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mercoledì 8 gennaio 2020


UNCONVENTIONAL DATE 
EDIZIONE ZERO
GENNAIO-MAGGIO 2020 
OGNI VENERDI
CLUB 55 DI ROMA

Al via a Roma da venerdì 10 gennaio “Unconventional Date”, la prima stagione teatrale in orario preserale targata WeNeed. Nel cuore del quartiere Pigneto, presso lo spazio non convenzionale del Club55, ogni venerdì dal 10 gennaio e fino al 29 maggio, a partire dalle 19.30, ci sarà, per la direzione artistica e organizzativa di (in o.a.) Francesca Brunetti, Carlo Maria Fabrizi, Vincenzo Nappi, Ludovica Santuccio, una serata non convenzionale che avrà il suo core event in uno spettacolo di teatro civile o in scritture e riscritture non convenzionali. Venti sono gli appuntamenti in programma. Alessandro Blasioli, Giulia Nervi, Davide Paciolla, Tony Allotta, Alessandro Sesti, Giusy Emanuela Iannone, Andrea Cosentino, gli artisti coinvolti.
«Non convenzionale perché il Club55 è solitamente destinato ad altro. Non convenzionale perché lo facciamo alle 19.30 del venerdì. Vi catapultiamo al Pigneto direttamente dal lavoro, senza neanche lasciarvi il tempo di cambiare abito. Non convenzionale perché non facciamo solo teatro: dopo lo spettacolo parte, tutti i venerdì, la sezione Open_mic. Uno spazio dove poter riflettere, avanzare proposte, presentare e discutere progetti o addirittura esibirsi. Uno spazio per tutti: vogliamo confrontarci con spettatori, artisti e operatori del settore. Dall’incontro di queste realtà nascerà, l’anno prossimo, l’Edizione Uno di Unconventional Date», dichiarano i direttori artistici e organizzatori.

Ogni venerdì sera, dal 10 gennaio al 29 maggio, la serata al Club 55 si articolerà in quattro fasi: ore 19.30, uno spettacolo teatrale di acclamata qualità, che viene replicato almeno il venerdì successivo; ore 21.00 un break di un’ora; ore 22.00, “open session”; ore 23.30, un dj set.

Gennaio. Si parte il 10, con il pluripremiato Alessandro Blasioli e il suo monologo “Questa è casa mia” (replica il 17, il 24 e il 31). Vincitore di numerosi premi, tra cui il Premo del Comitato Artistico dell’Arezzo Crowd Festival 2019, il Premio Italia dei Visionari al festival Le Città Visibili di Rimini nel 2018, e quello come miglior interprete maschile (premio NUOVOImaie) al festival Dominio Pubblico di Roma, “Questa è casa mia” narra l’Abruzzo martoriato dal sisma del 2009, percorrendo le paradossali vicende degli sfollati attraverso la storia di un’amicizia, quella tra Paolo e Marco, e delle loro famiglie che subiscono le peripezie conseguenti alla cattiva gestione della macchina statale.

A febbraio ci sarà “Divagazioni Ukulelistiche di una single sull’orlo di una crisi di Nervi” di Giulia Nervi (7 e 14 febbraio) e “Io sugno” di Davide Paciolla (21 e il 28 febbraio). Quella in compagnia di Giulia Nervi sarà una serata di parole e musica in cui, all'interno di un repertorio che spazia da brani resi celebri da Ella Fitzgerald e i Beatles, arrivando fino ai Cranberries, si inseriscono monologhi comici e poesie strampalate di una single sull'orlo di una crisi di Nervi.
Un altro monologo pluripremiato (Premio conCorto 2019 e vincitore Regione Lazio MarteLive 2019, fra gli altri) è quello di Davide Paciolla, artista già insignito nel 2013 con il prestigioso Premio Hystrio alla Vocazione: “Io sugno”. «Un “non spettacolo”, in cui la coscienza della realtà si mescola all’incoscienza dei sogni», scrive Paciolla. Una risata amara nel viaggio della realtà dei sogni, con una scrittura pensata come una partitura musicale, una metrica inconsapevolmente precisa, di ripetizioni incalzanti. Surreale, angosciante, ridondante, evocativa. Necessaria per esprimere ciò che non si può spiegare.

A marzo sarà la volta di Tony Allotta con “La vita davanti” (in scena il 6, 13, 20 e 27), da “La vita davanti a sé”, romanzo di Romain Kacew in arte Gary, che vinse il premio Goncourt e uscì a firma Emile Ajar. Momò, protagonista e voce narrante della vicenda, cerca disperatamente di sapere chi sia sua madre. Centrale nel plot è la relazione strampalata e fuori dai canoni con Madame Rosa, un'anziana ex prostituta ebrea polacca scampata ad Auschwitz che si occupa dei figli delle prostitute mentre queste lavorano. L'autore non solo usò un altro nome, ma inventò un linguaggio, un nuovo gergo meticcio delle banlieue parigine, sgrammaticato e vivo. In Francia si dice che Daniel Pennac sia l'erede ideale di Gary/Ajar. 
Ad aprile arriva l’umbro Alessandro Sesti, fresco di Premio Tuttoteatro.com “Renato Nicolini” 2019 per un suo nuovo progetto di spettacolo. Ad Unconventional Date presenterà due monologhi civili, “Ionica” (3 e 10 aprile) e “Fortuna” (17 e 24 aprile). Con “Ionica”, Sesti ha vinto il premio "Luna Crescente” del festival “Ultima Luna d’Estate” di Teatro Invito come miglior spettacolo, scritto mentre viveva sotto scorta insieme al testimone di giustizia di cui racconta la storia, Andrea Dominijanni, calabrese finito sotto scorta del 2015 per aver testimoniato e permesso l’arresto di otto capi cosca; mentre con “Fortuna” vince quello per la miglior drammaturgia al TrentaTram, un lavoro che racconta l’omertà, non solo del sud Italia, ma di tutta quella struttura mentale e sociale che accompagna l’italiano medio da sempre. 
A maggio va in scena, invece, Giusy Emanuela Iannone con “Cesira” (8 e 15 maggio), tratto da “Le tre verità di Cesira” di Manlio Santanelli. Con un estratto di questo spettacolo si presentò al Premio Hystrio alla Vocazione nel 2015 arrivando finalista. Cesira Scognamiglio, donna baffuta, interpreta per un ipotetico o reale pubblico le verità della sua esistenza. I suoi baffi che la connotano in questo mondo diventano il punto di partenza per delle narrazioni a metà tra il surreale e il fantastico.
Chiude l’Edizione Zero della stagione Unconventional Date un ospite speciale, Andrea Cosentino, con due serate fuori stagione: in scena il 22 e il 29 maggio “Telemomò” (vincitore del Premio Ubu 2018 per la categoria Progetti Speciali). Su un cavalletto, dov’è fissata la cornice bucata di un televisore, si affacciano primi piani reali e bambole di plastica, mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti, perché se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.


Club55, via Perugia 14, Roma
(quartiere Pigneto)
gennaio – maggio 2020

ogni venerdì

UNCONVENTIONAL DATE
Edizione Zero

direzione artistica e organizzativa (i.o.a.)
di Francesca Brunetti, Carlo Maria Fabrizi, Vincenzo Nappi, Ludovica Santuccio

disegno di Prisca Baccaille
grafica di Teresa Maramaldi

Prodotto da WeNeed | weneed.eu

Si ringraziano per collaborazione artistica
Renata Savo e la Compagnia Habitas

Biglietti e abbonamenti:
1 ingresso 12€
3 ingressi 22€
5 ingressi 37€
7 ingressi 50€

Acquista i tuoi ingressi direttamente online su www.eventbrite.com

(1) Per la visione degli spettacoli è sempre richiesta la prenotazione
(2) Tutti gli ingressi sono nominativi


Prenotazioni via WhatsApp: +39 392 2883937 | +39 334 2473813

Social @unconventional.date
www.weneed.eu


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