musica sinfonica. Da ricordare i Liebeslieder di J. Brahms al Quirinale di Roma in collaborazione con RadioRai3, la Nona Sinfonia di L. van Beethoven a Sofia e a Cagliari, Requiem di W. A. Mozart a Genova e a Bari, la Messa in Si minore di J. S. Bach a Roma, Dichterliebe di R. Schumann a Milano e Genova.
Ha collaborato con direttori quali Riccardo Chailly, Nicola Luisotti, Daniel Oren, Bruno Bartoletti, Fabio Luisi, Christoph von Dohnànyi, Ivor Bolton, Carlo Rizzi, Thomas Guschlbauer, Antonello Allemandi, Will Crutchfield, Jonathan Webb, Paul Daniel, Julia Jones, Gerard Korsten, Robin Ticciati, Riccardo Frizza e registi come Graham Vick, Gabriele Lavia, Daniele Abbado, Mario Martone, Michael Hampe, Jürgen Flimm, Christof Loy, Luc Bondy, Nikolaus Lehnhof, John Cox, Claus Guth, Peter Kazaras, Francesco Micheli, Marco Carniti, Giorgio Gallione, Michael Sturminger, Stephen Medcalf, Klaus Zehelein, Denis Krief, Davide Livermore, Marina Bianchi.
Oltre al DVD de Il sogno di Scipione di W. A. Mozart per la Deutsche Grammophon, ha inciso Ariadne auf Naxos di R. Strauss in DVD per la TDK, Roméo et Juliette di C. Gounod in CD per la DECCA, Turandot in DVD per la DECCA, Lucia di Lammermoor di G. Donizetti in CD per la Dynamic, Te Deum di F. Colusso in CD per MR Classics nonché diverse incisioni sia per la Radio che per la Televisione Nazionale Macedone (MRTV), la TV TELMA e la TV giapponese NHK.
Nel 2008 gli è stato conferito il Titolo Onorario “Ambasciatore della cultura della Repubblica di Macedonia” dal Governo macedone. Dal 2016 è Ambasciatore dell’UNEDUCH.
Di recente è stato Pong (Turandot, G. Puccini) al Teatro alla Scala di Milano, Spoletta (Tosca, G. Verdi) alla Scala di Milano e alla New York City Opera, Almaviva (Il barbiere di Siviglia, G. Rossini) a Skopje, nonché a Busan (Corea del Sud), Don Ramiro (Cenerentola, G. Rossini) al Festival di Pafos (Cipro), protagonista nella prima mondiale de La Paura di O. Sciortino al Teatro Coccia di Novara, Licino in Zenobia in Palmira di G. Paisiello al Teatro San Carlo di Napoli, Pong a Macao, Tianjin e Harbin, Tamino (Flauto magico di W. A. Mozart) a Livorno, Pisa e Lucca, Don Ottavio a Skopje, Ferrando al Teatro Carlo Felice di Genova e all’Opera di Massy. I suoi prossimi impegni prevedono lo Stiffelio G. Verdi a Parma, Turandot in Cina e in Giappone.

ROBERTO GENTILI
Nel 2012 debutta come Marchese D’Obigny ne La traviata di G. Verdi messa in scena al Teatro della Fortuna sotto la direzione del M° Parmeggiani; nell’ottobre del 2013 ha debuttato nel ruolo del Barone Duphol e nel febbraio 2014 in quello di Mago Colas del Bastiano e Bastiana di W. A. Mozart. Nell’ottobre dello stesso è il Conte D’Almaviva ne Le nozze di Figaro di W. A. Mozart.
L’anno successivo ha debuttato nel ruolo di Fiorello de Il barbiere di Siviglia di G. Rossini al Teatro della Regina di Cattolica, Maestro nell’opera buffa di A. Salieri Prima la musica poi le parole a Cesena, come solista nel Requiem di G. Fauré, nella Messa di gloria di G. Puccini, nella Missa Brevis KV 49 di W. A. Mozart.
Nel 2016 è stato Don Crisobolo ne L’impresario in Angustie di D. Cimarosa, sotto la direzione del M° Gardini e la regia di Gianfranco Zanetti; ha cantato come solista nel Magnificat di J. S. Bach; nel ruolo di Figaro ne Le nozze di Figaro sotto la direzione del M° Claudio Desderi e la regia di Matelda Cappelletti al Teatro Bonci di Cesena; Belcore ne L’elisir d’amore di G. Donizetti all’interno della rassegna “Cantiere all’opera” diretta da Mara Zampieri; ha poi debuttato nella Petite messe solennelle di G. Rossini al Teatro Comunale di Ferrara sotto la direzione del M° Gianfranco Placci.
Nel 2017 ha debuttato nel ruolo di Mamm’Agata nelle Convenienze ed inconvenienze teatrali di G. Donizetti; Maestro Spinelloccio per la produzione itinerante dei teatri Friulani, produzione del Teatro Verdi di Trieste, direttore M° Takayuki Yamasaki e regia di Carlo Antonio De Lucia. Ha debuttato poi nel ruolo di Leporello del Don Giovanni di W. A. Mozart sotto la guida del maestro Desderi e la regia di Matelda Cappelletti al Teatro Bonci di Cesena; Zareckij nell’Eugene Onegin di P. I. Cajkovskij sotto la guida del M° Carminati al Teatro Verdi di Trieste. Nel 2018 è stato il maestro Campanone e il poeta Pasticci nell’opera Prova di un’opera seria di F. Gnecco al Teatro Verdi di Trieste, poi Raimondo in Lucia di Lammermoor di G. Donizetti presso il Teatro di Kitakyushu, in Giappone, con la collaborazione del Teatro Verdi di Trieste.

CLAUDIO MANNINO
Nasce a Palermo il 3 dicembre 1987.
Il suo percorso musicale ha inizio quasi per gioco nel 2008 come corista in un coro polifonico amatoriale palermitano “Coro Philarmonia”. Questa esperienza lo spinge nel 2011 a intraprendere degli studi privati con il mezzosoprano palermitano Alessia Sparacio.
Dal 2012 al 2016 collabora con diversi cori professionistici italiani tra cui il “Coro Lirico Marchigiano V. Bellini” e il “Coro Lirico Siciliano” prendendo parte a diverse produzioni nazionali e internazionali.
Nell’ottobre 2016 viene selezionato per il progetto “LTL Opera Studio” organizzato dal Teatro Verdi di Pisa, grazie al quale il 12 febbraio 2017 debutta come solista nell’opera Il Cappello di Paglia di Firenze di N. Rota nel ruolo di Beaupertuis, opera riproposta successivamente nei Teatri Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca.
Nello stesso anno interpreta Lamberto in Pia De Tolomei di G. Donizetti, con la direzione di Christopher D. Franklin e la regia di Andrea Cigni al Teatro Verdi di Pisa e al Teatro Goldoni di Livorno; Fiorello ne Il barbiere di Siviglia di G. Rossini, con la direzione Alessandro Cedrone e la regia di Massimo Pizzi Gasparon Contarini presso il Teatro Sociale di Rovigo; Sciarrone in Tosca di G. Puccini, con la direzione Simon Krecic e la regia di Artemio Cabassi sempre a Rovigo.
Ha preso parte a diversi master di perfezionamento scenico e vocale con maestri quali Alberto Gazzale e Alessio Pizzech.
Dal dicembre 2016 è allievo del maestro Marcello Iozzia con cui continua il suo percorso di perfezionamento.
Nel 2018 interpreta Dumas in Andrea Chénier di U. Giordano, direzione di Michele Gamba e regia di Alfonso Roreno Mora presso la Fondazione lirica sinfonica Petruzzeli di Bari.

ROCCO CAVALLUZZI
Si diploma in canto con il massimo dei voti presso il Conservatorio di musica di Campobasso e intraprende gli studi con Marina Gentile per poi perfezionarsi con Sherman Lowe. Nel 2014 frequenta l’“Accademia del Belcanto Rodolfo Celletti” di Martina Franca, vincendo il premio come “miglior talento”.
Dal 2016/17 fa parte dell’“Accademia del Teatro alla Scala di Milano”, dove ha ottenuto la prestigiosa borsa di studio dedicata al grande basso Paolo Montarsolo.
Come vincitore del prestigioso concorso “Toti Dal Monte” di Treviso, ha inaugurato la stagione 2017/18 con il ruolo di Raimondo in Lucia di Lammermoor di G. Donizetti presso il Teatro Comunale di Treviso, con ripresa a Ferrara in primavera con la direzione di S. Alapont e la regia di F. Bellotto. Alla Scala di Milano si esibisce regolarmente nella produzione per le scuole de Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini e in diversi concerti tra cui recentemente nello Stabat Mater di G. Rossini con l’Orchestra di Padova e del Veneto. Nel 2018 ha debuttato presso la prestigiosa Wigmore Hall di Londra nel concerto Anna Bonitatibus & Friends, cantando rare canzoni del repertorio italiano. Nella stagione 2018/19 debutta al Teatro di San Carlo di Napoli come Roberto in Don Checco N. De Giosa e torna all’Auditorium de Tenerife per debuttare il ruolo di Lord Sidney in Il viaggio a Reims di G. Rossini.
Tra gli altri impegni più recenti vi sono i debutti presso il Teatro alla Scala di Milano nei panni di un deputato fiammingo in Don Carlo di G. Verdi (direzione di M. W. Chung e regia di P. Stein) e di Alidoro ne La Cenerentola di G. Rossini (recite per le scuole) e al Teatro Carlo Felice di Genova come Don Alfonso in Così fan tutte di W. A. Mozart (direzione di J. Webb e regia di E. Scola, ripresa da M. Scola Di Mambro).
Nel 2016 ha interpretato il ruolo di Pancrazio ne Le nozze in sogno, opera di A. Cesti riscoperta in tempi moderni da Alan Curtis e messa in scena al Festival di musica antica di Innsbruck e al Mozarteum di Salisburgo con la direzione di E. Onofri e la regia di A. Pizzech. Nello stesso anno canta in Rigoletto di G. Verdi il ruolo di Monterone al Teatro Verdi di Busseto con la direzione di F. Cassi e la regia di A. Pizzech e quello di Sparafucile presso la Fortezza di Priamar a Savona con la direzione di S. Romani e la regia di F. Bertolani. È stato inoltre impegnato nel ruolo di Conte ne La Nina pazza per amore di G. Paisiello al Festival Paisiello di Taranto e all’Opera Giocosa di Savona con la direzione di G. Di Stefano e la regia di S. Panighini e nel ruolo di Snug in A Midsummer Night’s Dream di B. Britten nei teatri di Cremona, Brescia, Como, Pavia e Reggio Emilia, Alidoro ne La Cenerentola al Teatro Sociale di Rovigo con la direzione di G. Di Stefano e la regia di F. Esposito.
Al Festival della Valle D'Itria ha cantato ne La Donna Serpente di A. Casella con la direzione di F. Luisi e la regia di A. Cirillo e in Don Checco, con la direzione di M. Beltrami e la regia di L. Amato (entrambi su CD per Dynamic) e ha debuttato il ruolo di Noè in Noye’s Fludde di B. Britten.
Tra gli altri titoli debuttati annovera: Don Prudenzio in Il viaggio a Reims (dir. M. Beltrami - regia G. Solari) al Teatro Coccia di Novara; Coline ne La bohème (dir. M. Barbacini), Sacerdote di Belo in Nabucco di G. Verdi (dir. R. Böer - regia J. F. Lee), Sciarrone/carceriere in Tosca di G. Verdi (dir. G. Bisanti - regia di G. Agostinucci), Dottor Grenvil ne La Traviata di G. Verdi (dir. D. Rustioni - regia F. Özpetek) e Conte di Ceprano in Rigoletto (dir. C. Rizzari - regia D. Krief) al Teatro Petruzzelli di Bari; Zuniga in Carmen di G. Verdi al Teatro Savoia di Campobasso; Tom Un Ballo in maschera di G. Verdi (Tom) in Lombardia; Figaro Le nozze di Figaro di W. A. Mozart al Teatro U. Giordano di Foggia.
In concerto si è esibito nel Requiem di W. A. Mozart con l’Orchestra della Magna Grecia presso la Cattedrale di Taranto. Tra i prossimi impegni: Pinocchio di P. Valtinoni (Mangiafuoco) al Teatro Regio Torino, La Dori (Golo) di A. Cesti ad Innsbruck Tiroler Landestheater con Ottavio Dantone e Stefano Vizioli; Guglielmo Tell (Gessler) di G. Rossini con il Circuito Opera Lombardia; Lucrezia Borgia di G. Donizetti (ruolo Gubetta) a Bergamo, Ravenna, Piacenza.

Opera lirica in tre atti

su libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma “La Dame aux camélias” di Alexandre Dumas figlio
Musica di GIUSEPPE VERDI
Edizioni EDWIN F. KALMUS & CO., Inc. Publishers of Music, Boca Raton, Florida
Prima rappresentazione: Teatro La Fenice, 6 marzo 1853

Personaggi e Interpreti
Violetta KLÁRA KOLONITS
Flora CARLOTTA VICHI
Annina MARTA CALCATERRA
Alfredo Germont IVAN AYON RIVAS (03/05)
   ANGELO FIORE (05/05)
Giorgio Germont ALESSANDRO LUONGO
Gastone / Giuseppe BLAGOJ NACOSKI
Barone Douphol / Commissionario ROBERTO GENTILI
Marchese d’Obigny CLAUDIO MANNINO
Dottor Grenvil ROCCO CAVALLUZZI

Direttore
MATTEO BELTRAMI
Regia
RENATO BONAJUTO

Scene SERGIO SEGHETTINI
Costumi MATTEO ZAMBITO

ORCHESTRA DEL TEATRO COCCIA
in collaborazione con
ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO CANTELLI DI NOVARA
CORO SAN GREGORIO MAGNO
Maestro del Coro MAURO ROLFI

Allestimento TEATRO GOLDONI DI LIVORNO
Produzione FONDAZIONE TEATRO COCCIA DI NOVARA

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