"UN CORO ALL'OPERA"
POLIFONICA ANGELO GAVINA
SANTUARIO DELLA PASSIONE
TORRICELLA VERZATE
Cento anni di storia, di cultura, di tradizione e soprattutto di musica. Compie un secolo nel 2019 la Corale Polifonica Vogherese Angelo Gavina, la più longeva tra le istituzioni musicali cittadine, nonché ancora oggi una delle più attive.
Ingresso libero
Polifonica Angelo Gavina
Cento anni di storia, di cultura, di tradizione e soprattutto di musica. Compie un secolo nel 2019 la Corale Polifonica Vogherese Angelo Gavina, la più longeva tra le istituzioni musicali cittadine, nonché ancora oggi una delle più attive.
Nato all’indomani della Prima Guerra Mondiale con il significativo nome “La Speranza”, il coro oltrepadano vanta nel suo passato una serie di illustri maestri e tantissimi concerti importanti, e si prepara a festeggiare l’importante traguardo con un grande spettacolo (ancora top secret) e con un libro celebrativo affidato alla penna dello scrittore Angelo Vicini, in uscita nei prossimi mesi.
Nel dopoguerra, l’attività della Gavina crebbe grazie alla conduzione del maestro Danilo Duse, che la portò a contare ben 72 elementi: «Con Duse, un personaggio straordinario, accompagnatore al pianoforte dell’Arena di Verona nonché insegnante al conservatorio di Parigi – continua Zanocco – la Gavina ha finalmente trovato la sua identità, e si è affermata in tante importanti occasioni, dal primo posto ottenuto al Concorso Lirico della Scala di Milano nel 1954 (l’anno prima eravamo arrivati secondi perché ci presentammo senza divisa) fino ai tanti concerti eseguiti a Roncole, dove nel 1982 abbiamo cantato in diretta Rai anche il “Va pensiero” di fronte alla casa natale di Verdi».
Dalla morte di Duse, avvenuta nell’85, il coro ha deciso di affiancare al repertorio operistico quello liturgico: «Con la tradizione dei concerti di Natale – dice ancora Zanocco – abbiamo ampliato le nostre aree di interesse, ma la prima vocazione per noi rimane sempre la lirica.
Ingresso libero
Polifonica Angelo Gavina
Cento anni di storia, di cultura, di tradizione e soprattutto di musica. Compie un secolo nel 2019 la Corale Polifonica Vogherese Angelo Gavina, la più longeva tra le istituzioni musicali cittadine, nonché ancora oggi una delle più attive.
Nato all’indomani della Prima Guerra Mondiale con il significativo nome “La Speranza”, il coro oltrepadano vanta nel suo passato una serie di illustri maestri e tantissimi concerti importanti, e si prepara a festeggiare l’importante traguardo con un grande spettacolo (ancora top secret) e con un libro celebrativo affidato alla penna dello scrittore Angelo Vicini, in uscita nei prossimi mesi.
«L’attività musicale de “La Speranza” – racconta Gregorio Zanocco, memoria storica della Gavina – continuò ininterrottamente sino alla Seconda Guerra Mondiale, sotto la guida di un maestro d’eccezione, il baritono della Scala Giulio Fregosi. Lui fu solo il primo dei nostri importanti docenti, a cui seguirono il baritono Francesco Nascimbene e il soprano Lina Pagliughi, divenuti poi celebri nel mondo. Da sempre il nostro repertorio è stato innanzitutto lirico, e il coro accompagnava tutte le rappresentazioni di questo genere che si svolgevano all’interno del Teatro Sociale».
Dopo il secondo conflitto mondiale, il coro riprese l’attività con il nome attuale, “Angelo Gavina”: «La dedica – continua Zanocco – è per il figlio di Maria Sormani e del medico condotto Vittorio Gavina, personaggi arcinoti in città per le loro opere di bene, i quali persero Angelo a soli 19 anni. E’ per merito loro se ancora oggi la Polifonica ha una sede: la lasciarono in eredità al coro, ma non essendo registrati come società non potemmo accettarlo. La sede andò quindi al comune, il quale ce la concesse poi in comodato gratuito».
Dopo il secondo conflitto mondiale, il coro riprese l’attività con il nome attuale, “Angelo Gavina”: «La dedica – continua Zanocco – è per il figlio di Maria Sormani e del medico condotto Vittorio Gavina, personaggi arcinoti in città per le loro opere di bene, i quali persero Angelo a soli 19 anni. E’ per merito loro se ancora oggi la Polifonica ha una sede: la lasciarono in eredità al coro, ma non essendo registrati come società non potemmo accettarlo. La sede andò quindi al comune, il quale ce la concesse poi in comodato gratuito».
Nel dopoguerra, l’attività della Gavina crebbe grazie alla conduzione del maestro Danilo Duse, che la portò a contare ben 72 elementi: «Con Duse, un personaggio straordinario, accompagnatore al pianoforte dell’Arena di Verona nonché insegnante al conservatorio di Parigi – continua Zanocco – la Gavina ha finalmente trovato la sua identità, e si è affermata in tante importanti occasioni, dal primo posto ottenuto al Concorso Lirico della Scala di Milano nel 1954 (l’anno prima eravamo arrivati secondi perché ci presentammo senza divisa) fino ai tanti concerti eseguiti a Roncole, dove nel 1982 abbiamo cantato in diretta Rai anche il “Va pensiero” di fronte alla casa natale di Verdi».
Dalla morte di Duse, avvenuta nell’85, il coro ha deciso di affiancare al repertorio operistico quello liturgico: «Con la tradizione dei concerti di Natale – dice ancora Zanocco – abbiamo ampliato le nostre aree di interesse, ma la prima vocazione per noi rimane sempre la lirica.
Nessun commento:
Posta un commento