STAGIONE D’OPERA
SECONDO APPUNTAMENTO CON L'OPERA
"MACBETH"
DI GIUSEPPE VERDI
Prosegue la Stagione d’Opera,
l’allestimento che andrà in scena è realizzato al Teatro
Fraschini e frutto della coproduzione dei teatri di tradizione di
OperaLombardia, in collaborazione con il Teatro Nacional de Sao
Carlos di Lisbona.
La regia è stata affidata a Elena
Barbalich, attiva in ambito operistico a Venezia, Torino, Salerno,
Bari e Parigi. Per OperaLombardia ha curato la regia del Cappello di
Paglia di Firenze e nell’autunno del 2017 mette in scena Rigoletto
al Teatro Fraschini, ripreso nel 2018 all’Opéra de Toulon. E’
docente di regia all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
La direzione è del Maestro Gianluigi
Gelmetti, figura internazionale di primo piano in ambito musicale e
registico- è stato allievo di Orazio Costa. Ha diretto in tutto il
mondo, in Europa, dalla Scala al Covent Garden, all’Opéra de
Paris, Teatro Real di Madrid, Filarmonica di Berlino, Monaco di
Baviera, Vienna e San Pietroburgo; nelle Americhe, in Australia,
Giappone, Cina, Qatar.
Il CAST
Macbeth Angelo Veccia
Banco Alexey Birkus
Lady Macbeth Silvia Dalla Benetta
Dama di Lady Macbeth Katarzyna
Medlarska
Macduff Giuseppe Distefano
Malcolm Alessandro Fantoni
Medico/Un Domestico di
Macbeth/Sicario Alberto Comes
LA TRAMA
In Scozia, nell'XI secolo, Macbeth e
Banco sono di ritorno da una vittoriosa battaglia contro i rivoltosi.
Incontrano alcune streghe che fanno loro una profezia: Macbeth sarà
signore di Cawdor e in seguito re di Scozia, mentre la progenie di
Banco salirà al trono. Parte della profezia si avvera subito. Giunge
infatti un messaggero che comunica a Macbeth che re Duncan gli ha
concesso la signoria di Cawdor. Venuta a conoscenza della profezia
delle streghe, l'ambiziosa Lady Macbeth incita il marito a uccidere
il re. Del delitto viene incolpato il figlio di Duncan, Malcolm, che
si trova costretto a fuggire in Inghilterra. Ora che Macbeth è re di
Scozia, la moglie lo convince a liquidare Banco e soprattutto il
figlio di costui, Fleanzio, nel timore che si avveri la seconda parte
della profezia. I sicari di Macbeth assassinano Banco in un agguato,
ma Fleanzio riesce a fuggire. Durante un banchetto a corte, Macbeth è
terrorizzato dall'apparizione del fantasma di Banco. Inquieto,
Macbeth torna dalle streghe per interrogarle. Il verdetto è oscuro:
egli resterà signore di Scozia fino a quando la foresta di Birnam
non gli muoverà contro, e nessun "nato di donna" potrà
nuocergli. Lady Macbeth, intanto, lo incita a uccidere la moglie e i
figli del nobile profugo Macduff che, insieme a Malcolm, sta
radunando in Inghilterra un esercito per muovere contro Macbeth.
L'esercito invasore giunge segretamente al comando di Malcolm e
Macduff. Giunti nei pressi della foresta di Birnam, i soldati
raccolgono i rami degli alberi e con questi avanzano mimetizzati
dando l'impressione che l'intera foresta si stia muovendo (come nella
profezia). Lady Macbeth, nel sonno, è sopraffatta dal rimorso e
muore nel delirio. Macbeth, rimasto solo, fronteggia l'invasore, ma è
ucciso in duello da Macduff, l'uomo che, venuto al mondo con una
sorta di parto cesareo, avvera la seconda parte del vaticinio
("nessun nato di donna ti nuoce").
ESTRATTO DALLE NOTE DI REGIA
di E. Barbalich
La regia dell'opera riproduce, a
livello visivo e percettivo, il mondo delle visioni di Macbeth, come
se tutto ciò che accade sul palcoscenico fosse prodotto dai suoi
occhi. Il punto di vista è quindi quello del protagonista, come nel
corso del percorso erratico profondamente umano del Macbeth
shakespeariano, fedelmente mutuato da Verdi. Con lo scenografo
Tommaso Lagattolla abbiamo voluto creare uno spazio indefinito, lo
spazio interiore dell'incubo, che in alcuni momenti non si coglie per
intero, ma si percepisce come un luogo del sentire, dove le figure
emergono o appaiono improvvisamente dal buio, generate dalla mente
del protagonista. Tutto è avvolto in un'atmosfera lugubremente
onirica, nella quale rivive un medioevo barbarico e rituale - omaggio
ad Orson Welles - nel quale dominano superstizione e paura. (…)
Un altro piano di lettura è la
connotazione simbolica dell'uso dei colori. Un ulteriore aspetto
della regia è connotato dall’uso, attraverso il movimento di tulle
e sipari, di un procedimento di montaggio cinematografico tra le
diverse scene, in modo da adattare il rigido schema dei numeri chiusi
alla struttura cinetica delle sequenze, rendendo più incalzante il
ritmo narrativo.
BIGLIETTERIA
C.so Strada Nuova 136 - Pavia
Aperta dal lunedì al sabato dalle ore
11 alle 13 e dalle 17 alle 19
Aperta un’ora prima di ogni
spettacolo
Tel. 0382-371214
PREZZI
Da 56 euro (platea e palchi centrali) a
14 euro (posti in piedi non numerati).
Sono riconosciute riduzioni, oltre che
di legge, anche per le scuole e gli studenti
Giovani Under 30 riduzione del 50%
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito
www.teatrofraschini.org
ACQUISTO ON LINE
www.teatrofraschini.org
Nessun commento:
Posta un commento