PICCOLO TEATRO STREHLER DI MILANO
"IL GABBIANO
PROGETTTO CECHOV PRIMA TAPPA"
REGIA DI LEONARDO LIDI
Dall’11 al 16 aprile
La poesia racchiusa nel testo, quel suo mondo di amori non corrisposti e illusioni perdute non vennero compresi. Tanto che Čechov pensò seriamente di abbandonare per sempre la scrittura teatrale.
Il gabbiano è la prima parte di una trilogia destinata a completarsi con Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi: «Tre case, o forse la stessa – continua il regista –, tre famiglie, o forse la stessa. E mentre ci sforziamo di comprendere la forma giusta per parlare al nostro presente tormentato, e mentre cerchiamo di vendere la casa di Vanja o di salvare il nostro storico giardino, noi aspettiamo nella speranza di incontrare la vita attraverso l’amore. Attraverso il teatro. In attesa di un bacio».
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dall’11 al 16 aprile 2022
Il gabbiano
Progetto Čechov, prima tappa
di Anton Čechov, regia Leonardo Lidi
con (in ordine alfabetico) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna
scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti, suono Franco Visioli
assistente alla regia Noemi Grasso
produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale,
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Durata: 110 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org
Fortunatamente, già dalle repliche successive, le reazioni del pubblico furono via via più favorevoli e un vero e proprio trionfo salutò, due anni più tardi, la produzione diretta da Stanislavskij.
«In scena – spiega Leonardo Lidi – la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso, un disegno raffinato di personaggi ed emozioni. La relazione tra forma e arte. Tra loro e noi. Il pubblico e il suo eterno specchio. Individui mai abbandonati, indecisi sull’azione, privi di muscoli, fagocitati dalla paura delle domande e dalla semplicità delle risposte. I ricordi e la nostalgia, l’infanzia, l’incontro che ci ha fatto male e quello che ci ha cambiato la vita. O fatto sorridere. O fatto piangere. O tutte e due insieme. Ecco come Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita».
«In scena – spiega Leonardo Lidi – la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso, un disegno raffinato di personaggi ed emozioni. La relazione tra forma e arte. Tra loro e noi. Il pubblico e il suo eterno specchio. Individui mai abbandonati, indecisi sull’azione, privi di muscoli, fagocitati dalla paura delle domande e dalla semplicità delle risposte. I ricordi e la nostalgia, l’infanzia, l’incontro che ci ha fatto male e quello che ci ha cambiato la vita. O fatto sorridere. O fatto piangere. O tutte e due insieme. Ecco come Čechov ha superato il suo tempo, ecco come utilizzare un testo per arrivare alla vita».
Il gabbiano è la prima parte di una trilogia destinata a completarsi con Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi: «Tre case, o forse la stessa – continua il regista –, tre famiglie, o forse la stessa. E mentre ci sforziamo di comprendere la forma giusta per parlare al nostro presente tormentato, e mentre cerchiamo di vendere la casa di Vanja o di salvare il nostro storico giardino, noi aspettiamo nella speranza di incontrare la vita attraverso l’amore. Attraverso il teatro. In attesa di un bacio».
Piccolo Teatro Strehler (Largo Greppi – M2 Lanza), dall’11 al 16 aprile 2022
Il gabbiano
Progetto Čechov, prima tappa
di Anton Čechov, regia Leonardo Lidi
con (in ordine alfabetico) Giordano Agrusta, Maurizio Cardillo, Ilaria Falini, Christian La Rosa, Angela Malfitano, Francesca Mazza, Orietta Notari, Tino Rossi, Massimiliano Speziani, Giuliana Vigogna
scene e luci Nicolas Bovey, costumi Aurora Damanti, suono Franco Visioli
assistente alla regia Noemi Grasso
produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale,
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi
Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16.
Durata: 110 minuti senza intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Informazioni e prenotazioni 02.21126116 - www.piccoloteatro.org
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