A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ
SPETTACOLI DOMENICALI PER LE FAMIGLIE
TEATRO COMUNALE COSTANTINO PARRAVANO DI CASERTA
Torna al Teatro Comunale “Costantino
Parravano” di Caserta per la XVII edizione la rassegna “A teatro
con mamma e papà”, a cura della compagnia La Mansarda Teatro
dell’Orco diretta da Roberta Sandias. Sei appuntamenti dedicati ai
più piccoli, a partire dal 10 novembre fino al 15 marzo, che
confermano l’attenzione della compagnia verso le nuove generazioni.
Dal 1992 La Mansarda Teatro dell’Orco si propone di formare, sin
dall’infanzia, un pubblico critico ed attento, in grado di
comprendere il linguaggio teatrale, ampliando il proprio confronto
anche con interlocutori adulti che si avvicinano al teatro con la
medesima infantile curiosità.
«A teatro con mamma e papà giunge
quest’anno alla sua XVII edizione. È una rassegna concepita per
essere fruita come esperienza condivisa da tutta la famiglia, e la
cosa divertente è che sono i bambini a far da mentori ai genitori.
Spesso si dice che il teatro per l’infanzia educhi gli spettatori
di domani. Crediamo invece che non ci sia spettatore più sincero e
consapevole del bambino. Chi meglio di lui è disposto a credere al
gioco della finzione? Chi meglio di lui riesce a coglierne l’essenza
e la verità? – spiega la direttrice artistica Roberta Sandias - È
lui lo spettatore ideale, che riesce a traghettare l’adulto a
teatro, facendogli ri-scoprire la sua magia. Ed è attraverso questa
condivisione che si riporta il teatro alla sua condizione originaria:
celebrazione di una festa attraverso un rito collettivo. Per questo
le domeniche a teatro sono una bella opportunità per le famiglie e
la città. Un evento molto atteso a Caserta, che questa stagione
propone un cartellone di sei appuntamenti, da novembre a marzo, che
hanno come denominatore comune la fiaba, declinata in varie forme,
dal teatro d’attore in verso, al teatro di figura e alla
particolarissima sand art. Ad aprire la rassegna, come da tradizione,
la Compagnia La Mansarda Teatro dell’Orco con Cappuccetto Rosso.
Tra gli ospiti Abruzzo Tu.Cur, I Guardiani dell’Oca, Tieffeu e
Teatro OP».
Primo appuntamento domenica 10 novembre
con una produzione firmata da La Mansarda Teatro dell’Orco, che
presenta Cappuccetto Rosso, scritto da Roberta Sandias, anche in
scena insieme a Diane Patierno, Maurizio Azzurro, Gennaro Di
Colandrea, per la regia di Maurizio Azzurro. Nella trasposizione
teatrale proposta da La Mansarda Teatro dell’Orco, il lieto fine è
d’obbligo, ma il colore dei personaggi è in linea con la morale
della fiaba di Perrault, autore della versione più antica della
fiaba. Il linguaggio raffinato in versi, i dialoghi divertenti e le
situazioni appassionanti rendono avvincente e singolare il racconto,
rinnovato dalla peculiarità dei personaggi, tra i quali spicca la
nonna, vero spunto comico, e il lupo, vecchio attore decaduto e
sdentato, in grado solo di inghiottire, senza poter masticare, le sue
prede.
Domenica 22 dicembre sarà la volta di
Biancaneve e i sette nani, presentato dal Teatro Stabile d’Abruzzo
in collaborazione con la compagnia teatrale "I Guardiani
dell'Oca" di Chieti, con Eliana de Marinis, Tiziano Feola,
Zenone Benedetto, testo e regia di Ada Umberto De Palma. La
messinscena racconterà le vicende della principessa Biancaneve e dei
suoi simpatici amici attraverso una particolare contaminazione di
registri, unendo recitazione, parti musicate e cantate e presenza di
pupazzi.
Domenica 12 gennaio 2020 torna in scena
La Mansarda Teatro dell’Orco con Gedeone Cuor di Fifone di Roberta
Sandias con Maurizio Azzurro e Antonio Vitale. Due fratelli, Gedeone
e Pancrazio, sbarcano il lunario girando di fiera in fiera con il
loro carretto da rigattiere, ma il loro vivere quotidiano è limitato
dalle paure di Gedeone, un vero fifone che arriva a temere perfino la
propria ombra, e trova conforto solo nel suo orsacchiotto Amilcare.
Attraverso una serie di travestimenti, che incarnano le paure più
radicate di Gedeone, Pancrazio costringerà il fratello a fare i
conti con i suoi timori, affrontarli e sconfiggerli. Uno spettacolo
pensato per aiutare i bambini a vincere le proprie paure attraverso
la consapevolezza.
Ancora spazio alle fiabe domenica 2
febbraio con Pinocchio Testadura della Compagnia Teatrop, scritto da
Greta Belometti e ispirato all’opera di Gianni Rodari per la regia
di Piero Bonaccurso. Le mirabolanti avventure di Pinocchio vengono
raccontate in rime, filastrocche e canzoni che stimolano i ragazzi
all’ascolto e suggeriscono una riflessione su temi universali. Lo
spettacolo gioca con le parole, ma anche con le immagini. In scena,
infatti, attraverso la tecnica della sand art, si costruisce una
narrazione fatta anche di disegni, realizzati dal vivo, in un gioco
di continue trasformazioni.
Domenica 1 marzo la Compagnia Tieffeu
proporrà Sei un mito, scritto e diretto da Mario Mirabassi con
Claudio Massimo Paternò, Stefano Venarucci e Jhans Serena Rayme.
Nello spettacolo Perseo, Teseo, Icaro prendono vita attraverso il
teatro di figura, genere nel quale si distingue la compagnia diretta
da Mario Mirabassi che ha raccolto l’eredità del lavoro del
maestro polacco Roman Ukleja. Eroi che rappresentano modelli etici;
eroi che combattono con le avversità della natura e con il loro
destino; eroi che viaggiano spinti da un bisogno inarrestabile di
conoscenza. La Compagnia Tieffeu propone storie antiche e sempre
affascinanti che, attraverso la meraviglia che solo il teatro sa
generare, inducono i ragazzi alla riflessione.
Chiuderà la rassegna, domenica 15
marzo, Ivo e Otto alla scoperta della piramide alimentare, spettacolo
a cura di La Mansarda Teatro dell’Orco, scritto da Roberta Sandias,
per la regia di Maurizio Azzurro. Lo spettacolo si propone si propone
di divulgare, attraverso il gioco del teatro, gli effetti benefici di
una sana alimentazione. Ivo e Otto, rispettivamente giornalista e
fotoreporter, sono stati inviati dalla loro testata a Pioppi, un
piccolo borgo di pescatori in provincia di Salerno dove, grazie alla
dieta mediterranea, si vive fino a cent’anni e in ottima salute. I
due personaggi incontreranno i protagonisti del mangiar sano: frutta,
verdura, cereali e soprattutto sua Maestà l'olio d'oliva, ed
impareranno a conoscere ed apprezzare le loro qualità, convertendosi
anche loro al "mangiar sano". Il progetto de La Mansarda
Teatro dell’Orco, con il patrocinio del Comune di Pollica e del
Museo della Dieta Mediterranea di Pioppi, si pone come momento
formativo ed educativo per il pubblico dei più giovani.
La rassegna “A Teatro con mamma e
papà” è realizzata con il sostegno del Comune di Caserta e del
Teatro Pubblico Campano. Gli spettacoli avranno inizio alle ore 11.
Il costo del biglietto è di 7 euro. Per informazioni e prenotazioni
0823343634; 3398085602 o rivolgersi al Botteghino del Teatro Comunale
“C. Parravano” in V. Mazzini 71, Caserta (dal martedì al sabato
10-12/17-20, tel.0823444051).
A TEATRO CON MAMMA E PAPÀ – XVII
EDIZIONE | 2019-2020
Teatro Comunale “Costantino
Parravano” di Caserta
CAPPUCCETTO ROSSO
drammaturgia Roberta Sandias
con Diane Patierno, Maurizio Azzurro,
Gennaro Di Colandrea, Roberta Sandias
regia Maurizio Azzurro
scene Martina Picciola
costumi Emilio Bianconi per Alchimia
produzione La Mansarda Teatro dell’Orco
Cappuccetto Rosso è una delle fiabe
europee più popolari, e quella del francese Charles Perrault è
senz’altro la versione più antica nella quale il lieto fine,
presente invece nel racconto dei fratelli Grimm, è assente. Nella
trasposizione teatrale proposta da La Mansarda Teatro dell’Orco,
compagnia affidata alla direzione artistica di Roberta Sandias, che
sin dalla sua nascita ha rivolto la sua attenzione al teatro per le
nuove generazioni, il lieto fine è d’obbligo, ma il colore dei
personaggi è in linea con la morale della fiaba di Perrault.
Cappuccetto Rosso è dispettosa e disubbidiente, e anche un po’
pasticciona, e il lupo è un povero predatore solitario, costretto
alla caccia per la sopravvivenza. Il pentimento della bambina al
termine della vicenda, e la chiosa del povero lupo, unica vera
vittima della storia, sottolineano il carattere dei personaggi e
invitano alla riflessione. Il linguaggio raffinato in versi, i
dialoghi divertenti e le situazioni appassionanti rendono avvincente
e singolare il racconto, rinnovato dalla peculiarità dei personaggi,
tra i quali spicca la nonna, vero spunto comico, e il lupo, vecchio
attore decaduto e sdentato, in grado solo di inghiottire, senza poter
masticare, le sue prede.
BIANCANEVE E I SETTE NANI
testo e regia Ada Umberto De Palma
con Eliana de Marinis, Tiziano Feola,
Zenone Benedetto
musiche e versi Antonio Cericola
scenografia Mario Mirabassi, Tiziano
Feola
costumi Ettore Margiotta
pupazzi Mario Mirabassi, Laura Pacini
macchine sceniche Tiziano Feola, Zenone
Benedetto
luci e audio Carlo Mené
produzione TSA Teatro Stabile d’Abruzzo
in collaborazione con I Guardiani dell’Oca
Favola musicale con attori e pupazzi
liberamente tratta dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm
"Vorrei una bambina bianca come la
neve, rossa come il rubino e con i capelli neri, neri come la notte".
Biancaneve inizia così: con un desiderio durante una giornata di
neve, espresso e ottenuto da una giovane e bella regina. Una delle
più amate fiabe popolari tedesche, rielaborata nell'Ottocento dai
fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, torna in scena, soprattutto per i
bambini, a cura del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con
la compagnia teatrale I guardiani dell'oca di Chieti. La messinscena
racconta le vicende della principessa Biancaneve e dei suoi simpatici
amici attraverso una particolare contaminazione di registri, unendo
recitazione, parti musicate e cantate e presenza di pupazzi. Tra gli
interpreti Zenone Benedetto che, assieme a Eliana de Marinis e
Tiziano Feola, recita sulle musiche di Antonio Cericola. Sul palco,
anche piccoli personaggi in gommapiuma e tessuto creati da Mauro
Mirabassi e Laura Pacini.
GEDEONE CUOR DI FIFONE
drammaturgia Roberta Sandias
con Maurizio Azzurro, Antonio Vitale
regia Maurizio Azzurro
musiche originali M. Gabriella Marino
scene Francesco Felaco, Anna Roviello
produzione La Mansarda Teatro dell’Orco
Due fratelli, Gedeone e Pancrazio,
sbarcano il lunario girando di fiera in fiera con il loro carretto da
rigattiere, ma il loro vivere quotidiano è limitato dalle paure di
Gedeone, un vero fifone che arriva a temere perfino la propria ombra,
e trova conforto solo nel suo orsacchiotto Amilcare. Pancrazio,
esasperato dall'atteggiamento del fratello, escogita un piano per
aiutarlo a superare le sue paure. Un filtro magico che rende
coraggiosi - in realtà del succo di lampone - viene donato a Gedeone
da un cavaliere errante, che altri non è che Pancrazio travestito.
Ed è proprio attraverso una serie di travestimenti, che incarnano le
paure più radicate di Gedeone, che Pancrazio costringerà il
fratello a fare i conti con i suoi timori, affrontarli e
sconfiggerli. Un colpo di scena finale svelerà l'inganno, ma nel
contempo renderà Gedeone ancor di più impavido e coraggioso. Il
racconto teatrale di Roberta Sandias si propone di essere un pretesto
per indagare le paure infantili, e per affrontarle e superarle
attraverso il gioco.
PINOCCHIO TESTADURA
testi Greta Belometti, inspirati
all’opera di Gianni Rodari
sand art e interpretazione Greta
Belometti
regia Piero Bonaccurso
produzione Compagnia Teatrop
Teatro d’attore e animazione con la
sand art
In Pinocchio Testadura le mirabolanti
avventure del burattino-bambino, nato dalla fantasia di Carlo
Collodi, vengono raccontate in rime, filastrocche e canzoni che
stimolano i ragazzi all’ascolto e suggeriscono una riflessione su
temi universali. Lo spettacolo gioca con le parole, ma anche con le
immagini. In scena, infatti, attraverso la tecnica della sand art, si
costruisce una narrazione fatta anche di disegni, realizzati dal
vivo, in un gioco di continue trasformazioni. La sand art è l’arte
della manipolazione della sabbia, che diventa come “inchiostro”
quando viene proiettata su una grande lavagna luminosa. Il racconto
visivo solletica l’esercizio dell’immaginazione e predispone i
giovani spettatori alla formazione di un’educazione estetica,
inducendoli a cercare una sintesi visuale del racconto. Pinocchio
Testadura è uno degli ultimi lavori della Compagnia Teatrop, centro
di ricerca e formazione teatrale attiva da oltre quarant’anni, con
sede in Calabria, che organizza il festival TeatrOltre, diventato
negli anni una vera e propria vetrina per il teatro ragazzi.
SEI UN MITO
Eroi e Supereroi
di Mario Mirabassi
con Claudio Massimo Paternò, Stefano
Venarucci e Jhans Serena Rayme
figure, scenografia e regia Mario
Mirabassi
costumi Lorenza Menigatti
produzione Compagnia Tieffeu
Spettacolo per attori e figure
Lo spettacolo nasce dal desiderio di
raccontare al pubblico più giovane la mitologia classica, come se
fosse una fiaba. Le storie messe in scena, in equilibrio tra realtà
e invenzione, tra presente e passato, hanno come protagonista l’eroe
mitologico, un eroe, però, calato nella società attuale. Perseo,
Teseo, Icaro prendono vita attraverso il teatro di figura, genere nel
quale si distingue la Compagnia Tieffeu di Perugia, riconosciuta dal
MiBAC e diretta da Mario Mirabassi che ha raccolto l’eredità del
lavoro del maestro polacco Roman Ukleja. In un contesto scenografico
ricco di suggestioni prodotte da una macchina teatrale in continua
trasformazione e da immagini proiettate che ricreano i luoghi e gli
ambienti in cui si svolge la vicenda, Sei un mito porta in scena il
racconto di eroi profondamente umani, anche se hanno una natura
semidivina. Eroi che rappresentano modelli etici; eroi che combattono
con le avversità della natura e con il loro destino; eroi che
viaggiano spinti da un bisogno inarrestabile di conoscenza. La
Compagnia Tieffeu propone storie antiche e sempre affascinanti che,
attraverso la meraviglia che solo il teatro sa generare, inducono i
ragazzi alla riflessione.
IVO E OTTO ALLA SCOPERTA DELLA PIRAMIDE
ALIMENTARE
drammaturgia Roberta Sandias
con Valentina Elia, Mario Di Fonzo e
Giulia Navarra
regia Maurizio Azzurro
scene Francesco Felaco
costumi Emilio Bianconi per Alchimia
pupazzi Ada Mirabassi
musiche Maurizio Azzurro e Guglielmo
Grillo
produzione La Mansarda Teatro dell’Orco
con il Patrocinio del Comune di Pollica
e del Museo della Dieta Mediterranea di Pioppi
Ivo e Otto alla scoperta della piramide
alimentare si propone di divulgare, attraverso il gioco del teatro,
gli effetti benefici di una sana alimentazione. Ivo e Otto,
rispettivamente un giornalista e un fotoreporter, sono stati inviati
dalla loro testata a Pioppi, un piccolo borgo di pescatori in
provincia di Salerno, dove, grazie alla dieta mediterranea, si vive
fino a cent’anni e in ottima salute. I due personaggi incontreranno
i protagonisti del mangiar sano: frutta, verdura, cereali e
soprattutto sua Maestà l'olio d'oliva, ed impareranno a conoscere ed
apprezzare le loro qualità, convertendosi anche loro al "mangiar
sano". Il progetto de La Mansarda Teatro dell’Orco, con il
patrocinio del Comune di Pollica e del Museo della Dieta Mediterranea
di Pioppi, si pone come momento formativo ed educativo per il
pubblico dei più giovani. Il fisiologo statunitense Ancel Keys, che
per primo introdusse e studiò il concetto di dieta mediterranea,
scelse come luogo d'elezione per i suoi studi Pioppi, la piccola
cittadina nel salernitano, dove, osservando l'alimentazione della
popolazione locale, giunse alla conclusione che la dieta mediterranea
apportava benefici alla salute. Oggi, la dieta mediterranea è
riconosciuta dall'UNESCO come bene protetto e inserito nella lista
dei patrimoni orali e immateriali dell'Umanità, nel 2010.
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