“Fabrizio De André / L’indiano” di Fabrizio de André: l’album uscì nel 1981, scritto con Massimo Bubola, è stato il primo del cantautore genovese inciso dopo la tragica esperienza del sequestro in Sardegna; tra le canzoni, “Fiume Sand Creek” e “Hotel Supramonte”. “Automobili” di Lucio Dalla: pubblicato nel 1976, è il sesto album del cantautore bolognese, l’ultimo dei tre capolavori scritti a quattro mani con il poeta Roberto Roversi. Tra le canzoni, “Nuvolari” e “Il motore del 2000”.
“Amore e non amore” di Lucio Battisti: uscito nel 1971, è il primo disco del cantautore composto interamente da brani inediti, un “concept album” a cui parteciparono anche i componenti della futura PFM.
“Mio fratello è figlio unico” di Rino Gaetano: inserito da “Rolling Stone Italia” nella Top 100 dei dischi italiani più belli di sempre, è il secondo album del cantautore, una vera “pietra miliare” della musica italiana. Tra le canzoni, “Berta filava”, “Sfiorivano le viole” e la bellissima title-track.
“Trapezio” di Renato Zero: terzo album in carriera, in occasione dei quarantacinque anni dall’uscita, viene pubblicata questa nuova versione in vinile. Tra le canzoni, le celeberrime “No! Mamma, no!”; “Inventi”, “Madame”.
Legacy Vinyl Edition è una collana ideata per il pubblico di appassionati che, in questa occasione, vuole anche contribuire alla riscoperta del nostro grande patrimonio artistico, soprattutto da parte dei giovani, sempre di più incuriositi e spinti ad approfondire le nostre radici culturali.Il vinile è parte della storia della cultura del Novecento e sta vivendo una nuova stagione di successo, dopo un tramonto negli anni 80 dovuto alla sua sostituzione, da parte dell’industria discografica, con il compact disc, in formato digitale. A contribuire a questo ritorno in auge c’è probabilmente un ritrovato modo di ascoltare musica, il vero piacere dell’ascolto, un certo bisogno di ritualità a cui è legata il vinile e che passa anche da un riappropriarsi del tempo, riassaporando i ritmi lenti, complice il lockdown, per un ritorno alla fruizione della musica non più come sottofondo. Un’esperienza di ascolto che ci trasporta in un’altra dimensione, un ritorno all’amore per un certo tipo di suono e di atmosfere, in contrapposizione all’idea di una musica “mordi e fuggi”, tipica dell’ascolto in digitale.
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