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lunedì 27 novembre 2023

"BRICIOLE"
SCRITTO IDEATO ED INTERPRETATO 
DA STEFANIA PATERNO'
SULLA VIOLENZA DI GENERE E I RAPPORTI TOSSICI
TEATRO DE’ MAICONTENTI DI BOLOGNA

1 Dicembre 2023 ore 21 
Stefania Paternò con il suo spettacolo Briciole ha appena debuttato il 22 Novembre all'interno della splendida cornice del Teatro Ariston di Gaeta in un evento organizzato dalla Croce Rossa Italiana Sud Pontino. Il 25 Novembre invece la vedremo a Forlì, per una mattina con le scuole, organizzata dal Tavolo Permanente delle Associazioni contro la violenza alle donne: proprio in quest'occasione Stefania avrà modo di esibirsi davanti agli studenti per sensibilizzare loro su questo importantissimo argomento.

Sempre il 25 Novembre la vedremo all' Unipol Auditorium in un evento che propone un viaggio in musica al femminile dall'800 ai giorni nostri, per ascoltare le composizioni di grandi donne, organizzato in collaborazione con Centro Studi Euterpe Mousiké e Filarmonica del Teatro Comunale di Modena; Stefania sarà la voce narrante e la cantante che ci farà scoprire le loro affascinanti vite, le sfide che hanno dovuto affrontare, svelando al pubblico il lato femminile della musica

Infine il giorno 1 Dicembre la vedremo sempre a Bologna, al Teatro de’ Maicontenti nuovamente con Briciole per una serata organizzata dal Centro Studi Euterpe Mousiké. In questa serata avrà modo di parlare direttamente con un pubblico di persone che hanno vissuto o che stanno vivendo ancora adesso un rapporto tossico, sono persone che fanno parte dell'associazione che organizza l'evento, con le quali Stefania si confronterà a fine spettacolo per entrare ancora di più nello specifico dell'argomento trattato. Chi vorrà potrà raccontare la sua storia, creando un bellissimo scambio umano e artistico al fine di aiutarsi a vicenda e non sentirsi soli. L'evento sarà comunque aperto al pubblico, lo spettacolo andrà in scena alle 21.00 con una durata di 75 minuti.

Per prenotazione e info biglietti contattare il numero 3336199419

LO SPETTACOLO

“Briciole è un monologo brillante che pone l’attenzione sulle relazioni tossiche e in modo particolare sul narcisismo patologico. Lo spettacolo nasce con l’intento di far sorridere il pubblico e di fargli esorcizzare un dolore attraverso il sorriso. Perché penso che non ci sia modo migliore che comunicare un dolore attraverso la risata, in modo da poterlo comprendere ancora più in profondità per poi attuare un distacco e liberarsene. E così tra una risata e una lacrima, una canzone ed un’altra risultando un vero e proprio One Woman Show, si viene catapultati dentro il mondo della protagonista, un mondo variopinto, ricco di colpi di scena e profonde riflessioni sulla sua vita.

Questo spettacolo nasce da un dolore reale, il mio e quello di molte altre persone conosciute durante questo percorso, è una storia vera e purtroppo comune a molti, in cui parlo di manipolazione, abbandono, violenza fisica e psicologica. Ma prima di tutto è una storia di cambiamento e di riscatto, quello della protagonista, che durante lo spettacolo dovrà affrontare con coraggio tutti i suoi mostri per iniziare a liberarsene. Si parla di forza e di rinascita, di paura e di delusione, indubbiamente è un monologo terapeutico sia per me che lo interpreto, ma soprattutto per gli occhi dello spettatore che si immerge completamente all’interno di una storia che ha molto da insegnare, a tutti, grandi e piccoli, uomini e donne.

In questa storia emerge molto chiaramente l’importanza del lavoro su noi stessi, sono convinta che solo facendo un grande lavoro di cambiamento, ognuno di noi potrà riuscire a ritrovare la propria integrità e ad entrare in contatto con le proprie ferite, quelle più profonde, affinché nessuno potrà più farci del male. I manipolatori esisteranno sempre, ma noi saremo in grado di riconoscerli in tempo, il nostro obiettivo non sarà cambiare loro, ma cambiare noi stessi grazie al nostro amor proprio.


Quando sei coinvolta in un rapporto con un narcisista, sei come in una gabbia dorata, la sensazione è esattamente questa, perché il narcisista ti destabilizza, la sua imprevedibilità non ti fa sentire davvero al sicuro ma, nonostante questo vai avanti, attratta dalla forza del narcisista che conosce perfettamente le tue fragilità e sa come colpirti, da una parte ti fa vivere in questo stato di incertezza perenne, dall’altro ti ricopre di attenzioni e di lusinghe, soprattutto all’inizio del rapporto. 

Ed è proprio questo che affronta la protagonista dello spettacolo, l’inferno e il paradiso contemporaneamente, un vortice di emozioni, spesso in contrasto tra di loro, ma che nonostante tutto la tengono legata a questo rapporto, perché pensa di meritare questo tipo di amore, che poi amore non è, ne è ossessionata, ne è dipendente, le lusinghe che riceve riempiono le sue insicurezze, le promesse i suoi vuoti, diventando così una donna complementare al suo narciso, una donna che per sentirsi viva e soprattutto per darsi valore pensa di aver bisogno di un uomo così.

Lui diventa lo specchio delle sue brame. E alla fine lei si convince che l’amore sia questo. Ma l’amore è altro, non si affanna, respira lentamente, si costruisce giorno con lentezza e armonia, farà sorridere, ridere, ti farà anche litigare ma in modo costruttivo e non distruttivo e scalderà il cuore senza ustionarlo, ti farà sentire semplicemente felice.”
Stefania Paternò

Atto unico. Durata 75 minuti

Lo spettacolo ha debuttato nel 2021 riscuotendo molto successo.

Dallo spettacolo inoltre è stato tratto il libro "100 modi per dirti che mi amo", scritto dalla stessa Stefania Paternò che è stato presentato su Rai Tre, all’interno del programma Sopravvissute.”

Quello che fa più male è rendersi conto di avere amato una persona che, in realtà non è mai esistita. (Anonimo)

Quante volte mi hai dato dell’egoista perché ho scelto di non annullare i miei bisogni rassegnandomi al tuo egoismo. (Massimo Bisotti)

Non può esserci un Dio perché, se ce ne fosse uno, non crederei che non sia io. (F.Nietzsche)

Innamorati di chi ha colto in te un’opportunità senza abusare delle tue fragilità. (Stefania Vitelli)

Avevamo un sacco di cose in comune, io lo amavo e lui amava sé stesso. (Shelley Winters)

Per ridere veramente, devi essere in grado di sopportare il tuo dolore e giocare con esso. (Charlie Chaplin)

TEATRO DE’ MAICONTENTI
VIA SAN TOMMASO DEL MERCATO 1/D – BOLOGNA

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