I CLASSICI DELL’ELFO ONLINE
IL TEATRO E LA STORIA ESSERE NEL MONDO
La nona puntata dello show case accende
i riflettori sulla drammaturgia contemporanea e riunisce tre autori
italiani che hanno emozionato gli spettatori portando sui palchi
dell’Elfo Puccini la storia del Novecento. Un viaggio che ci porta
dall’Italia fascista al Cile di Pinochet, dove emigra la famiglia
di Pepo, guerrigliero protagonista de L’acrobata di Laura Forti;
dalla Jugoslavia di Tito, raccontata da Renato Sarti attraverso lo
sguardo di Aldo Juretich (richiuso nel campo di Goli Otok e qui
interpretato da Elio De Capitani), alla Milano degli anni Settanta
dove vivono e muoiono Fausto e Iaio, dei quali Roberto Scarpetti
ripercorre le storie in Viva l’Italia.
È affidata a De Capitani
l’introduzione a questo palinsesto che testimonia come il teatro,
quando genera empatia, quando ci aiuta a calarci nei panni degli
altri, diventa un mezzo essenziale per riattivare la memoria e la
riflessione sui totalitarismi e sulle violenze di ieri e di oggi.
ONLINE DAL 14 MAGGIO
GOLI OTOK Isola della libertà, scritto
da Renato Sarti, è un progetto che coinvolge come interpreti e
registi l’autore stesso ed Elio De Capitani, accompagnati dalle
musiche originali di Carlo Boccadoro. “Se lo spettacolo tocca e
scuote nel profondo la coscienza degli spettatori non è solo in
virtù della veemente denuncia degli orrori perpetrati da uno dei
tanti totalitarismi che hanno funestato lo scorso secolo: a colpire è
soprattutto la strepitosa interpretazione di De Capitani, che con
calore, quasi con affetto e con una sorta di sorprendente leggerezza
evoca l'inferno del campo di prigionia di Goli Otok coi toni pacati
che si userebbero per descrivere una banale realtà quotidiana, in
ciò rendendolo forse anche più sinistro”.
L'ACROBATA di Laura Forti è diretto da
Elio De Capitani e interpretato da Cristina Crippa e Alessandro Bruni
Ocaña, che danno vita a un confronto, fortissimo, fra una madre e un
figlio cresciuto a “pane e ideali”, riuscendo a rimanere “in
equilibrio fra racconto ed emozioni, come acrobati. Ognuno con il
proprio personalissimo baratro”. Uno spettacolo che intreccia vari
piani di lettura, attraversato dalla preziosa regia video di Paolo
Turro che coinvolge anche De Capitani in un cameo.
VIVA L'ITALIA Le morti di Fausto e Iaio
è un testo di Roberto Scarpetti, affidato alla regia di César Brie;
“Gli interpreti sono cinque – Andrea Bettaglio, Massimiliano
Donato, Federico Manfredi, Alice Redini, Umberto Terruso – ma
sembrano molti di più. Per loro una prova non da poco, per il
pubblico la gioia di un bel cast: generoso, agile, pieno di vita in
una storia di morte”.
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