LA PIU' BELLA COMMEDIA DI CARLO GOLDONI
NELL'EDIZIONE CULT DI TORINO SPETTACOLI
"LA LOCANDIERA"
CON MIRIAM MESTURINO
17 Agosto 2024
Completano l’affiatato cast: Barbara Cinquatti, Stefano Fiorillo, Maria Elvira Rao e Stefano Bianco. Accanto a loro, i giovani talenti del Liceo Germana Erba: Mattia Tarantino, David Daryl Miceli e Andrea Pampanini.
Questo brillantissimo capolavoro goldoniano, andato in scena al teatro Sant’Angelo di Venezia il 26 dicembre 1752, narra l’avventura di Mirandolina, serva e padrona al tempo stesso di una locanda fiorentina. Mirandolina è un’ottima locandiera; oggi la definiremmo una capace donna-manager.
Intorno a lei personaggi spassosissimi: il Conte parvenu e spendaccione; il Marchese spocchioso visionario d’una antica ricchezza e d’una presente, inutile nobiltà; il Cavaliere misogino ma più di ogni altro ingenuo e Fabrizio, sinceramente innamorato.
La Compagnia Torino Spettacoli affonda le sue radici sessantennali nell’attività del grande pioniere Giuseppe Erba e nella sua straordinaria esperienza produttiva, in Italia e nel mondo. E’ però con la ristrutturazione e la nuova vita del Teatro Erba di Torino, alla fine degli anni ’80, che la compagine assume la sua forma attuale.
La realizzazione de La Locandiera è una conferma importante per Torino Spettacoli che, partendo dall’allestimento di Pamela nel 1989, ha curato in questi anni il progetto di Germana Erba e Enrico Fasella Goldoni a Torino, articolato nell’omonimo convegno, numerosi incontri e giornate di studio e la produzione degli spettacoli L’Osteria della posta, Gli innamorati, l’Avaro, La bottega del caffè e Un curioso accidente.
Dalle note di regia: “La storia di una donna che rifiuta Conti, Marchesi e Cavalieri, per impalmare Fabrizio, umile borghese quanto lei, al fine – neanche troppo dissimulato – di governare meglio la locanda, non può che essere una tipica allusione alla novità dei rapporti tra borghesia e nobiltà, nel particolare momento storico in cui l'intrigante vicenda si sviluppa. In Mirandolina, si visualizza, attraverso l’artificio scenico, quel mutamento, già ampiamente in atto nella vita reale, che vede la borghesia conquistare maggior spazio a danno della nobiltà veneziana e non solo (non dimentichiamoci che la commedia è ambientata a Firenze), dapprima quasi pacificamente coesistendo, per poi acquisire un primato che andrà via via consolidandosi negli anni successivi. L’immagine che Mirandolina mostra di sé, ammiccando con il pubblico e con la «storia», zittisce ogni commento critico sul suo personaggio: la locandiera, più che onesta o crudele, più che infida o virtuosa, è un’efficiente donna d’affari, che pone la locanda al centro della sua vita e che al suo buon andamento, subordinerà sempre e oltre qualsiasi apparenza, ogni motteggio ed ogni lusinga. In questo forse, è riconoscibile uno dei primi veri ritratti di donna «moderna» che il teatro ci ha offerto”.
MIRIAM MESTURINO
Nata a Torino, debutta come attrice all’età di 8 anni e da allora ha sempre esercitato questa professione a livello nazionale, collaborando parallelamente con la realtà imprenditoriale di famiglia nella programmazione dei teatri. Attualmente dirige DianAct Platea, che produce e distribuisce spettacoli teatrali e organizza festival di drammaturgia ed eventi nelle varie declinazioni dello spettacolo dal vivo. Si forma presso la Scuola di Danza e Recitazione del Teatro Nuovo di Torino e successivamente frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma.
Particolarmente intensa la sua attività teatrale. Recita in numerosi spettacoli fra cui in Eva contro Eva di Denham con Lauretta Masiero; Pensaci, Giacomino! di L. Pirandello con Ernesto Calindri; Il borghese gentiluomo di Molière con Ernesto Calindri; Antigone di Sofocle, regia Adriana Innocenti; Ottavia di Seneca e Ottavia di Alfieri con Giancarlo Zanetti; L’igiene dell’assassino di A. Nothomb con Arnoldo Foà; La grotta azzurra di Roberto Mussapi, regia di Nanni Garella; Chat a due piazze di Ray Cooney con Raffaele Pisu; La locandiera; La Pamela; Gli innamorati; Un curioso accidente di Carlo Goldoni, regia Enrico Fasella. Se devi dire una bugia dilla ancora più grossa di Ray Cooney, regia Gianluca Guidi; Trappola mortale di Ira Levin con Corrado Tedeschi e Ettore Bassi, regia Ennio Coltorti; Oh Dio mio! di Anat Gov con Piero Nuti; Cocktail per tre di Santiago Moncada con Franco Oppini; Ti amo da morire di Aldo Nicolaj con Pietro Longhi; I signori Barbablù di Gerard Verner con Edoardo Siravo, regia di Silvio Giordani; La finta ammalata di Carlo Goldoni.
Per la tv recita in varie serie televisive italiane come Ris, Distretto di polizia, Rex, ed è stata protagonista nella serie Terapia d’urgenza nel ruolo di Eva Leoni.
Nella stagione 2023/2024 è stata protagonista in tournée nazionale al fianco di Sergio Muniz della commedia C’è un cadavere in Giardino di Norm Foster, regia di Silvio Giordani. Sempre al fianco di Sergio Muniz la vedremo nella prossima stagione nello spettacolo Lapponia di Marc Angelet e Cristina Clemente, regia di Ferdinando Ceriani.
Questa estate sarà invece in tournée dal 6 luglio con Buoni o Cattivi? Punti di vista di Riccardo Barbera, con Franco Oppini, regia Gino Auriuso.
Dopo lo strepitoso successo dello scorso anno con La Finta Ammalata di Carlo Goldoni Miriam Mesturino tornerà il 17 agosto al Plautus Festival di Sarsina con La Locandiera di Goldoni nell’ormai storica edizione Torino Spettacoli giunta al quattordicesimo anno di repliche, dove veste i panni della protagonista Mirandolina. Un allestimento ricco, che in questi anni ha ottenuto sempre un eccezionale riscontro da parte di un pubblico di tutte le età facendo il tutto esaurito, un grande classico sempre molto attuale interpretato nell'assoluto rispetto filologico, ma in modo immediatamente comprensibile, fruibile e molto divertente.
Nessun commento:
Posta un commento