PRODUZIONE COMPAGNIA CORRADO D'ELIA
"ULISSE IL RITORNO"
TEATRO LEONARDO DI MILANO
"Narrami, o Musa, dell'uomo
dall'agile mente, che tanto vagò, dopo che distrusse sacra città
di Troia...
Dal 30 gennaio al 9 febbraio Corrado
d'Elia, insieme agli attori Raffaella Boscolo e Angelo Zampieri, sarà
in scena al Teatro Leonardo di Milano con lo spettacolo Ulisse, il
ritorno, di cui cura anche la regia.
Il racconto di Omero è solo il punto
di partenza. Lo spettacolo è infatti un viaggio poetico nell'uomo e
nell'oggi, una riflessione necessaria sul contemporaneo, sul nostro
tempo, sulle nostre utopie e sugli ideali su cui una generazione ha
costruito la propria vita e il proprio modo di essere.
Tre personaggi, tre naufraghi della
vita che, in uno spazio che è insieme teatro, imbarcazione e sala da
ballo, raccontano la propria storia, mentre presente e passato si
confondono in un'atmosfera onirica e malinconica.
Sullo sfondo il continuo rimando ai
personaggi di Omero, ma soprattutto alle atmosfere profonde e
poetiche dei film di Theo Angelopoulos, regista greco scomparso, cui
è dedicato lo spettacolo.
Ancora un grande omaggio di Corrado
d'Elia al teatro e alla sua forza vitale, impulsiva e purificatrice.
COMPAGNIA CORRADO D'ELIA
via Savona 10 – Milano
www.corradodelia.it |
compagnia@corradodelia.it
ULISSE, IL RITORNO – note allo
spettacolo di Francesca Interlenghi
E’un lungo piano sequenza dalla
consistenza cinematografica quello in cui scorre la vicenda
dell’Ulisse contemporaneo messo in scena da Corrado d’Elia. Un
segmento narrativo teso a riprodurre la complessità di un viaggio
metaforico, il viaggio dell’uomo verso la conoscenza, accorciando
le distanze tra reale e surreale, tra verità e rappresentazione e
rendendo omaggio al teatro, alla sua forza vitale e dirompente. Nel
mezzo di un’atmosfera suggestiva, in una scenografia fatta di
piccole luci capaci di creare spazi mutevoli di colore e di
esistenza, fatta di tavoli e sedie alla maniera di una volta, si
muove un Ulisse frastornato, immerso nella fatica del ricordare. Uno
spazio in cui le vicende di un ipotetico esterno si mischiano senza
soluzione di continuità con quelle di un onirico interno, in un
luogo che è al contempo nave, la nave dei folli, teatro e sala da
ballo. Dedicato al grande regista cinematografico Theo Angelopoulos
lo spettacolo ne riprende le tematiche, i suggerimenti emotivi,
rievocando l’idea dei Balcani, l’esilio, la separazione, il
viaggio, il dissolversi delle utopie. E il moto esausto dell’uomo
attraverso l’acqua, i fiumi, i confini. La narrazione si compone di
un’architettura a più strati in cui la storia di un Ulisse
contemporaneo si intreccia con quella di un attore che torna a casa
mentre scrive uno spettacolo che si sta rappresentando proprio in
quel momento lì. E i fatti di tre naufraghi della vita si
intrecciano in maniera indissolubile con il tema del ricordo, con
l’ossessione del ricordare tanto cara a entrambi i registi. Proprio
come nel film di Angelopoulos “Lo sguardo di Ulisse” il fotografo
voleva ritornare a vedere le prime immagini, le prime foto scattate
nella sua Grecia, anche questo moderno Ulisse non perde occasione per
cercare i ricordi, per interrogarsi sugli spazi di oblio che nel
viaggiare hanno fagocitato persone e sentimenti senza distinzione
alcuna. Non un viaggio geografico ma un viaggio che muove dalle
parole, perché in origine era il verbo. Un viaggio che è un
ritornare a sé stessi, a quello che più ci appartiene, all’essenza
di noi. Un viaggio che è racconto poetico e malinconico dell’uomo
e dell’oggi. Un viaggio nel labirinto immaginario che scorre tra i
due livelli di lettura cui si presta l’Odissea, quello esoterico,
il nostro bisogno di crescere nell’idea di Dio o nell’idea di
sapienza, e quello essoterico fatto di materialità che tutto
inghiotte. Le persone con un occhio solo, quelle senza profondità,
in fondo le incontriamo tutti i giorni. Sta a noi decidere se sostare
in superficie o andare a fondo per trovare le corrispondenze. Un
viaggio che non ha fine perché la fine è l’inizio ripete spesso
questo Ulisse. A significare che la ricerca della perfezione è
nell’imperfezione stessa, a dire che le cose si rompono per poi
ritornare sotto altra forma. La storia stessa dell’uomo è come un
cerchio che si chiude per riaprirsi ancora.
Alla fine probabilmente chiudere il
cerchio toccava a me, era compito mio, ero io che non dovevo fare
niente altro se non dire i miei ricordi. In questo spettacolo sono io
che racconto di mia madre, di quando era sfollata, di quando poi è
morta, l’incontro nell’Ade come fosse uno spazio temporale capace
di mettere in relazione i vivi con i morti. Il mio è un racconto che
parte da materiali propri e intimi, da cose vere, fatti realmente
accaduti. In cui c’è sempre in qualche modo la translitterazione
delle persone. C’è Ulisse ma Ulisse è anche Telemaco. C’è
un’unica donna, che rappresenta tutto. Lo spettacolo è come sono
io. Dove uno è tutto sempre.Corrado d'Elia
Compagnia Corrado d'Elia
Tra le più attive ed apprezzate
compagnie di prosa italiane, la Compagnia Corrado d'Elia nasce come
sintesi e nuovo percorso della storica Compagnia Teatri Possibili
fondata dal regista e attore Corrado d'Elia nel 1996.La produzione
della Compagnia si distingue da sempre per la sua originalità e per
la capacità di attrarre l'attenzione del pubblico e della critica,
che le ha attribuito nel corso degli anni numerosi premi e
riconoscimenti. Il gruppo che costituisce la Compagnia, pur
rinnovatosi nel tempo, è caratterizzato da un nucleo stabile formato
da artisti, operatori culturali e rappresentanti della società
civile che lavorano in modo continuativo intorno alla figura del
regista ed attore Corrado d’Elia che ne è riferimento artistico ed
organizzativo fondamentale. Obiettivo comune è la promozione, la
diffusione del teatro e della cultura in genere attraverso la
produzione di spettacoli e lo sviluppo di linguaggi e progetti capaci
di dialogare col presente e con le diverse forme dell'arte, della
comunicazione e dell'immagine.La Compagnia, oltre all'attività di
tournée su tutto il territorio nazionale, è presente stabilmentee a
Milano con un'intensa stagione in ospitalità presso diverse sale
cittadine. Ha fondato ed è stata per 18 anni, fino al dicembre 2015,
la compagnia di riferimento del Teatro Libero di Milano.
Progetto, drammaturgia e regia Corrado d'Elia
assistente alla regia Sabrina De Vita
con Corrado d'Elia, Raffaella Boscolo, Angelo Zampieri
scene Fabrizio Palla
organizzazione Caterina Mariani
grafica Chiara Salvucci
Durata dello spettacolo: 60 minuti
INFORMAZIONI
MTM Teatro Leonardo
Via Andrea Maria Ampère, 1
da giovedì a sabato ore 20:30 –
domenica ore 16:30
Biglietti: Intero 25€ – Intero
giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto arcobaleno (per
chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30 e Over65
15€, scuole di teatro e università 15€, Ridotto DVA 12,50€,
scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro, Teatri Possibili 10€
spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4, Abbonamento la bella stagione
Scarica l’App di MTM Teatro e
acquista con un clic
BIGLIETTERIA MTM
02. 86 45 45 45 -
biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a
sabato dalle 15:00 alle 20:00
Biglietti e abbonamenti sono
acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati
vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la
domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Nessun commento:
Posta un commento