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martedì 3 settembre 2024

 TEATRO LA CAVALLERIZZA DI MILANO
STAGIONE TEATRALE 2024 / 2025

Dal 21/11/2024 al 24/11/2024

P come Penelope

di e con Paola Fresa
in collaborazione con Christian Di Domenico
supervisione registica Emiliano Bronzino
produzione Accademia Perduta-Romagna Teatri - Fondazione TRG



Penelope è emblema dell’attesa. Aspetta Ulisse, sposo ed eroe, partito vent’anni prima per una guerra dalla quale tutti gli altri Achei hanno fatto ritorno. Perso nel mar Mediterraneo, naufrago su diversi lidi per volere di Poseidone, Ulisse è protagonista leggendario di una narrazione che attraversa i secoli.

Penelope invece la guerra ce l’ha in casa: sola al comando di Itaca, assediata da pretendenti che rappresentano una minaccia per suo figlio, attende e sopporta, si oppone al potere maschile per i mezzi che il suo tempo le offre, contrapponendo all’arroganza dei Proci la sua caparbietà femminile.

Nonostante questo, ben poco si conosce della vita di Penelope, la sua storia personale è narrata da un punto di vista maschile, per lo più in relazione al suo ruolo di moglie e madre.

La domanda dalla quale siamo partiti è dunque chi è Penelope oggi. Una donna che aspetta per anni un uomo che non sa dire se sia vivo o morto, di cui riceve nel tempo informazioni frammentarie, più vicine al “si dice” che alla realtà dei fatti. Una madre che cresce da sola un figlio che, a sua volta, non ha mai conosciuto il padre e che, nutrito dal suo ricordo, si appresta a diventare un uomo.

In uno spazio chiuso, asettico, come un laboratorio di analisi, mettiamo sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope, cerchiamo di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendole così una funzione attiva nella narrazione della sua vita.

durata: 120 minuti

Contattaci:

Tel. 02 86 45 45 45
Mail biglietteria@mtmteatro.it

Dal 28/01/2025 al 02/02/2025

5 centimetri d’aria

progetto di Nando Dalla Chiesa, testo Paola Ornati
con Lucia Marinsalta
regia Marco Rampoldi
Rara produzione

Storia di Cristina Mazzotti e dei figli rapiti

Ognuno di noi ha una storia, ma ci sono storie che sono ognuno di noi. E noi nemmeno lo sappiamo.

In Lombardia la mafia non esiste. Eppure c’è un esercito di persone, vestite di silenzio e anonimato, che provano l’esatto contrario.

La stagione dei sequestri di persona esordisce, quasi per caso, nel 1972. Prima Cosa Nostra, poi la ‘Ndrangheta, ben presto la Lombardia, locomotiva d’Italia, si rende conto di essere un’indifesa terra di conquista.

Ed è così che dal 1972 al 1983 spariscono, chi per qualche giorno, chi per mesi, chi per sempre, 672 persone. Solo in Lombardia. È un numero impressionante, esorbitante, perché fatto di individui. Cristina Mazzotti è 1 di quei 672.

5 centimetri d’aria. Storia di Cristina Mazzotti e dei figli rapiti racconta l’estate del 1975 e la vicenda del rapimento di Cristina, prima donna a morire durante un sequestro. Non solo. Racconta una storia che qualcuno vorrebbe dimenticare, qualcun altro vorrebbe venisse dimenticata, perché il rapimento è l’inizio di un sistema di conquista: chiedere riscatti per avere fondi da investire nella droga; spacciare per generare altri capitali da investire e controllare il “movimento terra”, vincere appalti, costruire strade e palazzi, dominare il progresso.

Ognuno di noi ha una storia, ma ci sono storie che sono ognuno di noi. Conoscere queste storie ci permette di non sparire.

Lo spettacolo nasce da un Laboratorio di Scrittura per la scena organizzato dal Piccolo Teatro di Milano, rivolto agli studenti, ai dottori e ai dottorandi del corso di Sociologia della Criminalità Organizzata del Professor Nando Dalla Chiesa, dell’Università Statale di Milano.

durata: n.d.

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Dal 04/03/2025 al 09/03/2025

Barbablù

dramaturg Sofia Bolognini
con Benedetta Brambilla e Sebastiano Sicurezza
regia Michele Losi
produzione Campsirago Residenza

Barbablù non è solo un personaggio, ma un territorio in cui precipitano urgenze e istanze che raccontano del nostro presente e dell’atavica irrisoluzione dell’individuo in merito alla violenza, alla supremazia e al gioco di potere che l’uomo attua sulla donna, sulla persona e su se stesso.

Lo spettacolo non vuole essere un grido di denuncia, un passo scomposto e accorato con e contro lo stato delle cose, ma un'analisi poeticamente chirurgica che ragioni su Barbablù come un archivio, per depotenziare la sua immagine frame per frame e allo stesso tempo depositarlo eternamente nella sua teca.

Barbablù e Giuditta sono tracce, impronte che i due attori in scena cercano di scovare e formalizzare. I due performer si faranno ombra di fiaba, spettro non binario ma caleidoscopico di una natura continuamente interrotta e riavvolta come il nastro dell’opera di Bartók nel Blaubart di Pina Bausch.

Dal 06/05/2025 al 18/05/2025

Dante, Purgatorio


da Dante Alighieri
progetto, regia e interpretazione Corrado d'Elia
scene Chiara Salvucci
produzione Compagnia Corrado d’Elia

Il Purgatorio di Dante è un'opera di perfetta armonia, il viaggio interiore che più riflette il nostro desiderio costante di crescita e di trasformazione.

Luogo della transizione per eccellenza, è un mondo sospeso tra l'Inferno e il Paradiso dove le anime, cariche di umanità e fragilità, si confrontano con i loro peccati e cercano la salvezza attraverso la penitenza e la purificazione. È una terra di riflessione, di attesa e di speranza, un luogo dove la sofferenza diventa mezzo di redenzione e di evoluzione.

Dante Alighieri è il maestro dell'anima e della poesia, capace di condurci attraverso le più profonde verità del nostro essere. Le sue riflessioni sulla speranza, sulla giustizia divina, sulla purificazione dell'anima sembrano scritte per noi oggi. La lotta per migliorarsi, per superare le proprie debolezze e per trovare pace, sono ancora il centro della nostra vita e delle nostre aspirazioni quotidiane.

Lo spettacolo non è solo un omaggio a Dante, ma anche un'occasione per riflettere sul nostro percorso personale. In un'epoca in cui la velocità e il cambiamento sembrano dominare, fermarsi a contemplare il viaggio di redenzione del Purgatorio diventa un atto di grande valore e significato.

Ogni personaggio che incontreremo rappresenterà un aspetto della nostra stessa esistenza, ricordandoci la nostra capacità di cambiare, di risollevarci e di aspirare sempre a qualcosa di migliore e più grande. Un'occasione di trasformazione e di bellezza.

durata: in allestimento

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Dal 18/06/2025 al 21/06/2025

Il cacciatore di streghe

drammaturgia, regia, voce narrante e visual Filippo Renda
dj performer Sofia Tieri
produzione Manifatture Teatrali Milanesi

Il cacciatore di streghe è un viaggio multisensoriale attraverso temi di potere, pregiudizio e mistero. Al centro della narrazione c'è l'intersezione tra la mascolinità tossica contemporanea e l'immaginario della stregoneria medievale, che esamina come queste dinamiche di caccia e pregiudizio permangano attraverso i secoli.

L'uso innovativo del djing e di elementi scenici immersivi consente di invitare gli spettatori a un'esperienza partecipativa unica, dove possono scegliere di immergersi nella narrazione attraverso l'ascolto, la visione o il movimento, trasformando così la fruizione in un atto personale e dinamico.

La narrazione si sviluppa intorno alla musica, invertendo il paradigma tradizionale del teatro in cui le tracce sonore solitamente accompagnano il testo. La musica di Sofia T non solo ambienta o commenta l'azione scenica ma la guida, divenendo il filo conduttore attraverso cui si dipana la storia.

In alcuni momenti la musica assume il totale predominio, trasformando il teatro in una sala da ballo dove il pubblico è invitato a immergersi completamente nel suono e nel ritmo. Questi intermezzi, che ricordano un vero e proprio dj set, offrono pause narrative che permettono agli spettatori di elaborare emotivamente quanto vissuto e di connettersi fisicamente alla musica.

durata: in allestimento

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