MARIA PILAR PÉREZ ASPA
"ISABEL GREEN2
DI EMANUELE ALDROVANDI
MUSICHE ORIGINALI PIETRO CARAMELLI
TEATRO BRANCACCINO DI ROMA
TEATRO BRANCACCINO
dal giovedì al sabato ore 20.00; domenica ore 18.45
Isabel Green, una grande star di Hollywood, ha appena vinto
il premio Oscar come “miglior attrice protagonista”. È sul palco del Dolby
Theater, con in mano la statuetta che sognava fin da quando era bambina.
Dovrebbe essere al massimo della felicità, ma dentro di lei qualcosa non va.
Mentre all’esterno cerca di dissimulare fingendo emozione e
imbarazzo, dentro di lei un turbine di pensieri la porta lontano, in una
dimensione solitaria in cui le riflessioni sulla propria vita si mescolano al
tentativo di far fronte alla situazione attuale, in un parossismo tragicomico
che la porta a rompere ogni convenzione sui “discorsi d’accettazione” e a
mettere in discussione i cardini della sua stessa esistenza.
Volevo trovare un modo per parlare di questo tilt epocale.
Farlo con leggerezza e ironia, naturalmente (non serve certo aggiungere altra
‘pesantezza’).
Ho chiamato Emanuele Aldrovandi, ho condiviso con lui il
pensiero di Han e altre considerazioni che vi risparmio, per non dilungarmi
troppo. Vi basti sapere che dai nostri incontri, numerosi, dalle nostre
riunioni, turbolente, dal nostro confronto, serrato, è uscito questo piccolo
prezioso testo.
Pilar mi è parsa subito l’attrice perfetta per Isabel. L’ho
chiamata e lei ha risposto con grande entusiasmo.
Isabel è una super star di Hollywood. Bella, famosa, ricca e
pure brava. Isabel ha atteso l’Oscar a lungo, come Di Caprio, e finalmente,
come Di Caprio, lo ottiene con Life of Mother Theresa. Un sogno che si
realizza, la tanto attesa consacrazione. Adesso può parlare davanti a milioni
di persone. In mano, la statuetta d’oro dell’Oscar. Ma quello che dirà non sarà
affatto quello che ci aspettiamo. Fino all’ultimo, anzi, anche dopo l’ultimo
istante del discorso, Isabel ci sorprenderà e lentamente, tra una risata e una
lacrima, scivoleremo, quasi senza accorgercene, dentro il paradosso delle
nostre stesse vite. Quel paradosso che così bene descrive Han”. (Serena
Sinigaglia)
SCENE MARIA SPAZZI | DISEGNO LUCI ALESSANDRO BARBIERI | VOCE FUORI CAMPO GIANLUIGI GUARINO| ASSISTENTE ALLA REGIA GIORGIA AIMERI| ASSISTENTI ALLA SCENOGRAFIA CLARA CHIESA, ERIKA GIULIANO, MARTA VIANELLO
IDEATO E DIRETTO DA
SERENA SINIGAGLIA
PRODUZIONE ATIR TEATRO RINGHIERA |CON IL SOSTEGNO DI NEXT 2017
IN COLLABORAZIONE CON CENTRO TEATRALE MAMIMÒ
BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 18,00 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita
tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 |
botteghino@teatrobrancaccio.it
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