"THE SENSE OF LIFE FOR A SINGLE MAN"
LIBERAMENTE ISPIRATO A SINGLE MAN
DI CHRISTOPHER ISHERWOOD
TEATRO LITTA DI MILANO
The Sense of life for a single man,
torna sul palco del Teatro Litta di Milano uno spettacolo dove il
sentimento infinito di solitudine diverrà il padrone assoluto del
suo essere. L’unica persona a renderlo presente nel mondo l’ha
lasciato per sempre.
Sinossi:
George Falconer è un professore
inglese di letteratura all’Università di Los Angeles. Siamo
nei primi anni ‘60 del secolo scorso e George, seduto nella
sua solita poltrona, in una delle tante serate passate in attesa
dell’arrivo del suo amato, apprende una “novità” che si
presenta al suo cospetto senza possibilità di replica: il suo
compagno è morto in un incidente stradale! Incapace di reagire
al lutto e all’afflizione, per un amore che durava da sedici
anni, si mette a riordinare carte, oggetti e sentimenti. Tenta
persino di togliersi la vita con un colpo di pistola ma senza
riuscirci.
La vita di George si è raggruppata in una serie di oggetti e di gesti che gli permettono di ricordarsi che è ancora in vita, mentre il senso della banalità del vivere, si fa sempre più nauseante.
“A single man” è un mélo intessuto di atti mancati e infiniti (rim)pianti. Il professore, portatore di un dolore universale, vive (e muore) nell’attesa del ricongiungimento all’amato. Sarà proprio il lutto, lo spirito della scena.
Note di regia:
Il testo tratta della “solitudine”
e, non come semplice sentimento negativo che arriva a pungere il
cuore del mal capitato, bensì come status vivendi, in cui la sfida
non è fuggirla ma, osservarla da vicino per sezionarla nelle sue
“parti intime”.
George si pone la domanda: “Sono un
uomo solo”? Darsi una risposta è facile, perché la solitudine la
conosce da sempre. Possiamo dire che un omosessuale ne nasce
corredato? Si! Diciamolo pure che il primo sentimento che si
sperimenta è l’emarginazione e quindi il senso sconfortante di
essa.
George, il nostro protagonista,
professore cinquantenne inglese con cattedra a Los Angeles, conosce
bene lo sguardo interrogativo delle persone che lo circondano e,
quella quantità di occhi gli ricorda costantemente che è “un uomo
solo”. Sartre ci ha insegnato che noi viviamo nello sguardo degli
altri e se loro ci vedono cosi, noi siamo esattamente quella cosa.
Invece il professore è a casa in
attesa dell’arrivo del compagno e come tutte le sere, l’ansia di
vederlo, si fa sempre più acuta. Una telefonata improvvisa farà
squillare le trombe e, la successione di piani che la mente di George
gli suggeriva qualche attimo prima, sarà soppiantata da un altro
ordine di cose. Come in una pellicola ben girata, se la naturale
successione degli eventi coerenti tra se è interrotta da un nuovo
elemento, il pubblico sarà co-stretto a partecipare all’inaspettata
sequenza di fatti. Ecco che la magia del cinema si rende concreta, lo
spettatore s’identifica sentimentalmente con il protagonista e vive
con lui, come fosse sua, la nuova catena di avvenimenti. Siamo tutti
in attesa di vivere la “novità”. Cosi, quella maledetta chiamata
ha cambiato l’ordine delle cose e: non ci saranno più una cena,
men che meno abbracci, nemmeno discussioni e litigi senza fine perché
la camicia non era nel cassetto giusto o perché la signora ha
l’abitudine di spostare le cose nel frigorifero senza avvisare. Non
ci sarà più NULLA!!!
La prospettiva prossima a George è il
vuoto. Il sentimento infinito di solitudine diverrà il padrone
assoluto del suo essere. L’unica persona a renderlo presente nel
mondo l’ha lasciato. Qualcuno ha investito e abbandonato sul ciglio
di una strada il suo compagno, uccidendolo. George non dovrà più
ironizzare sul proprio status ma dovrà accettare la malinconia nella
sua manifestazione OMO- FISIOLOGICA.
Messinscena
I personaggi in scena sono quattro:
George, Charlotte (una cara amica intimamente innamorata di lui) ,
Jim (il fidanzato morto) e Kenny (giovane studente). I quattro
protagonisti si muoveranno in uno spazio sinuoso riempito da luci che
disegneranno man mano i luoghi in cui le scene si svolgono. La
recitazione, elemento fondante per la messa in scena, sarà
accentuata dalla mimica danzante/sognante degli attori. Un lavoro
minuzioso sul ritmo e sul cambio scena ci condurrà in una sorta di
montaggio cinematografico.
Pasquale Marrazzo
Pasquale Marrazzo
Nato a S. Antimo in provincia di Napoli
il 13/10/1961, da ragazzo si trasferisce a Milano per intraprendere
gli studi accademici in filosofia conseguiti presso l’Università
Statale, dividendo sempre da allora la sua vita tra Napoli e Milano.
Sin da ragazzo coltiva la sua passione
per il teatro frequentando nel 1982 al Teatro Nuovo di Napoli la
scuola di teatro diretta dal regista Gennaro Vitiello, partecipando
sia come attore che come aiuto regista, alla messa in scena de Il
Girotondo di Schnitzler.
Dal 1987, a Milano, inizia una
collaborazione con il Teatro OUT OFF.
Lo stesso anno si iscrive
all’Università Statale di Milano, alla Facoltà di Lettere e
Filosofia dove, nel 1992, si laurea con una tesi sui simboli
coinemici presenti nel film “Il cielo sopra Berlino” di Wim
Wenders. La tesi comprende anche un video dal titolo Angeli
necessari.
Nel 2009 dirige e produce il suo quarto
lungometraggio, SOGNO IL MONDO IL VENERDI, che riceve un grande
consenso dalla critica, interpretato da Laura Ferrari, Elena
Callegari, Domenico Balsamo, Giovanni Brignola, Corinna Augustoni.
Dario Manera
Intensa e prevalente l’attività
teatrale. Scoperto da Franco Branciaroli debutta al suo fianco nel
Pugačëv di Sergèj Esenin, e prosegue sotto la sua direzione nel
Peer Gynt come Fonditore di Bottoni, come Astolfo ne La vita è sogno
e in un insolito Pastore Manders in Spettri.
Nel 1989 conosce Egisto Marcucci, che
lo sceglie per il ruolo di Michelino ne La famiglia Mastinu di
Alberto Savinio, spettacolo a cui è molto legato, e Filippo Crivelli
cui deve il Conte Ippolito nel Conte Chicchera di Goldoni.
Successivamente è Romeo nel Romeo & Giulietta di William
Shakespeare prodotto dal C.S.S. di Udine per la regia di Paolo
Valerio.
Nelle stagioni ‘94-’95 / ‘95-’96
ha preso parte alla riedizione della celebre Donna Serpente di Carlo
Gozzi, nuovamente diretto da Egisto Marcucci, interpretando il ruolo
di Brighella.
Negli anni successivi è stato
Giacomino al fianco di Turi Ferro, e Bill ne Il Lago dorato insieme a
Isa Barzizza e Nando Gazzolo nuovamente diretto da Filippo Crivelli.
Lavora con Daniela Ardini in Retablo
che gli affida inoltre il ruolo di Gesù nella versione teatrale
tratta dalla sceneggiatura di C.T.Dreyer. Walter Manfré lo sceglie
per il ruolo di Candido di Leonardo Sciascia spettacolo al fianco di
Jean Sorel. Interpreta Giasone in una particolare edizione
“mediatica” della Medea euripidea, dove al capo degli argonauti
regala un’efficace maschera da boss balcanico, e in Ecuba il ruolo
di Polimestore. Sua partner in entrambi gli spettacoli Mariella Lo
Giudice. Termina nell’aprile 2008, 7 Piani in compagnia, con Ugo
Pagliai e Paola Gassman, e debutta in estiva nel ruolo di Oberon
diretto da Marco Ghelardi. Nella stagione 2008-2009 interpreta
Lepido, Eros e il Messaggero in Antonio & Cleopatra e Pozzo in
Aspettando Godot. Successivamente è Oreste in Oreste all’incontrario
studio per un “eroe” contemporaneo. In un passaggio del testo
recupera la memoria del “milanese”, lingua paterna.
Diretto da Federica Granata nel 2010
interpreta per la prima volta un ruolo femminile. E’La Zia nello
spettacolo Il sesso di Igor.
Michele Costabile Nasce a Roma nel 1988
ma si trasferisce poco più che adolescente a Pescara. Dopo la
Maturità Classica viene selezionato da Mauro Avogadro per il
triennio formativo del Teatro Stabile di Torino 2009-2012.Dopo il
diploma si trasferisce a Roma dove per diversi anni fa parte della
compagnia di Daniele Salvo (Giulio Cesare, Edipo Re, Siamo Tutti in
Pericolo e Pilade di Pasolini) e lavora abitualmente con Il Teatro
dei Servi diretto da Roberto Marafante.
Nel 2016 si trasferisce a Milano dove
entra a far parte del teatro Dell'Elfo dove Elio de Capitani e
Ferdinando Bruni lo scritturano per: Otello, Afghanistan Il grande
gioco e Afghanistan Enduring Freedom.
Nel 2019 Inizia a collaborare con Il
teatrolinguaggi creativi guidato da Paolo Trotti e Simona Migliori
che lo scelgono per "La purezza e il Compromesso".
Nel 2019 ricopre per la prima vota un
ruolo da protagonista in un film diretto da Pasquale Marrazzo
Da segnalare anche la specializzazione
presso il Centro Teatrale Santa Cristina nel 2017 e Nel 2018 la
segnalazione al premio Hystrio alla vocazione.
Rossana Gay è nata a Milano nel 1971.
Dopo il diploma artistico, frequenta per tre anni la facoltà di
lettere all'università Statale di Milano. Inizia la sua formazione
teatrale all'età di nove anni frequentando un corso di mimo per
quattro anni. Successivamente frequenta la scuola “Studio
laboratorio dell'attore” a Milano. Prosegue il suo percorso
didattico partecipando a numerosi stages condotti da registi e
attori, tra cui Ida Marinelli, Naira Gonzales, Marcel Marceau, Davide
Iodice e Alfonso Santagata. Dopo varie esperienze lavorative che
vanno dal teatro di strada al teatro per ragazzi (con il regista
Antonio Rosti), dal 2000 entra a far parte stabilmente della
compagnia teatrale Katzemacher diretta da A. Santagata recitando in
tutti gli spettacoli prodotti - tra cui “Quali fantasmi “(premio
Giurlà 2004) “Le voci di dentro”, “Animenere”- fino al 2014.
Lavora inoltre con il compositore Adriano Guarnieri per i melologhi
“Rasoi di guerra” “Memorie del futuro”, con il regista
Virginio Liberti, con la compagnia Gogmagog -“Giovanni per campare
digiunava” 2018 - con la regista e attrice Milena Costanzo -”Emily
no!” 2017 ,“ Miserabili “ 2019 - Livia Gionfrida e i detenuti
del carcere di massima sicurezza La Dogaia di Prato, Roberto
Rustioni. Dal 2017 lavora con il regista Pasquale Marrazzo - “The
sense of life for a single man”, con il quale sta attualmente
realizzando un film. In qualità di regista e attrice mette in scena
numerosi spettacoli – tra cui “Elettra show”, “Campo di
carne”, “Babar” e “Il pifferaio magico” (quest’ultimi con
la Compagnia Gogmagog, cooprodotti dall’auditorium LaVerdi di
Milano)“Sorelle”, tratto dalla vita e le opere di Virginia Woolf
(Bookcity 2017, selezionato dal progetto Teen Ambassadors Acrooss
Europe per il Festival Segni D'infanzia 2019 ). Dal 2009 inoltre,
svolge attività di formazione per bambini, adulti, detenuti del
carcere La Dogaia di Prato e disabili. Collabora con l’associazione
Arbus con cui realizza laboratori e spettacoli presso l’Asl di San
Miniato con pazienti psichici (progetti di salute mentale)
Giovanni Consoli nasce a Brescia il 22
gennaio 1997. A partire dal liceo, si approccia al mondo teatrale
attraverso accademie locali. Gli studi teatrali proseguiranno con
workshop di formazione tenuti da Fruzan Seifi (Actors Studio New
York), Sara Corso, Stefano Cenci (con il quale parteciperà allo
spettacolo "Del Bene Del Male") e uno studio approfondito
presso Firenze accanto all'attore Leonardo Capuano sul testo "Delitto
e Castigo" di Fedor Dostoevskij. Da tre anni continua a formarsi
e lavorare presso la compagnia di teatro-danza Compagnia Sisina
Augusta portando in scena spettacoli nelle città di Milano, Mantova,
Verona.
INFORMAZIONI
MTM Teatro Litta
Corso Magenta, 24
da martedì a sabato ore 20:30 –
domenica ore 16:30
Biglietti: Intero 25€, Intero -
giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto Arcobaleno (per
chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30/Over65 15€,
Scuole di teatro e Università 15€, Ridotto DVA 12.50€, Scuole di
MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro, Teatri Possibili 10€
spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4
Scarica l’App di MTM Teatro e
acquista con un clic
BIGLIETTERIA MTM
Corso Magenta 24, Milano
02 86 45 45 45 -
biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a
sabato dalle 15:00 alle 19:30
PREVENDITA ONLINE
Biglietti e abbonamenti sono
acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito - punti vendita
vivaticket.it
I biglietti prenotati vanno ritirati
nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a
partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
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