SI TORNA ALLA NORMALITÀ'
CON DUE SPETTACOLI
"UN LETTO FRA LE LENTICCHIE"
"FARFALLE"
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
Sala Bausch
10 - 15 marzo
Un letto fra le lenticchie
di Alan Bennett
spettacolo di e con Luca Toracca
prima nazionale
«Voglio vivere la vita come voglio
senza condizionamento alcuno». Questo potrebbe essere il manifesto
di Susan, la protagonista di Un letto fra le lenticchie di Alan
Bennett, ultimo monologo che Luca Toracca dedica a questo autore,
dopo i successi di Una patatina nello zucchero e Aspettando il
telegramma.
Susan intende vivere al di là di
quello che le convenzioni sociali le imporrebbero in quanto moglie di
un vicario della chiesa anglicana. Afferma le sue convinzioni sociali
e religiose combattendo contro i bacchettoni che la circondano,
portando avanti le sue istanze e il suo modo di concepire la vita.
Il testo, come del resto i precedenti monologhi, godono della magistrale scrittura di Alan Bennett che con leggerezza tratteggia personaggi ed ambiente creando un imprevedibile divertissement, lontano da qualsiasi esito superficiale o volgare. Una scrittura acuminata, ironica e al tempo stesso commovente che ha offerto ed offre a Luca Toracca la possibilità di mostrarsi al pubblico in versioni nettamente diverse, nel suo modo d’essere attore e nella sua capacità di identificarsi nei personaggi. Con quest’ultimo lavoro vuole in qualche modo omaggiare la donna, che in questi tempi di oscurantismo è sempre più frequentemente oggetto di violenze e soprusi.
FARFALLE
testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Bruna Rossi e Giorgia Senesi
scene e grafiche CMP design
costumi Costanza Maramotti
luci Vincent Longuemare
suoni Riccardo Caspani
produzione Associazione Teatrale Autori
Vivi, Teatro Elfo Puccini, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con L’arboreto
Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza
Emilia-Romagna in collaborazione con Big Nose Productions con il
sostegno di Centro di Residenza della Toscana (CapoTrave/Kilowatt e
Armunia) con il sostengo di Fondazione I Teatri Reggio Emilia
prima nazionale
Farfalle, testo di Emanuele Aldrovandi
vincitore del Premio Hystrio 2015 e del Mario Fratti
Award 2016, dopo il fortunato debutto a
New York, è in scena in Italia con la regia dello stesso autore che
dirige Bruna Rossi e Giorgia Senesi in una coproduzione
dell’Associazione Teatrale Autori Vivi. È una favola nera fra
Milano, Palermo e New York,
un gioco divertente e crudele.
Protagoniste due sorelle ormai lontane che raccontano la loro storia,
due donne che interpretano tutti i personaggi della loro vita.
Emanuele Aldrovandi decide di
cimentarsi con la scrittura di personaggi femminili complessi
partendo da alcune novelle di Pirandello: in scena due sorelle,
ciniche e poetiche, una bionda (Bruna Rossi) e una mora (Giorgia
Senesi) e al centro il gioco che le ha unite (a turno, chi ha in mano
il ciondolo a forma di farfalla può obbligare l'altra a fare
qualsiasi cosa, pena la fine del gioco) fin da quando, piccolissime,
sono state abbandonate prima dalla madre, morta suicida, e poi dal
padre, fuggito all’estero con un’altra donna.
Aldrovandi, con tanta ironia, acutezza
e una buona dose di realismo ‘magico’, racconta della crescita
personale di due ragazze,‘povere orfane contemporanee’, e delle
scelte di vita – bizzarre o banali, obbligate o inaspettate - che
compiono. È così che acquisiscono una sempre maggiore
consapevolezza di sé e finiscono per diventare molto diverse dalle
ragazzine che erano. Il loro percorso è opposto, quasi complementare
e il cambiamento che vivono le porta prima ad allontanarsi e poi a
scontrarsi violentemente.
La bionda accetta, giovanissima, il
“matrimonio combinato” con un 40enne ritardato ma molto ricco che
le propone suo padre poiché le sembra “vintage” e un buon modo
per “emanciparsi dal concetto di emancipazione” e diventa così
moglie e madre. Poi vedova. Senza particolari rimpianti. Quando
scopre che un tumore le lascerà solo sei mesi di vita decide di
separarsi dai figli e partire per scoprire il mondo. La mora diventa
una fotografa, gira il mondo, è libera e single, per 10 anni presa
dalla sua vita non rivede la sorella, per poi ritornare al funerale
del cognato, e alla vista dei nipoti, rendersi conto di avere bisogno
di altro, di qualcosa di “suo”: così fa un figlio con la
fecondazione assistita e smette di viaggiare per dedicarsi a lui.
Continuerà a ritenere sbagliate le scelte di sua sorella.
Necessità dell'autore è riflettere
sul valore dell’esperienza: la nostra cultura è fondata sull’idea
che la conoscenza – scientifica, culturale, esperienziale e perfino
emotiva – si possa diffondere o tramandare. Ma le esperienze che
facciamo ci insegnano davvero qualcosa sulla vita, su noi stessi o
sugli altri? E fino a che punto, quando cerchiamo di trasmettere alle
persone che amiamo quello che pensiamo di aver imparato, facciamo
loro del bene?
Le scene di CMP design, noto team di
progettazione – per la prima volta al servizio di un progetto
teatrale – traducono visivamente la logica geometrica della
commedia: il contrasto dello spigolo, lo squadernarsi dello spazio
solido fino all'apice del caos e della separazione. Intorno alle due
donne gravitano altri personaggi (dal padre inaffidabile al medico
opportunista) sempre in bilico fra l’avere una vita propria e
l’essere proiezioni generate dal vortice del gioco in cui le due
sorelle sono immerse.
BIOGRAFIE
L’Associazione Teatrale Autori Vivi è
stata fondata nel 2019 con l’obiettivo di mettere la
drammaturgia contemporanea al centro
del processo produttivo teatrale. Farfalle è la prima produzione
della compagnia, spettacolo co-prodotto con ERT e Elfo Puccini.
Emanuele Aldrovandi, autore e regista
dello spettacolo, è uno dei giovani drammaturghi italiani più
premiati e rappresentati. Ha vinto, fra gli altri, il Premio Riccione
Pier Vittorio Tondelli, il Premio Pirandello e il Premio Hystrio. Ha
scritto testi originali, adattamenti e traduzioni per alcuni dei
principali teatri italiani e ha collaborato con vari festival e
teatri internazionali. È uno degli autori selezionati da Fabulamundi
Playwriting Europe e i suoi testi sono tradotti, messi in scena e
pubblicati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, ceco,
sloveno e catalano. Si è occupato anche di progetti site-specific e
installazioni museali. Insegna scrittura teatrale all’Accademia
d’arte drammatica Paolo Grassi. Dal 2018 ha iniziato a lavorare
anche come sceneggiatore e regista e il suo secondo cortometraggio,
Un tipico nome da bambino povero, è stato presentato in concorso al
Giffoni Film Festival, ha vinto il premio speciale a Gaeta Film
Festival ed è stato selezionato ad “Alice nella città”
all’interno del Festival del cinema di Roma.
TOUR
28/29 marzo Napoli, Teatro NEST; 3
aprile Lugano, Teatro Foce; 4 aprile Cantù, Teatro San Teodoro; 18
aprile Firenze, Teatro delle donne; 2 maggio Imperia, Teatro
dell’albero
TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires
33, Milano - Orari: mart/sab 19:30, dom 15:30, Prezzi: intero €33 /
rid. giovani e anziani €17,50 / under18 €13.50 / oline da €16,50
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