MTM TEATRO LITTA DI MILANO
"CORPI AL VENTO ARIANNA, FEDRA, PASIFAE:
LE DONNE DI CRETA"
DI CON ILARIA GELMI E ANTONELLA RUGGIERO
Una storia antica narrata da due corpi e due voci che si impastano, disgiungono, intrecciano, sovrappongono, fino a diventare un solo corpo e una sola voce. Una madre, Pasifae, la madre del Minotauro, Arianna; la prima figlia, famosa per il filo con il quale portò Teseo in salvo dal labirinto; Fedra, la seconda figlia, una donna che non può trattenere una passione che le sgorga da dentro. Donne cretesi, “le luminose” le chiamavano, tutte accomunate dallo stesso destino.
Tutte fragili di fronte alle passioni d’amore, tutte vittime della stessa maledizione. Fragili, come la creta. Noi siamo tutti fatti di creta. Un mito classico in chiave personale, femminile, ironica e contemporanea.
Come nasce questo spettacolo
Lo spettacolo CORPI AL VENTO nasce dal laboratorio di formazione residenziale sul teatro di narrazione a cura di Roberto Anglisani, importante narratore italiano, stretto collaboratore di Marco Baliani. Un percorso di studio e approfondimento per attori/narratori provenienti da tutta Italia, organizzato dalla Compagnia Armamaxa presso il Teatro Comunale di Ceglie Messapica (BR). Due due attrici/narratrici in scena: Antonella Ruggiero e Ilaria Gelmi. Non si conoscevano prima di questo percorso formativo a cadenza annuale che è durato tre anni. Hanno creduto nella possibilità di sperimentare una forma diversa, rispetto alla narrazione tradizionale che già praticavano nei loro spettacoli: raccontare insieme. Antonella è pugliese e Ilaria è emiliana. Non sono vicine fisicamente e questo poteva da principio sembrare un ostacolo. Hanno invece col tempo scoperto il piacere di incontrarsi in posti sempre nuovi, disposti ad ospitarle e ad accogliere il loro lavoro. Roberto Anglisani, che ha visto nascere il progetto in fase laboratoriale, ha infine curato la messa
a punto del lavoro delle attrici. Infine Elisa Cuppini, attrice /danzatrice, che collabora con il teatro delle Briciole di Parma e con il Teatro Nazionale della Toscana, trainer di attori e interpreti in diversi progetti di Marco Baliani, ha curato le narrazioni fisiche dello spettacolo.
CORPI AL VENTO è stato presentato sotto forma di corto teatrale al Festival di Micro Teatro BONSAI a cura di Ferarra Off (29 aprile 2018) e ha vinto due settimane di residenza artistica a BRACT Brevi Residenze Artistiche di Territorio e Comunità all’isola d’Elba giugno 2018. È stato ospitato due settimane in residenza artistica da Terrammare Teatro presso il Teatro Comunale di Nardò (LE) nell’aprile 2019 e una settimana a Campsirago Residenza a Colle Brianza (LC) nel giugno 2019. Ha debuttato nel luglio 2020 al Vimercate Ragazzi Festival ed è stato ospite nell’estate 2020 del Nurarcheofestival in Sardegna, della rassegna Teatro Archeologico – Cortona (AR) e del Festival dei Teatri d’Arte del Mediterraneo (Formia).
Sinossi
Il lavoro di ricerca è iniziato con la storia di Fedra, figlia di Minosse e Pasifae, principessa di Creta, poi moglie di Teseo re di Atene. Raccontare di Fedra per indagare la sua passione travolgente per il figliastro Ippolito, parlare della sua vita come se fosse una donna contemporanea. In questo percorso di studio le due attrici/autrici hanno approfondito la conoscenza di tutte le donne che abitano la storia di Fedra, arrivando così a comprendere che per parlare del suo dramma dovevano necessariamente affrontare anche il racconto della costellazione di donne che la circonda. Perché di madre in figlia, le storie si ripetono! Così attraverso lo sguardo e il pensiero di Fedra lo spettacolo racconta anche di Pasifae, sua madre e la passione per un toro bianco; Europa, sua nonna, che da straniera approdò sull’isola di Creta per diventarne regina; Arianna, sua sorella, piantata in Nasso da Teseo; Antiope, la regina delle Amazzoni anche lei vittima dei tormenti d’amore. Creta è la culla di questa storia, un’isola circondata dal mare: il Mediterraneo. Il mare è anche lui protagonista in questo racconto, attraverso il mare l’amore arriva o si allontana. Corpi al vento ripercorre le storie di queste donne condannate ad un eterno ciclo di ripetizioni familiari e permette di scoprire che oggi il filo delle ripetizioni si può tagliare. Possiamo guardarci allo specchio nei occhi degli altri spettatori e renderci conto che, come le donne di questa storia, siamo tutti fatti di creta!
I linguaggi utilizzati
Partiture fisiche e vocali, oltre le parole, arricchiscono il lavoro dialogando in maniera organica con in linguaggio della narrazione. La scena è spoglia, solo due corpi e due voci che si impastano, disgiungono, compongono, intrecciano, soprappongono; due voci e due corpi che diventano una voce e un corpo che racconta. Entrambe lavorano da anni come narratrici in spettacoli dei quali sono anche autrici. In questo progetto hanno la possibilità di usare il linguaggio teatrale della narrazione godendo dell’incontro con l’altro e della ricchezza che ne scaturisce.
Sinossi
Il lavoro di ricerca è iniziato con la storia di Fedra, figlia di Minosse e Pasifae, principessa di Creta, poi moglie di Teseo re di Atene. Raccontare di Fedra per indagare la sua passione travolgente per il figliastro Ippolito, parlare della sua vita come se fosse una donna contemporanea. In questo percorso di studio le due attrici/autrici hanno approfondito la conoscenza di tutte le donne che abitano la storia di Fedra, arrivando così a comprendere che per parlare del suo dramma dovevano necessariamente affrontare anche il racconto della costellazione di donne che la circonda. Perché di madre in figlia, le storie si ripetono! Così attraverso lo sguardo e il pensiero di Fedra lo spettacolo racconta anche di Pasifae, sua madre e la passione per un toro bianco; Europa, sua nonna, che da straniera approdò sull’isola di Creta per diventarne regina; Arianna, sua sorella, piantata in Nasso da Teseo; Antiope, la regina delle Amazzoni anche lei vittima dei tormenti d’amore. Creta è la culla di questa storia, un’isola circondata dal mare: il Mediterraneo. Il mare è anche lui protagonista in questo racconto, attraverso il mare l’amore arriva o si allontana. Corpi al vento ripercorre le storie di queste donne condannate ad un eterno ciclo di ripetizioni familiari e permette di scoprire che oggi il filo delle ripetizioni si può tagliare. Possiamo guardarci allo specchio nei occhi degli altri spettatori e renderci conto che, come le donne di questa storia, siamo tutti fatti di creta!
I linguaggi utilizzati
Partiture fisiche e vocali, oltre le parole, arricchiscono il lavoro dialogando in maniera organica con in linguaggio della narrazione. La scena è spoglia, solo due corpi e due voci che si impastano, disgiungono, compongono, intrecciano, soprappongono; due voci e due corpi che diventano una voce e un corpo che racconta. Entrambe lavorano da anni come narratrici in spettacoli dei quali sono anche autrici. In questo progetto hanno la possibilità di usare il linguaggio teatrale della narrazione godendo dell’incontro con l’altro e della ricchezza che ne scaturisce.
Antonella Ruggiero
Diplomata alla scuola triennale per attori e registi I.T.A.C.A., International Theatre Academy of Adriatic. Ha studiato tra gli altri con Francesco Niccolini, Saverio la Ruina, Lucia Calamaro, Eimuntas Nekrošius, Ellen Hemphill, Chiara Guidi, Roberto Anglisani, Elisa Cuppini, Cesar Brie, Flavio Albanese e Marinella Anaclerio, Will Keen e Maria Fernandez Ache, Cesare Ronconi, Alessio Bergamo, Andrea Cramarossa, Christian Di Domenico, Michele Sinisi, Ida Decenvirale, Jenny Lipman, Peter James, Marc Bell, Monica Samassa, Sabine Jamet, Eugenio Allegri, Silvano Antonelli, Pia Watcher, Michelangelo Campanale. Lavora dal 2013 stabilmente con la Compagnia La Luna nel Letto, La Compagnia del Sole e il Teatro CREST come attrice e assistente alla regia in diverse produzioni di teatro ragazzi e prosa. Nel 2016 debutta al Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria con “Griselda”, dall’ultima novella del Decameron, da lei scritto, diretto e interpretato. Nel 2017 è semifinalista al Premio Scenario con un nuovo progetto: “A porte chiuse”. Nel 2018 coordina e conduce con Salvatore Marci il percorso di formazione I MITI NEL CONTEMPORANEO che vede la partecipazione di Giorgio Testa, Giorgio Rossi, Renata Molinari, Gabriella Schiavone, Roberto Re David. Nel 2018 partecipa al “Tec Project”, guidato dalla compagnia catalana Inca Catalunya, progetto erasmus + per adulti, il cui esito finale è lo spettacolo di teatro immersivo “Porte aperte” ispirato all’omonimo romanzo di Sciascia.
Nel 2019 crea lo spettacolo “Corpi al vento” con Ilaria Gelmi con la collaborazione di Roberto Anglisani ed Elisa Cuppini. Nel 2020 debutta con lo spettacolo “ZVI ZVI: Rosa Luxemburg” prodotto da Animalenta Teatro con la regia di Ilaria Cangialosi.
Ilaria Gelmi
Dal 1990 si forma con il Teatro delle Briciole di Parma, presso cui frequenta il Lab. Permanente fino al 1995.
Dal 2000 al 2003 lavora con Terrammare Teatro (LE). Dal 2003 al 2005 frequenta il Corso biennale di alta formazione per attori presso l’ERT di Modena. Nel 2006 vince il Premio del pubblico al Palio Poetico Musicale Ermo Colle (PR) con lo spettacolo “Cieli intatti”. Nel 2007 realizza lo spettacolo “Vassilissa e la Baba Jaga” con la collaborazione della compagnia Burambò con la quale realizza anche “Cenerentola”.
Lavora come assistente alla regia per “Urlo di mamma” di Elisa Cuppini prodotto dal Teatro delle Briciole per il quale realizza la performance “La Pastora”.
Dal 2007 lavora come narratrice e collabora in qualità di attrice su tutto il territorio nazionale. Dal 2011 al 2020 è membro attivo del gruppo italiano NasONasO Social Clown (Ostuni). Dal 2015 racconta in “alta quota”, nei rifugi in Trentino Alto Adige e in Val D’Aosta. Nel 2016 realizza lo spettacolo “Passaggi” con la collaborazione del drammaturgo Francesco Niccolini con il sostegno del Festival Montagne Racconta. Nelle stagioni teatrali 2016/2017 e 2018/2019 viaggia in Argentina; Bolivia e Uruguay in tournée per sette mesi con i suoi spettacoli di narrazione ospitati in festival, teatri e centri culturali con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires. Nel 2018 vince il Premio della Giuria Diverse Visioni al Minimo Teatro Festival di Palermo con il corto teatrale “La scommessa”. Nel 2019 crea lo spettacolo “Corpi al vento” con Antonella Ruggiero con la collaborazione di Roberto Anglisani ed Elisa Cuppini. Nel suo percorso ha approfondito il lavoro sulla voce (con Silvia Lodi, Germana Giannini, Germana Mastropasqua, Imke McMurtrie, Antonella Talamonti), sul movimento (con Elisa Cuppini, Yves Lebreton, Julie Stanzak). Importante il percorso di studio, che prosegue dal 2012, col narratore – maestro Roberto Anglisani. Nel cinema ha lavorato con Pupi Avati (“Il cuore grande delle ragazze”), Paolo Virzì (“Tutti i santi giorni”), Antonio Morabito (“Il venditore di medicine”), Christian Spaggiari (“La rugiada si San Giovanni”). Ha partecipato anche a varie fiction.
Promo: https://www.youtube.com/watch?v=yURPLX47KS4&feature=youtu.be
per informazioni:
MTM Teatro Litta
lunedì e martedì ore 20:00
Posto unico € 12,00 – Diritto di prevendita € 1,80
Durata dello spettacolo: 55 minuti
Info e prenotazioni biglietteria@mtmteatro.it/02-86454545
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Una card libera su 3 spettacoli a scelta - valida su tutte le sale di MTM
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