TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
"QUEL CHE ACCADE A JACK, JACK, JACK E JACK"
REGIA E DRAMMATURGIA DI
FRANCESCO PETRUZZELLI
Il progetto nato sotto l'egida
dell'Accademia Silvio d’Amico di Roma e vincitore del Premio
Carmelo Rocca 2018, approda all’Elfo Puccini che lo sostiene anche
produttivamente. Un regista e drammaturgo trentenne, Francesco
Petruzzelli, guida un gruppo di giovani attori e di allievi.
Al centro della trama di questa
commedia dai toni scuri e grotteschi, troviamo
un nucleo famigliare composto da quattro elementi: un padre
di nome Jack, e tre figli, anche essi di nome Jack.
Ciascuno dei
personaggi aderisce a una funzione che lo distingue dagli
altri e ne caratterizza la personalità. Nella cosiddetta ‘cultura
pop’ occidentale, il nome Jack ha acquisito ormai una valenza
quasi archetipica. In ogni film, in ogni libro di matrice
anglosassone, perfino in ogni gioco di ruolo inventato dai bambini,
il nome Jack emerge per primo nella mente di chi debba
assegnare il nome all'eroe della trama. Jack diviene l'antonomasia
dell'eroe contemporaneo e pertanto, nella storia ogni personaggio,
compresi quelli femminili, ne porta il nome, in quanto
figura assoluta di ciò viene chiamato a rappresentare. Alla
base dell'intreccio vi è la frizione creata dalle idiosincrasie
dei tre figli che, costretti a vivere sotto lo stesso
tetto, devono affrontare un percorso di crescita provocato da
una violenta presa di posizione del Padre, mosso a sua volta dal
desiderio di rendere le sue creature quanto più
possibile indipendenti e pronte ad affrontare le avversità
del mondo.
Dalla rassegna stampa
«Jack il Padre (Michele Lisi) è il
solido architrave che ha sempre sorretto e indirizzato le vite quanto
meno sbilenche di tre figli inesorabilmente alla deriva, ma cosa
accadrà quando non potrà più costituire un così rassicurante
punto di riferimento? […]
Jack il Poeta (Francesco Petruzzelli) è
un’anima fragile ma estremamente arguta ed empatica, versi
prorompono dalla sua fervida creatività ma per nulla al mondo li
inciderebbe nell’algida tomba di un foglio di carta; […] L’unica
sua fonte di sostentamento sono dunque le succulente pizze ordinate
con metodica precisione ogni giorno dal fratello minore, Jack il
Terrorista (Federico Fiocchetti) che, come il suo stesso nome lascia
presagire, quando non sta acquistando margherite fumanti da Jack il
Fattorino di fiducia (Diego Parlanti), è certamente impegnato ad
escogitare scoppiettanti azioni di protesta: intendiamoci, nulla di
particolarmente pericoloso o pirotecnico […] Infine il fratello
mezzano, Jack l’Avvocato (Lorenzo Parrotto) è l’unico realizzato
e orgogliosamente borghese del gruppo, decisamente insofferente alle
bizzarrie e all’irresolutezza dei suoi fratelli […]
L’intricata trama, con la naturalezza
che contraddistingue l’imprevedibilità dell’esistenza,
trascolora dalla commedia verso passaggi all’insegna di una
dolorosa commozione, regalando allo spettatore genuino divertimento
ma anche un’ampia gamma di vivide sensazioni, restituite con
passione dagli ottimi interpreti in scena».
Andrea Cova, Saltinaria.it
Francesco Petruzzelli nasce a Bologna
il 19 luglio 1989 e all'età di sei anni si trova per la prima volta
a dover rispondere alla domanda: “che cosa vorresti fare da
grande?”. Disgraziatamente per il pubblico che dovrà subirlo per i
successivi 20 anni, il giovane Francesco dimostra subito un
carattere determinato e fatalmente coerente rispondendo: “l'attore”.
Lo ritroviamo diciottenne e pronto per
essere bocciato all'Accademia Nazionale D'arte Drammatica Silvio
d'Amico e successivamente presso le scuole più prestigiose di
Londra; approfitta però del tempo libero regalatogli dalle grandi
istituzioni teatrali per acquisire una pressoché perfetta padronanza
della lingua inglese, frequentando Actors' Temple, Actors' Centre e
City Lit. È a questo punto che l'Accademia Silvio d'Amico comprende
di aver commesso un errore e decide di ammettere Francesco all'A.A.
2009/2010.
Il percorso di studi procede,
costellato di incontri importanti per la vita personale e
professionale: Lorenzo Salveti, Anna Marchesini, Arturo Cirillo, Luca
Ronconi e la compagnia Belarus Free Theatre, sono solo. Per la regia
di Luca Ronconi segue lo studio su testi contemporanei e di
repertorio classico quali La commedia dei matti assassini di G.
Scabia e Il Cuore Spezzato di J. Ford; guidato da Arturo Cirillo
conclude una tourneè di due anni con La gatta sul tetto che scotta
di T. Williams; mentre, insieme ai Belarus, costruisce e porta in
scena allo Young Vic Thetare di Londra Red Forest di N. Khalezin.
Oggi è membro della compagnie
indipendenti Barbaros e Sus Babi, fondate dal registi Giacomo Bisordi
e Alessandro Marmorini e dalla produttrice Cristina Poccardi, con cui
ha già portato in scena due testi contemporanei: Fred's Diner di P.
Skinner e Amore e Resti Umani di B. Fraser.
Continua la sua attività di attore
emergente e (a volte) autore in Italia e nella sua patria adottiva,
il Regno Unito, augurandosi che presto sia il lavoro a cercare lui e
non più lui a cercare il lavoro.
Nell'attesa che ciò avvenga si
aggiudica il premio InDivenire 2017 nelle categorie “Miglior Testo”
e “Miglior Spettacolo” con la commedia Vox Family, da lui scritta
e diretta.
Con Giulia Gallone, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Lorenzo Parrotto, Francesco Petruzzelli e con gli allievi del II anno del corso di recitazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico: Federico Flocchetti, Diego Parlanti
coproduzione Teatro dell’Elfo e Compagnia dell’Accademia
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires
33, Milano - Orari: mart/sab 19:30, dom 15:30 Prezzi: intero € 33 /
martedì posto unico € 22 / rid. giovani e anziani € 17,50 /
under18 € 13.50 - Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 –
biglietteria@elfo.org.
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