TEATRO PUBBLICO LIGURE
FONDAZIONE TEATRO SOCIALE
CAMOGLI
“IL MIO TEATRO E’ UNA CITTÀ”
“IL MIO TEATRO E’ UNA CITTÀ”
CONVEGNO A PORTE CHIUSE
E IN DIRETTA
ONLINE
“Il mio teatro è una città”, due
giornate di studio organizzate da Teatro Pubblico Ligure e Fondazione
Teatro Sociale di Camogli nell’ambito del progetto “Atlante del
Gran Kan” con il riconoscimento della Compagnia di San Paolo
progetto Open Lab, si svolgerà sabato 29 febbraio alle ore 21 e
domenica 1 marzo dalle ore 9.30 alle 12.00 in sede privata e a porte
chiuse. L’appuntamento, a cui i relatori hanno confermato la
presenza, potrà essere seguito in diretta via Facebook, collegandosi
a: https://www.facebook.com/teatropubblicoligure/. La modalità on
line consentirà di seguire gli interventi senza rinunciare a un
momento di confronto culturale, tanto più importante nel momento di
incertezza che stiamo vivendo.
Gli incontri saranno quindi a
disposizione sul web per gli spettatori di tutta Europa: il direttore
comunicazione e produzione di Teatro Pubblico Ligure, Lucia Lombardo,
è a disposizione per ogni dettaglio.
Teatro Pubblico Ligure porta in scena
le riflessioni di registi, drammaturghi, critici e studiosi che in
Europa stanno sviluppando progetti di audience engagement. Un anno di
lavori e contatti, tessuti con la collaborazione della Fondazione
Teatro Sociale di Camogli, converge in un appuntamento online che
darà la possibilità di seguire lo svolgersi degli interventi senza
la necessità di muoversi da casa.
Sergio Maifredi |
Coordinati dal giornalista e critico
Andrea Porcheddu, partecipano Monica Marotta, co-direttore Studio ᴙ
del Maxim Gorki Theater di Berlino, Stefan Kaegi, fondatore dei
Rimini Protokoll, Sergio Maifredi, ideatore di Atlante del Gran Kan,
Gian Luca Favetto, scrittore e drammaturgo di Atlante del Gran Kan.
Con loro si confrontano Carlotta Galuppo (Compagnia di San Paolo per
Open Lab progetti innovativi di audience engagement), Rita Maffei
(regista, attrice, condirettore artistico del CSS di Udine – Teatro
Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia), Simone
Pacini(docente di comunicazione e fondatore di fattiditeatro.it),
Lucia Franchi(condirettrice di Kilowatt Festival Sansepolcro,
capofila progetto europeo BeSpectActive, coautrice del volume Lo
spettatore è un visionario), Carla Peirolero (direttore artistico
Festival e Compagnia Suq Genova), Angelo Pastore (presidente Agis
Liguria), Tommaso Bianco (fondatore della compagnia Kronoteatro di
Albenga e del Festival Terreni Creativi), David Beronio e Clemente
Tafuri(registi, drammaturghi, fondatori di Teatro Akropolis di
Genova), Chiara Mignemi (coordinatrice progetti di audience
development della rivista/associazione culturale Stratagemmi-
Prospettive Teatrali), GuidoDi Palma(Storico del teatro –
Università “La Sapienza” Roma), Micaela Casalboni(condirettrice
artistica del Teatro dell’Argine – San Lazzaro di Savena –
Bologna), Rossella Tansini (Stanze, Milano).
L’evento è un’occasione per
tastare il polso di una ricerca teatrale che risponde a una precisa
istanza del nostro tempo: dare voce alla comunità per sviluppare una
consapevolezza e una coscienza condivise. Il convegno vuole
dunque essere un focus che parte dal percorso artistico costruito con
Atlante del Gran Kan in Italia, percorso che si inserisce nel solco
di altre esperienze europee: pensiamo ai Rimini Protokoll con il
progetto 100% Berlino, premiati con il Premio Ubu nel 2018 e a Jens
Hillje, con il suo lavoro alla Schaubühne prima e al Maxim Gorki
Theater di Berlino ora, per cui ha ricevuto il Leone d’Oro alla
Biennale di Venezia 2019), e a Milo Rau, direttore e regista del NT
Gent Theater di Gand in Belgio.
“Ho creduto nella realizzazione
dell’Atlante del Gran Kan a Camogli” – dichiara Farida
Simonetti, presidente della Fondazione Teatro Sociale di Camogli –
“proprio per il significato che ha farlo in un teatro che era
chiuso da 40 anni coinvolgendo una comunità che grazie ad esso,
attraverso le storie dei suoi abitanti, può trovare uno strumento
per ricomporre la propria identità. Come Fondazione siamo
confortati dal vedere, grazie al confronto con le realtà
italiane ed estere che hanno aderito alle due giornate di incontri
proposte grazie alla collaborazione con Teatro Pubblico Ligure,
quanto tale progetto si inserisca in una linea internazionalmente
condivisa per creare un nuovo necessario legame tra il teatro e le
comunità cui si rivolge.”
L’Atlante del Gran Kan è
un’occasione attraverso cui il teatro restituisce una comunità a
sé stessa. Dopo un lavoro di apertura, di dialogo, di segreti
svelati o il dono di un ricordo prezioso che veniva custodito
gelosamente nel chiuso del nostro tempio privato, il progetto
culminerà con la messa in scena di due spettacoli che porteranno sul
palco i cittadini stessi: Camogli/Gamiloc (29 maggio – Teatro
Sociale di Camogli) e Sori/Iros (12/20 giugno – a Sori e nelle
piazze di Sussisa, Teriasca, Canepa e Sant’Apollinare). È un
teatro che rivela il sommerso, l’invisibile: le paure, i sogni, i
progetti di una comunità altrimenti fatta di passi consumati in
fretta, di auto, di semafori, di clacson, di chiamate perse, di rete
o zone fuori campo. Per poter tornare ad ascoltarci, capirci e
sostenerci in quella sfida quotidiana che è la vita.
Il particolare momento che a livello
globale si sta vivendo per l’emergenza sanitaria ha portato a
ricorrere a moderne tecnologie per garantire comunque la possibilità
di partecipazione.
“La grande letteratura ha da sempre a
che fare con la peste. – dichiara Sergio Maifredi, ideatore del
progetto Il mio teatro è una città - Edipo compie la sua tragedia
proprio per scoprire il colpevole che ha scatenato la peste a Tebe.
Tucidide e Lucrezio danno un grande affresco apocalittico della peste
di Atene del 430 a.C.; per Antonin Artaud la peste ed il teatro hanno
molte cose in comune, capaci come sono di grandi sconvolgimenti.
L’Iliade si apre con la peste inflitta dal dio Apollo al campo
greco. E poi Boccaccio, Manzoni, Camus, Malaparte con la tremenda
metafisica peste che corrompe Napoli durante la seconda guerra
mondiale. Ma è Boccaccio che in tempo di peste ci dà il senso del
perché si debba non rinunciare alla poesia, all’arte, al pensiero,
all’intelligenza. Per dominare, se non per sconfiggere, la paura”.
www.teatropubblicoligure.it
www.teatrosocialecamogli.it
www.sergiomaifredi.it
Lucia Lombardo
Direttore produzione e comunicazione -
Teatro Pubblico Ligure
lombardo@teatropubblicoligure.it, cell.
329054095
Nessun commento:
Posta un commento