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venerdì 21 luglio 2023

STAGIONE TEATRALE 2023/2024
MTM MANIFATTURE TEATRALI MILANESI 


dal 20 settembre al 22 ottobre
Manifatture Teatrali Milanesi
La cena dei cretini
di Francis Veber, traduzione Filippo Ottoni
regia Nino Formicola
con Nino Formicola, Max Pisu, Alessandra
Schiavoni, Pietro De Pascalis e Claudio Intropido
Teatro Leonardo
La cena dei cretini dell’autore francese Francis Veber

sarà in scena al Teatro Leonardo di Milano dal 20 settembre al 22 ottobre 2023. Protagonisti Nino Formicola (che firma anche la regia) e Max Pisu insieme ad Alessandra Schiavoni, Pietro De Pascalis e Claudio Intropido. Film del 1998, scritto e diretto da Francis Veber, ispirato ad un’opera teatrale di successo dello stesso regista andata in scena a Parigi per tre anni, in Italia messo in scena la prima volta nel 2000 e nel 2012 la ripresa con la coppia Formicola/Pisu. Questo testo è magico. Questo è uno dei pochi spettacoli che il pubblico all’uscita consiglia agli amici di andare a vedere.
È una macchina comica perfetta, il “cretino” che come un elefante in un negozio di cristallerie distrugge la vita alla carogna che voleva farsi beffe di lui, unita a un risvolto tenerissimo che porta a un finale inaspettato.


dal 25 AL 30 settembre
Festival Hors 2023
Casa del teatro indipendente

Manifatture Teatrali Milanesi
direzione artistica a cura di Stefano Cordella e
Filippo Renda
Teatro Litta
Ritorna il Festival Hors di Milano.
Anche quest’anno, dopo la bellissima esperienza della passata edizione, il focus del festival è posto sulla formazione gratuita per artiste e artisti under35 e sul debutto di due spettacoli creati da compagnie emergenti, nel desiderio di rendere tutti gli spazi del Teatro Litta sempre più un luogo di scambio artistico, professionale e umano.

dal 3 all’8 ottobre
Manifatture Teatrali Milanesi
Amleto in Parts
da William Shakespeare - drammaturgia e regia a
cura di Antonio Syxty con Susanna Baccari - con i
neo diplomati MTM Grock Scuola di teatro - anno
2022/2023
Teatro Litta
Parte non è il tutto, può essere lato, porzione, ma anche ruolo, personaggio, parte appunto. In questo caso le parti sono attivate da un dispositivo simile a quello di una serie televisiva, The OA. Un gruppo di giovani riemerge da un passato misterioso. Sono legati da un codice di comportamento nel quale affiorano le parti di un altro racconto ritrovato in una “memoria del tempo” come quella custodita in un infolio teatrale ritrovato nel 1823, che narra la tragica storia di un principe in un mondo fuori asse.
La memoria è frammentata. Le scene si ripetono cambiando interprete. Gli eventi non seguono la linea cronologica della tragedia shakespeariana, ma fluttuano in una continua afasia che può trasformarsi in un déjà-vu inquietante e visionario, generando gli scompensi emotivi di un’epoca fuori controllo come quella che ingabbia il giovane Amleto.
In un gioco di specchi e apparizioni causate da uno Spettro prendono forma inganni, follie e dispositivi teatrali in cui il tempo sembra avvitarsi su se stesso.

9 ottobre
Manifatture Teatrali Milanesi
Vajonts23 - Narrazione per coro popolare
un progetto di Marco Paolini - adattamento
corale di Marco Martinelli - allestimento a cura di
Debora Virello
Teatro Litta
Un evento corale a sessant’anni da quel tragico 9 ottobre 1963 che spezzò in pochi secondi la vita della valle attraversata dal torrente Vajont, raccontando in simultanea quella storia in cento teatri contemporaneamente. Ci appariva un obiettivo affascinante e difficile, significativo e importante, certo, ma oggettivamente ambizioso perché affrontato con pochi mezzi e da un manipolo di persone che ne dovevano convincere molte altre per realizzarlo. Il Vajont appartiene alla storia d’Italia anche grazie al teatro, dobbiamo usarlo e cercare di far entrare altri racconti nella nostra storia. Dieci, venti storie italiane da innestare su quella del Vajont che resterà presente, in un montaggio di testi o in un’alternanza di voci. Mantenendo un filo che tiene insieme le storie: non per farne un fascio, ma per fare un disegno.

dal 17 al 22 ottobre
ATIR
Sarebbe stato interessante
un progetto di Matilde Facheris e Giulia Tollis
dramaturg e curatrice dei testi Giulia Tollis
struttura drammaturgica e regia Marcela Serli
con Matilde Facheris
La Cavallerizza
Lo spettacolo parla di desiderio di maternità, biologica e non, parla di successi e fallimenti, del percorso della PMA, procreazione medicalmente assistita, parla della perdita, e del ritrovarsi, e infine tocca il mondo delle altre forme di genitorialità. Tutti questi temi sono sviluppati attraversando due paesaggi: quello della “madre terra” e quello del corpo femminile, paesaggio umano con le sue emozioni e mutamenti. La coltivazione di un orto diventa la giusta metafora per parlare del mistero della creazione, un luogo selvaggio dell’anima, un centro in cui tutto confluisce. Le parole, i silenzi e le azioni proposte nello spettacolo indagano i limiti e le possibilità del corpo di incontrare e affrontare anche il dolore. Stato interessante vuole essere un atto curativo, quasi psicomagico, come direbbe Jodorowsky, per riscoprire la meraviglia della vita attraverso la condivisione di un atto di creazione universale come è il rito del teatro.

dal 25 ottobre al 5 novembre
Manifatture Teatrali Milanesi - LAC Lugano Arte e
Cultura - Teatro della Contraddizione
Miss Bartleby
Non è tempo di essere

progetto e regia Marco Maria Linzi
tratto da Bartleby lo scrivano di Herman Melville
con Stefania Apuzzo, Micaela Brignone, Fabio Brusadin,
Simone Carta, Sabrina Faroldi, Arianna Granello, Marco
Mannone, Stefano Slocovich, Magda Zaninetti
Teatro Litta
Nel racconto di Herman Melville, il mite e diligente Bartleby è appena stato assunto come scrivano in un ufficio legale di Wall Street, e già inizia a comportarsi in modo singolare: piegato sulla sua scrivania copia documenti, giorno e notte, ma a qualsiasi altro compito richiesto dall’avvocato oppone sempre la risposta “preferirei di no”, senza dare alcuna spiegazione.
Per tutto il racconto l’avvocato lotta con se stesso, tra empatia nei suoi confronti e desiderio di allontanarlo, tra dovere e coscienza, spinto, come tutti noi, a risolvere l’enigma di Bartleby.
Lo spettacolo offre un varco verso la riflessione sulle convenzioni sociali, le scelte morali e le verità individuali. Il tema è il dilemma dell’esistenza, tra chi vuole il tutto e quindi finisce per uccidere se stesso, o chi rinuncia a tutto e allora uccide la vita. Tra essere e non essere c’è uno spazio in oscillazione dove potremmo trovare Bartleby e gli infiniti mondi che, con mille stratagemmi, fingiamo di non vedere.

dal 25 ottobre al 2 novembre
Compagnia Corrado d’Elia
Otello
progetto e regia Corrado d’Elia
con Corrado d’Elia e gli attori della Compagnia
Teatro Leonardo
Una messinscena di grande forza e impatto emotivo. Uno spettacolo visionario, carnale, che restituisce al testo di Shakespeare originalità e ritmo, poesia e colore alla continua ricerca di un teatro di “misura”.
Questo Otello è un viaggio sospeso tra sogno e realtà, un viaggio onirico in un vero e proprio limbo dove incubo e reale sono la stessa cosa.
La scenografia è semplice ed essenziale: una scena nera con una nicchia centrale sul fondo per incorniciare visioni e due tombe d’acqua in primo piano che, più che evocare il mare delle città in cui si svolge la tragedia, sono vischiose trappole dell’anima, magiche polle sorgive cui attingere la forza per realizzare le proprie trame. Il sociale è cancellato: non c’è Venezia, non c’è Cipro, solo sentimenti estremi che si aggrovigliano in una scatola di incubi. Un Otello visionario, carnale, ma asciutto e diretto che restituisce alla pièce di Shakespeare originalità e ritmo, poesia e colore alla continua ricerca di un teatro di “misura”.

dal 3 al 15 novembre
Rara Produzione
Il neurone innamorato
di Riccardo Piferi, Diego Parassole, Paola Ornati -
regia Marco Rampoldi - con Corrado Tedeschi, Claudio
Batta, Stefania Pepe, Roberta Petrozzi e Giorgio Verduci
Teatro Leonardo
Perché scegliere tra uno spettacolo sull’amore, una lectio magistralis sulla chimica dei sentimenti e una commedia irresistibile sulle tecniche di corteggiamento, quando si può avere tutto insieme?
Il Professore, coadiuvato da un assistente e da tre cavie da dimostrazione, ci racconterà cosa accade quando incontrate la persona della vostra vita e nel vostro cervello si attiva il circuito del piacere, che agisce come una droga, però è legale. Vi farà capire perché scegliete proprio il vostro partner; vi dimostrerà che ormai la crisi del settimo anno arriva al terzo (se la coppia arriva al settimo vuol dire che, da quattro anni, tutti e due stanno già con un altro).
Sarà così evidente che l’amore non ha niente a che fare con il cuore. Spiace per Petrarca, Shakespeare, Prévert e coloro che lo hanno esaltato, ma è solo questione di testa, o meglio di processi chimici.
Non è romantico, ma qualcuno doveva pur dirlo.

dal 7 al 12 novembre
NoveTeatro
Procedura
di Renato Gabrielli - regia Domenico Ammendola
con Massimiliano Speziani, Daniele Gaggianesi
Teatro Litta
In un futuro non lontano sarà possibile commissionare la costruzione di credibili repliche di noi stessi, capaci di sopravviverci. Ma ai candidati verrà richiesto di seguire una complessa procedura. Una stanza spoglia e senza finestre in cui si svolge un confronto serrato tra due uomini: Uno, di circa sessant’anni, e Quell’altro, di circa trenta. Chi sono veramente? A cosa si stanno sottoponendo? Sono davvero due uomini o uno dei due è un clone arrivato lì per acquisire e immagazzinare dei dati? Man mano che i due si confrontano, tutto si inceppa, tutto deraglia, e chi crede di possedere si scoprirà posseduto. Procedura, rimettendo in gioco alcuni elementi ricorrenti nella più recente letteratura distopica, si interroga su quale sia la materia che costituisce la nostra personalità, nel tentativo di afferrare quel mistero che, lontano da ogni algoritmo possibile, ancora osiamo chiamare “esperienza”.

dal 7 al 12 novembre
Scenaperta
Con la guerra nel cuore - Il Conte
di Carmagnola di Alessandro
Manzoni per attrice sola

progetto e regia Alberto Oliva - drammaturgia
Bruno Stori - con Rossella Rapisarda
musiche originali di Marco Pagani eseguite dal vivo
La Cavallerizza
La tragedia di Alessandro Manzoni è dominata interamente da personaggi maschili. La guerra è un fatto d’uomini e i valori che vengono messi in gioco sono prettamente maschili, dall’amicizia al tradimento, dalla fedeltà militare alla pietas per le vittime di guerra. Ma ecco che nell’Atto V, quando la partita sembra ormai decisa, compaiono due personaggi inattesi, nuovi e meravigliosi.
Il grande classico di Manzoni rivive sulla scena in una versione agile e scorrevole, che ne mantiene però il sapore autentico con l’inserimento di alcuni versi originali dell’autore, insieme a riflessioni universali sui grandi temi della guerra, dell’amicizia e della capacità di discernere il vero dal falso, la verità dalla menzogna, la sincerità dal tradimento.

dal 17 al 19 novembre
Italia dei Visionari
Fort Apache Cinema Teatro
Destinazione non umana
drammaturgia e regia Valentina Esposito
con Fabio Albanese, Alessandro Bernardini, Matteo
Cateni, Chiara Cavalieri, Christian Cavorso, Viola
Centi, Massimiliano De Rossi, Massimo Di Stefano,
Michele Fantilli, Emma Grossi, Gabriella Indolfi, Giulio
Maroncelli, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia,
Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi
Teatro Litta
Sette cavalli da corsa geneticamente difettosi condividono forzatamente la vecchiaia in attesa della macellazione. Nel gioco scenico e drammaturgico, l’immaginifica vicenda di bestie umane diventa pretesto per una riflessione profonda sul tema tragico della predestinazione, della malattia, della morte, della precarietà e brevità dell’esistenza, della responsabilità individuale rispetto alle scelte maturate nel corso della vita.
Destinazione non umana è una favola senza morale, amara e disumana quanto può esserlo una fiaba, costruita sulle solitudini alle quali ci costringe il tempo che viviamo e sul pensiero della morte, sul vuoto lasciato da chi se n’è andato, sul dolore, la rabbia, la paura. Sullo sforzo bestiale di vivere contro e nonostante la certezza della morte.

dal 23 novembre al 3 dicembre
IGS APS, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse,
Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, Manifatture Teatrali
Milanesi, Accademia Perduta - Romagna Teatri SCRL,
Comune di Bassano del Grappa - con il sostegno del
MIC - Direzione Generale Spettacolo
LidOdissea
testo e regia Berardi Casolari
con la collaborazione di César Brie
con Gianfranco Berardi, Gabriella Casolari, Ludovico
D’Agostino, Silvia Zaru
Teatro Litta
La storia di LidOdissea parte dallo studio e dall’analisi dell’Odissea omerica - dei personaggi, delle dinamiche e delle tematiche presenti - per riscrivere una nuova storia. Un’Odissea 2.0. Ulisse, Penelope e Telemaco: una famiglia in vacanza in uno stabilimento balneare, che tra flashback e flashforward rivive e racconta le avventure del viaggio mitologico, trasformandolo in un viaggio interiore alla scoperta dei limiti, delle difficoltà e dei paradossi della società contemporanea.
Un viaggio che i tre personaggi, accompagnati dalla figura di un aedo non vedente – rievocazione contemporanea della figura omerica - intraprendono fuori e dentro di sé, alle prese con uno spazio e un tempo nei quali non riescono a ritrovarsi.

24 e 25 novembre
Manifatture Teatrali Milanesi
Fuori misura - Il Leopardi come
non ve l’ha mai raccontato
nessuno

drammaturgia e regia Valeria Cavalli e Claudio
Intropido - con Andrea Robbiano
Teatro Leonardo
Fuori misura è un dialogo con il pubblico interpretato magistralmente da un eclettico Andrea Robbiano – vincitore dell’Eolo Award 2015 – che sa creare un rapporto empatico con gli spettatori e che, grazie a un testo brillante e profondo di Valeria Cavalli, che con Claudio Intropido firma anche la regia, diverte e coinvolge il pubblico in sala.
Fuori misura non è uno spettacolo su Leopardi. È anche uno spettacolo su Giacomo, che “fuori misura” lo era davvero, in tutti i sensi. Una sconfinata intelligenza che abitava un corpo mostruoso: chilometri di pagine scritte in versi e in prosa da un uomo alto solo 1 metro e 39, una cultura enciclopedica e un cuore adolescente. Fuori misura è dedicato a lui ma anche a noi, studenti ed ex studenti annoiati che non lo abbiamo conosciuto e capito abbastanza. Ed è dedicato a chi cerca e ha cercato di farcelo comprendere e amare: i nostri professori.

dal 24 novembre al 21 dicembre
Manifatture Teatrali Milanesi/Teatro Out Off
Carlo Goldoni
Memorie e Rivoluzione

di Carlo Goldoni - adattamento drammaturgico
BR Franchi - regia Lorenzo Loris - con Gaetano
Callegaro, Daniele Gaggianesi, Stella Piccioni
con il musicista Luca Garlaschelli
Teatro OutOff
Teatro OutOff in collaborazione con Manifatture Teatrali Milanesi ripropone un progetto di coproduzione con il testo Carlo Goldoni – Memorie e Rivoluzione.
Questa volta è stato scelto un autore come Carlo Goldoni, la cui ricerca teatrale ha fatto conquistare alla commedia la dignità di un genere vero e proprio. E ha rivoluzionato la precedente situazione italiana della “commedia dell’arte”, ormai meccanica e ripetitiva, gestita da mestieranti, senza testi ma solo con la traccia di “canovacci”.
Una vicenda che ci ricorda tante delle rivoluzioni dell’ultimo secolo, in cui, dietro ai migliori principi, si è più volte celata la faccia più sanguinaria e oppressiva della medaglia, nemica naturale del libero pensiero. La rete web ne è un ottimo esempio: nata per condividere idee e conoscenza senza limiti, negli anni si è tramutata in un luogo sempre meno sicuro, dove prosperano fake news, furti di dati personali e minacce.

dal 30 novembre al 3 dicembre
Teatri di Vita
Evə
di Jo Clifford
traduzione di Stefano Casi - riflessə in Andrea
Adriatico - cura di Saverio Peschechera
con Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Rose Freeman e
Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera
Teatro Leonardo
“Salve uomini, salve donne. E chi di voi non è né signora né signore, e né uomo né donna. Ma come me.
Forse qualcosa nel mezzo o forse qualcosa che ha un po’ dell’uno e un po’ dell’altra, o un qualcosa, o un chi non è stato ancora pensato o immaginato…”
In origine Dio creò l’uomo, poi la donna da una sua costola, ma solo come ripiego, perché Adamo non aveva trovato l’animale giusto con cui passare il tempo. Così sta scritto nella Genesi, così è rimasto nelle società patriarcali e sessiste fino a oggi. Lo ricorda Jo Clifford nel graffiante Evə, che porta in scena i racconti comici, caustici, drammatici, fantasiosi di persone che non vogliono identificarsi in quella storia biblica di subalternità e divisione binaria perché sono donne, uomini e anche qualcosa in mezzo. Andrea Adriatico torna a indagare i temi di genere con una compagnia di tantə Evə che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità e fluidità.

dal 6 al 17 dicembre
Compagnia Corrado d’Elia
Io, Wolfgang Amadeus Mozart
progetto e regia Corrado d’Elia - con Corrado d’Elia
Teatro Litta
Come spiegare il genio? Da tanto lo indaghiamo eppure ancora ci sorprende. Per trovare una risposta dobbiamo lasciarci alle spalle i preconcetti su educazione e stile. Mozart era apparentemente privo di una formale istruzione e di un’educazione convenzionale. Tuttavia il suo talento trascendeva queste mancanze e ciò che emergeva era un’armonia straordinaria. La musica che scaturiva dalle sue mani era meravigliosa e perfetta. Per Salieri, invece, la genialità di Mozart era un dono divino, un’ispirazione celeste che lo attraversava. Da qui la sua tormentata domanda: come può un essere così “imperfetto” creare qualcosa di così sublime?
La risposta forse ancora una volta è nell’enigma stesso del genio, quel talento straordinario capace di tradurre in note gli affetti più profondi dell’anima umana.
Un nuovo “album” di Corrado d’Elia, sentito e profondo, uno spettacolo che celebra la musica e l’arte in tutto il loro splendore.

15 e 16 dicembre
Manifatture Teatrali Milanesi
Questo… non s’ha da fare
da I promessi sposi di Alessandro Manzoni
drammaturgia e regia Valeria Cavalli e Claudio
Intropido - collaborazione didattica Prof.ssa
Simonetta Muzio - con Andrea Robbiano e Flavia
Marchionni
Teatro Leonardo
I Promessi Sposi che romanzo! Lo abbiamo letto, riassunto, visto in tv, ne sono stati fatti sceneggiati, parodie, persino fumetti e quindi come fare a raccontarlo ancora? Noi ci abbiamo provato con il dovuto rispetto e un po’ di disubbidienza, che non guasta mai. Abbiamo immaginato come può essere nata l’idea di un romanzo così famoso, abbiamo divagato andando fuori tema e, nonostante sia stato scritto molti anni fa, abbiamo scoperto la sua modernità. È nato uno spettacolo che non vuole essere un “bigino” che sintetizza i trentotto capitoli ma un gioco fra i due protagonisti, Andrea Robbiano e Flavia Marchionni, che porterà le pagine de I Promessi Sposi lontano dai banchi di scuola e i ragazzi a scoprire l’importanza della lettura dei classici. Questo…non s’ha da fare, il titolo già lo racconta, esce dai binari e ci è piaciuto affrontare questa sfida ma, per citare lo stesso Manzoni, “se vi annoieremo, non s’è fatto apposta”.

dall’11 al 28 gennaio
Manifatture Teatrali Milanesi
Zio Vanja - (Scene di vita)
di Anton Cechov
traduzione e adattamento Fausto Malcovati
da un’idea di Antonio Syxty - realizzata da Antonio
Syxty e Claudio Orlandini - con Fernanda Calati,
Gaetano Callegaro, Margherita Caviezel, Pietro De
Pascalis, Maurizio Salvalalio, Debora Virello
Teatro Litta
Un gruppo di attori riuniti nella vita dalla missione di insegnare il teatro alle nuove generazioni. Lo fanno tutti i giorni da molti anni, ma un giorno arriva un uomo che nella vita non ha fatto l’attore, ma il regista, e propone loro di impersonare e raccontare quelle scene di vita che ci sono in Zio Vanja di Anton Cechov, uno dei capolavori del teatro contemporaneo. E per fare questo ne parla con un altro attore votato all’insegnamento che nella vita ha fatto e fa anche lui il regista. Insieme incontrano gli attori nella scuola dove loro insegnano e viene fatta la proposta di far nascere proprio in quelle aule le scene di vita di Cechov. Alla fine ci saranno le rappresentazioni in un teatro, ma questa rappresentazione di Zio Vanja sarà diversa perché nata dai rapporti della vita vera di coloro che hanno deciso di raccontarsi attraverso i personaggi del più grande autore contemporaneo del teatro moderno.

19 e 20 gennaio
Manifatture Teatrali Milanesi
Scateniamo l’Inferno
drammaturgia e regia Valeria Cavalli e Claudio Intropido
con Andrea Robbiano e Antonio Rosti
Teatro Leonardo
Avevamo conosciuto il professor Roversi con una lezione su Leopardi. Ora deve confrontarsi con Dante Alighieri e il suo Inferno e, fra tante incertezze, cerca l’ispirazione che faccia scattare l’interesse dei ragazzi. Ad aiutarlo interviene un misterioso bidello. La diffidenza iniziale di entrambi si trasforma in sfida, in gioco, in un dialogo serrato e ironico, ricordi e rimandi e, soprattutto, in un non convenzionale e appassionante incontro con la letteratura, che porterà a un colpo di scena finale. E quindi al via Scateniamo l’Inferno.
Gustoso il tentativo di strizzare l’occhio agli stilemi espressivi propri della cultura giovanile, con una versione rap del primo canto dell’Inferno, dove Robbiano recupera la sua verve di stampo quasi cabarettistico.
Poi, a mano a mano che al simulacro del bidello si sovrappone l’autorevole figura dell’anziano studioso, incoraggiando con affettuosa saggezza il giovane collega, la parola di Dante esplode in tutta la sua trascinante potenza, corredata dagli strumenti tipici della scena.

dal 26 al 28 gennaio
Compagnia Corrado d’Elia
La locandiera
di Carlo Goldoni
regia Corrado d’Elia
con Marco Brambilla, Tino Danesi, Corrado d’Elia,
Daniele Ornatelli, Gianni Quillico, Chiara Salvucci,
Andrea Tibaldi
Teatro Leonardo
Al Teatro Leonardo uno degli spettacoli più divertenti di Corrado d’Elia, in un allestimento coloratissimo di grande energia, comicità e dal ritmo scoppiettante.
Una Locandiera travolgente, non convenzionale e irresistibile, dai colori accesi e dalle scene sgargianti.
Una commedia ambientata in un mondo di plastica, simbolo moderno dell’artificio, variopinto
e smaccatamente finto.
Mirandolina sinuosa, affascinante, provocatoria, ironica, donna emancipata e moderna, vestita d rosa shocking e dai capelli biondo platino fa letteralmente impazzire d’amore tutti gli avventori dellA sua locanda.
Da una parte archetipo e modello indiscusso di femminilità, dall’altra pragmatica e calcolatrice donna d’affari che conduce il suo gioco.
Un orologio di precisione, così come lo aveva scritto Goldoni, in versione contemporanea.

30 gennaio
Italia dei Visionari Junior
DAF Project
A te e famiglia - Storia di
un’esperienza educativa

un progetto di Angelo Campolo e Giulia Drogo
con Angelo Campolo
musiche dal vivo Giorgia Pietribiasi
Teatro Litta
Un racconto personale che, con leggerezza e ironia, accompagna il pubblico alla scoperta del mondo della giustizia minorile in Sicilia partendo dalle esperienze del programma educativo “Liberi di scegliere” promosso da Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei minori di Catania.
Un racconto in prima persona, condiviso occhi negli occhi con il pubblico, tra storie difficili in cerca di riscatto. Protagonisti sono alcuni ragazzi a cui lo Stato offre la possibilità di affrancarsi dalle famiglie, e gli educatori che insieme affrontano un percorso di messa alla prova segnato da errori e frustrazioni ma anche da gioie inaspettate che permettono di aprire nuovi percorsi di vita in destini apparentemente già segnati.
Fra teatro di narrazione e digital storytelling, A te e famiglia è un inno al teatro, alla potenza politica della sua arte, al suo processo di scoperta sempre vivo.

dal 1 al 3 febbraio
Associazione Culturale Pex
La particina - Il vero protagonista
di ‘Romeo e Giulietta’

di Giuseppe Manfridi
regia Claudio Boccaccini
con Giuseppe e Lorenzo Manfridi
Teatro Litta
Quando ancora sembra che lo spettacolo debba avere inizio, un personaggio si presenta agli spettatori nel foyer del teatro facendo temere qualche contrattempo capitato dietro le quinte. In realtà, costui dichiara di essere una guida incaricata di accogliere il pubblico come fosse un gruppo di turisti da introdurre all’incontro con uno strano esemplare scenico. Ovvero, un prezioso esempio di ‘particina’ prelevata da uno dei testi più famosi di tutti i tempi: Romeo e Giulietta.
In scena, Giuseppe e Lorenzo Manfridi, padre e figlio. In questa appassionante analisi, tanta materia di interesse didattico verrà chiamata in causa. Il rapporto, ad esempio, fra l’innamoramento folgorante raccontato dal dramma, totalmente governato dalle ‘maligne stelle’ che osservano gli umani accadimenti con suprema indifferenza, e l’amore tra Renzo e Lucia tutelato dalla Provvidenza divina ne I promessi sposi.

dal 1 al 4 febbraio
Manifatture Teatrali Milanesi
Vecchia, sporca e cattiva
di Nadia Del Frate, Claudio Intropido
regia Claudio Intropido
con Nadia Del Frate
La Cavallerizza
A volte buffa, a volte ironica, spesso arrabbiata ma tenera nella sua fragilità. Spudorata e dissacrante come lo è la vecchiaia. Un personaggio che appartiene a tutti noi, che ci riguarda profondamente perché ci obbliga a mettere insieme passato e futuro in un presente dove le nostre scelte possono avere ancora valore. Questi vecchi occhi racconterebbero tanta vita se solo trovassero cuori disposti ad ascoltare.
Perché consigliarlo? Forse perché le cose non sono mai come sembrano, e anche quando pensiamo di sapere cosa passi per la testa di una persona in realtà il suo mondo di ricordi, di esperienze e di vita vissuta è così grande che ci potremmo perdere.
Ascoltiamo allora, Maria ha un sacco di cose da dire o forse da ridire con la spudoratezza e la grinta che la contraddistinguono. Non ha più nulla da perdere lei che ha perso tutto tranne quel ricordo… proprio quello, così caro e così imprescindibile.

dal 6 al 16 febbraio
Noi Film
Tom à la ferme
di Michel Marc Bouchard
progetto e regia Pasquale Marrazzo
Teatro Litta
Tom si presenta a casa della famiglia del suo compagno defunto per presenziare al funerale. Guillaume, questo il nome del suo amato, teneva nascosta la sua omosessualità alla famiglia e così suo fratello, unico a conoscere il suo segreto, costringe Tom a mentire. L’attitudine del fratello di Guillaume mette Tom in una condizione di disagio, spingendolo verso un processo psicologico complesso e inaspettato.
Il dramma esistenziale di Tom non si ferma al racconto del dolore della morte e della caducità della vita, cui ognuno di noi viene per sua natura sottoposto, ma li supera, creando nuove condizioni per nuove possibilità esistenziali. Tom, recandosi a casa del compagno scomparso, vuole vivere gli ultimi momenti che lo legano al suo ricordo respirando luoghi e persone che hanno costruito tutto il suo passato e di conseguenza la sua esistenza ma, tra quei luoghi e quelle persone, si nascondono nuove verità con cui è costretto a misurarsi.

dal 7 al 25 febbraio
a.ArtistiAssociati in collaborazione con Rara
Produzione
Forbici & follia
di Paul Portner
allestimento originale americano di Bruce Jordan e
Marylin Abrams
regia Marco Rampoldi
con Max Pisu, Nino Formicola, Giancarlo Ratti e
cast in via di definizione
Teatro Leonardo
Forbici&Follia è un gioco di contrasti e di tante possibili verità. È un salone da coiffeur di una città italiana. È il racconto del giorno in cui la tranquilla vita di pettegolezzi che scorre allegramente fra le avances del parrucchiere a tutti i clienti viene interrotta dall’assassinio della vecchia pianista che vive al piano di sopra ed è la proprietaria dell’edificio.
Forbici&Follia è uno spettacolo con due nature contrapposte che si rafforzano a vicenda: quella del racconto giallo che deve portare a capire chi sia l’assassino, e quella della comicità che scaturisce dal gioco di interazione col pubblico, che non viene mai forzato alla partecipazione ma si appassiona progressivamente fino a diventare l’unico possibile giudice.
Uno spettacolo che si destreggia tra prosa e cabaret, tra il rigore del racconto e la freschezza dell’improvvisazione.
Un’esplosione dinamica diversa di sera in sera.

dal 20 al 25 febbraio
A.M.A. Factory
Pensieri ad alta voce
L’incredibile avventura del
rivoluzionario Sudzilovskij
di Tommaso Urselli - tratto dal libro di Claudio
Facchinelli - regia Alberto Oliva - con Mario Sala
La Cavallerizza
Nikolaj Sudzilovskij, medico, populista e rivoluzionario, nato a metà dell’Ottocento in Bielorussia, è un personaggio incredibile che, animato da un autentico e genuino spirito rivoluzionario, ha partecipato ai più grandi eventi della sua epoca e alcuni li ha perfino inventati.
Partendo dalle sue rocambolesche avventure, ricostruite con rigore scientifico da Claudio Facchinelli in un libro edito da poco, Tommaso Urselli trae un monologo scritto su misura per le doti affabulatorie e istrioniche di Mario Sala, che ci farà viaggiare attraverso quattro continenti, nei luoghi dove il nostro eroe ha lasciato tracce non effimere, progetti di grande valenza politica e civile. Un moderno Don Chisciotte, una sorta di clown rivoluzionario, un eccentrico sognatore che cerca di cambiare il mondo guardandolo in modo diverso.
Uno spettacolo delicato e graffiante, irriverente ed elegante, per tracciare a larghe pennellate il ritratto di un uomo dalla vita avventurosa tanto quanto generosa, impegnata, rutilante, concreta, eppure piena di sogni e di quelle che, in seguito, possono apparire illusioni se non utopie.

dal 27 febbraio al 24 marzo
Manifatture Teatrali Milanesi
Baccanti
Il regno del dio che danza

da Euripide - a cura di Filippo Renda - con Gaia
Carmagnani, Filippo Renda, Sarah Short, Alice
Spisa, cast in via di definizione
Teatro Litta
Baccanti – il regno del dio che danza nasce in continuità con la precedente produzione MTM Medea, una strega; cerca di portare a un livello più profondo il processo di decostruzione della forma spettacolare, preferendo ad essa espressioni rituali. Per questo motivo anche lo spazio scenico verrà destrutturato, cambiando la prospettiva e la fruizione del pubblico. La fonte di partenza è probabilmente quella che meglio si presta a questo lavoro, poiché mette essa stessa in scena la contrapposizione tra ordine civile ed estasi rituale, in un conflitto tra Dioniso e Apollo che è conflitto tra dominati e dominanti. Il lavoro di allontanamento dalla forma, dettata in Teatro soprattutto da regia e drammaturgia, non vuole essere un esercizio fine a se stesso, ma costituire un’azione politica controculturale.

dal 7 al 10 marzo
Agidi
Paolo Hendel in
Niente panico!
di Paolo Hendel e Marco Vicari
regia Gioele Dix
Teatro Leonardo
Si sa, ogni epoca ha i suoi disastri e le sue guerre, ma finora, per quante cose brutte noi umani abbiamo combinato nei secoli, la nostra sopravvivenza su questo pianeta non era messa in dubbio.
Le cose ora stanno rapidamente e pericolosamente cambiando e in questo monologo Paolo Hendel si trova a fare i conti con una fase della sua vita in cui i motivi privati di ansia vanno a braccetto con un’epoca nella quale anche il meteo, con il disastro ambientale in corso, è causa continua di ansie e di paure. Niente panico! è un comico viaggio tra paure pubbliche e paure private. Tra un futuro sempre più traballante e un presente che tira brutti scherzi, con la nostra fragilità di fronte alle pandemie e la rinnovata minaccia della terza guerra mondiale.
Ancora una volta ridere di tutto questo è l’antidoto più efficace contro le tante paure di questa nostra non facile epoca. Alla fine le cose non cambiano, ma almeno si dorme un po’ meglio.

dal 14 al 24 marzo
Compagnia Corrado d’Elia
Io, Vincent Van Gogh
progetto e regia Corrado d’Elia
Teatro Leonardo
L’emozionante album sull’artista più amato di sempre, firmato Corrado d’Elia.
L’artista puro, il genio, quello che più di altri ha fatto della sua pittura una necessità.
Quello che gronda anima ed emozione oltre che colore: lui non descrive ma interpreta, ricercando la sua verità. Proprio per questo è uno degli uomini cui l’arte e la sensibilità moderna devono di più. C’è qualcosa in lui che tocca una corda universale, che coinvolge tutti.
A partire da queste suggestioni nasce un racconto che è un autentico flusso emotivo in soggettiva, che pare comporsi via via, piano piano, davanti a noi, proprio come fosse un quadro, a grandi pennellate.
Ecco dunque l’artista e la sua vita, le sue riflessioni, gli anni di Parigi, il rapporto epistolare col fratello Theo, la vita ad Arles, l’amicizia travagliata con l’artista Gauguin, il manicomio e in ultimo il grande mistero che ancora avvolge la sua morte.

dal 4 al 14 aprile
Manifatture Teatrali Milanesi
Le notti bianche
di Fëdor Dostoevskij
progetto e regia Stefano Cordella
cast in via di definizione
La Cavallerizza
Il racconto del tormentato tentativo del sognatore, dopo l’incontro con Nasten’ka, di provare a stare nel presente. Il violento e tenero disequilibrio tra sogno e realtà in cui vive il sognatore, che in alcuni momenti diventa contatto reale nella sua semplicità, in altri lo fa sprofondare nel peggiore degli incubi o nel sogno più illusorio da sembrare reale.
L’incontro con Nasten’ka arriva per caso, in una notte bianca che si confonde con il giorno. Nonostante le raccomandazioni della ragazza il sognatore s’innamora, e di fronte a questo sentimento autentico anche il più vivido dei sogni si offusca, la timida fantasia si mostra per quello che è: “schiava di un’ombra, di un’idea”. Invano il sognatore fruga nei vecchi sogni cercandone uno che possa scaldarlo come l’emozione che sta provando nell’incontro con Nasten’ka. Perché anche la più elaborata delle allucinazioni non può competere con la vita che esplode.

dal 4 al 7 aprile
Compagnia PianoinBilico e Geco. B Eventi
Sogno di una notte di mezza
estate

di William Shakespeare
adattamento teatrale e regia Silvia Giulia Mendola
con Livia Castiglioni, Angelo Di Figlia, Ermes
Frattini, Silvia Giulia Mendola, Dario Merlini, Erica
Sani, Matteo Sartini, Francesca Ziggiotti
danzatrice Elisa Bertoli
Teatro Leonardo
Un fitto bosco di equivoci e malintesi, un re e una regina, creature magiche e giovani innamorati sono gli ingredienti di questa commedia ricca di poesia e delicatezza, allo stesso tempo elegante e inquietante. Le visioni notturne, le atmosfere che galleggiano tra il sonno e la veglia attraversano quest’opera permettendoci di fare un tuffo nel fantastico, un’incursione nell’ambiguo immaginario della mente umana. Sarà rievocata una foresta, una foresta metallica fatta di tubi innocenti. Gli attori lavoreranno in squadra, tutti possono essere tutto. Alla danza sarà affidato il ruolo di evocare la magia. La viola, il fiore utilizzato per gli incantesimi, diventa un personaggio, Viola, che si esprimerà unicamente con il linguaggio della danza. Come dirà Puck: “Benvenuti signore e signori! Siamo qui questa notte per risvegliare nei vostri animi lo spirito dell’allegria, perché dove c’è teatro c’è vita, dove c’è teatro c’è gioia!”

dal 9 al 14 aprile
a.ArtistiAssociati
Giorgio Lupano in
La vita al contrario - Il curioso
caso di Benjamin Button

di Francis Scott Fitzgerald
elaborazione teatrale Pino Tierno
regia Ferdinando Ceriani
con Elisabetta Dugatto
Teatro Litta
In una messinscena onirica e suggestiva, Giorgio Lupano dà anima e corpo alla storia dell’uomo nato anziano che ha vissuto la sua vita all’incontrario. Per dirci che ognuno è speciale.
Nel suo adattamento, Pino Tierno rimane fedele il più possibile all’opera originale servendosi della voce narrante del protagonista, proprio come faceva a suo tempo Fitzgerald, che inseriva spesso una voce narrante nelle sue opere.
Benjamin Button (nell’adattamento Nino) vuole raccontare la sua storia prima di dimenticarla, prima di cadere in un eterno presente, quello dei neonati che non hanno la percezione del tempo che passa. Tierno ha italianizzato la storia riportandola agli avvenimenti che hanno riguardato il nostro Paese dall’Unità d’Italia fino ai primi anni Sessanta. La messa in scena è infatti accompagnata dai suoni e dalle melodie che hanno caratterizzato quell’arco storico, dalla fine dell’Ottocento passando poi per le due guerre mondiali, fino al boom economico.

dall’11 al 14 aprile
Altra Scena
Marisa Laurito in
Persone naturali e strafottenti
di Giuseppe Patroni Griffi
regia Giancarlo Nicoletti
con Giancarlo Nicoletti, Giovanni Anzaldo, Livio
Beshir
Teatro Leonardo
Nuovo e originalissimo allestimento di Persone naturali e strafottenti, l’opera più controversa e fra quelle di maggiore successo di Giuseppe Patroni Griffi. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, fra situazioni grottesche, cinismi, ironia tagliente e surrealismo, in perfetto equilibrio fra Eduardo e Ruccello. Un cast unico, non convenzionale e proveniente dai mondi teatrali più variegati è il cuore pulsante di un’operazione destinata a far parlare di sé: Marisa Laurito accetta la sfida di dare voce e corpo al ruolo che fu di Pupella Maggio, Giancarlo Nicoletti presta la sua attorialità unica e la sua esperienza di uomo di teatro a 360° al travestito Mariacallàs. Il Premio Ubu Giovanni Anzaldo interpreta quel Fred che fu creato da un esordiente Gabriele Lavia. Completa il cast il poliedrico Livio Beshir, attore con numerose esperienze teatrali e cinematografiche ma anche nella conduzione televisiva. Quattro solitudini, un appartamento e una notte di Capodanno a Napoli. Quattro persone naturali e strafottenti, che, per un gioco del destino, divideranno la loro solitudine con quella degli altri, mentre fuori la città saluta il nuovo anno, fra accese discussioni, recriminazioni, desideri repressi, liti e violenze sessuali.

dal 16 al 21 aprile
Comteatro
Le troiane
da Euripide - regia Claudio Orlandini - con
Francesca Biffi, Carola Boschetti, Cinzia Brogliato,
Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano
Teatro Leonardo
Quel che fa sì che ancora oggi abbia senso portare in scena Le troiane, è la profondissima intuizione di Euripide di raccontare un catastrofico episodio storico andando alla radice della contesa, al cuore dello scontro, interpellando gli animi degli esseri umani che abitano il dramma ed elevando così la guerra di Troia ad emblema di ogni conflitto. In questo modo si rende sempre possibile l’attualizzazione della guerra e tutto ciò che essa comporta: la guerra di Troia, non è più solo la guerra di Troia ma diventa qualsiasi guerra, vicina o lontana che sia, geograficamente e nel tempo. La tragedia diventa un manifesto, un monito, in cui emerge lo sguardo, la voce e il ricordo di chi ha la fortuna o sfortuna di sopravvivere: è la tragedia di chi rimane.
Il punto di vista in questo caso è profondamente femminile, l’opera diventa un grande inno affidato alle donne che cantano ciò che era e ora non è più.

dal 2 al 12 maggio
Manifatture Teatrali Milanesi
Tu sei la bellezza
drammaturgia e regia Alberto Milazzo
con Giuseppe Lanino e Alessandro Quattro
Teatro Litta
La storia raccontata di Andrea e Leonard, una coppia che vive in un appartamento in una città d’Italia non meglio specificata. Durante la pandemia di Covid passano la notte di Capodanno in casa, da soli. Andrea è un drammaturgo, e per la sera di Capodanno è stata organizzata la prima del suo ultimo testo teatrale. La pandemia ha imposto logiche nuove al mondo dello spettacolo e una prima per Capodanno vuole essere un modo per lanciare un messaggio di speranza. Lo spettacolo è un trionfo di visualizzazioni, altrove si sarebbe detto di pubblico, e di critica. Leonard è un libraio, trasferitosi in Italia dall’Inghilterra per seguire il compagno Andrea.
A Leonard è ispirato il testo appena andato in scena e scritto da Andrea. A Leonard è stata diagnosticata la sindrome bipolare di tipo 2. Andrea ha scritto il testo per evidenziare le complicazioni che la pandemia ha creato nelle persone con una fragilità psichica come Leonard.

dal 3 al 5 maggio
Il Giardino delle Ore e Mumble Teatro
Quasi una serata - Tre atti unici
di Ethan Coen
regia Davide Marranchelli
con Stefano Annoni, Paui Galli, Davide Marranchelli,
Simone Severgnini
Teatro Leonardo
Quasi una serata è una riflessione irriverente sul rapporto tra l’essere umano e il mistero dell’esistenza.
Dalla penna di Ethan Coen nascono situazioni esilaranti e surreali, dove è il divino a essere a nostra immagine e somiglianza, e non viceversa.
La struttura del testo è un gioco di scatole cinesi o di teatro nel teatro e il lavoro registico è consistito nell’aggiungere un’ulteriore scatola teatrale intorno all’opera di Coen per rendere questa “quasi serata” una serata memorabile.
Ridere amaramente, riflettere col sorriso, riconoscersi e sorridere delle nostre immense piccolezze.
Quasi una serata è un gioco — il teatro è un gioco — e Coen ne è pienamente consapevole: un “aldilà” a immagine e somiglianza degli inferni di questa terra, discussioni fra coppie che potremmo essere noi ieri sera, dibattiti accesi tra dèi che amano e dèi che giudicano, ma comunque dèi che menano.
Nei tre atti unici si affrontano smaccatamente temi “altissimi”, quasi intoccabili: domande esistenziali, l’eternità, il rapporto con Dio e con la propria coscienza, le relazioni e i sentimenti.

dal 6 al 16 giugno
Manifatture Teatrali Milanesi
L’enigma di Isidore D. (un reenactment)
- o quel che si
doveva sapere e non si è mai
saputo

Enigma teatrale per spazio, corpo e oggetti di
Antonio Syxty
con Clio Cipolletta e cast in via di definizione
con la collaborazione di Susanna Baccari
La Cavallerizza
Costruire un enigma teatrale ispirandosi alla definizione della “bellezza surrealista”: «Come l’incontro casuale di una macchina per cucire e di un ombrello su un tavolo operatorio.» È una similitudine usata nei Canti di Maldoror del Conte di Lautréamont. E poi c’è quello che scrive Max Ernst “Una realtà compiuta di cui l’ingenua destinazione ha l’aria d’essere stata fissata per sempre (l’ombrello) trovandosi di colpo in presenza di un’altra realtà assai diversa e non meno assurda (una macchina per cucire) in un luogo dove tutt’e due devono sentirsi estranee (un tavolo operatorio) sfuggirà per questo stesso fatto alla sua ingenua destinazione, alla sua identità. Essa passerà dal suo falso assoluto, a un assoluto nuovo, vero e poetico: l’ombrello e la macchina per cucire faranno l’amore.” Per Antonio Syxty il meccanismo del procedimento di questo “enigma teatrale” sembra svelato da questo semplicissimo esempio.
Un atto puro come quello dell’amore si produrrà forzatamente tutte le volte che le condizioni saranno rese favorevoli dai fatti dati: l’accoppiamento di due realtà in apparenza inconciliabili su un piano che in apparenza non è conveniente per esse. L’idea di fondo è quella di mettere in atto un attentato al principio d’identità e in definitiva all’ identità stessa.

dal 24 giugno al 13 luglio
Manifatture Teatrali Milanesi - Teatro Out Off
33 Svenimenti da Anton Cechov
regia Lorenzo Loris - a cura di Fausto Malcovati
con Elena Callegari, Gaetano Callegaro, Mario Sala
Teatro Litta
Prima dei grandi drammi della maturità, Cechov si diverte a comporre atti unici, che chiama vaudevilles: pochi personaggi, tre al massimo, situazioni comiche, finali a sorpresa. In alcuni di essi sviluppa un tratto caratteristico di questo genere: gli svenimenti (già individuati da Mejerchol’d in un suo famoso spettacolo con lo stesso titolo: 33 svenimenti). Certamente in questi componimenti ha influito la professione di medico dello scrittore. Fino alla fine dei suoi giorni, infatti, Cechov non smise di considerarsi anche un medico. Se si leggono attentamente questi atti unici, si vede che tutti i personaggi hanno comportamenti legati a patologie e isterie che solo un medico avrebbe potuto evidenziare. Ma in queste vicende apparentemente comiche non c’è solo l’ilarità leggera, c’è sempre una nota malinconica, una traccia di disagio, di inquietudine che rendono umanissime queste brevi opere.

Prezzi, Sedi e Biglietteria

Teatro Litta – Teatro Leonardo (€)

x Intero. 30,00

x Convenzioni. 24,00

x Ridotto Arcobaleno. 24,00

(per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno)

x Under 30 e Over 65. 17,00

x Università. 17,00

x Scuole di Teatro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19,00

x Scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro,

La Scala e Filodrammatici. 11,00

x Scuole MTM,. 10,00

x Ridotto DVA. 15,00

x Tagliando Esselunga di colore Rosso 

La Cavallerizza (€)

x Intero. 18,00

x Scuole civiche Fondazione Milano, Piccolo Teatro,

La Scala e Filodrammatici. 11,00

x Scuole MTM,. 10,00

x Ridotto DVA. 9,00

x Tagliando Esselunga di colore Verde 

Sede degli spettacoli

Teatro Litta, La Cavallerizza
c.so Magenta 24, Milano (M1/M2 fermata Cadorna,
tram 16 e 27, autobus 94 e 58)

Teatro Leonardo
via Ampére 1, ang. p.zza Leonardo da Vinci, Milano
(M2 – fermata Piola, tram 19 e 33)

Le sale teatrali sono accessibili ai disabili

Biglietteria MTM
02 86 454545 - biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita

lunedì/sabato dalle 15:00 alle 19:30

La domenica le biglietterie sono aperte un’ora prima dell’inizio degli spettacoli

Sede Teatro Litta - corso Magenta, 24

Sede Teatro Leonardo - via Ampère, 1 - ang. p.zza

Leonardo da Vinci

Acquisto on line

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito
www.mtmteatro.it

e sui siti e punti vendita: vivaticket.it e ticketone.it

Modalità di ritiro

I biglietti prenotati vanno ritirati entro il giorno prima dello spettacolo negli orari di prevendita. I biglietti possono essere anche acquistati telefonicamente con carta di credito e inviati via mail in formato elettronico, direttamente utilizzabile per l’ingresso.

I prezzi non sono soggetti a nessun costo aggiuntivo. Da questa stagione le commissioni sugli acquisti online sono a carico di MTM - Manifatture Teatrali Milanesi

Abbonamenti

MTM Serendipity
5 spettacoli a scelta, in tutte le sale di MTM
a 78,00€ – abbonamento nominale e non cedibile
Abbonamento valido per la stagione 2023/2024 di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne.

MTM Serendipity Over 65
5 spettacoli a scelta in tutte le sale di MTM
a 68,00€ – abbonamento nominale e non cedibile
Abbonamento valido per la stagione 2023/2024 di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne.

MTM Serendipity Under 30 - 2 spettacoli
2 spettacoli a scelta in tutte le sale di MTM
a 26,00€ – abbonamento nominale e non cedibile
Abbonamento valido per la stagione 2023/2024 di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne.

MTM Serendipity Under 30 – 4 spettacoli
4 spettacoli a scelta in tutte le sale di MTM
a 42,00€ – abbonamento nominale e non cedibile
Abbonamento valido per la stagione 2023/2024 di Manifatture Teatrali Milanesi escluse recite straordinarie, festival, teatro ragazzi, rassegne.

MTM Il piacere di sorridere
3 spettacoli a scelta nelle sale Leonardo e Litta
a 63,00 € - abbonamento nominale e non cedibile
3 spettacoli a scelta tra La cena dei cretini, Il neurone innamorato, Forbici & follia,
Niente panico, Sogno di una notte di mezz’estate, Quasi una serata.

MTM Corrado d’Elia 23/24
3 spettacoli della compagnia Corrado d’Elia
53,00€ – abbonamento nominale e non cedibile
L’abbonamento MTM-Corrado d’Elia è valido per gli spettacoli della Compagnia in scena nelle Sale di MTM nella nuova stagione 2023-2024


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