CON LA STAGIONE 2023
IL GIRASOLE DI NARTEA TORNA A FIORIRE
“Chi ama l’arte gli fiorisce il cuor”: è questo lo slogan con cui NarteA inizia la stagione 2023, inaugurata sabato 7 gennaio da Lapis – Storie dal grembo di Napoli, itinerario sotterraneo presso Lapis Museum, che partendo dalla Basilica di Santa Maria Maggiore arriva fino alla cripta e agli ambienti sotterranei. Un suggestivo percorso che ha fatto da apripista alle nuove visite teatralizzate firmate del direttore artistico Febo Quercia, che l’associazione propone in nuove location partenopee.
«Siamo stati fermi dall’inizio della pandemia fino ad oggi – spiega la presidente di NarteA Erika Quercia: finalmente il girasole colorato simbolo di NarteA torna a fiorire in nuove meravigliose location partenopee e anche in alcune di quelle che già erano inserite nei circuiti del nostro progetto. Riprendiamo alcuni format di successo e ne presentiamo di nuovi. La nostra idea di valorizzazione del patrimonio storico-artistico si sta ampliando, perché alla bellezza dell’arte abbiamo iniziato ad accostare anche la produzione enologica del territorio. Ogni visita teatralizzata termina con una degustazione di vino locale che si sposa con i temi proposti nell’evento. Stiamo cercando nuove modalità di fruizione dell’arte, sperimentando diverse direzioni; provando a proiettarci non solo nella storia passata ma anche in modalità più contemporanee, che fanno interagire diversi codici, come nel caso dei roadbook, gli itinerari tra le pagine dei libri che raccontano Napoli, tra lettura, recitazione e visite guidate in giro per la città. Da quest’anno dedicheremo una maggior attenzione ai format per l’infanzia, perché crediamo che sensibilizzare i bambini alla bellezza sia in questo momento storico quanto mai necessario».
Ad aprile saranno inoltre inaugurate due importanti collaborazioni, una con Ati Macellum al Tempio di Serapide, gioiello dei Campi Flegrei, dove è programmato un nuovo appuntamento dedicato alle famiglie, per andare alla scoperta dei miti e della cultura dei celebri “campi ardenti”, sede delle lotte tra dei e titani, luogo in cui sorse nel corso di una notte un misterioso monte; e un’altra con l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con il nuovo format realizzato al Museo dell’Anatomia Umana, che si trova all’interno dell’ex Convento di Santa Patrizia (ora parte della Facoltà di Medicina dell’Università Vanvitelli). Cere anatomiche, scheletri, parti anatomiche, pietrificazioni, calcoli e calcinazioni, sono i veri protagonisti dell’esposizione, da cui NarteA ha fatto nascere un itinerario dai toni noir.
«Questi sono i primi tasselli della nostra rinascita – conclude Erika Quercia –, quelli che possiamo già annunciare con sicurezza, altri invece sono in via di elaborazione e speriamo che il nostro girasole possa sbocciare presto altrove. Napoli è una risorsa inesauribile in questo senso, ma, come sempre, il presupposto di NarteA è lo studio delle caratteristiche, dei luoghi e della storia in cui fa nascere i propri personaggi di fantasia. Quello che possiamo dire è che stiamo approfondendo altre strade e che vorremmo offrire ai nostri spettatori ma anche ai tanti turisti che arrivano a Napoli una fruizione approfondita e consapevole del patrimonio storico-artistico. Non ci piace l’approssimazione: non a caso la figura che ispira di più il nostro lavoro è quella magica e sapiente di Virgilio».
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