ARISA E' LA MADRINA DEL PREMIO
BIANCA D’APONTE PER IL 2020
PER CANTAUTRICI
È Arisa la madrina dell’edizione 2020 del Premio Bianca
d’Aponte di Aversa, il contest italiano per cantautrici ormai diventato un
appuntamento di grande prestigio nel panorama musicale italiano. L’annuncio è
stato dato in una serata speciale del Premio, tenutasi a Roma il 18 dicembre al
Teatro Eduardo De Filippo dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, serata
in cui è stato anche presentato il nuovo bando di concorso.
Ad Arisa spetterà il compito di presiedere la giuria nella
prossima edizione del concorso, prevista al teatro Cimarosa di Aversa il 23 e
24 ottobre 2020, e di cantare e incidere un brano di Bianca d’Aponte, la
cantautrice a cui è dedicato il Premio.
Arisa segue altre esponenti di rilievo della musica in
Italia che hanno svolto il ruolo di madrine nelle precedenti edizioni: Rachele
Bastreghi dei Baustelle, Rossana Casale, Ginevra di Marco, Cristina Donà, Irene
Grandi, Elena Ledda, Petra Magoni, Andrea Mirò, Simona Molinari, Nada, Mariella
Nava, Brunella Selo, Tosca, Paola Turci e Fausta Vetere.
Nelle passate edizioni il premio assoluto è andato a
Veronica Marchi e Germana Grano (ex aequo, 2005), Chiara Morucci (2006), Mama’s
Gan (2007), Erica Boschiero (2008), Momo (2009), Laura Campisi (2010), Claudia
Angelucci (2011), Charlotte Ferradini (2012), Federica Abbate (2013), Elisa
Rossi (2014), Irene Ghiotto (2015), Sighanda (2016), Federica Morrone (2017),
Francesca Incudine (2018), Cristiana Verardo (2019).
Il premio della critica, dal 2017 ribattezzato “Premio
Fausto Mesolella” in omaggio allo storico direttore artistico della
manifestazione, è stato invece attribuito a Marilena Anzini (2005), Ivana
Cecoli (2006), Giorgia Del Mese (2007), Silvia Caracristi (2008), Momo e
Giorgia Del Mese (ex aequo, 2009), Paola Rossato (2010), Rebi Rivale (2011),
Cassandra Raffaele e Paola Rossato (ex aequo, 2012), Rebi Rivale (2013), Elsa
Martin (2014), Helena Hellwig (2015), Agnese Valle (2016), Fede ‘N’ Marlen
(2017), Francesca Incudine e Irene Scarpato (2018), Lamine (2019).
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