"MIMI'"
DA SUD A SUD SULLE NOTE
DI DOMENICO MODUGNO
SALA FASSBINDER
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
Un viaggio. Da Sud a Sud. Sulle note
delle canzoni di Domenico Modugno, quelle legate alla Sicilia, a una
terra che lui ha adottato perché, come gli disse Frank Sinatra,
«Fingiti siciliano! La Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno
dov’è e poi il dialetto è molto simile al tuo, al pugliese.
Fingiti siciliano e conquisterai il mondo!».
Un viaggio quotidiano, diretto con
efficacia da Moni Ovadia e Giuseppe Cutino, verso una terra straniera
chiamata palcoscenico, una terra da dover raggiungere e conquistare.
Le aspirazioni di un uomo del Sud chiamato Mimì ma che potrebbe
avere mille nomi diversi, una storia fatta da mille storie, che si
incrocia con quella del suo interprete scorrendo su linee parallele
che, sovvertendo ogni regola, si incontrano in uno spettacolo in cui
Mario Incudine e Domenico Modugno ci raccontano un mondo che cambia,
che lotta, che sogna, che sfida convenzioni e stereotipi.
Mimì siamo noi. Ogni giorno che
passa. Noi di ieri. Noi di oggi. Noi di domani. Noi che desideriamo
volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare.
«Che sul palco stesse andando in scena
una magia era evidente guardando la sala. Quattro, cinquecento
persone, immote e mute, come una sola: un respiro solo, dettato dai
tempi della scena, cadenzato dai gesti di un solo uomo. Mago, e
padrone, Mario Incudine a cadenzare risa, sospiri e applausi: la
maestria di un giocoliere e la sicurezza di un veterano, intrecciava
parole e musiche dello spettacolo Mimì, da sud a sud, cucito sulla
sua pelle da Sabrina Petyx, legando come la trama di un musical la
vita e le canzoni di Domenico Modugno: il primo, Mimì, quello che
per inseguire la fortuna, da salentino si fece siciliano, su
consiglio di The Voice Frank Sinatra, e nella lingua dell'isola
cantava nel mondo.
Trent'anni e spicci, ma già forte di
una esperienza impressionante, Incudine è un capocomico, un attore,
un solista e un cantante. Cuntista, ovviamente, e fiero scopritore di
tradizioni antiche. Profondo e commovente, sa soffrire cantando il
dolore eterno di Amara terra mia; e saltimbanco può esplodere nel
fuoco artificiale della Donna riccia, come nel riscatto rabbioso di
Malarazza: in una voce e in un corpo monta lo spettacolo, sostenuto
dai musici e complici Antonio Vasta, Manfredi Tumminello, Antonio
Putzu, Pino Ricosta e Emanuele Rinella.
Direttore d'orchestra, Incudine è
orchestra a sua volta nella sua voce portentosa: nato per il palco,
il palco lo domina, lo rivolta, lo modella come cosa sua.
Canto e racconto, la sicilitudine
elettiva del non siciliano Modugno vola via in un'ora e mezza di
malinconica allegria, di gioco e di riflessione, fino a culminare nel
volo, leggero e toccante, di quel Volare che di Modugno è bandiera
nel mondo, intonato a cappella, da solo, da un Incudine scalzo, al
centro della scena, rapitore e incantatore: voce sola e nuda, nitida
e portentosa, che chiude il sipario chiamando a sé cinque o più
minuti di applausi».
Amelia Cartia, La Sicilia
Uno spettacolo di e con Mario Incudine
testi Sabrina Petyx
regia Moni Ovadia e Giuseppe Cutino
con Antonio Vasta pianoforte,
fisarmonica e organetto
Antonio Putzu, fiati
arrangiamenti musicali Mario Incudine e
Antonio Vasta
costumi Daniela Cernigliaro
luci Giuseppe Cutino e Vincenzo
Miserandino
suono Ferdinando Di Marco
ASC production
Durata spettacolo: 90' senza intervallo
- Info e prenotazioni: TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33
Milano - tel. 02 00660606 – biglietteria@elfo.org
Orari biglietteria: lunedì - sabato
10:30/19:00 - Biglietti: Intero € 32,50 / ridotto <25 e="">65 €
17 / < 18 € 13,50 / scuole € 1225>
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