LA NUOVA EDIZIONE DELLA RASSEGNA
QUASI
SOLO
QUATTRO APPUNTAMENTI DI
DANZA CONTEMPORANEA E TEATRO FISICO
SPAZIO FATTORIA
(FABBRICA DEL VAPORE)
A MILANO
Il Circuito CLAPS presenta la nuova
edizione della rassegna Quasi Solo, organizzata con l’obiettivo di
diffondere e promuovere la danza contemporanea italiana e
internazionale e, da quest’anno, anche il teatro fisico.
Il calendario prevede quattro date
primaverili, con un alternarsi di diverse compagnie allo Spazio
Fattoria, all’interno della Fabbrica del Vapore a Milano.
Ad aprire Quasi Solo, sabato 7 marzo
alle ore 21.00, è Daniele Ninarello, che torna a Milano con Kudoku.
Il compositore internazionale Dan Kinzelman e l’affermato
coreografo si incontrano in un territorio di esplorazione comune:
lo
spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e
fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza e la fatica della
resistenza.
Secondo spettacolo in programma sabato
4 aprile, alle ore 21.00. La compagnia italo-francese MF di Francesco
Colaleo e Maxime Freixas presenta Farde Moi: cinque danzatori avvolti
in enormi parrucche bianche creano l'inganno scenico di nuvole
danzanti, per lasciare emergere - nello sviluppo della performance -
l'essenzialità di una danza che parte dal corpo.
Triplo appuntamento giovedì 9 aprile,
sempre dalle ore 21.00.
Daniele Albanese porta a Milano uno
step del suo HOME_STUDIO#1, che nasce dalla necessità di indagare il
concetto di ‘casa’ in quanto archivio personale, emotivo. Qui
esso viene contrapposto a una riflessione sull’identità umana,
evocando immagini di fuga, evasione, abbandono della propria terra
d’origine alla ricerca di altri luoghi da poter chiamare ‘casa’.
A seguire va in scena una Serata eXpLo
– tracce di giovane danza d’autore, che ospita due danzautori
selezionati nel 2019 per la vetrina di Ravenna promossa annualmente
dal network nazionale Anticorpi XL.
Nel passo a due You deserve a lover,
Giovanni Napoli contrappone un movimento contemporaneo viscerale alle
dolci note di un pianoforte. La coreografia parla di una storia
d’amore ma anche della voglia di allontanarsi e di ritornare:
sguardi intensi, il calore di un abbraccio, il significato di un
piccolo gesto.
T.I.N.A. – There Is No Alternative è
un dialogo giocato sul filo tra reale e visionario, un confronto tra
personale e sociale con sconfinamenti ironici e onirici, è una donna
(Giselda Ranieri) che prova a definirsi tra mille puntini di
sospensione ansiogena. Un lavoro breve tra parola e gesto, epico e
ordinario, ordine e caos.
In occasione della Serata eXpLo,
Alessandro Pontremoli guiderà l’incontro degli artisti con il
pubblico. Alessandro Pontremoli è docente di Storia della danza e
Presidente del Corso di Laurea in DAMS all'Università di Torino,
Presidente della Commissione Consultiva per la Danza del MiBACT e
autore di numerose pubblicazioni di settore.
A chiudere, un altro triplo
appuntamento, preceduto da un evento collaterale.
L’appuntamento di sabato 9 maggio –
in collaborazione con Europe City Project Milano - si apre alle ore
17.00 con una tavola rotonda dal titolo CIRCONDANCE. Quasi Solo 2020
non si concentra esclusivamente sulla danza, ma allarga l’orizzonte
sullo spettacolo dal vivo, arrivando a ospitare il circo
contemporaneo. Per l’occasione, il Circuito CLAPS invita alcuni
esperti del settore in un incontro aperto a tutti, che intende
esplorare i confini e i punti di contatto tra queste due discipline
sempre più interconnesse sulla scena contemporanea.
La tavola rotonda vede gli interventi
di:
Valeria Campo - Regista, Docente di
Arti Sceniche, Presidente Commissione Consultiva Circhi e Spettacolo
Viaggiante del MiBACT)
Luisa Cuttini – Direttore artistico
del Circuito CLAPS e coordinatore di A.C.C.I. Associazione Circo
Contemporaneo Italia
Flavio D’Andrea – Danzatore
compagnia Ultima Vez/Wim Vandekeybus
Alessandro Maida – Co-fondatore e
artista della compagnia MagdaClan, docente e direttore del progetto
Mon Circo
Riccardo Olivier – Artista e project
manager di Fattoria Vittadini
Modera Maddalena Giovannelli
(Stratagemmi/Prospettive Teatrali).
Alle 21.00 hanno inizio i tre
spettacoli della serata.
Apre Flavio D’Andrea, con un atto
performativo dal titolo En-Chor. La pièce si chiede se un corpo
atletico di 100Kg per quasi 2 metri, icona della forza e della
potenza, può mai risultare fragile, leggero, delicato. Indaga sulla
necessità di dare sfumature a un corpo che a prima vista è già
tutto detto. È un continuo trovare strade alternative, anche
auto-ironiche, per liberare mente, anima e corpo.
A seguire, un estratto di Unraveled
Heroes con Pieradolfo Ciulli e Cesare Benedetti di Fattoria
Vittadini. Un viaggio coreografico reale e fantastico allo stesso
tempo, sui sogni e le paure che permettono di restare a galla sulla
superficie e affrontare i più radicati bisogni.
Il circo contemporaneo chiude
l’edizione 2020 di Quasi Solo, con la partecipazione di Alessandro
Maida della compagnia MagdaClan. Uno strano acrobata gioca, taglia
diagonali sempre alla ricerca di una stabilità impossibile, perché
- al contrario di un giocoliere - si fa portare e lanciare dalla sua
stessa palla. È la magia della fragilità degli oggetti, in bilico
tra minuziosa precisione nel “piccolo” e sfacciata energia del
“grande”.
Durante tutti gli appuntamenti, il
pubblico potrà assistere alla Proiezione video del contest “La
danza in 1 minuto”. La call, ideata e lanciata ogni anno da Coorpi,
è aperta ad autori/autrici (danzatori, videomaker, registi,
scrittori, musicisti, sound designer, appassionati) in grado di
accettare la sfida nella creazione di opere di videodanza innovative,
coraggiose e di forte impatto cinematografico.
CALENDARIO
Tutti gli spettacoli si terranno allo
Spazio Fattoria, c/o Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, Milano
7 MARZO Ore 21.00
KUDOKU Daniele Ninarello/Codeduomo
4 APRILE Ore 21.00
FARDE-MOI Cie MF
9 APRILE Ore 21.00
HOME_STUDIO#1 Daniele Albanese
A seguire:
SERATA eXpLo - tracce di giovane danza
d'autore
-YOU DESERVE A LOVER Giovanni Napoli
-T.I.N.A. – There Is No Alternative
Giselda Ranieri/ALDES
Il Professor Alessandro Pontremoli
guiderà l'incontro degli artisti con il pubblico.
9 MAGGIO Ore 17.00 CIRCONDANCE
Tavola rotonda circo/danza con Valeria
Campo, Luisa Cuttini, Flavio D’Andrea, Alessandro Maida e Riccardo
Olivier
Modera: Maddalena Giovannelli
9 MAGGIO Ore 21.00
EN-CHOR Flavio D’Andrea
UNRAVELED HEROES-ESTRATTO Fattoria
Vittadini
DIEU ME DOIT DES EXPLICATIONS
Alessandro Maida/MagdaClan
GLI ORGANIZZATORI: IL CIRCUITO CLAPS
Nel 2015 C.L.A.P.Spettacolodalvivo
viene riconosciuto dal MiBACT come Circuito Multidisciplinare
Regionale, per programmare spettacoli di teatro, danza, circo
contemporaneo e musica. Organizza circa 600 performance all’anno in
tutta la Lombardia, è tra i soggetti di rilevanza culturale
riconosciuti dalla Regione e, dal 2018, è diventato Centro di
Residenza Artistica della Lombardia con il progetto IntercettAzioni.
È ente associato ad Agis/Federvivo ed è partner di numerosi network
italiani ed europei. E’ tra i fondatori di A.C.C.I. (Associazione
Circo Contemporaneo Italia). E’ membro del progetto europeo
CircoStrada.
INFO
info@claps.lombardia.it
www.claps.lombardia.it
Tel. 030 8084751
BIGLIETTI
Intero €12
Ridotto Under25 Over65 €10
Ridotto Possessori Dance Card €6*
Operatori €3
I biglietti si possono acquistare sul
sito www.claps.lombardia.it oppure in biglietteria presso lo Spazio
Fattoria un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo.
*E’ possibile acquistare Dance Card
al costo di 5€ in biglietteria, per beneficiare di uno sconto del
50% sul biglietto di tantissimi spettacoli di danza a Milano e in
tutta la Lombardia. Per informazioni: www.dance-card.org
SCHEDE SPETTACOLI IN PROGRAMMA –
QUASI SOLO 2020
Sabato 7 marzo ore 21.00
KUDOKU
Daniele Ninarello e Dan Kinzelman
Coreografia e danza Daniele
Ninarello
Musica Dan Kinzelman
Drammaturgia Carlotta Scioldo
Produzione Codeduomo e Novara Jazz (curatore Enrico Bettinello)
Con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Fondazione Piemonte dal Vivo | Lavanderia a Vapore, Residency CAOS Terni (con il supporto di Indisciplinarte e Associazione Demetra), Fabbrica Europa
Musica Dan Kinzelman
Drammaturgia Carlotta Scioldo
Produzione Codeduomo e Novara Jazz (curatore Enrico Bettinello)
Con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Fondazione Piemonte dal Vivo | Lavanderia a Vapore, Residency CAOS Terni (con il supporto di Indisciplinarte e Associazione Demetra), Fabbrica Europa
Il compositore Dan Kinzelman e il
coreografo Daniele Ninarello per la prima volta si incontrano in un
territorio di esplorazione comune: lo spazio come luogo in cui
esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua
precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza.
Dan Kinzelman lavora improvvisando dal
vivo con l'elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle
macchine e feedback, insieme a suoni generati dagli strumenti che da
anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i
vari elementi con l'ausilio di una loop station.
Nel comporre la parte coreografica, Daniele Ninarello, oltre a ricercare nel campo a lui abituale della composizione istantanea, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio.
La sperimentazione sonora e quella
corporea tendono dunque a tradurre gli elementi percettivi attraverso
cui l'evolversi della figura umana si rende visibile. Qualcosa
all'interno del corpo vibra costantemente come una minaccia: è il
caos, il rumore interno delle cicatrici e dei pensieri. E riguarda
tutti. Soltanto la danza può assestare progressivamente queste
tracce nel qui e ora. E ripulire lo sguardo, trovare pace. Come un
vero e proprio mantra fisico da esplorare nella sua continuità,
perimetro muto di un pensiero correttamente liberato.
DAN KINZELMAN
Nato e cresciuto negli Stati Uniti,
vive in Italia dal 2005.
Si è rapidamente affermato sulla scena
nazionale grazie alla collaborazione con la band del trombettista
Enrico Rava, del quale Kinzelman è stato arrangiatore, solista e
direttore musicale. Ha lavorato anche con talenti emergenti della sua
stessa generazione, come Giovanni Guidi, Simone Graziano e William
Tatge.
Il suo lavoro si caratterizza per un
tono irriverente e originale, che sa unire una profonda conoscenza
della storia del jazz a una grande curiosità per la sperimentazione
sonora. Per questo i suoi progetti sono difficili da categorizzare:
combinano in modo originale linguaggi musicali anche molto distanti
gli uni dagli altri.
È una figura centrale sulla scena
musicale italiana ed è molto richiesto sia come bandleader che come
solista. Si è esibito nei più importanti festival di musica e club
in Europa e Stati Uniti, inclusi Umbria Jazz (Italia), Treibhaus
(Austria), Ausland (Germania), Novi Sad Jazz Festival (Serbia), Jazz
in Bess (Svizzera), Skylark Chicago (USA), Juttutupa (Finlandia).
DANIELE NINARELLO
Dopo aver frequentato la Rotterdam
Dance Academy, danza con numerosi coreografi internazionali. Dal 2007
porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e
presenta le sue creazioni Coded’uomo, Man Size, Non(leg)azioni, God
Bless You, Bianconido, Kudoku e STILL in diversi festival in Italia e
all’estero. Con Man Size entra nella lista Explò della Vetrina
Anticorpi XL.
Nel 2010 porta avanti un lavoro di
ricerca all’interno del progetto Transforme, esplorando la
relazione tra danza, musica, e video, e sperimentando la captazione
gestuale con l’ausilio di nuove tecnologie insieme al compositore
Daniel Zea. Nel 2012 partecipa a un progetto di Rio de Janeiro (BR)
per una co-creazione con Ricardo Ambrózio (Many). Nel 2013 presenta
Vertigo e fonda, insieme alla danzatrice Marta Ciappina,
l’Associazione CodedUomo, con la finalità di diffondere e
promuovere il suo lavoro di ricerca in Italia e all’estero. La
prima produzione è Rock Rose WoW. Nel 2014 vince il premio
CollaborAction#2 assegnato dalla Rete Anticorpi XL.
Daniele Ninarello collabora con diversi
musicisti della scena Internazionale come Ezio Bosso, Dan Kinzelman,
Kai Gleusteen, Francesco Romano, Xenia Ensemble, Adriano De Micco,
Stefano Risso, Mauro Casappa.
Kudoku, produzione 2016 realizzata
insieme al musicista Dan Kinzelman, debutta al Festival
internazionale di danza contemporanea della Biennale Danza di Venezia
10 e viene selezionato per AEROWAVES TWENTY17, per NID Platform 2017
e per il Rencontres Choreographiques – Seine Saint Denis, Francia.
Sabato 4 aprile ore 21.00
FARDE-MOI
Cie MF – Francesco Colaleo e Maxime
Freixas
Ideazione, regia e coreografia
Francesco Colaleo e Maxime Freixas
Con Francesco Colaleo, Maxime Freixas,
Francesca Linnea Ugolini, Priska Gloanec, Emilia Saavedra Paeile
Musiche Vincenzo Pedata
Disegno luci Antonio Rinaldi
Costumi Vittoria Papaleo e Maria
Barbara De Marco
Coproduzione Festival Oriente Occidente
/ CID Centro Internazionale della Danza
In collaborazione con AMAT Associazione
Marchigiana attività Teatrali, Arteven Circuito Teatrale Regionale,
ACS Abruzzo Circuito Spettacolo
In collaborazione con “Intercettazioni”
- Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di
Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle
Moire, ZONA K
Con il sostegno del MiBACT e di SIAE,
nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i
giovani, per la cultura”
Il progetto è realizzato con il
contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per
creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL - Network
Giovane Danza D'autore coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di
Mondaino.
“Farde-Moi”, dal verbo francese
“farder”, significa “truccami/ingannami”. Paesaggi emotivi
soffici e delicati instaurano una poetica del gesto sospesa e onirica
che via via diviene energica e carnale. Cinque danzatori avvolti in
enormi parrucche bianche creano l’inganno scenico di nuvole
danzanti, per lasciare emergere, nello sviluppo della performance,
l’essenzialità di una danza che parte e si muove dal corpo.
La necessità degli autori è di
indagare e comprendere le modalità di adesione dello spettatore,
osservando e ricercando, nelle sue reazioni allo spettacolo dal vivo,
un metodo di scrittura del gesto, che possa restituire alla danza
contemporanea un concettualismo differente, meno ermetico e più
evocativo.
COMPAGNIA MF
Francesco Colaleo e Maxime Freixas sono
due danzatori e coreografi freelance. Entrambi
collaborano con la Cie Artemis Danza e
la Cie Teatro Danza Tiziana Arnaboldi.
Nel 2015 Francesco crea ed interpreta,
insieme a Maxime, il duetto Re-Garde, pièce selezionata per la
Vetrina Anticorpi XL, vincitrice del premio coreografico Outlet, del
premio alla scrittura coreografica del festival Cortoindanza, del
premio alla coreografia del festival Tobina. Lo stesso anno Francesco
cura la coreografia Adieu interpretata da Maxime, pièce
commissionata dal teatro Comunale De Micheli di Copparo (FE).
Nel 2016, insieme a Francesca Ugolini,
creano e interpretano il trio Beviamoci su_No Game, selezionato per
la Vetrina Anticorpi XL 2016.
Nel 2017 Re-Garde viene selezionato per
l’azione Danza Urbana XL. Nello stesso anno la compagnia vince il
bando delle residenze artistiche della Lavanderia a Vapore con
Chenapan, progetto che la vede attualmente coinvolta in una ricerca
poetica sul corpo comico.
La Cie MF è stata ospite in diversi
Festival e rassegne internazionali: Mouvement Contemporain, Festival
Onze Bouge, Entrez dans la danse, Dix en Scène Festival, les Petites
Scènes Ouvertes, Kilowatt Festival, Zoom Festival, Interplay
Festival, Inequilibrio Festival, Teatri di Vetro, Ra.I.D Festival,
Quelli che la danza, Ticino in Danza, Fra Terra e Cielo, La Strada
Festival.
Giovedì 9 aprile ore 21.00
HOME_STUDIO#1
Daniele Albanese
Di e con Daniele Albanese
Assistente artistico Yele Canali
Promozione Francesca Divano
Tecnica Marco Gigliotti
Coproduzione Nanou Associazione
Culturale e DanceMe (Perypezye Urbane)
Con il contributo di MiBACT,
Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo/Direzione
generale per lo spettacolo dal vivo
Residenze e sostegni 2020: ALDES/SPAM!
rete per le arti contemporanee | Europa Teatri, Parma
Residenze e sostegni 2019: Masque
Teatro, Forlì | C.u.r.a. Indisciplinarte, Terni | CID, Rovereto
/PASSO NORD residenze artistiche di montagna Trentino-Alto
Adige/Südtirol
Si ringrazia Enrico Pitozzi per lo
sguardo esterno
HOME_STUDIO#1 nasce dalla necessità di
indagare il concetto di ‘casa’ in quanto archivio personale,
funzionale, emotivo - quindi luogo dell’identità, ma al contempo
sistema di forze in trasformazione estremamente variabili a seconda
del contesto in cui si trovano a interagire.
L’intento di creare uno spettacolo -
inteso come risultato dell’interazione continua tra performer e
pubblico - si è gradualmente trasformato in un’operazione più
articolata, in funzione della necessità di sviluppare un percorso di
ricerca aperto e partecipato, volto a mettere a punto una forma
di linguaggio complesso e mutevole, dal quale si snodano diverse
possibilità di traduzione sulla (o fuori dalla) scena.
Da qui, la presentazione di formati
'studio', non intesi come lavori incompleti ma come declinazioni
diverse a seconda del contesto e del punto di vista in atto.
L’idea di casa come luogo sicuro e
accogliente si contrappone a una riflessione sull’identità umana
in relazione a un mondo metamorfico, evocando immagini di fuga,
evasione, abbandono della propria terra d’origine alla ricerca di
altri luoghi da chiamare ‘casa’.
In un contesto ‘liquido’ e in
continuo divenire come quello contemporaneo, il linguaggio che
utilizziamo non è forse l'unica nostra vera casa?
HOME_STUDIO#1 è la messa a punto di
una grammatica scenica che si innesta in una zona di espressione
interstiziale - tra un movimento e un altro, tra la parola e il
gesto, tra l’azione scenica e lo spettatore.
DANIELE ALBANESE
Nato a Parma, si forma come ginnasta e
ballerino. Nel 1997 si diploma presso il European Dance Development
Centre di Arnhem (Olanda) dove studia, tra gli altri, con Steve
Paxton, Eva Karkzag, Lisa Kraus, Benoit Lachambre. Crea i suoi primi
spettacoli dal 1995 e danza per artisti come Peter Pleyer, Tony
Thatcher, Company Blu, Martin Butler, Mawson-Raffalt +
Faulder-Mawson, Jennifer Lacey, Virgilio Sieni, Nigel Charnock,
Karine Ponties, Enzo Cosimi.
Nel 2002 fonda la propria compagnia di
danza STALKER.
Le sue creazioni sono state presentate
in molti teatri e festival internazionali, tra cui Festival Sesc
(S.Paulo), Fabbrica Europa (Firenze), Masdanza (Gran Canaria), Teatro
Comunale di Ferrara, Interplay e TorinoDanza (Torino), Festival Grec
(Barcellona), Vie dei Festival (Modena), Dna – RomaEuropaFestival
(Roma).
Dal 2005 al 2010 crea i seguenti
spettacoli: àrebous 100 (2005), Tiqqun (2007), Pietro 1° studio
(2008), Only You (2008), In a Landscape (2008), Andless (2009),
Something About Today (The Vicious Circle), AnnotTazioni.
Coreografo italiano selezionato per
DancEUnion 2011 nel cui ambito presenta a Londra presso il Southbank
Centre AnnotTazioni (Marzo 2011).
Dal 2012 crea D.O.G.M.A., Digitale
Purpurea I e Red Blue Works/Drumming Solo su musiche di Reich e
Berio.
Ha collaborato come assistente alla
creazione di Benoit Lachambre Snakeskins all’interno della quale ha
un intervento in scena.
La sua ultima produzione VON ha
debuttato al Festival Les Hivernales ad Avignone e ha debuttato in
Italia al Torinodanza Festival.
La struttura compositiva degli
spettacoli STALKer è strettamente interconnessa con la ricerca sul
corpo e il movimento allo scopo di indagare la danza come linguaggio.
Giovedì 9 aprile ore 21.30
SERATA EXPLO – TRACCE DI GIOVANE
DANZA D’AUTORE
YOU DESERVE A LOVER
Giovanni Napoli
Coreografia Giovanni Napoli danzatore
solista presso Ballett de Staatstheater Augsburg
Danzatori Cosmo Sancilio danzatore
solista presso Ballett de Staatstheater Augsburg
e Martina Piacentino
Musica mYID, Familiar
Autori Isabel Nogueira, Isabella
Forciniti, Nils Frahm
Un viaggio attraverso corpi, tra
tensioni e smarrimenti, tra illusioni e disincanto, dolci carezze ad
asciugare le lacrime. L’amore forse salva, ferisce, tradisce e
lenisce. La mente evoca immagini ridenti, di ballate notturne in riva
al mare, di due teneri amanti travolti dall’onda mentre il mondo si
ferma e tutto è leggero... Ma spesso l’amore, sospinto dai più
nobili intenti, tradisce le nostre aspettative.
La pièce si chiede se l’amore è una
sofferenza da evitare per il timore di soffrire, se è vero che solo
per pochi eletti esiste quello eterno. L’amore altro non è che la
sintesi perfetta tra ciò che siamo, ciò che vorremmo essere, ciò
che saremo e ciò che non saremo mai?
Nell’intimità di un duetto, i due amanti riescono a superare le paure, le frustrazioni, le incertezze insite nell’uomo. L'intento del coreografo è quello di comunicare emozioni senza entrare nella drammatizzazione e nella narrazione. Nel creare la coreografia, Giovanni Napoli contrappone alle dolci note di un pianoforte, un movimento contemporaneo viscerale, in cui i danzatori si esprimono attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento, lasciandosi trasportare. La coreografia parla di una storia d’amore ma anche di solitudine, voglia di allontanarsi e di ritornare. Sguardi intensi, il calore di un abbraccio, il significato di un piccolo gesto, accompagnati da dolci note, trasportano i due danzatori a mettere a nudo realmente le loro emozioni.
GIOVANNI NAPOLI
Dopo gli studi a Palermo, nel 2007
frequenta il corso di perfezionamento per giovani danzatori promosso
dalla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto. Nel 2008 entra a
far parte della compagnia giovanile del Balletto di Toscana. Dal 2010
è danzatore della MM Contemporary Dance Company diretta da Michele
Merola. Nel 2013 entra a far parte di InCompany diretta da Emanuele
Soavi.
Parallelamente alla professione di
danzatore, affianca quella di coreografo. Nel 2017 e nel 2018 è
finalista al concorso Hannover Choreographic Competition e nel 2019
del concorso Copenhagen Choreography Competition. Sempre nel 2019
crea Ne mai sí dolci baci per la compagnia torinese
EgriBiancoDanza ed è invitato al Festival Internazionale di Città
del Messico. Attualmente è danzatore solista presso Ballett de
Staatstheater Augsburg.
Giovedì 9 aprile ore 22.00
SERATA EXPLO – TRACCE DI GIOVANE
DANZA D’AUTORE
T.I.N.A. – THERE IS NO ALTERNATIVE
Giselda Ranieri
Idea e coreografia Giselda Ranieri
Collaborazione artistica Sandro
Mabellini
Produzione ALDES
Con il sostegno di MiBACT, Regione
Toscana
In collaborazione con Teatro della
Contraddizione
T.I.N.A. è un dialogo giocato sul filo
tra reale e visionario, un confronto tra personale e sociale con
sconfinamenti ironici e onirici, è una donna che prova a definirsi
tra mille puntini di sospensione ansiogena. Un lavoro breve non serio
e non faceto, fra parola e gesto, epico e ordinario, ordine e caos.
Traendo ispirazione dal famoso acronimo coniato da M. Thatcher,
T.I.N.A. riflette su una situazione contemporanea che ha portato le
premesse di allora quasi agli estremi opposti: dal There Is No
Alternative all’odierno essere sommersi da una miriade di
possibilità di azione, informazioni, dati, indici, like...
Una condizione tanto estrema da
lasciare spesso l’individuo paralizzato di fronte alle scelte da
compiere; scelte spesso provvisorie, di breve durata perché le
occasioni sono pressoché infinite e la fiducia sulla pertinenza
della decisione presa spesso si infrange di fronte alle probabilità
di tenuta della stessa. Un mare magnum di occasioni che
ipoteticamente si propone come orizzonte di felicità si trasforma
non di rado in realtà ansiogena dove persino l’io rischia di
perdere la bussola.
T.I.N.A. rende omaggio a quanti
condividono questo stato esistenziale ed emotivo. Un tributo offerto
con spirito critico e ironia perché, se è giusto lottare per capire
e liberarsi da una nuova schiavitù (la sindrome da iperconnessione),
a volte un distacco ponderato può schiarire la visione d’insieme e
riportare il soggetto al sé.
GISELDA RANIERI
Danzatrice di formazione classica e
contemporanea, dal 2008 ricerca nel campo della composizione
istantanea collaborando spesso con artisti nazionali e
internazionali. Nel 2009 segue il lavoro della coreografa Katie Duck
ad Amsterdam.
Nel 2012 è assegnataria di residenza
alla Triennale Bovisa di Milano insieme al percussionista Elia
Moretti: ne nasce una collaborazione duratura che specializza il duo
in progetti di composizione in tempo reale in spazi non teatrali.
E’ tra i membri fondatori di UBIdanza
/ Aline Nari e Davide Frangioni con cui lavora in compagnia dal 2008.
Dal 2010 collabora con ALDES/Roberto
Castello di cui è artista associata dal 2014. Nello stesso anno
inizia a collaborare col coreografo Cosmin Manolescu per il progetto
europeo E-Motional: rethinking dance e per il tour europeo dello
spettacolo Fragile.
E’ laureata in Discipline dello
Spettacolo dal vivo e specializzata in Danza presso il DAMS di
Bologna con la storica della danza Eugenia Casini Ropa.
Produce come autrice dal 2014: il suo
progetto site-spefic BLIND DATE è ospitato dal Museo Pecci di Prato,
dalla Galleria degli Uffizi di Firenze oltre che in diversi teatri;
nel 2016 i...i...io?!/Give me a moment vince il premio come miglior
regia al Festival ACT di Bilbao ed entra a far parte del network
internazionale IYMA; il solo T.I.N.A. è ospitato al festival
Interplay Torino 2018 e l’anno successivo vince il bando Supernova
di Pergine e Vetrina di Anticorpi XL, Ravenna. Con l’ideazione del
progetto partecipativo HO(ME) inizia la collaborazione col collettivo
italo- francese Corps Citoyen ed è ospite di La Valletta Capitale
della Cultura Europea 2018.
Sabato 9 maggio ore 21.00
EN-CHOR - ENCORE UN CORPS, UN COEUR
ANCRÉ
(Ancora un corpo, un cuore ancorato)
Flavio D’Andrea
Di Flavio D'Andrea, Yassin Mrabtifi
Con Flavio D'Andrea
“Oh meraviglia di durezza
estrema:
esser alma d’un core
e separarsi e non sentir dolore!”
esser alma d’un core
e separarsi e non sentir dolore!”
(Monteverdi,
Madrigali Libro Quarto)
En-chor. Encore un corps, un
coeur ancré. (Ancora un corpo, un cuore ancorato)
È un atto performativo “solo”. Può
un corpo atletico di 100Kg per quasi 2 metri, icona della forza e
della potenza, risultare fragile e debole? Può essere delicato,
leggero, piccolo? Sa essere forte?
La necessità della pièce è dare
sfumature a un corpo che a prima vista è già tutto detto. L’anima
femminina, dentro un corpo così, è sempre sofferente ed è sempre
in conflitto perché non è disposta a identificarsi con lo
stereotipo a cui l’immagine corporea rimanda. Il corpo si sente a
sua volta inadeguato, perde sicurezza, non ha radici, prova vergona
ed è prigioniero.
Questo lavoro è un atto di
separazione, una continua caduta. Un continuo trovare strade
alternative, anche auto-ironiche, al fine di liberare mente anima e
corpo.
La vita mi sembra troppo complessa per stare alle regole di un lavoro, di una relazione, di una religione, di una comunità, di una filosofia, in poche parole, di una vita. Sento l'arte, il posto più organico in cui il fingere di vivere è la cosa più simile a quello che potrei chiamare "vivere".
Il territorio principale in cui si
manifesta questa lotta per l'armonia, è nel corpo. O meglio,
nell'apparato psico-fisico-emotivo. Quello di cui mi occupo è
questo: lavorare per dare stile al caos, per capirlo ed amarlo e
ricrearlo. Nella speranza che anche altri possano capire amare e
lavorare per armonizzare il loro caos.
FLAVIO D’ANDREA
Dal 2015 danzatore nella compagnia
belga Ultima Vez/ Wim Vandekeybus (In spite of wishing and wanting
(revival), Mockumentary of a contemporary saviour, Trap Town), e
assistente di movimento nella nuova produzione, Traces. Dopo la
Laurea Magistrale all’Università degli Studi di Milano si dedica
alla drammaturgia (Scuola “Paolo Grassi”), al teatro fisico
(Maria Consagra) e al circo contemporaneo presso FLIC Scuola di
Circo. Dal 2013 al 2015 ha lavorato con la compagnia di circo
Magda Clan.
YASSIN MRABTIFI
Prende ispirazione dalla cultura pop e
hip-hop e dalla danza orientale. Incontra Flavio D'Andrea nel 2013.
Entra a far parte delle produzioni Talk to the Demon, Spiritual Unity
e In spite of wishing and wanting. Dopo l'esperienza con la
compagnia, crea il suo lavoro From Molembeek with love. Negli ultimi
anni è diventato uno degli artisti più apprezzati nell’area
fiamminga, sviluppando progetti come coreografo e performer nella
danza contemporanea e hip hop.
Sabato 9 maggio ore 21.30
UNRAVELED HEROES_ESTRATTO
Fattoria Vittadini
Di Maya Carrol
Con Pieradolfo Ciulli e Cesare
Benedetti
Fattoria Vittadini
Unraveled Heroes è una ricerca che
esplora l’apertura tra realtà e finzione, sfumando e ridefinendo i
confini tra la vita e lo spettacolo. Il lavoro osserva il costante
cambiamento e la continua espansione della percezione umana, giocando
con stati improvvisati, azioni e situazioni. Caratteri presi in
prestito e miti inventati diventano un terreno di gioco per
l’interazione.
Unraveled Heroes è un viaggio reale e
fantastico allo stesso tempo. La performance parla dei nostri sogni e
delle nostre paure che permettono di restare a galla sulla superficie
ed affrontare i nostri più radicati bisogni.
FATTORIA VITTADINI
Nasce nel 2009 dalla volontà di 11
allievi diplomati al corso di TeatroDanza della Scuola Paolo Grassi
di Milano. L’obiettivo era creare un luogo di formazione continua e
perfezionamento professionale, di crescita artistica, collettiva e
individuale, di ricerca e contaminazione con altri artisti.
La compagnia ha avuto l’opportunità
di lavorare con Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen Godder,
Virgilio Sieni, Alessandro Certini, Maya Weinberg, matanicola, Giulio
D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu.
Nel 2015 vince il Premio Franco Abbiati
per la partecipazione alla 40° edizione del Festival della Valle
D’Itria come compagnia ufficiale. Il 2017 è l’anno della
personale it’s a little Bit messy... in diversi luoghi di Milano.
Nel 2018 riceve il prestigioso premio Hystrio per la categoria Corpo
a Corpo; viene inaugurato SPAZIO FATTORIA, prima sede della compagnia
all’interno della Fabbrica del Vapore di Milano; va in onda in
prima assoluta su Classica HD (Sky, canale 136) il documentario it’s
a little Bit messy… scritto e diretto da Francesca Pedroni per i 10
anni della compagnia.
Oltre all’attività di produzione la
compagnia è promotrice di eventi e festival, tra cui il Festival del
Silenzio, festival internazionale di performing arts con focus sulle
Lingue dei Segni e la cultura segnante, premiato con la Medaglia del
Presidente della Repubblica; Th!nk P!nk, rassegna dedicata al
femminile, e il progetto di residenza The Workroom.
Cesare Benedetti si specializza in
teatrodanza, diplomandosi nel 2009 presso l’accademia Paolo Grassi
di Milano. Fonda insieme ai suoi compagni di corso la compagnia
Fattoria Vittadini, danza tra gli altri con Matanicola, Maya M.
Carroll, Maya Weinberg, Giulio D’anna ed è autore del duetto
iLove. Come freelance ha lavorato con Laborgras, CollettivO CineticO,
Ariella Vidach, Salvo Lombardo|Chiasma, Tino Sehgal, per il regista
svedese Thomas Bo Nilsonn e nei film Tutto parla di te di Alina
Marazzi e La Vergine delle Rocce di Luca Jancovich.
Dal 2015 studia la LIS (lingua dei
segni italiana) ed è curatore di un progetto di danza comunità
legato all’integrazione tra sordi e udenti e del Festival del
Silenzio (MI).
Pieradolfo Ciulli si laurea in Beni
Culturali all’Università di Lecce nel 2008; nel 2009 si diploma
all’Accademia Paolo Grassi di Milano (corso teatro) ed è
co-fondatore della compagnia di danza Fattoria Vittadini.
Approfondisce i suoi studi con Yoshito Ohno; Julie Stanzak; Max
Cuccaro; Maya Weimberg; Maria Consagra; Lucinda Childs; Matanicola;
Maya Carrol; Renate Graziadei. Lavora come danzatore per la compagnia
Fattoria Vittadini, Matanicola, Ariella Vidach / Daniele Ninarello,
Ci.e zero grammi e Collettivo Cinetico, Ambra Senatore. E’ autore
insieme a Olimpia Fortuni dello spettacolo Viale dei Castagni 16.
Attualmente collabora con Fattoria Vittadini, Luc Petton Ci.e le
Gutter e Le Ouvreurs de Possibles.
Sabato 9 maggio ore 22.00
DIEU ME DOIT DES EXPLICATIONS
Alessandro Maida/MagdaClan
DIEU ME DOIT DES EXPLICATIONS
ALESSANDRO MAIDA/MAGDACLAN
Di e con Alessandro Maida
Sguardo esterno Roberto Magro
MagdaClan
Alessandro ricorda uno scarabeo
stercorario: gioca, sposta e avanza con le sue pallette, si orienta
nello spazio, taglia diagonali sempre alla ricerca di dominare un
cumulo più grande.
Una ricerca di una stabilità
impossibile da trovare, perché - al contrario di un giocoliere -
questo strano acrobata si fa portare e lanciare dalla sua stessa
palla. Le palline rotolano, saltano e galleggiano sulla superficie
della sfera.
E' la magia della fragilità degli
oggetti, in bilico tra minuziosa precisione nel “piccolo” e
sfacciata energia del “grande”.
ALESSANDRO MAIDA
Diplomato nel 2006 presso la scuola di
circo FLIC di Torino e nel 2009 all'Ecole supérieure des arts du
cirque de Bruxelles in sfera d’equilibrio e giocoleria, è figlio
del metodo sull’attore del circo di Roberto Magro. Si forma con Les
Slovaks, Roberto Olivan, Stephan Sing, Firenza Guidi (No Fit State
Circus) e Frank Dinet (Samovar, Ecole de Clown). Vince, con il suo
Dieu me doit des explications il premio del pubblico al festival
Pistes de Lancement di Bruxelles. Nel 2011 entra a far parte del
progetto dell’Espace Catastrophe di Bruxelles Complicité, uno
spettacolo con artisti professionisti e giovani disabili mentali.
Con Maxime Pythoud fonda la compagnia
Circoncentrique e con Respire compie più di 300 repliche in tutto il
mondo ed oggi al suo settimo anno di tournée mondiale.
È co-fondatore del circo MagdaClan,
con il quale crea Magda Cabaret, ERA, Sonetto per un clown,
Extra_Vagante, È un Attimo e con cui promuove e diffonde la cultura
del circo contemporaneo in Italia.
Tiene corsi e workshop in scuole di
circo sulla presenza attoriale e l’approfondimento della propria
ricerca creativa; il suo stage “La Grammatica della Fantasia
Circense”, ispirato a Gianni Rodari e alla sua “Grammatica della
fantasia”, è stato realizzato in molti contesti.
È direttore artistico e organizzativo,
insieme a Giorgia Russo, del progetto Mon Circo, rassegna di
spettacoli di circo contemporaneo a Montiglio Monferrato. È
consigliere artistico e regista di molti progetti: cura la
supervisione artistica dello spettacolo 193 Problemi della compagnia
Laden Classe, Piani in Bilico della compagnia Quattrox4.
Nel 2019 debutta con la nuova creazione
MagdaClan Sic Transit.
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