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mercoledì 25 settembre 2024

TEATRO FUORI PORTA
RECITAL WORKSHOP E LEZIONI
NELLE CITTA' DELLA LOMBARDIA

Sonia Bergamasco © Alberto Terrile
Con Teatro Fuori Porta, il Piccolo Teatro di Milano mette a punto, grazie al contributo di Regione Lombardia, un progetto di avvicinamento ai linguaggi dello spettacolo dal vivo finalizzato, da un lato, a favorire la diffusione e la penetrazione nel territorio di un’offerta culturale di alto profilo, soprattutto in aree non interessate dai circuiti teatrali più consolidati – e privilegiando luoghi e realtà non “convenzionalmente” teatrali –; dall’altro a contribuire al rafforzamento e al potenziamento del pubblico e dei processi di audience engagement presso le diverse comunità che abitano il territorio lombardo, implementando gli sforzi (e i risultati positivi ottenuti) in questi anni dal sistema regionale nel contrasto alla povertà educativa e culturale. 

Il progetto, che prenderà il via il 3 ottobre per concludersi il 20 dicembre, si articola in cicli o percorsi di “educazione allo sguardo” che prevedono la realizzazione di un palinsesto di recital, che coinvolgeranno Sonia Bergamasco, Francesco Centorame, Lino Guanciale, Isabella Ragonese, integrando, poi, la proposta scenica con spettacoli nelle scuole e workshop teatralizzati. 

Il programma, che muove dalla convinzione che la cultura e la pratica teatrale possano dare un contributo attivo allo sviluppo di un’area territoriale, incentivandone i processi di coesione sociale, incoraggiando un senso condiviso di partecipazione civica e contrastando la povertà educativa, si sviluppa con 60 appuntamenti nelle circoscrizioni di 13 comuni (Barlassina, Casalpusterlengo, Como, Corte Franca, Erba, Iseo, Lodi, Meda, Merate, Pavia, Sesto Calende, Treviglio, Voghera), attraverso l’attivazione di una rete capillare di realtà composite (municipi, istituti scolastici, biblioteche, associazioni di promozione sociale, spazi culturali) distribuita in 8 province lombarde (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Lodi, Monza e Brianza, Pavia, Varese).

Info e biglietti: www.piccoloteatro.org

Il teatro, con la sua straordinaria capacità di raccontare la vita in tutte le sue sfumature, ha sempre avuto il potere di avvicinare le persone, di farle riflettere e, talvolta, di cambiare il loro modo di vedere il mondo. Con il progetto Teatro Fuori Porta, il teatro si mette in viaggio, lasciando i grandi palcoscenici e arrivando nei luoghi più piccoli, dove l’eco dello spettacolo dal vivo raramente si fa sentire. È una missione semplice, ma profonda: portare la cultura là, dove di solito non arriva, per far sì che nessuno resti escluso dalla magia di una storia raccontata in presenza.

Il Piccolo Teatro di Milano guida questa carovana artistica attraverso 13 Comuni lombardi, trasformando piazze, biblioteche e scuole in teatri improvvisati, dove ogni luogo diventa un palcoscenico e ogni spettatore diventa parte di qualcosa di più grande. Il teatro non è mai solo intrattenimento: è un’esperienza di condivisione, una finestra aperta su mondi diversi e, allo stesso tempo, un’occasione per guardarci dentro. In questo viaggio, grandi nomi del panorama teatrale italiano accompagneranno il pubblico in 60 appuntamenti, offrendo spettacoli che toccano temi universali e profondamente umani. Attraverso il potere della parola e del gesto, questi artisti porteranno alla luce storie che parlano di identità, di appartenenza e delle grandi domande che ognuno si pone. Ma Teatro Fuori Porta non è solo per chi il teatro lo conosce già. È un ponte verso chi non ha mai avuto l’opportunità di assistere a uno spettacolo dal vivo e per i più giovani che verranno coinvolti in laboratori e workshop nelle scuole. Lì, il teatro non sarà solo visto, ma vissuto: i ragazzi avranno la possibilità di toccare con mano ciò che significa salire su un palco, interpretare una storia, diventare parte di un racconto. Perché il teatro, più di ogni altra arte, ci insegna a guardare con gli occhi degli altri, a sentire ciò che sentono gli altri. E poi c’è il territorio, che diventa parte integrante di questo progetto. Ogni luogo scelto per uno spettacolo si trasforma aprendosi a nuovi significati. La bellezza di Teatro Fuori Porta è proprio questa: il teatro non solo si adatta agli spazi, ma li trasforma e li arricchisce, regalando alle persone un modo nuovo di vedere i luoghi che abitano ogni giorno. Questo grande progetto celebra la capacità del teatro di creare connessioni e di raccontare storie dal vivo che hanno il potere di fermarsi per un istante e riconoscersi negli altri.
torero_foto ®MasiarPasquali

E mentre gli attori recitano sotto “cieli diversi”, il teatro continua a fare ciò che ha sempre fatto: cercare un senso nelle vite che viviamo, nelle emozioni che proviamo e nelle storie che condividiamo.
Francesca Caruso
Assessore alla Cultura Regione Lombardia

Quello di Teatro Fuori Porta è un ordito di eventi, laboratori, percorsi teatrali che riannoda ancora più saldamente i fili dell’orizzonte di Lombardia al Piccolo Teatro, e ci ricorda come il territorio sia prima di tutto – a dispetto di toponomastiche, confini e demarcazioni che vergano le mappe geografiche – un continuum, dove luoghi e paesaggi si impastano, modellandosi su sensibilità, visioni e, soprattutto, persone. Una pluralità in costante relazione e fermento che, come in un sistema capillare, genera scambi metabolici tra realtà, identità e tradizioni diverse (per scala e corso), contribuendo a un processo di sviluppo in cui il teatro, e la cultura, possono – e devono – giocare un ruolo fondamentale. Interpretando, ancora una volta, la sua funzione di “pubblico servizio”, il Piccolo Teatro si fa trovare a portata di mano, “fuori porta”, appunto, per diventare, anche in luoghi dove normalmente è meno frequente incontrarlo, un volto riconoscibile, prossimo: un vicino di casa da osservare con familiarità – talvolta anche con una certa circospezione – ma a cui potersi sempre rivolgere con simpatia e fiducia. Il teatro come valore aggiunto nei presidi di comunità che innervano la Lombardia: non solo in spazi deputati allo spettacolo dal vivo, ma anche in biblioteche, scuole, sale consiliari etc., dove trovare la programmazione di alcune eccellenze del teatro italiano, ma anche una pratica del suo linguaggio; perché è in una dialettica di coesistenza tra scena e quotidiano, in una formazione al sentire e al fare “insieme”, che attecchisce il germe di una civiltà teatrale.
Claudio Longhi
Direttore Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

IO QUELLA VOLTA LÌ AVEVO 25 ANNI Recital
di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Francesco Centorame
accompagnamento musicale Laura Baldassarre
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber

Io quella volta lì avevo 25 anni è l’ultimo testo in prosa scritto da Giorgio Gaber e Sandro Luporini alla fine degli anni Novanta: dopo un decennio interamente dedicato al “Teatro Canzone”, era, infatti, intenzione degli autori riprendere il “Teatro d’evocazione” che, negli anni Ottanta, li aveva visti protagonisti della drammaturgia italiana. È Francesco Centorame a raccogliere oggi quel testimone, interpretando sul palco il protagonista «sempre idealmente venticinquenne» di questo monologo, accompagnato al piano dalla giovane musicista Laura Baldassarre. Un racconto sul nostro Paese, dagli anni Quaranta a oggi, che, attraverso la rievocazione di fatti storici e avvenimenti privati, dà voce alle lucide, illuminanti e ironiche riflessioni sull’essere umano e sulla società di due indimenticati “mostri sacri” del Teatro Canzone.
Giovedì 3 Ottobre Auditorium Comunale Giusi Spezzaferri, Merate Ore 21:00
Venerdì 4 Ottobre Palazzo Rezzonico, Barlassina Ore 20:45
Sabato 5 Ottobre Auditorium 1861 Unità d’Italia, Corte Franca Ore 20:30

COME D’ARIA Recital
di Ada d’Adamo
adattamento Fabrizio Arcuri
con Isabella Ragonese
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Isabella Ragonese ripercorre le pagine di Come d’aria, portando sul palco il libro rivelazione che ha consacrato Ada d’Adamo al Premio Strega 2023. Un memoir «toccante, straziante e pieno di vita», dove il tema della malattia dell’autrice – scomparsa prematuramente qualche mese prima del riconoscimento letterario – si intreccia a quello della disabilità di sua figlia Daria, per diventare la miccia di una riflessione a tutto tondo che è, al contempo, carotaggio esistenziale e lucido “corpo a corpo” col reale e la sua spietatezza. Maternità e famiglia, identità e ruolo della donna, ma anche la presa di coscienza che il confine che separa amore e dolore, vita e morte è sottilissimo, a tratti inesistente: il reading di Ragonese raccoglie le parole di d’Adamo per restituirle allo spettatore in tutta la loro urgenza, perché, come nella più classica delle tragedie, «È necessario raccontare il dolore per sottrarsi al suo dominio».
Sabato 5 Ottobre Teatro Sociale, Como Ore 20:30
Sabato 23 Novembre Teatro Nuovo, Treviglio Ore 21:00
Centorame

LA DUSE E NOI Recital
Ritratto plurale di un’artista
drammaturgia Sonia Bergamasco e Marianna Zannoni
con Sonia Bergamasco
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Dal dialogo tra Sonia Bergamasco e Marianna Zannoni – studiosa che, in occasione dei cento anni dalla scomparsa dell’attrice, cura la pubblicazione di un volume di lettere a lei indirizzate – nasce La Duse e noi. Una lettura scenica che propone l’intreccio di voci vicine e lontane, a partire da una selezione delle più belle lettere dall’Archivio Eleonora Duse (conservato presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia). Sulle tracce di un’attrice unica, punto di riferimento per generazioni di interpreti e per la comunità artistica internazionale: pura energia creativa, che ci parla al presente e contamina il nostro sguardo.
Lunedì 28 Ottobre Cinema Teatro Politeama, Pavia Ore 20:30
Lunedì 16 Dicembre Teatro Comunale Carlo Rossi, Casalpusterlengo Ore 21:00

IL DIO DI ROSERIO Recital
di Giovanni Testori
con Lino Guanciale
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Lino Guanciale dà voce al primo romanzo di Giovanni Testori, Il dio di Roserio, che racconta la corsa allucinata, la sfida “all’ultimo stacco”, fra Dante Pessina, astro nascente del ciclismo, e il suo gregario, Sergio Consonni. Ambientato nella provincia lombarda del secondo dopoguerra – pubblicato in prima edizione nel 1954 – il racconto si trasforma via via in un potente apologo sulla natura umana e sulle sue feroci, travolgenti ambizioni. Ma anche su un’epoca – gli anni del “boom” – e su una società lanciata verso il successo ottenuto a tutti costi, in cui «le ruote delle bici girano indiavolate, non ci si può fermare!». Lino Guanciale salta in sella a questo romanzo «più grande del vero» per consegnare, intatta, allo spettatore la parola testoriana: il suo sorprendente impasto linguistico, le fughe e lo sperimentalismo espressivo e tutta l’avvincente narrazione di un’epica agonistica di periferia.
Sabato 23 Novembre Teatro Valentino Garavani, Voghera Ore 20:30
Sabato 30 Novembre Cinema Teatro Excelsior, Erba Ore 21:00
Sabato 14 Dicembre Antiquarium, Golasecca Ore 17:45

AD ALTA VOCE Workshop
a cura di Michele Dell’Utri e Diana Manea

Dove si colloca il mio corpo mentre leggo? Che cosa fa? Dove e chi guardo? Starò parlando troppo lentamente? Mi staranno ascoltando? Ad Alta Voce è un workshop rivolto a tutte e tutti coloro i quali vogliano condividere e sperimentare, attraverso semplici suggerimenti ed esercizi pratici, alcune tecniche attoriali volte a migliorare l’abilità di lettura ad alta voce e a facilitare il coinvolgimento e l’ascolto. Un laboratorio dove, grazie all’esperienza consolidata di un attore e di un’attrice del Piccolo (Michele Dell’Utri e Diana Manea), è possibile apprendere modalità di gestione del proprio corpo e della propria voce, trasformando il respiro, l’immaginazione e la relazione con chi ci sta di fronte in metodi concreti che diano forza e rendano piacevole la lettura.
Lunedì 28 Ottobre Biblioteca Comunale, Sesto Calende Ore 15:30
Lunedì 25 Novembre Scuola d’Arte Bergognone, Lodi Ore 10:00
Martedì 26 Novembre Biblioteca Comunale, Corte Franca Ore 17:00
Mercoledì 27 Novembre Biblioteca Comunale Abate Carlo Cameroni, Treviglio Ore 16:00
Sabato 30 Novembre Biblioteca Comunale Alberto Bertoni, Barlassina Ore 10:00
Domenica 1° Dicembre Sala Consiliare Di Villa Confalonieri, Merate Ore 16:30
Giovedì 5 Dicembre Unitre, Voghera Ore 15:30
Venerdì 6 Dicembre Unitre, Como Ore 16:00
Martedì 10 Dicembre Salone Teresiano Della Biblioteca Universitaria, Pavia Ore 16:00
Venerdì 20 Dicembre Biblioteca Comunale Giuseppe Pontiggia, Erba Ore 16:00

A SCUOLA DI TEATRO Lezione / Spettacolo

La proposta consiste in quattro “spettacoli in aula” che compongono una programmazione su misura, fatta di reciprocità e dialogo, di “scuola a teatro” e di “teatro a scuola”, dove la didattica si coniuga a un intrattenimento ragionato, lo studio a quella componente relazionale – talvolta ludica e apertamente votata alla leggerezza – fondamentale per facilitare ogni percorso di apprendimento.

Daniele Cavone Felicioni, Michele Dell’Utri, Diana Manea, Giulia Trivero portano nelle classi quattro protagonisti della tradizione teatrale, per riflettere, insieme a studentesse, studenti e docenti, su alcune tematiche chiave del nostro contemporaneo.
Lunedì 28 Ottobre Istituto di Istruzione Superiore Carlo Alberto Dalla Chiesa,
Sesto Calende Ore 11:30
Giovedì 31 Ottobre Liceo Statale M. G. Agnesi, Merate Ore 11:15
Martedì 26 Novembre Istituto di Istruzione Superiore Giacomo Antonietti, Iseo Ore 11:00
Mercoledì 27 Novembre Salesiani Don Bosco, Treviglio Ore 11:30
Giovedì 28 Novembre Liceo Statale Marie Curie, Meda Ore 11:05
Venerdì 29 Novembre Liceo Statale Maffeo Vegio, Lodi Ore 11:00
Martedì 10 Dicembre Istituto Superiore Taramelli - Foscolo, Pavia Ore 11:00
Giovedì 12 Dicembre Liceo Statale Galilei, Voghera Ore 11:00
Venerdì 13 Dicembre Liceo Classico e Scientifico Alessandro Volta, Como Ore 11:10
Giovedì 19 Dicembre Liceo Statale Carlo Porta, Erba Ore 12:00
Ragonese

A SCUOLA DI TEATRO

Amleto
con Daniele Cavone Felicioni

Chi è il folle? Che cos’è folle? Perché le parole e i dilemmi del principe di Danimarca ci parlano ancora? A partire dall’analisi dello psicanalista André Green, passando per Sigmund Freud, e facendo riferimento alle interpretazioni di Vittorio Gassmann, Giovanni Testori e Carmelo Bene, Daniele Cavone Felicioni ragiona sul protagonista shakespeariano come figura emblematica della condizione umana.

Cassandra
con Giulia Trivero

Nella chiusa dei Sepolcri di Ugo Foscolo, Cassandra racconta ai nipoti che i loro antenati non moriranno mai, perché le loro imprese saranno narrate da Omero. La figura della “profetessa inascoltata” è l’occasione per Giulia Trivero di ragionare sul potere della parola e delle narrazioni: il racconto è memoria del passato e non è mai neutro: chi viene escluso dalla narrazione dominante?

Che mondo costruiamo con le storie che raccontiamo – e che ci vengono raccontate? Le visioni dei giovani troveranno ascolto presso gli adulti perché si possa costruire un futuro migliore? 

Cotrone, detto il Mago 
con Michele Dell’Utri

Se gli “orli della vita” si staccano, che cosa scopriamo? Michele Dell’Utri porta in classe uno dei protagonisti de I giganti della montagna di Luigi Pirandello per discutere, insieme a studenti e studentesse, sul rapporto tra illusione e realtà ai tempi dei social. Un’occasione per operare lo “svelamento” delle meccaniche – tutt’altro che divine! – che agiscono sulle nostre vite, influenzando molte delle nostre scelte.

Medea

con Diana Manea

Celebre protagonista di film, poesie, riscritture e interpretazioni del mito, la figura di Medea si è legata, nel Novecento, a molti nomi illustri della nostra letteratura: Pier Paolo Pasolini, Cesare Pavese, Corrado Alvaro e non solo. E numerosi sono gli epiteti che si porta in dote: la “straniera in terra straniera”, la “strega”, l’“esule” la “madre assassina”: Diana Manea innesca una riflessione sul pregiudizio, sulla nostra costante paura dell’altro, e di ciò che non conosciamo

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