TEATRO REGIO DI TORINO
STAGIONE D'OPERA E DI BALLETTO 2018/19
"LA GIARA" E "LA CAVALLERIA RUSTICANA"
DIRETTE DA ANDREA BATTISTONI
Mercoledì 12 giugno, alle ore 20,
vanno in scena al Regio due novità assolute: La giara di Alfredo
Casella nell’interpretazione della Compagnia Zappalà Danza e
Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni nel nuovo allestimento
firmato da Gabriele Lavia. Una serata dalla doppia suggestione e dai
continui rimandi tra balletto e opera, Pirandello e Verga, tradizione
e avanguardia con un comun denominatore: la Sicilia. L’Orchestra
del Teatro Regio, presente in entrambi i titoli, è diretta dal
maestro Andrea Battistoni. Il Coro, impegnato nel capolavoro di
Mascagni, è istruito da Andrea Secchi.
La Compagnia Zappalà Danza, fondata a
Catania nel 1990, è oggi riconosciuta come elemento di spicco nel
panorama della danza italiana contemporanea, distinguendosi per
l’elaborazione di un linguaggio personale (MoDem, acronimo di
Movimento Democratico), per le collaborazioni con importanti festival
internazionali quali MilanOltre e i riconoscimenti ottenuti, tra cui
quello di Centro Nazionale di Produzione della Danza da parte del
MiBAC.
Nella commedia di Luigi Pirandello, la
giara è una prigione, letterale per il riparatore di giare Zi’
Dima, chiuso al suo interno, e simbolica per Don Lollò, il padrone,
prigioniero della “roba”. Alfredo Casella ne colse il carattere
emblematico, in bilico tra ironia e grottesco, creandone nel 1924 una
partitura musicale su richiesta dei Ballets Suédois, con coreografia
di Jean Börlin e scene e costumi di Giorgio De Chirico. Una musica
ricca di spunti ritmici e melodici del folklore siciliano, trasposti
però in una dimensione ideale e fuori dal tempo, fatta di emozioni.
Sono queste emozioni e questi spunti simbolici che Zappalà riprende,
nella coreografia, nelle scene e nelle luci, suggerendo uno spazio in
cui la giara è sia contenitore della danza sia dimensione narrativa;
luogo chiuso, limitato ma protetto, nel quale scorre la vita – il
movimento – e dal quale osservare ciò che sta al di fuori,
suggestiva ambivalenza che coinvolge il pubblico
nell’interpretazione. Lo spettacolo vede protagonisti undici
interpreti maschili. Una parte del cast è composto dai danzatori
della Compagnia, gli altri sono stati scelti attraverso audizioni in
tutta Europa: Londra, Milano, Roma, L’Aia, Barcellona, Berlino.
Regia, coreografia, scene e luci della
creazione sono di Roberto Zappalà, la drammaturgia è di Nello
Calabrò, i costumi sono di Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà,
assistente alla coreografia è Ilenia Romano. Il nuovo allestimento è
di Scenario Pubblico/CZD.
CAVALLERIA RUSTICANA | Nella seconda
parte della serata, va in scena Cavalleria rusticana, il capolavoro
di Pietro Mascagni in un nuovo allestimento con la regia di Gabriele
Lavia e scene e costumi di Paolo Ventura, il poliedrico artista
milanese che ha rivoluzionato la fotografia contemporanea. La novella
di Giovanni Verga, dramma della gelosia che racconta anche di una
cultura e di un territorio, fu messa in musica da Mascagni nel 1890,
segnando la storia dell’opera e l’apertura di una nuova pagina
del teatro musicale, quella verso un’espressione sonora della
narrazione e delle passioni, che solo forzatamente possiamo limitare
alla definizione di verismo.
Lavia, punto di riferimento del teatro
e del cinema italiano contemporaneo, da ormai una trentina d’anni
affianca alla sua importante carriera di attore, regista e doppiatore
anche la regia di opere liriche; torna al Regio con un altro titolo
verista, con rimandi alle sue origini siciliane, dopo i suoi ammirati
Pagliacci.
Nel cast troviamo nomi d’eccezione:
Santuzza è Daniela Barcellona, vincitrice del premio Abbiati e
apprezzatissima interprete sui maggiori palcoscenici mondiali: la
Scala di Milano, la Deutsche Oper di Berlino, il Metropolitan di New
York, la Royal Opera House di Londra, l’Opéra national di Parigi,
il Teatro Real di Madrid. Premiata interprete di ruoli rossiniani e
verdiani, con i quali è stata spesso protagonista al Regio, il suo
repertorio si estende anche a titoli quali Sansone e Dalila e
Cavalleria rusticana. Compare Turiddu è Marco Berti, il tenore ha
cantato sotto la guida di direttori quali Antonio Pappano, James
Levine, Daniel Oren; nella sua carriera internazionale ha
interpretato tutti i principali ruoli operistici di Otto e Novecento,
sulle principali scene italiane, oltre al Metropolitan di New York,
Covent Garden di Londra, Opéra Bastille di Parigi, Staatsoper di
Vienna e Berlino, Opernhaus di Zurigo e Liceu di Barcellona.
Nel ruolo di Alfio è Marco Vratogna,
baritono stimato per la bellezza del timbro e la presenza scenica.
Specializzato nel repertorio verista e verdiano, ha inciso per
importanti case discografiche come la Dynamics, e ha più volte
raccolto successi al Regio di Torino, gli ultimi in Edgar, Un ballo
in maschera e Tosca. Completano il cast: Elisabetta Fiorillo (Lucia)
e Clarissa Leonardi (Lola).
Nel corso delle nove recite, si
alternano nei ruoli principali: Cristina Melis (Santuzza), Francesco
Anile (Turiddu) e Gëzim Myshketa (Alfio). Le luci sono di Andrea
Anfossi.
Il musicologo e pianista Marco Targa,
per le Conferenze del Regio, mercoledì 5 giugno alle 17.30 al
Piccolo Regio Puccini, curerà l’incontro di presentazione delle
due opere dal titolo: Folclore inventato e verismo in Casella e
Mascagni. L’ingresso è libero.
Biglietti in vendita alla Biglietteria
del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso
Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su
www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Prezzi dei
biglietti: recita del 12 giugno: € 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55;
recite del 14, 16, 18 e 22 giugno: € 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29;
recite del 13, 15 e 21 giugno: € 90 - 75 - 70 - 65 - 55 - 29;
recita del 19 giugno: € 60 - 55 - 50 - 45 - 40 - 29. Biglietti
ridotti del 20% per gli under 30 e del 10% per gli over 65.
Un’ora
prima degli spettacoli, eventuali biglietti ancora disponibili sono
in vendita con una riduzione del 20% sul prezzo intero. Per la recita
del 19 giugno non sono previste riduzioni. Per ulteriori
informazioni: Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.
12/22 giugno 2019, ore 20
Il nuovo progetto di Roberto Zappalà e
della sua Compagnia porta in scena in prima assoluta sul palcoscenico
del Teatro Regio di Torino, La Giara, creazione in atto unico
liberamente ispirata all’omonima novella di Luigi Pirandello. Lo
spettacolo che vede protagonisti undici interpreti maschili, su
partitura musicale di Alfredo Casella, suonata dal vivo da orchestra
e tenore del Teatro Regio di Torino. Lo spettacolo è parte di una
serata a due titoli infatti viene eseguite insieme alla Cavalleria
Rusticana per la regia di Gabriele Lavia. La Giara è una produzione
di Scenario Pubblico CZD – Centro Nazionale di Produzione della
Danza in collaborazione con il Teatro Regio di Torino.
“Il mio secondo viaggio insieme a
Pirandello_ 25 anni fa ho affrontato per la prima volta un lavoro su
Pirandello. Il titolo Il berretto a sonagli - La filosofia. E anche
oggi con La Giara ho avuto l’occasione di elaborare una visione
personale delle vicende e dei temi cari allo scrittore agrigentino:
il territorio siciliano, le sue contraddizioni, i conflitti
interpersonali. E’ stato un viaggio affascinante attorno alla
gestualità rurale dove tradizione e contemporaneità si sono
incrociate e combinate per realizzare un affresco della Sicilia anche
questo convintamente parte del mio progetto Re-mapping Sicily come
quinta tappa. Abbiamo incontrato e abbracciato l’Etna, Pinocchio,
la Balena, la donna, il suo ventre, e ancora una volta
l’accoglienza”. Roberto Zappalà
La Giara che Pirandello scrisse nel
1906 (pubblicata nel 1909 sul Corriere della Sera) e dalla quale
successivamente nel 1916 trasse un atto unico, nasce in qualche modo
con intenzioni d’avanguardia. Il balletto infatti è una commedia
coreografica in un atto commissionata a Casella da Rolf de Maré per
i suoi Ballets Suédois, una compagnia dalle scelte musicali e
artistiche innovative.
A partire da Pirandello Roberto Zappalà
realizza un pezzo di danza dove le atmosfere e i temi vengono
filtrati come sempre alla luce della propria sensibilità
contemporanea.
“La giara non è più oggetto di
scena per quanto fondamentale; la giara diventa la scena.
La giara oggetto si trasfigura in “La
Giara” spettacolo.
La giara è nello stesso tempo la
pancia all’interno della quale si svolge la creazione e la bocca
dalla quale la si fruisce.
Bocca che non parla, non vomita parole
ma danza.
La giara è una pancia; la giara è una
bocca.
Nella giara pancia dove si immagazzina
l’olio/liquido amniotico, un taglio netto e obliquo, quasi come un
taglio di Fontana, permette allo spettatore di vedere la danza che si
svolge al suo interno.
Perchè la giara è un paradosso: al
suo interno siamo tutti imprigionati ma al contempo è il luogo dove
ci sentiamo protetti e al riparo; è “luogo” d’osservazione
privilegiato. Forse solo dalla giara si può vedere veramente il
mondo.
La pancia è quindi una prigione non
solo accettata ma anche dalla quale non si vuole più uscire, come la
Fortezza di Parma per Fabrizio del Dongo.
La giara è in definitive, come il
palcoscenico nel monologo di Macbeth, il luogo al cui interno tutti
viviamo nelle nostre contraddizioni. Dove viviamo e danziamo”.
repliche 13/14/15/16/18/19/21/22 giugno
‘19
Stagione di Opera&Balletto del
Teatro Regio di Torino
Creazione in atto unico liberamente
ispirata all’omonima novella di Luigi Pirandello
Musica di Alfredo Casella
Regia, coreografia e scene Roberto
Zappalà
Direttore d’orchestra Andrea
Battistoni
Drammaturgia Nello Calabrò
Costumi Veronica Cornacchini e Roberto
Zappalà
Danzatori Compagnia Zappalà Danza:
Adriano Coletta, Filippo Domini, Ruben Garcia Arabit, Alberto Gnola,
Marco Mantovani, Gaetano Montecasino, David Pallant, Dario Rigaglia,
Junghwi Park, Adriano Popolo Rubbio, Erik Zarcone
Orchestra e tenore del Teatro Regio di
Torino
Nuovo allestimento Scenario Pubblico
CZD – Centro Nazionale di Produzione della Danza
In collaborazione con il Teatro Regio
di Torino con il sostegno di MIBAC e Regione Siciliana Ass.to del
Turismo, dello Sport e dello Spettacolo
INFO: Biglietteria Teatro Regio: Piazza
Castello, 215 I-10124 Torino
Tel. +39 011.8815.241/242, e-mail
orari: da martedì a venerdì 10.30 –
18, sabato 10.30 – 16; un'ora prima degli spettacoli
www.teatroregio.torino.it
Nessun commento:
Posta un commento