L’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA A
PARIGI
E TEATRO DELL’ELFO
"COEFORE APPUNTI PER
UN’ORESTIADE
ITALIANA"
Un appuntamento speciale rivolto
contemporaneamente agli spettatori italiani e francesi, nato dalla
collaborazione tra l’Istituto culturale parigino e il Teatro
dell’Elfo, che in questi mesi sta aprendo gli archivi per offrire
il meglio della sua produzione.
Nell’ambito dei rendez-vous con i
protagonisti del teatro italiano che l’Istituto sta promuovendo
online, SABATO 23 MAGGIO verrà pubblicato il video dello spettacolo
Coefore, introdotto dal regista Elio De Capitani. Il filmato è
sottotitolato per l’occasione in francese e disponibile
gratuitamente fino al 13 giugno.
Elio De Capitani nel 1999 ha affrontato
l’episodio centrale dell’Orestea, Coefore, prendendo le mosse
dalla versione secondo Pier Paolo Pasolini, che pone in termini
radicali il nodo dell’eredità dei padri, il lascito della
vendetta.
Oreste uccide l’assassino del padre e
la madre adultera, rispondendo ad un destino e mettendo in moto forze
che lo trascendono. Oreste sceglie o obbedisce? È colpevole o
innocente? La sua assoluzione davanti al tribunale dell’Areopago,
dopo la persecuzione delle Erinni, non avviene all’insegna della
cancellazione di una colpa ma della riconciliazione. Frutto del
viaggio che Oreste compie per accedere, attraverso la sofferenza e il
dolore, ad una maturità e ad una coscienza di sé che segnano la sua
rinascita.
Affrontare l’Orestea significa
affrontare le origini del teatro. Disporsi all’ascolto di quei
rumori di fondo che affiorano dalle profondità dell’inconscio,
lasciar parlare le nostre radici oscure.
Negli anni in cui veniva concepito
questo lavoro, proprio alla fine del secolo, le Erinni scatenate, le
forze cieche si potevano riconoscere nei massacri nell’ex-Jugoslavia.
Emergeva allora, estremamente attuale, un interrogativo: come
coniugare gli imperativi contraddittori ed ugualmente validi “mai
più guerra” e “mai più Auschwitz” ?
Allora come oggi resta stringente la
necessità di riflettere sull’intimo legame tra memoria e
generazioni, tra elaborazione del lutto e nascita della democrazia.
Alla perdita dell’innocenza di fronte all’ambiguità del bene e
del male, alla nascita di una coscienza, il teatro greco contribuisce
tracciando una via, ancora oggi aperta, per poter pensare.
Centrale nel spettacolo di De Capitani,
di cui viene proposto il video, è il lavoro con gli attori, in primo
luogo Ferdinando Bruni che è Oreste, “un Oreste asciutto e
potente che ha l’aspetto di un intellettuale del nostro tempo
fuggito giovane dalle sue tribali radici familiari, ma costretto a
ritornarvi perché ossessionato dal richiamo ancestrale delle
Erinni”; accanto a lui Ida Marinelli è Clitemnestra, Alessandra
Antinori Elettra e Giancarlo Previati Egisto. Ma altrettanto
centrale e importante è qui il ruolo del coro, nei cui canti si
fondono, con effetti di contrappunto, l’italiano di Pasolini e il
greco antico della tragedia. Composto da undici attrici e cantanti di
altissimo livello, interpreta una partitura originale scritta da
Giovanna Marini, ispirata ai canti funebri e alle dissonanze tipiche
della musica popolare dell’area del mediterraneo.
Artista amatissima in Francia,
musicista contemporanea che si è esibita nei maggiori teatri lirici
delle capitali europee (l’Opera di Nancy, il Theater Fest di
Zurigo, la Cité de la Musique di Parigi, il Théâtre di Vidy di
Losanna), la Marini aveva composto, prima di questi cori per
l’Orestea, quelli memorabili per le Troiane dirette dal regista
Thierry Salmon, e quelli per I Turcs tal Friul di Pasolini,
spettacolo evento della Biennale Teatro del ‘95 che ha segnato il
suo incontro con De Capitani.
di Eschilo secondo Pier Paolo Pasolini
regia Elio De Capitani
musica Giovanna Marini
scene e costumi Carlo Sala
con Ferdinando Bruni, Alessandra Antinori, Ida Marinelli, Massimo Giovara, Cristina Crippa, Giancarlo Previati, Luca Toracca, Maria Grazia Mandruzzato
Coefore: Francesca Breschi, Anna Coppola, Marisa Della Pasqua, Paola Della Pasqua, Silvia Girardi, Claudia Grimaz, Sandra Mangini, Germana Mastropasqua, Enza Pagliara, Patrizia Rotonda, Elena Russo Arman
direttrice del coro Francesca Breschi
.
IL VIDEO DELLO SPETTACOLO SARÀ
PUBBLICATO SABATO 23 MAGGIO
SUL SITO DELL’ISTITUTO ITALIANO DI
CULTURA A PARIGI:
https://iicparigi.esteri.it/iic_parigi/fr/gli_eventi/calendario/2020/05/iictheatrechezvous-choephores-notes.html
E SUL SITO DEL TEATRO: www.elfo.org
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