MILANOFLAMENCOFESTIVAL 2019
PICCOLO TEATRO STREHLER DI MILANO
E ALTRI LUOGHI
UNA CORNICE DI FAMA MONDIALE
PER UN'ARTE PATRIMONIO DELL'UMANITÀ'
Un ricco ed emozionante programma tra spettacoli e attività
parallele per celebrare l’universo femminile, le sue sfaccettature, i
molteplici punti di vista, indipendentemente dall'identità di genere.
Un tributo sentito e rispettoso alla figura femminile
affidato a tre affermati artisti e alle rispettive compagnie: tre sensibilità,
tre differenti stili per avvicinarsi ed addentrarsi in questo mondo.
Flamenco, danza spagnola e contemporanea si daranno la mano
e brilleranno, tra tradizione, modernità e provocazione, per offrire al
pubblico tre modi di sentire, vivere e interpretare il flamenco in linea con il
nostro tempo.
Le compagnie ospiti sono capitanate da un grande ritorno:
MANUEL LIÑÁN, Premio Nacional de Danza, accompagnato in questa occasione da un
cast d’eccezione: Manuel Betanzos, Jonathan Miro, Hugo Lopez, Miguel Heredia, Victor
Martin (in prestito dal Balletto Nazionale di Spagna) e Daniel Ramos (in
prestito da il balletto nazionale di Spagna). Liñán presenterà la sua ultima
coraggiosa e provocatoria produzione ¡VIVA!. Una sfida ai rigidi codici del
flamenco sull’appartenenza di genere, un significativo e rispettoso tributo
alla figura della Mujer Bailaora da parte di artisti di sesso maschile che
decidono di esprimersi liberamente attraverso un corpo differente - quello
della mujer – vestendone i panni e reclamando quella doppia identità che naturalmente
appartiene loro.
MARÍA MORENO: giovane protagonista della scena nazionale e
internazionale, recentemente insignita del Premio Gilardillo Artista
Rivelazione nell’ultima edizione della Bienal de Flamenco de Sevilla. Per la prima
volta in Italia, presenterà la sua ultima creazione diretta da Eva la
Yerbabuena e Andrés Marín. DE LA CONCEPCIÓN, è un'opera con note
autobiografiche in cui l’artista, a partire dal concepimento, riflette sulle
fasi della vita vissute come ricerca e transizione per la definizione del
proprio essere, della propria identità.
PATRICIA GUERRERO, nuova rappresentante della generazione
più influente di giovani creatori, presenterà un’opera molto attuale. DISTOPIA
è un capolavoro che unisce flamenco, contemporaneo, neoclassico e note di canto
lirico, per affrontare il conflitto d’identità, lo stato schizofrenico sofferto
dalla donna a causa degli schemi imposti dalla società.
EL DUENDE DESNUDO è il titolo della mostra in loop
dell'artista Juraj Horniak, una proposta con cui il fotografo, illustratore e
pubblicitario slovacco mira a scoprire quel "essere misterioso che vive
nel cuore del flamenco, che tutti provano, ma nessuno sa come spiegare".
Dieci artisti si prestano a un doppio nudo, quello del corpo e dell’anima.
La conferenza IDENTITA’ IN VIAGGIO: DALL’INDIA A MILANO
tenuta Sergio Rodríguez López, direttore dell’Istituto Cervantes di
Milano, analizzerà il tema delle identità
a confronto.
Come di consueto nell'ambito delle attività del Festival
sarà offerto uno spettacolo di flamenco per i detenuti della Casa Circondariale
San Vittore a Milano, dove continua l'impegno dell'associazione Punto Flamenco.
Per riscaldare i motori FLAMENCO EN FLASH: esibizioni di
breve durata animeranno alcuni luoghi della città come il regno della
gastronomia internazionale Eataly, il Mudec, il Festival Mix, a cui si
aggiungerà la residenza di anziani Mater Sapientiae.
Sul sagrato del Teatro Strehler verrà allestita Plaza
Flamenca, con aperitivo, musica, pubblico danzante per intrattenersi prima e
dopo gli spettacoli il tutto a cura di Mare Culturale Urbano.
Non mancherà un workshop per tutti gli aficionados tenuto da
Maria Moreno e Aperitivo con Artista in compagnia di Patricia Guerrero che
converserà con il pubblico il giorno 27 giugno ai tavoli della Plaza Flamenca.
PROGRAMMA ATTIVITA’
• FLAMENCO EN FLASH: 21 giugno Residenza Anziani Mater
Sapientiae / 21 giugno Mudec / 21 giugno Palco Eataly / Festival Mix, Sagrato
Teatro Strehler – ingresso libero
• 22 giugno Libre – Performance di flamenco con Maria Moreno
– Parco delle Culture – Teatro Burri ore 19:00 ingresso libero
• 23 giugno Spettacolo Punto Flamenco Ensemble - Casa
Circondariale San Vittore – ore 15:30
• 22 / 23 /24 giugno WORKSHOP per danzatori con María Moreno
- Sala Punto Flamenco
Adesioni: info@puntoflamenco.it
• 25 giugno Conferenza Identità in viaggio: dall’India a
Milano a cura di Sergio Rodríguez Lopez direttore Istituto Cervantes Milano -
Scatola Magica Teatro Strehler - Ingresso libero
• 27 de giugno Aperitivo con Artista: Patricia Guerrero
incontra il pubblico – Plaza Flamenca ore 19.00 - Ingresso libero
• dal 25 al 28 giugno – ESPOSIZIONE Fotografica in loop – El
DUENDE DESNUDO di Juraj Horniak Piccolo Teatro Strehler - Ingresso libero
• dal 25 al 28 giugno Plaza Flamenca – a cura di Mare
Culturale Urbano – Aperitivo/Tapas, sevillanas e musica – 18:00 – 24:00 -
Sagrato Teatro Strehler - Ingresso libero
SPETTACOLI
presso TEATRO STREHLER
• 25 giugno 2019 - Manuel LIÑÁN & Friends
¡VIVA! – Prima Europea – Piccolo Teatro Strehler
¡VIVA! è un canto alla libertà del movimento e alla libertà
d’espressione. Con questa provocatoria nuova creazione Manuel Liñán, insieme a
sei bailaores/ballerini, celebra l’universo femminile nel flamenco - la mujer
bailaora - proponendo la pluralità della danza, affrontando le distinte forme
esistenti e sottolineandone l’unicità. Un’opera coraggiosa che rompe il mondo
fortemente codificato del flamenco, l’appartenenza di genere non è più un tabù
e la trasformazione prende forma. Una trasformazione attraverso la quale i sei
formidabili protagonisti esplorano l’affascinante universo femminile costruendo
un corpo al quale aspirano e con il quale sono liberi di esprimersi. Una
trasformazione che non rappresenta una maniera di mascherarsi bensì di esporre
la propria nudità e quella doppia identità che naturalmente appartiene loro.
Ballerini e coreografia: Manuel Liñán, Manuel Betanzos, Jonatán
Miro, Hugo López, Miguel Heredia, Víctor Martin (su concessione del Ballet
Nacional de España) y Daniel Ramos (su concessione del Ballet Nacional de
España)
Cantanti: David Carpio e Ismael de la Rosa
Chitarra: Francisco Vinuesa
Violino: Víctor Guadiana
Percussioni: Kike Terrón
MANUEL LIÑÁN – (Granada 1980)
La giuria che nel 2017 consegnò il Premio Nacional de Danza
a Manuel Liñán sottolineò “la ricchezza della sua interpretazione che si nutre
di diverse influenze ampliando gli orizzonti del flamenco”. La ricerca di nuovi
orizzonti per Liñán è una necessità vitale, non priva di rischi, che egli
assume con orgoglio e convinzione. Nel suo mondo convivono le forti radici
della tradizione, e la modernità della epoca attuale.
Questo enfant prodige del flamenco, è ormai un consolidato
artista della scena internazionale e un beniamino del pubblico italiano.
Ha calcato le scene dei più prestigiosi Teatri e Festival
Internazionali - Bienal de Flamenco de Sevilla, Festival Internacional de
Música y Danza di Granada, Sadler´s Wells di Londra, Teatro Chaillot di Parigi,
New York City Center, Opera House Australia fra gli altri. Innumerevoli premi
contornano la sua carriera, fra cui 3 premi Max al Miglior Interprete di Danza,
4 Premi della Critica Nazionale Flamenco Hoy, Premio della Critica 2016 al
miglior spettacolo con REVERSIBLE, Premio Nacional de Danza 2017. È richiesto
da importanti compagnie per il suo talento coreografico, non ultimo il Ballet
Nacional De España per il quale ha coreografato alcune pièce delle ultime
produzioni.
• 26 giugno 2019 - Compagnia MARIA MORENO
DE LA CONCEPCIÓN - Prima Europea – Piccolo Teatro Strehler
Uno spettacolo con tinte autobiografiche, quello di Maria
Moreno, che unisce la tradizione più pura dell’arte flamenco all’avanguardia
artistica con una proposta che si colloca fra il concettuale e il purista.
Fondamentale la regia e drammaturgia di Eva Yerbabuena e la direzione musicale
di Andrés Marín. Il concepimento e l’osservazione come centro dello spettacolo
dove, attraverso citazioni personali, come il dettaglio di essere nata femmina
quando tutto lasciava credere all’arrivo di un maschio, il sogno di un padre
che voleva essere torero ma è finito marinaio, si sviluppano le fasi della vita
vissute come ricerca e transizione verso la definizione del proprio essere, o
del senso del proprio essere con l’obbiettivo di difendere sempre libertà,
indipendenza, identità.
Ballerina: María Moreno
Drammaturgia e regia • Eva Yerbabuena
Libretto e Direzione musicale • Andrés Marín
Chitarra: Oscar Lago
Cantanti Enrique “El Extremeño / Pepe De Pura
Percussioni: Javier Teruel
Mani: Roberto Jaén
MARÍA MORENO - Cadice, 1986
María Moreno è la punta di diamante di una nuova generazione
che per ricchezza di linguaggio, padronanza della tecnica, freschezza della
gioventù e una enorme volontà di superarsi, sta portando la danza flamenca a
una nuova epoca dorata. La sua danza è fortemente stilizzata, ricca si
sfumature e dettagli personali ricchi di significato e storia. Uno stile che
trae sicuramente spunto dal linguaggio dei sui maestri: Javier Latorre, Rafaela
Carrasco, Antonio Canales ed Eva Yerbabuena, ma che l’artista nel corso degli
anni ha fatto suo in maniera chiara e coerente. A soli otto anni frequenta il
Conservatorio Profesional de Danza de Cádiz. Fa parte della compagnia di Eva
Yerbabuena in ben 5 produzioni gettando parallelamente le basi per la sua
carriera da solista. Dopo collaborazioni importanti che l’hanno portata a
calcare le scene internazionali al lato di artisti del calibro di Miguel
Poveda, José Mercé, passando por Marina Heredia y Arcángel fra i tanti e dopo
il debutto in solitario con la sua propria compagnia, nel 2017 arriva la
consacrazione con il Premio Artista Rivelazione del Festival di Jerez. Nel 2018
con lo spettacolo De la Concepción debutta alla Bienal de Flamenco de Sevilla
diretta da Eva Yerbabuena e con la direzione musicale di Andrés Marín.
• 28 giugno 2019 – Compagnia PATRICIA GUERRERO
DISTOPÍA - Piccolo Teatro Strehler
Il concetto di distopia si contrappone a quello di utopia, e
se questa rappresenta un mondo dove tutto è come deve essere, la distopia è il
suo contrario: un mondo indesiderabile e spaventoso dove tutto è portato ai
limiti estremi. Patricia Guerrero, si ispira liberamente alla magniloquente
tela di Hieronymus Bosch Il Giardino delle delizie, e sotto la sapiente regia
di Juan Dolores Caballero, s’immerge in un mondo fra realtà e sogno, verità e
delirio, preda di una società apparentemente amabile ma che in realtà la
imprigiona, la spoglia del suo essere, del suo corpo, per convertirla in una
sorta di automa. Un viaggio nella profondità delle emozioni e del conflitto fra
ciò che si è costretti e ciò che si vorrebbe essere, raccontata dalla potenza
della danza flamenca e dalla forte personalità di Patricia Guerrero, e
arricchita da cenni di neoclassico e canto lirico.
Ballerina: Patricia Guerrero
Ballerini: Ángel Fariña /Rodrigo García Castillo
Chitarra: Dani de Morón
Cantanti: Sergio Gómez “El Colorao” - Cantante lirica /
attrice Alicia Naranjo
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