"INTERROGATORIO A MARIA"
REGIA DI PAOLO BIGNAMINI
TEATRO MEZZADRI DI BRESCIA
In scena per la cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace, Interrogatorio a Maria è il primo appuntamento del palinsesto 2024/2025 al Teatro Mina Mezzadri di Brescia (Contrada Santa Chiara, 50/A) e della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo. Sarà in scena dal 29 ottobre al 3 novembre 2024, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.
Leda Kreider e Miriam Giudice, dirette da Paolo Bignamini, danno corpo e voce al vertiginoso testo di Giovanni Testori, tra i più alti e potenti della sua produzione. L’adattamento del testo e l’aiuto regia sono di Giulia Asselta, le scene e i costumi di Nani Waltz, il disegno luci di Fabrizio Visconti, per una produzione Centro Teatrale Bresciano realizzata in collaborazione con CMC Centro Culturale di Milano. Si ringraziano Casa Testori e Associazione Giovanni Testori.
Interrogatorio a Maria è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.
A più di quarant’anni dalla scrittura di Interrogatorio a Maria, le brucianti domande rivolte dal grande autore lombardo alla Madonna ancora hanno la forza di trapassare ognuno di noi. Di colpo ci troviamo precipitati dentro l’avvenimento di un incontro cruciale, in cui, quasi fuori dal tempo e dallo spazio, il figlio di carne e la madre celeste si incontrano. È un incontro di respiro potentemente universale e, allo stesso tempo, commoventemente intimo, personale. È il tentativo struggente e audace di mettere parole nello spazio muto e però denso di pensieri, inquietudini, domande, sentimenti e contraddizioni che abita il rapporto di un figlio con la madre.
Con una parola alta, austera e poetica, Testori, in un momento di profonda crisi e di drammatico dialogo – ora tenero, ora spietato – sottopone la Madonna alle domande più urgenti, tormentate e, a volte, scomode. Maria – madre di Gesù, madre dell’umanità, ma anche incarnazione di inesorabili contraddizioni e di insondabili misteri – non si sottrae, ma si fa vicina. Così prossima da poterci riflettere in lei: due giovani donne, poste una di fronte all’altra come in un vertiginoso rispecchiamento, proveranno a sondare reciprocamente le profondità delle domande del coro, combattendo la trappola dell’aspettativa, di ciò che è rassicurante e atteso, e tentando di individuare una possibile via lungo la quale incamminarsi alla ricerca delle risposte.
Non è una strada di facile accesso, ma proprio lungo quel percorso, forse, sarà possibile scorgere un esito per gli uomini nella loro singolarità e nella loro unità.
Note di regia
La dimensione umana della Maria che Testori scrive nell'Interrogatorio è gravida del dolore dell'uomo: “interrogatorio”, non semplice domanda.
C'è una prospettiva, quasi una promessa di dramma già nel titolo di questa pièce apparentemente desueta e nel medesimo tempo scandalosa nel darsi ancora oggi così fedele a sé stessa. Un presagio di dolore del quale Maria è ben consapevole.
Per questo motivo lo spettacolo inizia con un'azione molto violenta, che vorrebbe fondare la contraddizione tra umano e divino, ma forse, più semplicemente, tenta di dare conto di come sia difficile essere donne e uomini nel mondo, affrontandone il male, il bene, farsi una ragione di ciò che è incomprensibile, ricercando un senso, fronteggiando la sconfitta della morte.
Maria sa già, ma al tempo stesso rivive tutto quello che la attende mostrando – rispecchiando – all'altra sé, del tutto umana, l'intero campionario dell'esistenza, sanguinoso e glorioso.
C'è il riflesso di ogni cosa, in questo rifrangersi che culmina nel racconto annichilito della Passione di suo figlio Gesù: ci sono le guerre di oggi con i loro morti inermi, c'è il sangue innocente versato, c'è l'intollerabile, ma c'è anche una parola di riscatto e di pace possibili.
C'è una proposta di senso di sé che, proprio nel riconoscersi del femminile ha un'occasione di comprendersi: nella nascita, nell'intimità, nell'amore.
C'è, infine, la profondità di un silenzio: la sera è scesa giù, / di rose dolci bagna i tetti delle case, / le strade, i nostri corpi, / i visi; / tutti ci unisce / e tutti ci fa uguali.
Paolo Bignamini
Interrogatorio a Maria
di Giovanni Testori
con Leda Kreider e Miriam Giudice
regia Paolo Bignamini
adattamento e aiuto regia Giulia Asselta
scene e costumi Nani Waltz
disegno luci Fabrizio Visconti
produzione Centro Teatrale Bresciano
in collaborazione con CMC Centro Culturale di Milano
si ringraziano Casa Testori e Associazione Giovanni Testori
fonico Simone Arrighi
direzione di produzione Giacomo Brambilla
direzione tecnica Cesare Agoni
ufficio tecnico Edwige Paulin, Marco Gavezzoli
scene realizzate nel laboratorio del Centro Teatrale Bresciano
responsabile della costruzione Michele Sabattoli
macchinista costruttore Pierangelo Razio
programmazione luci Chiara Lussignoli, Serafino Sprovieri
ufficio stampa e comunicazione Veronica Verzeletti, Sabrina Oriani
Biglietti
Intero 18 €
ridotto gruppi* 16 €
ridotto speciale** 14 €
Riduzioni
* la riduzione gruppi è riservata esclusivamente ai tesserati Soci Coop, Arci, Feltrinelli, Touring Club e titolari carta Ikea family. CRAL aziendali, biblioteche e altri enti e associazioni convenzionati con il Centro Teatrale Bresciano possono rivolgersi per informazioni e prenotazioni al numero 030 2928617 o alla e-mail: organizzazione@centroteatralebresciano.it
** la riduzione speciale è riservata a giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni
Modalità di acquisto
- Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
t. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00
> domenica dalle ore 15.30 alle 18.00 solo nei giorni di spettacolo
- Punto vendita CTB Piazza della Loggia, 6 – Brescia
t. 030 2928609; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 (escluso i festivi)
- Biglietteria telefonica
> t. 376 0450269 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (escluso i festivi)
> t. 376 0450011 – da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; domenica dalle ore 15.30 alle 18.00
Si informa che agli acquisti effettuati telefonicamente e pagati con carta di credito verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.
- On-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET
- Teatro Mina Mezzadri Contrada Santa Chiara, 50/A - Brescia
biglietteria@centroteatralebresciano.it
Il botteghino apre 30 minuti prima dell’inizio di ogni rappresentazione; sono in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa.
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