FIABE NEL BOSCO
DI ROBERTA SANDIAS E MAURIZIO AZZURRO
OASI AMBIENTALE DEL WWF (CE)
L’attività della Compagnia “La
Mansarda – Teatro dell’Orco” riprende il 20 e 27 giugno (ore
17.30) con la rassegna “Fiabe nel Bosco” all’interno dell’Oasi
ambientale del WWF, sita nel Bosco di San Silvestro (CE), grazie alla
collaborazione con il Centro Studi Ambientale “La Ghiandaia”. Una
scelta che unisce il rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid 19
e la voglia di ripartire. Sabato 20 giugno si parte con “I tre
porcellini” nell’adattamento teatrale di Roberta Sandias per la
regia di Maurizio Azzurro.
Quello proposto da Sandias e Azzurro è un
progetto ludico e didattico che coniuga natura e letteratura. Si
prosegue sabato 27 giugno (ore 17.30) con “Le avventure di
Pinocchio”, liberamente tratto dal capolavoro di Carlo Collodi, per
la drammaturgia di Roberta Sandias e la regia di Maurizio Azzurro; i
costumi e i pupazzi sono di Emilio Bianconi per Alchimia. In caso di
sold out è prevista un’ulteriore replica alle ore 19. Il costo del
biglietto per adulti e bambini dai 3 anni in su è di 8 euro, mentre
il costo dell’area picnic è di 2 euro a persona. È necessaria la
prenotazione ai numeri 0823361300; 3291003808; 3477974488.
La scelta del bosco come scenario per
“Fiabe nel Bosco” evidenzia il legame inscindibile tra uomo e
natura, all’interno del quale si inserisce il teatro – sin dai
tempi più antichi - inteso come festa collettiva: «Abbiamo deciso
di ricominciare, perché vogliamo ritrovare il contatto con il nostro
pubblico privilegiato, ossia quello dell’infanzia – spiegano
Sandias e Azzurro –. Questa versione delle fiabe nel bosco non sarà
itinerante, ma l’abbiamo ripensata all’interno della radura
grande dell’Oasi con l’aggiunta di panche per consentire il
distanziamento sociale. Abbiamo scelto due titoli cari ai bambini
perché vorremmo riprendere come se fosse una vera e propria festa».
La fiaba originaria de “I tre
porcellini” è andata modificandosi nel tempo, fino a giungere alla
celeberrima versione del cortometraggio di Walt Disney, dove le parti
più crude della vicenda sono state eliminate. Nell’originale due
dei tre porcellini vengono divorati dal lupo e il lupo stesso viene
mangiato come un maialetto. «Nella nostra messa in scena abbiamo
privilegiato il lieto fine – racconta Roberta Sandias che firma
l’adattamento. L’aspetto fiabesco dello spettacolo è accentuato
dal linguaggio in versi, proprio della favola, gradevole ed
accattivante, infantile come una filastrocca e ricercato come una
poesia».
“Le avventure di Pinocchio” propone
alcune tra le avventure più significative del burattino creato dalla
fervida fantasia di Carlo Collodi, rappresentando i suoi incontri con
il Grillo Parlante, voce inascoltata della sua coscienza, il Temibile
Mangiafuoco e il suo teatro dei Burattini, che ci insegna a non
fermarci alle apparenze, la celeberrima coppia del gatto e la
volpe, esilarante quanto terribile e truffaldina, e, naturalmente, la
Fata turchina, nume tutelare che affianca Pinocchio nel suo percorso
di crescita; e ancora Lucignolo che invece lo conduce nel mirabolante
paese dei Balocchi. In fondo, Pinocchio vuol essere come tutti gli
altri bambini, ma nel suo desiderio di ribellione e libertà, non lo
è già?
Nessun commento:
Posta un commento