SPAZIO DIAMANTE DI ROMA
SPETTACOLI DAL 22 AL 27 OTTOBRE 2024
22-23 OTTOBRE 2024LUCA TREZZA FRANCESCA MUOIO
FONÈS
scritto e diretto da LUCA TREZZA e FRANCESCA MUOIO
produzione Compagnia Formiche di Vetro Teatro
Premio migliore Drammaturgia / migliore Regia / migliore Attore / migliore Attrice
Festival inDivenire 2023
SPAZIO DIAMANTE
SALA WHITE
FONèS, dal greco “Voci”, è un progetto di spettacolo per due Attori-Autori.
La storia di alcuni personaggi semplici, miseri, quotidiani a cui accade qualcosa di Straordinario e che, con il loro atteggiamento di fronte al Mistero, assurgono al ruolo di personaggi tragici.
I monologhi e i racconti che s’intrecciano sono Voci, Fonès appunto, che provengono dal fondo, dalle crepe delle mura, dal profondo sia dei personaggi che degli autori-attori e attraversano, ripercorrono i vicoli, le strade e gli umori di un luogo indefinito, di un Sud del Mondo.
Due attori in uno spazio vuoto. Solo qualche vestito e inizia il racconto.
Sono Lui, Lei. Sono Anziani, Ragazzini, Uomini, Donne. Sono Epoche e Vissuti diversi che si mescolano. Sono la Notte, gli Animali e l’Atmosfera che li pervade.
Ognuno di loro ha una “Crepa” da raccontare. Ognuno una Speranza da gridare.
Le loro storie s’intrecciano fondendo la voce al gesto e il gesto alla musica.
Un quadro frammentato, scomposto, antico e contemporaneo.
Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it
Martedì – mercoledì h 21:00
prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO
FONÈS
scritto e diretto da LUCA TREZZA e FRANCESCA MUOIO
produzione Compagnia Formiche di Vetro Teatro
Premio migliore Drammaturgia / migliore Regia / migliore Attore / migliore Attrice
Festival inDivenire 2023
SPAZIO DIAMANTE
SALA WHITE
FONèS, dal greco “Voci”, è un progetto di spettacolo per due Attori-Autori.
La storia di alcuni personaggi semplici, miseri, quotidiani a cui accade qualcosa di Straordinario e che, con il loro atteggiamento di fronte al Mistero, assurgono al ruolo di personaggi tragici.
I monologhi e i racconti che s’intrecciano sono Voci, Fonès appunto, che provengono dal fondo, dalle crepe delle mura, dal profondo sia dei personaggi che degli autori-attori e attraversano, ripercorrono i vicoli, le strade e gli umori di un luogo indefinito, di un Sud del Mondo.
Due attori in uno spazio vuoto. Solo qualche vestito e inizia il racconto.
Sono Lui, Lei. Sono Anziani, Ragazzini, Uomini, Donne. Sono Epoche e Vissuti diversi che si mescolano. Sono la Notte, gli Animali e l’Atmosfera che li pervade.
Ognuno di loro ha una “Crepa” da raccontare. Ognuno una Speranza da gridare.
Le loro storie s’intrecciano fondendo la voce al gesto e il gesto alla musica.
Un quadro frammentato, scomposto, antico e contemporaneo.
Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it
Martedì – mercoledì h 21:00
prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO
24-27 OTTOBRE 2024
MARIO RUSSO | ALFREDO TORTORELLI
AFFOGO
MARIO RUSSO | ALFREDO TORTORELLI
AFFOGO
aiuto regia Amelia Di Corso
scritto e diretto da DINO LOPARDO
produzione Gommalacca Teatro
con il sostegno della residenza artistica "Il filo immaginario" di Gommalacca Teatro
secondo Classificato InBox dal Vivo 2024
SPAZIO DIAMANTE
SALA BLACK
I sogni possono essere spezzati da una violenza subdola?
E se questa violenza fosse propria dell'animo umano, celata sin dall’adolescenza?
Da queste domande è iniziata l’indagine scenica su diversi temi: solitudine, genere, rapporti familiari, società corrotta, bullismo. Se i bulli persistono nei loro atteggiamenti e comportamenti rischiano di strutturare disturbi della condotta e successivamente disturbi antisociali di personalità, mentre le vittime possono andare incontro a disordini depressivi e sentirsi prive di valore. Sia i carnefici che le vittime, presentano difficoltà nella regolazione e nel riconoscimento delle emozioni.
Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Tali condotte aggressive, rappresentano un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da atti vessatori, intimidatori e prevaricatori rivolti verso i pari.
Nicholas, il protagonista di questa vicenda, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii, ottusi e dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.
AFFOGO è un monologo polifonico che fa parte di un progetto più ampio, la TRILOGIA DELL’ODIO. Una trilogia composta da tre monologhi: AFFOGO, RIGETTO, CESSO, rappresentabili singolarmente o in forma di "maratona" con l’aggiunta di un atto risolutivo, in cui i tre personaggi, protagonisti di ogni singola storia, appaiono insieme, svelando infine un loro rapporto/collegamento attraverso un dialogo a più canali di suoni e voci extradiegetici.
Le arene di AFFOGO sono sostanzialmente due: un bagno e una piscina. Il bagno rappresenta l’elemento più intimo e familiare, mentre la piscina rappresenta la società. L’attore performer è quindi catapultato in dimensioni diverse per indagare scenicamente l’odio e le possibili relazioni con la famiglia e il sociale. Lo stile è un “tragicomico scorretto” caratterizzato da un umorismo “sick”, inteso nell’accezione che ne dà il padre degli scorretti, Lenny Bruce.
Il riferimento dato da una battuta di Lou Costello: «Mia moglie è morta ieri notte, e sul letto di morte mi ha detto: “Se vai con un’altra, esco dalla tomba scavando e ti rovino”. L’ho sepolta a faccia in giù… che scavi pure». Questo è sick, commenta Lenny Bruce. Scorretti e sick sono tutti i personaggi della “Trilogia dell’odio”, i quali esibiscono la propria immoralità e una sgradevole visione del mondo attraverso il linguaggio “tragicomico”, denso di suoni arcaici e di slang dialettale.
Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it
Da giovedì a sabato h 21:00 – domenica h 17:00
prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO
scritto e diretto da DINO LOPARDO
produzione Gommalacca Teatro
con il sostegno della residenza artistica "Il filo immaginario" di Gommalacca Teatro
secondo Classificato InBox dal Vivo 2024
SPAZIO DIAMANTE
SALA BLACK
I sogni possono essere spezzati da una violenza subdola?
E se questa violenza fosse propria dell'animo umano, celata sin dall’adolescenza?
Da queste domande è iniziata l’indagine scenica su diversi temi: solitudine, genere, rapporti familiari, società corrotta, bullismo. Se i bulli persistono nei loro atteggiamenti e comportamenti rischiano di strutturare disturbi della condotta e successivamente disturbi antisociali di personalità, mentre le vittime possono andare incontro a disordini depressivi e sentirsi prive di valore. Sia i carnefici che le vittime, presentano difficoltà nella regolazione e nel riconoscimento delle emozioni.
Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Tali condotte aggressive, rappresentano un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da atti vessatori, intimidatori e prevaricatori rivolti verso i pari.
Nicholas, il protagonista di questa vicenda, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii, ottusi e dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.
AFFOGO è un monologo polifonico che fa parte di un progetto più ampio, la TRILOGIA DELL’ODIO. Una trilogia composta da tre monologhi: AFFOGO, RIGETTO, CESSO, rappresentabili singolarmente o in forma di "maratona" con l’aggiunta di un atto risolutivo, in cui i tre personaggi, protagonisti di ogni singola storia, appaiono insieme, svelando infine un loro rapporto/collegamento attraverso un dialogo a più canali di suoni e voci extradiegetici.
Le arene di AFFOGO sono sostanzialmente due: un bagno e una piscina. Il bagno rappresenta l’elemento più intimo e familiare, mentre la piscina rappresenta la società. L’attore performer è quindi catapultato in dimensioni diverse per indagare scenicamente l’odio e le possibili relazioni con la famiglia e il sociale. Lo stile è un “tragicomico scorretto” caratterizzato da un umorismo “sick”, inteso nell’accezione che ne dà il padre degli scorretti, Lenny Bruce.
Il riferimento dato da una battuta di Lou Costello: «Mia moglie è morta ieri notte, e sul letto di morte mi ha detto: “Se vai con un’altra, esco dalla tomba scavando e ti rovino”. L’ho sepolta a faccia in giù… che scavi pure». Questo è sick, commenta Lenny Bruce. Scorretti e sick sono tutti i personaggi della “Trilogia dell’odio”, i quali esibiscono la propria immoralità e una sgradevole visione del mondo attraverso il linguaggio “tragicomico”, denso di suoni arcaici e di slang dialettale.
Via Prenestina 230B 00176, Roma – www.spaziodiamante.it
Da giovedì a sabato h 21:00 – domenica h 17:00
prezzo biglietto 14,00 € disponibili su www.ticketone.it o negli orari di apertura del BOTTEGHINO della SALA UMBERTO e del TEATRO BRANCACCIO
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