Il titolo reca in sé un evidente omaggio al “padrone di casa”, ma vuole anche salutare con brio tutti i “maestri musicisti” e i grandi artisti che si esibiranno sul palco modenese.
La rassegna nasce con l'intento di celebrare una ricorrenza molto importante, ovvero il 60° anniversario dal debutto del Maestro Pavarotti. Il 29 aprile 1961 il giovane Luciano si presentò sul palco del Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia debuttando come Rodolfo ne La Bohème di Giacomo Puccini; quel giorno segnò la svolta nella vita di Pavarotti e portò alla ribalta del mondo un tenore che ha profondamente segnato la storia dell'opera del secondo Novecento.
Per celebrare questo anniversario tutti gli appuntamenti della rassegna Musica Maestro! guarderanno sia alla carriera di Pavarotti sia al mondo dell'opera più in generale.
Il primo appuntamento, intitolato Il Flauto nel cinema (31 agosto), vedrà protagonista il flautista Andrea Griminelli che ha affiancato il Maestro, sin da giovanissimo, sui più importanti palcoscenici del mondo per oltre vent’anni. Anche il Maestro Stefano Nanni ha collaborato personalmente con Pavarotti, partecipando alla lavorazione della sua ultima impresa discografica, l'album Ti Adoro.
Lo spettacolo Italia Mundial di Federico Buffa (1 settembre), farà rivivere l'entusiasmo dell'avventura mondiale della Nazionale di calcio italiana del 1982, un’impresa sportiva entrata nel mito e nella memoria collettiva. Anche questo spettacolo, accompagnato al pianoforte da Alessandro Nidi, ammicca alla carriera del Maestro. Pavarotti, infatti, emozionò i tifosi di tutto il mondo insieme ai colleghi Placido Domingo e Josè Carreras proprio in occasione delle finali dei Mondiali, segnando dal 1990 in poi un nuovo corso della musica lirica che giunse così a folle oceaniche grazie ai concerti de I Tre Tenori.
I due appuntamenti successivi saranno reading musicali che propongono una lettura drammaturgica originale dell’opera lirica e delle vicende umane che la ispirano. Alessandro Preziosi, sul palco con Francesco Libetta al piano, racconterà sulle note di Verdi e Rossini il dramma shakespeariano assumendo lo sguardo del fidato amico del Moro in Otello, dalla parte di Cassio (2 settembre).
Michela Murgia, nella doppia veste di autrice e interprete di Don Giovanni, l’incubo elegante (3 settembre), sarà in scena con Giancarlo Palena alla fisarmonica, per condurre il pubblico in un viaggio inedito attorno all’opera mozartiana e agli archetipi femminili legati al più celebre dei libertini.
L’ultimo concerto della rassegna, Che gelida manina (4 settembre), sarà un omaggio alla memoria del Maestro e verranno ripercorsi, nelle interpretazioni dei giovani cantanti sostenuti dalla Fondazione, gli highlights del repertorio di Pavarotti con un particolare accento sulle arie della pucciniana Bohème, l'opera prediletta del tenore di cui quest'anno ricorre il 125° anniversario dalla prima rappresentazione. Gli interpreti saranno accompagnati al pianoforte da Paolo Andreoli e dal quartetto d’archi Gocce d’Opera.
Questo prestigioso cartellone potrà andare in scena nel parco della Casa Museo grazie alla preziosa collaborazione di un ente storico della realtà culturale emiliana come il Teatro Duse di Bologna che, con immediato entusiasmo, ha lavorato al fianco della Fondazione Pavarotti per portare al pubblico, anche in estate, alcuni tra i più amati e seguiti protagonisti della sua Stagione teatrale.
È aspirazione della Casa Museo Pavarotti poter rappresentare un luogo di aggregazione, di divulgazione di musica, arte e cultura a tutto tondo; essa può diventare un polo di riferimento in questo senso, una location ove sia possibile conoscere la storia umana e professionale del Maestro e il profondo segno che egli ha lasciato nella storia dell'opera e, al tempo stesso, sia possibile fruire di eventi che rappresentano un arricchimento dell'offerta culturale cittadina e un potente strumento di promozione del territorio insieme alle altre eccellenze della regione.
Questa rassegna non sarebbe stata possibile senza il fondamentale sostegno di soggetti pubblici ed enti istituzionali che hanno deciso di fare rete e camminare accanto alla Fondazione Pavarotti promuovendo un'iniziativa volta a sostenere la ripartenza della cultura e di un intero comparto produttivo, quello degli artisti e di tutti i lavoratori dello spettacolo, una delle filiere più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia.
Pertanto, si ringraziano, per il fattivo sostegno: Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, APT Servizi Regione Emilia Romagna, Vivaticket, Radio Bruno (Media partner).
I biglietti per i concerti saranno disponibili su vivaticket.com a partire dal 23 luglio, ad eccezione del concerto del 4 settembre, ad ingresso gratuito, per cui sarà sufficiente prenotare il posto telefonando al numero 059.460778 o inviando una mail a: info@casamuseolucianopavarotti.it.
Sarà possibile anche acquistare speciali “Gold Package” che includono, oltre al biglietto nelle prime file per assistere allo spettacolo scelto, anche la visita guidata al museo a cui farà seguito un aperitivo nel giardino della casa ed il parcheggio riservato. Pacchetti disponibili su vivaticket.com.
Per informazioni inerenti agli eventi: tel. 059.460778
Per informazioni inerenti alla biglietteria: supporto@vivaticket.com
In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al Teatro Duse di Bologna.
martedì 31 agosto, ore 21.00
IL FLAUTO NEL CINEMA
Andrea Griminelli, flauto
Stefano Nanni, tastiere e pianoforte
Il recital ripercorre la straordinaria carriera del grande e pluripremiato flautista Andrea Griminelli, divenuto famoso in tutto il mondo dopo essere stato presentato, appena venticinquenne, nel memorabile concerto al Madison Square Garden da Luciano Pavarotti col quale intraprese una intensa collaborazione.
Collaborazione che lo lega anche al mitico Stefano Nanni che lo accompagnerà alle tastiere in una sorprendente commistione di generi, ripercorrendo gli incontri artistici di trent'anni di carriera, da Sting a Pavarotti, da Zucchero a Joe Cocker a Morricone, grazie al l'ausilio di video e foto. La musica farà da fil rouge, facendo rivivere al pubblico quelle emozioni.
mercoledì 1 settembre, ore 21.00
ITALIA MUNDIAL
Federico Buffa, voce recitante
Alessandro Nidi, pianoforte
Marco Caronna, regia
Federico Buffa, assieme al pianista Alessandro Nidi, porta sul palco una delle sue storie più belle: Italia Mundial. Il giornalista e volto noto di Sky racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.
L’Italia più amata di sempre vince il Mondiale più bello. I gol di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff, la pipa di Enzo Bearzot, la notte magica del Bernabeu, le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini rivivono nell’inconfondibile voce di Federico Buffa ma soprattutto quel patrimonio di aneddoti e “storie parallele” che rendono unici i monologhi di questo formidabile storyteller.
“Buffa è un formidabile storyteller, un narratore di storie che si diramano per mille rivoli. O meglio, i racconti di Buffa hanno una struttura ad albero: il tronco è il calcio, i rami sono le connessioni che via via prendono corpo
attraverso associazioni, link, collegamenti, divagazioni. A differenza di alcuni giornalisti sportivi che in passato amavano esibire il loro sapere di fronte a una platea non particolarmente attrezzata, Buffa sa che cultura è innanzitutto fare bene le cose, coltivare i dettagli (magari con alcuni vecchi LP)”. (Aldo Grasso)
giovedì 2 settembre, ore 21.00
OTELLO DALLA PARTE DI CASSIO
Alessandro Preziosi, voce recitante
Francesco Libetta, pianoforte
Tommaso Mattei, testo
Elena Marazzita, ideazione e direzione artistica
Otello, una delle più note opere di William Shakespeare viene messo in scena per la prima volta nel 1604, è la tragedia della gelosia: mostro che avvelena la mente e il cuore, creato dal nulla e sul nulla; strumento che il perfido Iago utilizza per corrompere l’animo del Moro insinuando in lui il sospetto che la dolce Desdemona lo abbia tradito con il fido Cassio. La storia vive di un complesso gioco di contrasti, ambiguità, ribaltamenti: realtà apparenza, verità menzogna, fedeltà odio, luce e ombra si esaltano nello scontro tra i due protagonisti maschili. Il nero Otello è il soldato ingenuo e primitivo che conosce solo l’amore incondizionato o il furore scatenato e cade nella trappola per la troppa fiducia nell’onestà degli uomini, mentre il bianco Iago rivela l’anima nera e diabolica di chi si arroga il potere di plasmare la volontà altrui per piegarla al suo disegno, pura astuzia che si compiace tenebrosamente del male.
Questa è la lettura della storia a cui siamo soliti assistere. Ma, immaginiamo di essere catturati nel mezzo di un triangolo amoroso di cui non siamo consapevoli. Immaginiamo qualcuno mentire sulle nostre intenzioni e sul nostro comportamento a nostra insaputa. Immaginiamo di perdere il lavoro e di avere il nostro nome offuscato a causa di qualcosa che non abbiamo mai fatto né pensato. Immaginiamo di essere traditi dall’amore per la menzogna e da chi vuole la rovina di spiriti nobili.
Immaginiamo di essere Cassio.
In questo dramma di grandi sentimenti, di fulminee e cieche passioni che divampano e consumano gli individui, accompagnati dalle note di Verdi e Rossini, autori delle più note versioni operistiche dell’Otello, racconteremo Otello: dalla parte di Cassio.
venerdì 3 settembre, ore 21.00
DON GIOVANNI, L'INCUBO ELEGANTE
Michela Murgia, autrice del testo e voce recitante
Giancarlo Palena, fisarmonica
In collaborazione con Parmaconcerti
Michela Murgia torna al teatro portando in scena una sua personale passione: il melodramma.
Melomane esperta, la Murgia riscrive il Don Giovanni di Mozart mantenendo inalterati i personaggi principali del libretto di Da Ponte: ritroviamo quindi, oltre il noto protagonista libertino e bugiardo, anche il suo incauto assistente Leporello e il serioso Don Ottavio a ricalcare gli stereotipi, ancora presenti nel mondo contemporaneo, dell’ “essere maschio”.
L’universo femminile è invece incarnato da tre donne molto diverse l’una dall’altra, quasi a rappresentare tre archetipi comportamentali: Donna Anna, esempio di rigore morale e ossequio delle tradizioni, Elvira, tradita e costantemente beffata da Don Giovanni, ma illusoriamente convinta di poterlo redimere, e Zerlina, donna curiosa che armata di malizia intende affacciarsi al mondo con comportamenti frivoli e infantili.
Michela Murgia intrattiene un racconto evolutivo portandoci in una seduta psicanalitica: la sua.
Attraverso la descrizione dei personaggi dell’immortale opera mozartiana, svela la sua esperienza e la sua posizione in tema di rapporti di coppia, dunque anche di amore, sesso, rabbia, rancore.
Un monologo o, più profondamente, un dialogo con un interlocutore invisibile e quanto mai presente: lo psicanalista cui possiamo chiedere e confidare tutto. Con lui, in maniera immaginaria e immaginifica come davanti ad uno specchio, Murgia riflette sulle infinite sfaccettature della psicologia maschile che incontra, e si scontra, con l’universo femminile, in un dissidio ancora irrisolto.
A coadiuvare il flusso di coscienza la musica di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita da un solo strumento: la fisarmonica di Giancarlo Palena.
sabato 4 settembre, ore 21.00
CHE GELIDA MANINA
Ricordo del debutto nel mondo dell’opera di LUCIANO PAVAROTTI
Giovani cantanti d'opera sostenuti dalla Fondazione Luciano Pavarotti
Paolo Andreoli, pianoforte
Gocce d'Opera, quartetto d'archi
(spettacolo gratuito)
Questo concerto vuole rendere particolare omaggio, oltre che alla carriera del Maestro Pavarotti anche all'opera La Bohème, il capolavoro pucciniano amato dal tenore di cui quest'anno ricorre il 125° anniversario dalla prima rappresentazione assoluta (avvenuta al Teatro Regio di Torino il 1 febbraio 1896).
Il concerto, pertanto, vedrà una prima parte interamente dedicata alle più note e toccanti arie de La Bohème, mentre la seconda sarà dedicata alle pagine più salienti e note del repertorio del Maestro Pavarotti.
DON GIOVANNI, L'INCUBO ELEGANTE
Michela Murgia, autrice del testo e voce recitante
Giancarlo Palena, fisarmonica
In collaborazione con Parmaconcerti
Michela Murgia torna al teatro portando in scena una sua personale passione: il melodramma.
Melomane esperta, la Murgia riscrive il Don Giovanni di Mozart mantenendo inalterati i personaggi principali del libretto di Da Ponte: ritroviamo quindi, oltre il noto protagonista libertino e bugiardo, anche il suo incauto assistente Leporello e il serioso Don Ottavio a ricalcare gli stereotipi, ancora presenti nel mondo contemporaneo, dell’ “essere maschio”.
L’universo femminile è invece incarnato da tre donne molto diverse l’una dall’altra, quasi a rappresentare tre archetipi comportamentali: Donna Anna, esempio di rigore morale e ossequio delle tradizioni, Elvira, tradita e costantemente beffata da Don Giovanni, ma illusoriamente convinta di poterlo redimere, e Zerlina, donna curiosa che armata di malizia intende affacciarsi al mondo con comportamenti frivoli e infantili.
Michela Murgia intrattiene un racconto evolutivo portandoci in una seduta psicanalitica: la sua.
Attraverso la descrizione dei personaggi dell’immortale opera mozartiana, svela la sua esperienza e la sua posizione in tema di rapporti di coppia, dunque anche di amore, sesso, rabbia, rancore.
Un monologo o, più profondamente, un dialogo con un interlocutore invisibile e quanto mai presente: lo psicanalista cui possiamo chiedere e confidare tutto. Con lui, in maniera immaginaria e immaginifica come davanti ad uno specchio, Murgia riflette sulle infinite sfaccettature della psicologia maschile che incontra, e si scontra, con l’universo femminile, in un dissidio ancora irrisolto.
A coadiuvare il flusso di coscienza la musica di Wolfgang Amadeus Mozart, eseguita da un solo strumento: la fisarmonica di Giancarlo Palena.
sabato 4 settembre, ore 21.00
CHE GELIDA MANINA
Ricordo del debutto nel mondo dell’opera di LUCIANO PAVAROTTI
Giovani cantanti d'opera sostenuti dalla Fondazione Luciano Pavarotti
Paolo Andreoli, pianoforte
Gocce d'Opera, quartetto d'archi
(spettacolo gratuito)
Questo concerto vuole rendere particolare omaggio, oltre che alla carriera del Maestro Pavarotti anche all'opera La Bohème, il capolavoro pucciniano amato dal tenore di cui quest'anno ricorre il 125° anniversario dalla prima rappresentazione assoluta (avvenuta al Teatro Regio di Torino il 1 febbraio 1896).
Il concerto, pertanto, vedrà una prima parte interamente dedicata alle più note e toccanti arie de La Bohème, mentre la seconda sarà dedicata alle pagine più salienti e note del repertorio del Maestro Pavarotti.
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