TORNA A GRANDE RICHIESTA
"L'AVARO"
DA MOLIERE
TEATRO LEONARDO DI MILANO
Ispirato all’”Aulularia” di
Plauto, “L’Avaro” è una delle opere più famose di Molière e
il protagonista della commedia, Arpagone, è la personificazione
stessa della taccagneria.
Tutta la vicenda ruota attorno al suo
bisogno di accumulare, alla paura di essere derubato, alle sue
ridicole e insopportabili economie ma soprattutto all’aridità di
cuore di Arpagone che non ama niente e nessuno a parte la sua
cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone
non esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale
egli non si redime, continuando ad anteporre i beni materiali agli
affetti.
Un’opera che mostra ciò che avviene
dietro le quinte e la dicotomia uomo/attore, che fa nascere
un’istintiva relazione e una complicità con il pubblico, portato
così a contatto con la parte più segreta della rappresentazione
teatrale. Nella cornice di un teatrino mobile e decadente si
rappresenta dunque “L’Avaro”, recitato coralmente da un gruppo
di guitti in un susseguirsi ritmico di scene e controscene, in cui
tutti i personaggi sono coinvolti in una congiura contro l’Avaro e
l’avarizia. Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere
sul palco, ma anche la quotidianità degli attori dietro al sipario.
Gli interpreti recitano e partecipano,
restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini
agli spettatori in sala e alle loro emozioni.
Questo “Avaro” è dunque un carro
di Tespi colorato e visionario, composto da un gruppo di affiatati ed
eclettici attori al cui al centro primeggia Pietro De Pascalis nel
ruolo di Arpagone; uno spettacolo arricchito dai costumi di Anna
Bertolotti che rievocano antichi sfarzi e dalle musiche divertite e
quasi circensi composte da Gipo Gurrado e suonate dai musicisti della
Nema Problema Orkestar.
Note di regia
Un colorato carro di Tespi sbarca al
Teatro Leonardo e subito si aprono i bauli per indossare i costumi,
si ripassa il copione, si controlla che il sipario scorra e
soprattutto si invita il pubblico a partecipare a questa commedia che
fonde il testo classico e celebrato con il meno conosciuto
“L’improvvisazione di Versailles”. Al centro della vicenda lui,
Arpagone, l’avaro per antonomasia. Avaro anche di sentimenti poiché
l’unico amore che riesce a provare è quello per la sua cassettina
piena di monete d’oro. In un caleidoscopico gioco basato sulla
fisicità, la comicità, l’azione e l’allegria, c’è però
anche spazio per una riflessione sull’uomo, sui suoi difetti e le
sue fragilità ma anche una riflessione sul mestiere dell’attore
che ancora riesce a stupirci con poco, che ancora riesce a
emozionarci solo con uno sguardo, una pausa, un respiro.
Pietro De Pascalis
“Mi sono avvicinato al teatro in quel
periodo della vita in cui senti che stai cercando qualcosa, ma non
sai esattamente cosa. La cosa più difficile è stata iscrivermi.
Ricordo di aver consumato il marciapiede di Muzio a furia di andare
avanti e indietro prima di imboccare la discesa d’ingresso. Poi ho
messo quel po’ di coraggio che avevo nei piedi e ho fatto un passo.
Questa credo che sia anche la mia più forte peculiarità artistica.
Il continuo tentativo di fare un passo in avanti.”Formazione:
Triennio di studio presso la Scuola Quelli di Grock con ultimo anno a
borsa di studio. Allievo di Claudio Orlandini. Studia negli anni mimo
e movimento con Andrea Ruberti e Alessandro Larocca, canto con
Fernanda Calati, dizione con Maurizio Salvalalio, teatrodanza con
Susanna Baccari e Valeria Cavalli, logica della battuta teatrale e
studio del testo con Claudio Marconi. Studia inoltre con Danio
Manfredini, Emma Dante e Luca Micheletti attore, regista e dramaturg.
Valeria Cavalli
Dopo gli studi di danza classica e
contemporanea (Judith Forgacs, Laila Minder, Paco Decina, Peter
Goss, Larrio Eksso, David Sutherland, Dominique Petit, Caroline
Marcadé, Matt Mattox, Ranko Yokoyama e altri) inizia la sua
carriera come danzatrice con Ann Fenimore Banker e Teri Weikel.
Nel 1981 viene scritturata da Quelli di Grock come danzatrice e
coreografa partecipando a molti degli spettacoli della compagnia
primo fra tutti lo spettacolo cult di Quelli di Grock, Caos del
quale del quale ha anche curato le coreografie e il testo. Nel 2003
lascia le scene per dedicarsi totalmente alla drammaturgia creando
due " linee" che hanno caratterizzato affermato un vero e
proprio stile grock: il teatro sociale, rivolto principalmente ai
giovani (Quasi perfetta 2004, Senza coda 2006, Io me ne frego 2007,
kome un kiodo nella testa 201, Fuori Misura 2014, L'arte della
menzogna 2015) e i classici rivisitati( Il malato immaginario
2004, Molto rumore per nulla 2005, Renzo e Lucia 2006,La bisbetica
domata 2700, Sogno di una notte di mezza estate 201, La
trilogia della villeggiatura 2012, L'avaro 2013, La bottega del
caffè 2015.
Nel 2016, con la nascita di Manifatture
Teatrali Milanesi, collabora con Antonio Syxty per la drammaturgia
"Identikit di una donna omaggio a Michelangelo Antonioni" e
nel 2017 scrive" il sondaggista" con Renato Mannheimer per
la regia di Alberto Oliva. È attualmente impegnata nella scrittura
di un nuovo spettacolo per i giovani "Beata Gioventù.
traduzione e adattamento Valeria Cavalli – regia Valeria Cavalli, Claudio Intropido
con Pietro De Pascalis, Jacopo Fracasso, Cristina Liparoto, Sabrina Marforio, Greta Milani, Andrea Robbiano, Irene Serini, Simone Severgnini
assistente alla regia Pietro De Pascalis
musiche Gipo Gurrado – musiche eseguite da Nema Problema Orkestar
costumi Anna Bertolotti – scenografia e disegno luci Claudio Intropido
realizzazione scene Maria Chiara Vitali – foto di scena Roberto Rognoni
direzione di produzione Elisa Mondadori – Spettacolo sostenuto nell’ambito di Next 2013-14
INFORMAZIONI
MTM Teatro Leonardo
Via Andrea Maria Ampère, 1
da giovedì a sabato ore 20:30 –
domenica ore 16:30
durata: 130 minuti
Biglietti: Intero 30€, Intero giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30/Over65 15€, Scuole di teatro e Università 15€, Ridotto DVA 15€, Scuole di MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€
spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4
Info e prenotazioni
biglietteria@mtmteatro.it/02-86454545
Scarica l’App di MTM Teatro e
acquista con un clic
spettacolo inserito in Invito a Teatro
BIGLIETTERIA MTM
02. 86 45 45 45 -
biglietteria@mtmteatro.it
Prenotazioni e prevendita da lunedì a
sabato dalle 15:00 alle 20:00
Biglietti e abbonamenti sono
acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita
vivaticket.it. I biglietti prenotati
vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la
domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
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