PROSSIMI APPUNTAMENTI
MTM MANIFATTURE TEATRALI MILANESI
produzione CapoTrave/Infinito
Piccola Patria
uno spettacolo di Lucia Franchi e Luca
Ricci
con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e
Gioia Salvatori
regia di Luca Ricci
scene e costumi Alessandra Muschella –
disegno luci Luca Giovagnoli
durata: 60 minuti
Dopo il successo dello spettacolo La
lotta al terrore, andato in scena per 62 repliche in 50 città
italiane, Lucia Franchi e Luca Ricci con la compagnia CapoTrave
continuano a esplorare l’universo sociale e politico contemporaneo,
firmando un nuovo lavoro: Piccola Patria. Prosegue il sodalizio
artistico con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà e Gioia Salvatori,
interpreti della pièce.
Ambientata nel nostro presente, in una
cittadina di provincia non specificata, dove si sta per svolgere un
referendum che decreterà l’eventuale autonomia dall’Italia, la
vicenda si sviluppa su tre giorni: il giorno antecedente, il giorno
stesso e quello successivo al voto. Il vorticoso climax di tensione
innescato dall’imminente scelta politica fa emergere le
contraddizioni individuali, familiari e sociali, che si palesano
nella relazione tra i tre protagonisti.
Quando si rompe qualcosa, altre
lacerazioni si vengono a creare incidentalmente, e ogni rottura ne
porta altre, sia nei rapporti tra le persone, sia interni alle
persone stesse. Lucia Franchi e Luca Ricci firmano uno spettacolo
teso che riflette su uno dei fenomeni del nostro tempo: la
frammentazione in piccole patrie e l’incapacità della politica di
comprendere le reali necessità dei cittadini. Nella stesura
drammaturgica gli autori si sono ispirati alla vicenda storica della
Repubblica di Cospaia, situata tra la Toscana e l’Umbria: un lembo
di terra lungo 2 km e largo 500 metri che fu Repubblica indipendente
dal 1440 al 1826, a causa di un errore di tracciamento dei confini da
parte dei geografi della Repubblica di Firenze e dello Stato
Pontificio.
Per anni quella striscia di terra, che
non doveva pagare tasse a nessuno, senza esercito, né carceri, ha
conservato uno spirito indipendentista pieno di diffidenze verso
l’esterno.
INFORMAZIONI
La Cavallerizza
da martedì a domenica ore 19:30
da martedì a domenica ore 19:30
Biglietti: intero 15€ – ridotto
scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€ – ridotto DVA 7,50€
spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4
Scarica l’App di MTM Teatro e
acquista con un clic
BIGLIETTERIA MTM
02. 86 45 45 45 -
biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a
sabato dalle 15:00 alle 20:00
Biglietti e abbonamenti sono
acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati
vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la
domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Dal 12 al 22 novembre Teatro Litta
Produzione I Demoni/De Gli Innominati
di Luigi Pirandello
drammaturgia di Alberto Oliva e Mino
Manni – regia di Alberto Oliva
con Mino Manni, Marco Balbi, Margherita
Lisciandrano, Gianna Coletti, Alessandro Castellucci
scenografia e costumi Maria Paola di
Francesco
assistenti alla regia Cristina
Garavaglia e Michela Tosi
Un ringraziamento particolare a
Fabrizio Montecchi – Teatro Giocovita
durata: 90 minuti
Dopo il successo della scorsa stagione,
torna in scena il grande romanzo sulla crisi dell’io, in cui
Pirandello mette in campo il desiderio di cambiare identità, di
avere una seconda possibilità dalla vita, che ci consenta di
cancellare tutto il passato e ricominciare da zero una nuova
esistenza.
È il sogno di azzerare la memoria e
ripartire, più leggeri e liberi dal fardello di quello che è
accaduto prima, ma forti di una coscienza di vita, che ci consenta di
non commettere più gli stessi errori. Il mondo di cui Mattia Pascal
è prigioniero è un mondo di ombre, marionette nere che si agitano
contro un fondale bianco come le apparizioni spettrali del Mito della
caverna di Platone. Il magico ed evocativo linguaggio del teatro
delle ombre nel suo dialogo con gli attori in carne ed ossa ci
aiuterà a dare vita a tutte le illusioni di Mattia – Adriano nella
sua vana ricerca di una nuova vita. “Siamo io e l’ombra mia
qua sulla Terra e me la sono portata a spasso quest’ombra di qua di
là, continuamente”.
Così l’ormai esausto Adriano Meis
racconta la sua vita, descrivendo la sua solitudine e l’evanescenza
della sua identità. E continua, guardandosi riflesso su un muro
bianco come in uno specchio che gli mostri il suo lato oscuro: “Chi
è più ombra di noi due? Io o lei? Due ombre! E ciascuno può
passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,
zitto; l’ombra, zitta. L’ombra d’un morto: ecco la mia vita…
Ecco quello che resta di Mattia Pascal, morto alla Stìa: la mia
ombra. Ma ha un cuore, quell’ombra, e non può amare; ha una testa,
ma è la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa”. In
scena c’è un grande cilindro di seta bianca, capace di catturare
le ombre e le luci come una lanterna magica, attraverso cui si
possono costruire mondi immaginari e provare a viverci dentro,
cullandosi nell’illusione che quella sia la vita vera.
Tra lanternini, sedute spiritiche “di
poco spirito”, bizzarre teorie filosofiche e strani incontri,
Mattia conosce l’amore e cerca di dare concretezza alla sua nuova
identità. Oggi, nel linguaggio delle nuove tecnologie, si direbbe
“resettare il sistema”. Sono proprio le nuove tecnologie ad
averci dato l’illusione di poter vivere una vita diversa da quella
che stiamo realmente vivendo. Le piattaforme social come Facebook e
Instagram sono invase dai cosiddetti “profili fake”, ovvero
identità inesistenti dietro cui si celano persone molto diverse
dall’immagine virtuale che vogliono dare di se stesse.
NOTE DI REGIA IL FU MATTIA PASCAL
"Siamo io e l'ombra mia qua sulla
Terra e me la sono portata a spasso quest'ombra di qua di là,
continuamente". Così l’ormai esausto Adriano Meis racconta la
sua vita, descrivendo la sua solitudine e l’evanescenza della sua
identità. E continua, guardandosi riflesso su un muro bianco come in
uno specchio che gli mostri il suo lato oscuro: “Chi è più ombra
di noi due? io o lei? Due ombre! E ciascuno può passarci sopra:
schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io, zitto; l'ombra,
zitta. L'ombra d'un morto: ecco la mia vita... Ecco quello che resta
di Mattia Pascal, morto alla Stìa: la mia ombra. Ma ha un cuore,
quell'ombra, e non può amare; ha una testa, ma è la testa di
un'ombra, e non l'ombra d'una testa”.
Partendo da queste battute folgoranti,
ho scelto di cavalcare il codice del teatro delle ombre per
restituire la vanità del tentativo di Mattia Pascal di costruirsi
una nuova vita, approfittando della notizia della sua morte, o
presunta tale. Lo spettacolo si apre con una scena di grande impatto
visivo, dominata da un grande teatrino delle ombre in cui si
rappresenta la prima vita di Mattia Pascal. Finché la sagoma nera
del protagonista si libera da questa gabbia grazie a uno squarcio nel
fondale bianco e comincia la sua seconda vita, in carne ed ossa.
In scena c’è solo un grande cilindro
di seta bianca, capace di catturare le ombre e le luci come una
lanterna magica, attraverso cui si possono costruire mondi immaginari
e provare a viverci dentro, cullandosi nell’illusione che quella
sia la vita vera. Tra lanternini, sedute spiritiche “di poco
spirito”, bizzarre teorie filosofiche e strani incontri, Mattia
conosce l’amore e cerca di dare concretezza alla sua nuova
identità.
INFORMAZIONI
MTM Teatro Litta
Corso Magenta, 24
da martedì a sabato ore 20:30 –
domenica ore 16:30
Biglietti: Intero 30€, Intero
giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto Arcobaleno (per
chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30/Over65 15€,
Scuole di teatro e Università 15€, Ridotto DVA 15€, Scuole di
MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€
spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4
Info e prenotazioni
biglietteria@mtmteatro.it/02-86454545
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sabato dalle 15:00 alle 19:30
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I biglietti prenotati vanno ritirati
nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a
partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
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