PAOLA GIORGI
"D"
LA PRINCIPESSA DIANA E LA PALPEBRA DI DIO
CON MARIA CHIARA ORLANDO
ALLA TROMBA JAZZ
BRANCACCINO DI ROMA
Lo spettacolo racconta l’icona di Lady Diana Spencer nelle
sue vicende umane, esistenziali e sociali, dando voce alla sua figura in una
sorta di memoriale post-mortem in cui la Principessa, ripensando alla propria
vita, narra di sé, dei suoi amori e dolori, dei suoi affetti più cari perduti.
Nel monologo, Lady D. dialoga con voci che sente giungere
dal regno dei vivi: quelle dei due figli William e Henry, quella della Regina
Elisabetta, quella del suo ex-consorte Carlo. Mentre racconta di sé, l’immagine
di Lady D. si sovrappone a quella di alcune eroine della mitologia classica –
Medea, Arianna, Antigone e Artemide – e il testo del monologo si interseca con
estratti da Euripide, Ovidio, Sofocle, Seneca.
Ho sempre ammirato Lady Diana Spencer, quella sua impronta
di donna libera e ho sempre desiderato portarla in scena. Non mi interessa il
gossip, mi interessano le tante sfaccettature di una donna di nobile famiglia,
coraggiosa, anticonvenzionale, elegante, moglie, ma soprattutto madre.
C ’è un punto di contatto forte tra me e Lady Diana, una
esperienza comune, il disturbo del comportamento alimentare, che si è
manifestato con la bulimia in lei, con l’anoressia in me; ma ancora più forte
c’è la consapevolezza di averlo superato. Entrambe.
E questa consapevolezza mi ha fatto andare oltre nella
scoperta di Diana. Quando penso a Diana penso ad Antigone, al suo atto di
insubordinazione, al suo essere idealista e romantica e decisa ad affermare il
primato della libertà. Con questa suggestione mi sono rivolta a Cesare Catà,
uno scrittore profondo, coltissimo, sportivo, tenero e folle che ha fatto
sbocciare la mia idea di Diana connettendola alle vicende di Medea, di
Artemide, di Arianna; creandone un mito che Cesare ci permette di conoscere
attraverso la sua palpebra di Dio.
Un lavoro così intimo e potente non potevo che affidarlo
alle mani di Luigi Moretti, amico, collega ma soprattutto grande regista di
profonda sensibilità e raffinatezza.
D la principessa Diana e la palpebra di Dio, è la storia di
una Donna, con tutta la meraviglia che questo termine racchiude.
e la partecipazione di
Sonia Barbadoro e Giovanni Moschella
scene e costumi Stefania Cempini
regia Luigi Moretti
Paola Giorgi
BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 18,00 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i punti vendita
tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231 |
botteghino@teatrobrancaccio.it
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